<div dir="ltr"><h1 class=""><span style="color:rgb(204,0,0)">Il vero volto del grillismo. Roma come cavia di un progetto reazionario</span></h1><p><img src="cid:ii_igr3h4un0_150e939e31a68d87" height="283" width="471"><br></p><p class=""> “ ...Non dobbiamo
prendere in giro i romani. Se governeremo .. ci saranno effetti
collaterali pesanti... Azzereremo tutte le amministrazioni, avremo
scioperi, gente che verrà in comune a chiedere perchè, persone che
perderanno il lavoro... Purtroppo non abbiamo il reddito di
cittadinanza.. Ma i romani devono capire che qui i miracoli non li fa
nessuno. Solo così, nel medio termine, questa città potrà cambiare “.
Così Beppe Grillo ha presentato ieri la prospettiva di governo dei 5
Stelle a Roma. Mentre la pentastellata romana Roberta Lombard , che
vanta la collaborazione col prefetto Gabrielli, aggiunge: “Se c'è una
legge sui licenziamenti nella pubblica amministrazione, serva da monito
sapere che verrà applicata” (v. La Repubblica 6/7).
<br>
<br>Non sono uscite estemporanee. Il tandem Grillo-Casaleggio intende
fare della conquista del Comune di Roma un laboratorio del proprio
progetto generale. Come ha scritto ripetutamente nelle proprie
“elaborazioni teoriche”, Roberto Casaleggio considera il pubblico
impiego e i pensionati la zavorra parassitaria della società. Il fattore
che rende insostenibile il debito pubblico, che impedisce una riduzione
verticale delle tasse sulla piccola e media impresa , che fornisce la
base elettorale alla “conservazione dei partiti”. Abbattere
l'occupazione nel pubblico impiego è dunque un obiettivo strategico del
grillismo: la via per finanziare l'”azzeramento dell'Irap” a vantaggio
dei padroni (e alla faccia della sanità pubblica che l'Irap finanzia), e
la difesa dei titoli di Stato. La liberalizzazione dei licenziamenti
nel settore pubblico è semplicemente la clava dell'operazione. Il
“reddito di cittadinanza” il suo ammortizzatore. La vera funzione del
reddito di cittadinanza è offrire un paracadute (bucato) ai lavoratori
che Grillo vuole licenziare. Se poi “il reddito di cittadinanza ancora
non c'è”, pazienza. Vuol dire che la sospirata giunta comunale romana a
cinque stelle licenzierà ugualmente, come afferma Grillo, affrontando
“scioperi” e proteste. Come si conviene a un coerente partito
reazionario dell'ordine. La collaborazione avviata (e pubblicizzata) col
Prefetto serve a costruire un retroterra di relazioni con l'apparato
dello Stato che può essere decisivo per imporre la governabilità di
misure lacrime e sangue in città. Quanto alla copertura d'immagine di
questa politica forcaiola sarà sufficiente appoggiarsi alla campagna sui
dipendenti pubblici “fannulloni”, “assenteisti”, scansafatiche”, che
accomuna il grillismo a Brunetta, a Renzi, a Salvini, in perfetta
continuità con tutta la peggiore demagogia reazionaria... degli aborriti
“partiti”dominanti.
<br>
<br>La verità è che Grillo e Casaleggio intendono fare della conquista
di Roma l'avamposto della lotta per la conquista del potere. Del proprio
potere. Di una Repubblica plebiscitaria nemica del lavoro e dei
lavoratori. Il M5S punta a mettersi a capo della domanda d'ordine della
piccola borghesia reazionaria in Italia, a partire dalla Capitale. A
tutte le sinistre compiacenti che continuano a fornire copertura
“democratica” al grillismo diciamo che è ora di guardare in faccia la
realtà. La lotta dei lavoratori è più che mai su tre fronti: il Renzismo
bonapartista, il Salvinismo xenofobo, il Grillismo anti operaio e anti
sindacale. Le tre destre che oggi dominano il panorama politico grazie
all'opportunismo di una sinistra suicida.</p>
<h5 class=""><span style="color:rgb(255,0,0)"><font size="4">Partito Comunista dei Lavoratori</font></span></h5><p><img style="margin-right: 0px;" src="cid:ii_igr3ige81_150e93ad633f83a4" height="141" width="141"><br><br></p><p><font size="4"><a href="http://www.pclavoratori.it">www.pclavoratori.it</a> - <a href="mailto:info@pclavoratori.it">info@pclavoratori.it</a></font><br></p><p><br></p></div>