<HTML><HEAD></HEAD>
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<DIV style="FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Calibri'; COLOR: #000000">
<H1>bene siamo vogliosi di lottare in italia contro i padroni indiani, come
lottano gli operai indiani</H1>
<DIV>c’è tanto da imparare</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>slai cobas per il sindacato di classe</DIV><IMG class="lazy lazyloaded"
style="DISPLAY: inline"
alt="Ilva, ora gli indiani si fanno avanti, Genova resta alla finestra"
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data-original="http://www.repstatic.it/content/localirep/img/rep-genova/2015/12/28/080900679-db42e7e8-d4a4-45bc-a801-ea07efbe0a82.jpg"><BR><BR><BR><FONT
face="Times New Roman">Solo ArcelorMittal sembra in grado di chiudere torna sul
tavolo l'ipotesi della vendita a pezzi<BR><BR></FONT><SPAN
style='itemprop: "articleBody"'><FONT face="Times New Roman">Regge da più di
dieci anni e a rappresenta il fulcro su cui poggia il futuro di Cornigliano. È
l'accordo di programma, che potrà rivelarsi ancor più utile adesso, visto che il
<STRONG><A
style='href: "http://genova.repubblica.it/cronaca/2015/12/27/news/ilva_privati_piu_vicini_regione_e_sindacati_pronti_a_dar_battaglia-130216229/"'>governo
ha deciso di riprovare con la vendita </A></STRONG>del gruppo siderurgico. C'è
un nuovo decreto, che supera il precedente che aveva ipotizzato la nascita di
una "newco", e c'è pure una data entro cui lanciare l'operazione, giugno 2016.
Ora bisognerebbe cercare i compratori ma, come ha più volte spiegato il
presidente di Federacciai Tonino Gozzi, pare difficile trovare qualche
acquirente tricolore in grado di caricarsi sulle spalle, ancor prima del
rilancio produttivo, il costo esorbitante del risanamento ambientale. Avanti gli
altri, insomma.<BR><BR>O meglio avanti l'unico che oggi pare in grado di reggere
finanziariamente l'operazione, vale a dire il numero uno al mondo del comparto,
quella ArcelorMittal che è riduttivo considerare "indiana", visto che è una
multinazionale operativa in tutti i continenti e che dal quartier generale
asiatico ha mosso alla conquista di ogni tipo d'acciaio, rilevando in Europa il
gigante Arcelor. Ora ArcelorMittal sembrerebbe disponibile a tornare in pista.
Si era già candidata una prima volta, quando nel 2014 sembravano mature le
condizioni per una cessione dalla famiglia Riva a nuovi soggetti privati.
Potrebbe ufficialmente ricandidarsi a breve, adesso che l'Ilva è nelle mani dei
commissari. Compagno di cordata, in questa nuova avventura, sarà ancora il
gruppo italiano Marcegaglia. Istituzioni e sindacati sono nuovamente in stato
d'allerta, perché il timore non è per il nuovo azionista in sé, quanto per il
piano industriale che lo stesso potrebbe presentare, prefigurando riduzioni
della produzione e di conseguenza degli organici. Anche per questo, forse, si
torna a parlare dell'ipotesi di una cessione a pezzi del gruppo, che pareva
accantonata e che ora ritorna, Taranto da una parte (con una produzione massima
di 9 milioni di tonnellate di prodotto), Cornigliano e Novi Ligure dall'altra,
pronta ad aprirsi a nuovi soci e nuovi clienti.<BR><BR>Uno scenario che prende
corpo mentre il gruppo in gestione commissariale mostra segnali di ripresa,
nuovi manager a guidare, nuovi clienti italiani (Snam) ed esteri (anche da
Francia e Stati Uniti), nuovi prodotti e investimenti. E fra i più attivi su
questo fronte proprio Cornigliano, sempre tenuto nella massima considerazione
dai clienti per la sua logistica, davvero unica nel panorama internazionale. Con
un futuro già scritto che prevede il<STRONG><A
style='href: "http://genova.repubblica.it/cronaca/2015/12/27/news/ilva_cornigliano_prova_a_ripartire_con_tappi_e_scatolette-130225456/"'>
rilancio della banda stagnata e
cromata.</A></STRONG></FONT></SPAN><BR></DIV></DIV>
<br /><br />
<hr style='border:none; color:#909090; background-color:#B0B0B0; height: 1px; width: 99%;' />
<table style='border-collapse:collapse;border:none;'>
<tr>
<td style='border:none;padding:0px 15px 0px 8px'>
<a href="https://www.avast.com/antivirus">
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</a>
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<td>
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<br><a href="https://www.avast.com/antivirus">www.avast.com</a>
</p>
</td>
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<br />
</BODY></HTML>