<HTML><HEAD></HEAD>
<BODY dir=ltr>
<DIV dir=ltr>
<DIV style="FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Calibri'; COLOR: #000000">
<DIV class=title><FONT face="Times New Roman"><B>Se non arriverà dal Governo il
nome di un ministro per l'incontro del 4 febbraio</B><BR></FONT>
<H1><FONT face="Times New Roman">Protesta Ilva: città bloccata, tutti i
metalmeccanici Fiom in piazza</FONT></H1></DIV>
<DIV class="large-12 medium-12 small-12 columns attr">
<DIV class="large-6 medium-6 small-6 columns date"><FONT
face="Times New Roman">martedì, 26 gennaio 2016 </FONT></DIV>
<DIV><BR></DIV></DIV>
<DIV class=text>
<DIV class="large-12 medium-12 columns videospecial">
<DIV class="large-8 medium-12 small-12 columns"></DIV>
<DIV class="large-4 medium-12 small-12 columns txt"><I><FONT
face="Times New Roman">Seconda giornata di protesta per i lavoratori Ilva
Fiom-Cgil. Pesanti i disagi al traffico, con momenti di tensione in
Sopraelevata. Rimosso il presidio, si va verso la calma. Ma se entro stasera non
arriverà la convocazione ufficiale con presenza di un ministro, domani sarà
sciopero di tutti i metalmeccanici Fiom-Cgil a Genova. </FONT></I></DIV></DIV>
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<P><FONT face="Times New Roman"><B>GENOVA - </B><B>Seconda giornata di protesta
per i lavoratori Ilva aderenti a Fiom-Cgil.</B> Il corteo è partito da
Cornigliano alle 7.30 e si è stabilito tra la <B>Sopraelevata </B>e il<B>
casello di Genova Ovest</B>. Pesanti i <B>disagi </B>al traffico, con </FONT><A
style='href: "http://www.primocanale.it/video/ilva-secondo-giorno-di-protesta-momenti-di-tensione-in-sopraelevata-la-lite-tra-un-automobilista-e-un-lavoratore-80656.html"'><B><FONT
face="Times New Roman">momenti di tensione</FONT></B></A><FONT
face="Times New Roman"> tra automobilisti in coda e manifestanti. Il presidio,
quindi, è sceso verso la rotatoria di via di Francia. Per circa sette ore sono
rimasti chiusi sia il casello autostradale di Genova Ovest sia la strada Aldo
Moro. </FONT></P>
<P><FONT face="Times New Roman"><B>Intorno alle 16 i lavoratori hanno iniziato a
smobilitare il presidio ai piedi della Sopraelevata.</B> La circolazione
stradale è tornata verso la normalità, pur con qualche residuo rallentamento. I
manifestanti sono tornati in fabbrica attraverso <B>Lungomare Canepa</B> per
decidere le azioni da intraprendere nelle prossime ore.</FONT></P>
<P><A
style='href: "http://www.primocanale.it/notizie/protesta-ilva-la-situazione-del-traffico-in-citt-aggiornata-in-tempo-reale-166366.html"'><B><FONT
face="Times New Roman">| La situazione del traffico in città e in autostrada
aggiornata in tempo reale |</FONT></B></A></P>
<P><FONT face="Times New Roman"><B>E Bruno Manganaro, segretario Fiom-Cgil
Liguria, ha annunciato che “se entro stasera non arriverà la convocazione
ufficiale con presenza di un ministro, domani sarà sciopero di tutti i
metalmeccanici di Genova. </B>Chiamiamo gli operai di tutte le fabbriche a
manifestare in difesa dell'Ilva. Andremo a manifestare in centro”. La
concentrazione è già stata fissata per le 8.30 in piazza Massena, a Genova
Cornigliano. L'obiettivo del corteo sarà la <B>Prefettura</B>.</FONT></P>
<P><FONT face="Times New Roman"><B>Oggetto del contendere è ancora la
convocazione del Comitato di Vigilanza a Roma prevista per il 4 febbraio.</B>
Nei giorni scorsi il Governo ha comunicato la data prima attraverso una mail
informale della prefettura, poi con un documento ufficiale che però non
conteneva il nome del <B>ministro </B>che avrebbe partecipato all'incontro.
Fiom-Cgil ha parlato di “truffa” e ha proclamato lo stato di agitazione:
"Chiediamo di parlare con quelli che decidono, non con quelli che ascoltano".
Dopo la protesta di ieri, con blocco e disordini in via Cornigliano, il presidio
dei lavoratori si è concentrato nella zona di San Benigno. Il segretario
nazionale della Cgil, <B>Susanna Camusso</B>, ha raggiunto il presidio intorno
alle 14. </FONT></P>
<P><FONT face="Times New Roman"><B>GIORNATA DI PASSIONE</B> – </FONT><A
style='href: "http://www.primocanale.it/video/ilva-secondo-giorno-di-protesta-le-immagini-del-blocco-sulla-sopraelevata-80672.html"'><FONT
face="Times New Roman">La situazione è degenerata</FONT></A><FONT
face="Times New Roman"> intorno alle ore 9, quando il corteo ha bloccato lo
svincolo della Sopraelevata nei pressi dell'elicoidale. Si sono vissuti anche
momenti di tensione: qualche litigio è scoppiato tra automobilisti e lavoratori
Ilva. “<B>Dobbiamo andare a lavorare</B>”, hanno protestato i genovesi in coda.
La Polizia Municipale ha poi autorizzato i veicoli a fare retromarcia per
prendere l'uscita dalla Aldo Moro. Intorno a Mezzogiorno la Sopraelevata è stata
sgomberata, ma non ancora riaperta. Il presidio ha preso possesso della
rotatoria di<B> via di Francia</B></FONT></P>
<P><B></B></P><B></B>
<P><FONT face="Times New Roman"><B>I disagi al traffico hanno avuto
ripercussioni su tutta la città</B>. La situazione più critica tra San Benigno e
Sampierdarena: </FONT><A
style='href: "http://www.primocanale.it/video/ilva-secondo-giorno-di-protesta-traffico-bloccato-in-via-di-francia-80681.html"'><FONT
face="Times New Roman">via di Francia bloccata</FONT></A><FONT
face="Times New Roman"> dai mezzi pesanti, mezzi incolonnati anche in via
Cantore. </FONT></P>
<P><FONT face="Times New Roman"><B>Chiuso il casello autostradale di Genova
Ovest in entrambe le direzioni, così come il tratto compreso tra l'allacciamento
A7/A10 e l'uscita</B>. I rallentamenti in autostrada si sono spostati verso i
caselli di Genova Est e Genova Nervi, presi d'assalto dagli utenti diretti in
città. </FONT></P>
<P><FONT face="Times New Roman">Fino a cessate esigenze, la Polizia Municipale
ha disposto l'<B>uso libero delle corsie gialle</B> dedicate ai mezzi pubblici
in tutto il Comune di Genova, in modo da smaltire il traffico eccessivo sulle
direttrici principali. </FONT></P>
<P><U><B><FONT face="Times New Roman">LE REAZIONI A
PRIMOCANALE</FONT></B></U></P><U><B></B></U>
<P><U><B></B></U></P>
<P><B><A
style='href: "http://www.primocanale.it/video/ilva-secondo-giorno-di-protesta-le-parole-del-segretario-fiom-cgil-genova-bruno-manganaro-80666.html"'><FONT
face="Times New Roman">Bruno Manganaro</FONT></A><FONT face="Times New Roman">,
segretario Fiom-Cgil Liguria </FONT></B><FONT face="Times New Roman">– "C'è un
silenzio totale da parte di istituzioni, governo e politica. Sembra che ciò che
sta succedendo non provochi nessun interesse. Il rischio è che si aumenti il
conflitto, ognuno si assumerà le sue responsabilità. Abbiamo semplicemente
chiesto di discutere con qualcuno che il Governo lo rappresenti sul serio. Se
questo è impossibile, ne trarremo le conseguenze. Se entro stasera nessuno è
disponibile a rispondere alle richieste di un'intera città, andremo anche in
centro cittadino"</FONT></P>
<P><B><A
style='href: "http://www.primocanale.it/video/protesta-ilva-camusso-cgil-il-governo-deve-dare-risposte-che-nel-bando-non-ci-sono--80692.html"'><FONT
face="Times New Roman">Susanna Camusso</FONT></A><FONT face="Times New Roman">,
segretario nazionale Cgil</FONT></B><FONT face="Times New Roman">: "Con il
presidio di oggi ci stiamo muovendo perché ci siano le risposte. Il nostro
obiettivo non è moltiplicare la mobilitazione, ma far sì che il Governo si
assuma l'onere di dare risposte che nel bando non ci sono. A Taranto la
situazione è più delicata, è avvenuta una spaccatura che a Genova non c'è perché
la città è solidale sulle tematiche del lavoro".</FONT></P>
<P><B><A
style='href: "http://www.primocanale.it/video/protesta-ilva-piazza-manifestazioni-inaccettabili-per-la-citt--80680.html"'><FONT
face="Times New Roman">Emanuele Piazza</FONT></A><FONT face="Times New Roman">,
assessore allo sviluppo economico del Comune di Genova</FONT></B><FONT
face="Times New Roman"> - "È pensabile che si continui a bloccare una città per
una richiesta che non esiste? Siamo in un non-senso. Il tavolo è stato chiesto
dal ministero dello sviluppo economico. Se non ci saranno risposte da quel
tavolo ci potranno essere le proteste, ma ad oggi la situazione di protesta è
prematura".</FONT></P>
<P><B><A
style='href: "http://www.primocanale.it/video/protesta-ilva-toti-rabbia-comprensibile-ma-non-aumentare-la-tensione-in-citt--80713.html"'><FONT
face="Times New Roman">Giovanni Toti</FONT></A><FONT face="Times New Roman">,
presidente della Regione Liguria</FONT></B><FONT face="Times New Roman"> - "La
rabbia dei lavoratori è comprensibile. Occorre non aumentare la tensione in
città perché nessuno ci guadagnerebbe, ma occorre anche che il governo faccia
chiarezza sul destino dell'Ilva in tutte le sue parti. Vedremo quali saranno le
risposte. Mi auguro che le dichiarazioni che arriveranno abbiano un piano
industriale serio e possano rilanciare un settore strategico per
l'Italia".</FONT></P>
<P><FONT face="Times New Roman"><B>Marco Doria, sindaco di Genova - </B>"Per il
futuro dell'Ilva la città di Genova ha bisogno di una grande coesione, non di
lacerazioni. Il fatto che una sola sigla sindacale anticipi il risultato di un
tavolo con il Governo convocato il 4 febbraio non favorisce l'avvicinarsi alla
soluzione dei problemi". Così il sindaco a margine dei lavori del consiglio
comunale critica la nuova giornata di sciopero all'Ilva di Cornigliano convocata
dalla Fiom.</FONT></P>
<P><B><A
style='href: "http://www.primocanale.it/video/ilva-sen-rossi-gm-liguria-civica-il-governo-deve-trovare-soluzioni-alle-richieste-legittime-dei-lavoratori--80704.html"'><FONT
face="Times New Roman">Maurizio Rossi</FONT></A><FONT face="Times New Roman">,
senatore Gruppo Misto-Liguria Civica, intervenuto in aula</FONT></B><FONT
face="Times New Roman"> - “Il Governo deve trovare una soluzione alle richieste
legittime dei lavoratori. Renzi ha messo la faccia su Taranto, non dev'esserci
una battaglia tra le due città, ma la presenza del Governo è fondamentale. Il
ddl è un gran pasticcio: non è chiaro il progetto né a chi è rivolto il bando
per la privatizzazione, che scade il 10 febbraio. Non sono chiare quali garanzie
sociali dovranno essere rispettato e soprattutto non è chiaro che fine farà
l'Accordo di Programma e se l'eventuale acquirente sarà tenuto a rispettarlo.
Non è chiaro se esistono i soldi per il piano ambientale e se i soldi bloccati
dai magistrati svizzeri inficiano l'investimento”</FONT></P>
<P><B></B></P><B></B>
<P><B><A
style='href: "http://www.primocanale.it/video/antonio-apa-uilm-spiega-il-perch-hanno-deciso-di-non-partecipare-alla-protesta-ilva-80679.html"'><FONT
face="Times New Roman">Antonio Apa</FONT></A><FONT face="Times New Roman">,
segretario generale Uilm Genova </FONT></B><FONT face="Times New Roman">–
"L'atto ufficiale da parte del Governo c'è stato ieri, quindi noi ci riteniamo
soddisfatti. Andremo ad ascoltare ciò che hanno da dirci rispetto ai problemi
che abbiamo sollevato. L'integrazione al reddito è stata già recipita
nell'emendamento, e anche i lavori di pubblica utilità. Bisogna capire se c'è la
salvaguardia della produzione industriale a Genova. Se difendiamo gli interessi
di Taranto più di quelli di Genova? Una grande s*****ata. Qui è in discussione
l'intera siderurgia. Non stiamo dando un grande spettacolo. Se si vendesse a
pezzi, quale imprenditore verrebbe a Genova, sapendo che la realtà è questa?"
</FONT></P>
<P><B><A
style='href: "http://www.primocanale.it/video/antonio-apa-uilm-spiega-il-perch-hanno-deciso-di-non-partecipare-alla-protesta-ilva-80679.html"'><FONT
face="Times New Roman">Armando Palombo</FONT></A><FONT face="Times New Roman">,
coordinatore Rsu Ilva per Fiom, durante l'assemblea con la segretaria nazionale
Cgil Camusso </FONT></B><FONT face="Times New Roman">– "Noi stiamo combattendo
contro la vendita al buio del Governo. Partiamo da Genova. Dopo nove, dieci
decreti la situazione è più ingarbugliata di prima. Nel bando di vendita si
parla, per chi comprerà, di “adeguate garanzie occupazionali”. Tutti sanno che
non significa avere garanzie. Migliaia di lavoratori rischiano il posto del
lavoro in una situazione internazionale molto delicata. Su Genova ancora peggio,
perché noi, facendo una scommessa con la politica, abbiamo chiuso un altoforno
che produceva, non inquinava e assumeva. C'è un accordo disatteso, firmato da
tutti gli enti locali e nazionali. Abbiamo preteso che fosse votato con delibere
regionali e comunali e avesse un valore giuridico. A distanza di dieci anni la
città ha perso 1.100 posti di lavoro nel silenzio. E adesso il governo vuole
bruciare l'accordo. Chi comprerà lo straccerà. Vogliamo un incontro col
ministro"</FONT></P>
<P><FONT face="Times New Roman"><B>Marco Doria, sindaco di Genova </B>- "Per il
futuro dell'Ilva la città di Genova ha bisogno di una grande coesione, non di
lacerazioni. Il fatto che una sola sigla sindacale anticipi il risultato di un
tavolo con il Governo convocato il 4 febbraio non favorisce l'avvicinarsi alla
soluzione dei problemi. Invito tutti a un grande senso di responsabilità. Andrò
il 4 febbraio a Roma determinato a difendere gli interessi della città, dei
lavoratori dell'Ilva, delle prospettive industriali e occupazionali di Genova
nel migliore dei modi. Vedrò se quello che emerge basta, non basta e il lavoro
che c'è da fare. Dev'essere un incontro in cui emergono delle assunzioni di
responsabilità dal punto di vista politico, a partire dalla prospettiva
dell'Accordo di programma. Voglio che emergano delle posizioni chiare, le
giudicherò nel merito il 4 febbraio. Abbiamo recepito e condiviso la richiesta
dei sindacati di un incontro con il Governo che coinvolgesse tutti i firmatari
dell'Accordo di programma 2005 sull'Ilva di Cornigliano tuttora in vigore. La
convocazione è arrivata per il 4 febbraio e riguarda Ministeri diversi. La
convocazione era la richiesta ed è stata eseguita, non risolve tanti problemi
che ci sono, abbiamo il dovere di discutere nel merito delle questioni: la
difesa dei lavoratori, le prospettive industriali del gruppo Ilva e le
prospettive del sito produttivo di Cornigliano".</FONT></P>
<P><FONT face="Times New Roman"><B>Il Pd genovese</B> - “Sul caso Ilva bisogna
lavorare tutti per abbassare la tensione, che sta superando il livello di
guardia e agire per ricomporre un fronte unitario dei lavoratori, dei sindacati
e delle istituzioni locali. Arriviamo all’appuntamento del 4 febbraio con alcuni
punti fermi: gli investimenti del Governo decisi nel Salva Italia;
l’integrazione al reddito dei lavoratori garantita fino al mese di settembre e
gli impegni dei Consigli regionale e comunale per garantire un futuro produttivo
a Taranto e Genova. Per noi è importante lo sviluppo della politica industriale
e cioè quello che avverrà dal 4 febbraio in poi, quando partirà la selezione
pubblica del futuro acquirente di Ilva. Il Partito Democratico è impegnato,
proprio in questa prospettiva, a mettere in sicurezza due aspetti fondamentali:
le garanzie occupazionali per i lavoratori e la certezza di una prospettiva
industriale per tutta l’Ilva e per il sito di Genova”.</FONT></P>
<P><FONT face="Times New Roman"><B>Alice Salvatore e Marco De Ferrari (Movimento
Cinque Stelle)</B> - "Sostegno ai lavoratori Ilva Genova che in queste ore
manifestano la propria rabbia a Genova. L'accordo di programma va rispettato
senza sé e senza ma. In collaborazione con i portavoce nazionali M5S, abbiamo
lavorato a un emendamento al Milleproroghe sul decreto Salva Ilva che porterà la
solidarietà del 70% avanti di un anno ulteriore, da settembre 2016 a settembre
2017. Con coperture assolutamente garantite. A livello nazionale, abbiamo
trovato le risorse, e ciò significa che è sufficiente la volontà politica. Ora
spetta a Comune e Regione trovarne ulteriori per garantire i lavori di pubblica
utilità (LPU), per integrare il reddito e restituire dignità ai lavoratori e
alle loro famiglie".</FONT></P>
<P> </P>
<P><FONT face="Times New Roman">LA REPUBBLICA LIGURIA - GENOVA</FONT></P>
<H1><A class=Articolo
style='href: "http://genova.repubblica.it/cronaca/2016/01/27/news/ilva_la_fiom_alza_il_tiro_sciopero_generale_a_genova_l_azienda_minaccia_a_rischio_novi_ligure_-132127444/"'><FONT
face="Times New Roman">Genova, Fiom alza il tiro: 'Sciopero
generale'</FONT></A><A class=Articolo
style='href: "http://genova.repubblica.it/cronaca/2016/01/27/news/ilva_la_fiom_alza_il_tiro_sciopero_generale_a_genova_l_azienda_minaccia_a_rischio_novi_ligure_-132127444/"'><FONT
face="Times New Roman">. Corteo verso la Prefettura</FONT></A></H1>
<P><IMG
alt="Genova, Fiom alza il tiro: 'Sciopero generale' Corteo verso la Prefettura - Vai alla diretta"
src="http://www.repstatic.it/content/localirep/img/rep-genova/2016/01/27/083747589-f3941acf-35a5-4d6a-8a28-dee431ef444f.jpg"
width=642 height=204></P>
<P> </P>
<P><FONT face="Times New Roman">La polizia blocca Lungomare Canepa. In piazza
delegazioni delle fabbriche e del porto, Cisl e Uil si dissociano.
L'apertura della ministra Guidi, Manganaro: "Non basta". Doria: "Le divisioni
non servono". L’azienda minaccia “A rischio Novi Ligure”</FONT></P>
<P><SPAN style='itemprop: "articleBody"'><FONT face="Times New Roman">Momenti di
tensione al corteo dei lavoratori Fiom - Ilva e non solo - verso la Prefettura
nel terzo giorno di manifestazione. Alla fine di Lungomare Canepa i manifestanti
hanno trovato un blocco della polizia: il problema è quello dei mezzi pesanti,
che non si vogliono far arrivare in centro. Adesso è in corso una trattativa con
il Prefetto Fiamma Spena per valutare se sia possibile far continuare il corteo
senza i mezzi.<BR><BR>"Non basta", secondo il segretario della Fiom genovese
Bruno Manganaro, l'apertura della ministra Federica Guidi ad un dialogo, ci
vuole l'impegno del governo. Così Genova si prepara al terzo giorno di
manifestazioni dei dipendenti Fiom e Failms dell'Ilva di Cornigliano, insieme
però a tutti i metalmeccanici Fiom genovesi in sciopero. L'appuntamento era alle
8.30 in piazza Massena a Cornigliano, dove i lavoratori Ilva usciti dallo
stabilimento in cui alcuni decine di loro hanno trascorso la notte, si
incontrano con quelli delle altre fabbriche per procedere poi verso il centro
insieme ai mezzi pesanti."Pacta servanda sunt' recita lo striscione che apre il
corteo, tra slogan ed elmetti gialli.<BR>All'entrata in piazza Massena applausi
tra i gruppi diversi di operai per salutare l'incontro. Presente anche una
delegazione dei camalli della Compagnia Unica Culmv con il console Antonio
Benvenuti . Aderiscono anche gruppi di studenti. All'altezza della Fiumara
entrano in corteo il segretariod ella Camera del lavoro e il segretario
regionale Cgil Ivano Bosco e Federico Vesigna, il presidente dell'Anpi di Genova
Massimo Bisca e il consigliere regionale di Rete a Sinistra Gianni
Pastorino.<BR><BR>Già dalle prime ore del mattino la Prefettura e la stazione
ferroviaria di Principe sono presidiate da polizia e carabinieri. Un cordone di
agenti impedisce l'accesso alla Sopraelevata, ma il corteo , adesso aperto dal
"Dito", la grande ruspa, dopo aver attraversato Lungomare Canepa si trova
davanti al blocco della polizia, che ha anche posto transenne per bloccare il
transito. La tensione tra i manifestanti sale, si ascoltano grida contro la
polizia.<BR>Intanto, sono usciti gruppi di operai anche dalle Riparazioni
Navali, che si uniranno agli altri manifestanti in centro.<BR><BR><B>La giornata
di ieri.</B> Ieri, tre pale meccaniche e un Hyster, un “dito”, un enorme carro
con un tubo davanti che serve a caricare i rotoli di lamiera, quattro mezzi
giganteschi piazzati strategicamente sull’elicoidale, in via Cantore e in via di
Francia, e il secondo giorno della protesta Ilva ha paralizzato completamente la
città dalle prime ore del mattino a metà pomeriggio. Ai lavoratori è arrivato il
sostegno del segretario generale della Cgil Susanna Camusso, a Genova per
parlare della Carta internazionale dei diritti dei lavoratori, all’una e mezza è
arrivata anche lei sull’elicoidale, accolta da un applauso, per dire ai
siderurgici: «Siamo con voi», ma dal governo tutto tace. Intervistata da RaiNews
24 la ministra Federica Guidi ha assicurato che «il governo è impegnato a
salvare tutto il gruppo» e ha aggiunto: «Dobbiamo garantire a quegli operai di
Genova continuità rispetto a quell’accordo di programma che se non vado male è
stato firmato nel 1995», sbagliando solo di dieci anni, visto che l’accordo di
programma risale al 2005. </FONT></SPAN></P>
<DIV><BR><FONT face="Times New Roman">Nonostante queste dichiarazioni in ordine
sparso non c’è ancora alcuna garanzia che all’incontro convocato il prossimo 4
febbraio alle 15.30 al ministero dello Sviluppo economico ci sia anche un
ministro, o almeno un sottosegretario, come chiesto dai sindacati, perchè
oggetto dell’incontro è l’accordo di programma, ma anche il futuro dell’Ilva,
interessata da una procedura di vendita con molte incertezze. Così la Fiom ha
già annunciato che l’occupazione prosegue: per la seconda notte i lavoratori si
sono attrezzati per dormire in fabbrica e oggi sono indette dalla Fiom quattro
ore di sciopero generale dei metalmeccanici genovesi, appuntamento alle otto e
mezza in piazza Massena, di qui partirà il corteo, direzione centro. «Anche se
la città è bloccata da due giorni – spiega il segretario della Fiom Cgil di
Genova, Bruno Manganaro – c’è un silenzio assordante, la politica continua a
parlare d’altro. Saremo tutti in strada per difendere
l’Ilva».<BR> </FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Times New Roman">Si dissociano ancora una volta Fim e Uilm. In
una nota la Uilm di Genova spiega che «lo sciopero generale dei metalmeccanici è
stato indetto solo dalla Fiom. Noi non aderiamo per il semplice motivo che
abbiamo già ottenuto l’incontro al ministero dello Sviluppo Economico il 4
febbraio». Per Alessandro Vella, segretario della Fim Cisl Liguria, «quello
convocato il 4 febbraio è un tavolo istituzionale serio e per questo non ci
sembra opportuno bloccare una città». E l’azienda in una nota alla Fiom
nazionale avverte che «se il blocco perdura farà fermare Novi Ligure e metterà
in discussione commesse e investimenti annunciati».<BR><BR><B>Doria: "Non
servono le divisioni".</B> «Per il futuro dell’Ilva la città di Genova ha
bisogno di una grande coesione, non di lacerazioni. Il fatto che una sola sigla
sindacale anticipi il risultato di un tavolo con il governo convocato il 4
febbraio, non favorisce l’avvicinarsi alla soluzione dei problemi». Il sindaco
Marco Doria a Palazzo Tursi a margine dei lavori del consiglio comunale critica
la nuova giornata di sciopero all’Ilva di Cornigliano indetta dalla Fiom.
«Invito tutti a un grande senso di responsabilità – ha detto Doria – andrò il 4
febbraio a Roma determinato a difendere gli interessi della città, dei
lavoratori dell’Ilva, delle prospettive industriali e occupazionali di Genova
nel migliore dei modi». Invita ad abbassare i toni invece il presidente della
Regione Giovanni Toti secondo il quale «la protesta è comprensibile ma occorre
non aumentare la tensione in città perchè nessuno guadagnerebbe da questo». E lo
stesso invito arriva dal Pd che riconquista l’unità, con una nota che chiede di
«lavorare tutti per abbassare la tensione, che sta superando il livello di
guardia e agire per ricomporre un fronte unitario dei lavoratori, dei sindacati
e delle istituzioni locali. Il Partito Democratico è impegnato, proprio in
questa prospettiva, a mettere in sicurezza due aspetti fondamentali: le garanzie
occupazionali per i lavoratori e la certezza di una prospettiva industriale per
tutta l’Ilva».<BR></FONT>
<H2><A class=Articolo
style='href: "http://genova.repubblica.it/cronaca/2016/01/26/news/ilva_un_altro_giorno_di_rabbia_gli_operai_verso_il_casello_di_genova_ovest-132053266/"'><U><FONT
face="Times New Roman">La polizia blocca Lungomare Canepa, si cerca
un'intesa</FONT></U></A></H2>
<H1><A class=Articolo
style='href: "http://genova.repubblica.it/cronaca/2016/01/27/news/ilva_la_fiom_alza_il_tiro_sciopero_generale_a_genova_l_azienda_minaccia_a_rischio_novi_ligure_-132127444/"'></A></H1><IMG
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face="Times New Roman">La Fiom dichiara per domani sciopero generale dei
metalmeccanici, il corteo andrà in Prefettura. Camusso: "Giusto chiedere
incontro al governo<BR><BR></FONT><SPAN style='itemprop: "articleBody"'><FONT
face="Times New Roman">E' il secondo giorno della grande rabbia dei lavoratori
dell'Ilva di Cornigliano aderenti alla Fiom e alla Failms ma anche il secondo
giorno di forti disagi per Genova. La protesta continua e incassa l'appoggio di
Susanna Camusso, segretaria generale della Cgil. Intorno alle 16 il blocco al
casello di Genova Ovest e alla Sopraelevata è stato tolto e i lavoratori sono
rientrati verso l'Ilva dove trascorerranno ancora una notte in attesa delle
manifestazioni di domani. Il traffico veicolare è ripreso con molta
difficoltà.<BR><BR>"La Cgil è al fianco dei lavoratori Fiom dello stabilimento
Ilva di Genova e lo sarà anche domani nello sciopero generale dei metalmeccanici
- ha chiarito Camusso dopo aver incontrato i manifestanti - "Il nostro obiettivo
non è avere la moltiplicazione della mobilitazione ma che il governo sia assuma
l'onere di dare risposte che oggi nel bando di vendita di ilva non ci sono".
Secondo Camusso "il silenzio del governo preoccupa perchè non dice quali siano
le intenzioni dell'esecutivo per il futuro di questo gruppo. Un'ulteriore
preoccupazione è l'assenza di qualsiasi riferimento dell'accordo di programma
per Genova dal bando di vendita. Non è un problema di forma ma di
sostanza".<BR><BR></FONT></SPAN><SPAN style='itemprop: "articleBody"'><FONT
face="Times New Roman"><STRONG>La giornata.</STRONG> Come annunciato,
<STRONG><A
style='href: "http://genova.repubblica.it/cronaca/2016/01/25/news/ilva_genova_protesta-131992594/"'>alcuni
tra i lavoratori hanno trascorso la notte in fabbrica</A></STRONG>, ma
l'assemblea di stamattina ha confermato l'intenzione di continuare con le
proteste finchè il governo non garantirà la presenza di uno dei suoi ministri -
Federica Guidi o Giuliano Poletti, titolari dello Sviluppo Economico e del
Lavoro - all'incontro fissato per il 4 febbraio al Ministero. I lavoratori, come
ricorda il segretario Fiom Bruno Manganaro, chiedono al governo impegni certi
sul mantenimento dell'Accordo di Programma che garantisce retribuzioni e
occupazione. "Non accettiamo una vendita al buio" ha chiarito Armando Palombo
della Rsu aziendale. Un presidio di lavoratori si è fermato davanti all'Ilva,
che formalmente, secondo la Fiom, è occupata, anche se parte della produzione
continua.<BR>In tarda mattinata è stato deciso dalla Fiom per la giornata di
domani lo sciopero generale dei metalmeccanici a Genova, con un corteo che
dovrebbe raggiungere il centro e, di fatto, "assediare" la prefettura in largo
Lanfranco per chiedere una risposta dal governo. La partenza è stata fissata
alle 8.30 in piazza Massena a Cornigliano.<BR>"Di fronte a questo silenzio
assordante della politica che, nonostante la città sia bloccata da due giorni
continua a parlare d'altro, la Fiom proclama lo sciopero di tutti i
metalmeccanici di Genova. Domani tutti in strada con un corteo verso il centro
città per difendere l'Ilva e l'accordo di programma". Lo ha detto il segretario
genovese della Fiom Bruno Manganaro. "Non possiamo accettare che il governo si
rifiuti di partecipare a un tavolo cosi importante".<BR><STRONG>Toti: non
aumentare la tensione.</STRONG> "La protesta è comprensibile ma occorre
non aumentare la tensione in città perchè nessuno guadagnerebbe da questo" ha
dal canto suo dichiarato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti a
margine della celebrazione della Giornata della
Memoria.<BR><BR></FONT></SPAN><FONT face="Times New Roman"><SPAN
style='itemprop: "articleBody"'><STRONG>Il corteo</STRONG>. I lavoratori sono
partiti in corteo - circa 400 persone , più di ieri - lungo Lungomare Canepa e
hanno raggiunto la zona dell'Elicoidale. L'intenzione è quella di bloccare
indefinitamente il casello autostradale di Genova Ovest. Il corteo è preceduto
da quattro ralle. Si vede anche uno striscione "Studenti e operai uniti nella
lotta".<BR><BR>Bloccata anche la Sopraelevata nei due sensi, con centinaia di
auto ferme sulla corsia diretta a ponente. La Polizia Municipale sta cercando di
far retrocedere le auto e farle uscire da via delle Casacce e dalla Foce.
All'altezza dell'Elicoidale due mezzi pesanti impediscono gli accessi al porto
dall'accesso di Lungomare Canepa. Intorno alle 11 è stata bloccata anche la
circolazione delle auto in via Cantore e dopo in via di Francia mentre
progressivamente le auto bloccate sulla Sopraelevata - che resta chiusa -
riescono a fare manovra e a tornare indietro. Le tensioni tra gli automobilisti
bloccati sono forti. Bruno Manganaro, segretario Fiom, ha però chiarito che il
blocco non verrà sciolto e che la protesta dovrebbe continuare anche nei
prossimi giorni, avvicinandosi al centro città, se le istituzioni non daranno un
segnale.<BR>Intorno alle 13 sull'Elicoidale è arrivato il consigliere comunale
Gian Paolo Malatesta (primo tra gli esponenti delle istituzioni) a portare
soldiarietà. Dalla onlus Music for Peace che ha sede sotto l'Elicoidale sono
arrivati acqua e merendine per i manifestanti.<BR></SPAN><BR></FONT><SPAN
style='itemprop: "articleBody"'><FONT face="Times New Roman"><STRONG>Camusso:
"Giusto chiedere l'incontro al governo".</STRONG>Per la situazione dell'Ilva di
Genova "non servono osservatori ma decisioni politiche". Lo ha affermato il
segretario della Cgil Susanna Camusso, a Genova a un convegno sulla 'carta
universale dei diritti dei lavoratori' che si svolge a poche centinaia di metri
dal corteo di operai dell'Ilva che da stamani sta paralizzando il traffico a
Genova. "Giustamente viene chiesto un incontro con il ministro Guidi o con il
governo - spiega Camusso - perché c'è un nodo da sciogliere che si chiama
Accordo di Programma sottoscritto dall'esecutivo. La presenza di un funzionario
c'è già stata e non ha potuto dare risposte".<BR><BR>Sulla presa di distanze di
Fim e Uilm dalla manifestazione e dalla occupazione della fabbrica, Camusso ha
detto: "bisogna sempre lavorare per l'unità ma prima di tutto vengono la
situazione occupazionale e le prospettive dello stabilimento".Infine un appello
ai cittadini alla solidarietà.<BR><BR><STRONG>Palombo alla Camusso: "Una
battaglia per tutti".</STRONG> "Noi stiamo combattendo contro una vendita al
buio del governo della siderurgia italiana, partiamo da Genova, non ci convince
il governo, a rischio ci sono migliaia di posti di lavoro. in una situazione
molto aggrovigliata rischiamo di perdere questo settore". Così ATmando palombo,
componented ella Rsu Ilva, si rivolge a Susanna Camusso, a Genova per la firma
della carta del lavoro, alla Sala Chiamata del Porto, a poche centinaia di metri
dal blocco degli operai Ilva.<BR><BR>"Su Genova è ancora peggio - ha ripreso
Palombo - facemmo una scommessa per chiudere un altoforno che produceva non
inquinava e assumeva. Visioni poco lungimiranti vedono quell' accordo disatteso.
Noi abbiamo preteso l'accordo e il voto delle delibere del consiglio regionale e
comunale, un valore giuridicamente esigibile. Da allora la città ha perso 1100
posti di lavoro nel silenzio e ora il governo vuole stracciare l'accordo di
programma, noi abbiamo chiesto al governo incontri. Ora stiamo combattendo per
incontrarci con il ministro o i sottosegretari che in modo politico possano
affrontare problema".<BR><BR>Palombo ha ancora raccontato di aver "occupato
la fabbrica dopo una votazione per alzata di mano in assemblea, dormito in
fabbrica forse anche la prossima notte: il governo si sta sfilando. Per Genova
cosa vuol dire? - ha gridato tra gli applausi della sala - Anche investimenti
come la banda stagnata, perchè Genova è l'unica citta a produrre latta, perdiamo
anche questo. Il grido di oggi e il silenzio ci lasciano pensare che i dubbi che
avevamo all' inizio stanno diventando certezze e allora noi continuiamo,
schiaffo cosi forte non si puo accettare andiamo avanti ad
oltranza".<BR><BR><STRONG>Frattura tra i sindacati.</STRONG> C'è una frattura
netta con Fim Cisl e Uilm, che dall'incontro romano vedono invece spiragli per
il futuro dell'azienda e che, come nel caso della Fim, hanno denunciato
intimidazioni verso i lavoratori che non hanno aderito allo
sciopero.</FONT></SPAN><BR></DIV></DIV></DIV>
<br /><br />
<hr style='border:none; color:#909090; background-color:#B0B0B0; height: 1px; width: 99%;' />
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