<HTML><HEAD></HEAD>
<BODY dir=ltr>
<DIV dir=ltr>
<DIV style="FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Calibri'; COLOR: #000000">
<DIV class=ls-articolo>
<DIV class=ls-articoloTitolo>
<H3><FONT face="Times New Roman">Botte e minacce al bracciante: “Non devi
lasciare la stalla” </FONT></H3></DIV>
<DIV class=ls-box-immagine-credits_img><FONT face="Times New Roman">Il giovane
indiano denuncia: “Dovevo ritirare il permesso di soggiorno”<IMG title=""
src="http://www.lastampa.it/rf/image_lowres/Pub/p3/2015/10/07/Cronaca/Foto/RitagliWeb/DSC_1757-kLdF-U10601602814485c7E-700x394@LaStampa.it.JPG">
</FONT></DIV></DIV>
<DIV class=ls-articoloWrapperImmagine>
<P class=ls-articoloDidascalia><FONT face="Times New Roman">Guruseb
Singh</FONT></P></DIV>
<DIV class=ls-articoloLinksImmagine></DIV>
<DIV class=ls-articoloLinksImmagine><BR><FONT
face="Times New Roman">07/10/2015<BR>antonello giaimo</FONT><BR></DIV>
<DIV class=ls-articoloLuogo itemprop="contentLocation">
<DIV id=left_bar_socializer>
<DIV id=sh_facebook class=sh_item><SPAN
style="HEIGHT: 20px; WIDTH: 107px; VERTICAL-ALIGN: bottom"></SPAN></DIV></DIV><FONT
face="Times New Roman">macello </FONT></DIV>
<DIV class=ls-articoloSuperIntestazione></DIV>
<DIV class=ls-articoloTesto itemprop="articleBody">
<P><FONT face="Times New Roman">La storia di Guruseb Singh è quella di un
indiano 26 enne che da marzo dello scorso anno, in una stalla di Macello, nel
pinerolese, munge due volte al giorno 120 mucche. Ha un contratto come
bracciante agricolo, vive in un container collocato davanti alla stalla, non ha
il gabinetto, deve usare quello dello stalla. E l’acqua gli arriva solo quando
non serve per le mucche. In un anno e mezzo di lavoro, 10-12 ore al giorno,
racconta di avere avuto solo un paio di giorni di riposo. Ma lui, un giovane dal
carattere mite, come quello di tutti gli indiani che in Piemonte lavorano nelle
stalle, ha sempre abbassato la testa, quei soldi, 800 euro al mese li mandava
alla sua famiglia che vive in India. Ma poi la situazione è degenerata: «Mi
trattavano in modo brusco e ostile». </FONT></P>
<DIV class=tita><FONT face="Times New Roman"><SPAN class=nero>Il permesso da
ritirare</SPAN> </FONT></DIV>
<P><FONT face="Times New Roman">I rapporti si sono fatti tesi quando lui ha
saputo che in questura era arrivato il permesso di soggiorno. Voleva andare a
ritirare quel documento fondamentale per la sua permanenza in Italia, ma i suoi
datori di lavoro, i fratelli Livio e Walter Rol, continuavano a non dargli il
permesso di allontanarsi dalla stalla. «Poi - racconta il bracciante - mi
avevano promesso che mi avrebbero accompagnato in auto martedì scorso. Ma così
non è stato quel giorno si era finito di lavorare troppo tardi e gli uffici
erano ormai chiusi». E proprio martedì il giorno del tracollo. C’è una
discussione. Lui nella denuncia presentata alla Procura della Repubblica scrive:
«Alle 16, 30 mentre mi trovavo nel container, il signor Livio Rol mi presentava
due fogli bianchi e mi chiedeva, insistentemente, di apporvi una firma in calce.
Io rifiutavo di sottoscrivere un foglio in bianco e gli chiedevo le ragioni di
tale richiesta. Temevo che potesse essere utilizzato contro di me, magari per
tacitare qualunque mia pretesa legata al rapporto di lavoro». </FONT></P>
<DIV class=tita><FONT face="Times New Roman"><SPAN class=nero>La lite e la
fuga</SPAN> </FONT></DIV>
<P><FONT face="Times New Roman">. La situazione - stando al racconto del giovane
indiano - sarebbe degenerata, i toni si sono alzati e dalle parole si sarebbe
passato ai maltrattamenti da parte dei sui datori di lavoro. Lui è scappato, si
è rifugiato in un maneggio poco distante, poi quanto ha incontrato una pattuglia
di carabinieri ha detto che aveva avuto una lite con i fratelli Rol. Il giorno
dopo è andato al pronto soccorso per farsi rilasciare un referto medico
affermando di essere stato colpito con una chiave inglese, ma i medici non hanno
riscontrato «tumefazioni evidenti». </FONT></P>
<DIV class=tita><FONT
face="Times New Roman"></FONT> </DIV></DIV></DIV></DIV>
<br /><br />
<hr style='border:none; color:#909090; background-color:#B0B0B0; height: 1px; width: 99%;' />
<table style='border-collapse:collapse;border:none;'>
<tr>
<td style='border:none;padding:0px 15px 0px 8px'>
<a href="https://www.avast.com/antivirus">
<img border=0 src="http://static.avast.com/emails/avast-mail-stamp.png" alt="Avast logo" />
</a>
</td>
<td>
<p style='color:#3d4d5a; font-family:"Calibri","Verdana","Arial","Helvetica"; font-size:12pt;'>
Questa e-mail è stata controllata per individuare virus con Avast antivirus.
<br><a href="https://www.avast.com/antivirus">www.avast.com</a>
</p>
</td>
</tr>
</table>
<br />
</BODY></HTML>