<div dir="ltr"><h1 class=""><font color="#cc0000">Contro Buona Scuola e Governo Renzi </font></h1><h1 class=""><font color="#cc0000">RIPRENDIAMO LA LOTTA</font></h1><div><font color="#cc0000"><img src="cid:ii_iewsmsgx0_14ffa462e72728a6" width="472" height="250"><br><br></font></div><div><div class=""><p class=""><b>A MAGGIO ABBIAMO COSTRUITO
UN GRANDE MOVIMENTO</b>: sciopero del 5 maggio, boicottaggio Invalsi,
sciopero scrutini, migliaia di assemblee e presidi. Un movimento spinto e
sostenuto dal protagonismo di lavoratori e lavoratrici: nei volantini
faidate, nei flash-mobs, nei social ed in rete. Un grande movimento
costruito su obbiettivi chiari: stabilizzazione di tutti i precari
aventi diritto; no alla chiamata diretta; contro la valutazione e la
differenziazione degli stipendi. Una critica di massa all'autonomia
scolastica.
<br>
<br><b>QUESTO MOVIMENTO HA PERSO UNA BATTAGLIA</b>: il DDL è stato
approvato. Non era scontato: Renzi ha vacillato. Ma è passato, contro e
sopra le mobilitazioni. Anche per due nostri limiti. Siamo partiti
tardi. Si è così impedito il coinvolgimento degli studenti e si è
imposto una scadenza ravvicinata alle mobilitazioni (il governo ha
imposto il suo testo a scuole chiuse). Ci siamo trovati isolati. Pur in
presenza di conflitti diffusi, è stato l'unico movimento di massa contro
il governo. Renzi ha quindi potuto tenere e forzare.
<br>
<br><b>QUESTA LOTTA NON SI E’ CHIUSA</b>. Anche il concorsone, la Moratti o il
portfolio furono approvati, ma non fecero molta strada. Diverse sono le
possibilità di abrogazione o intralcio della legge. Possiamo contrastare
questa controriforma, nelle scuole e nelle piazze. Non bisogna
semplicemente risparmiare alla scuola gli effetti più deleteri della
legge 107 (come dicono CGIL CISL UIL). Non basta contrattare i “criteri”
di merito. Non basta che il POF sia riportato nel collegio docenti.
<br>
<br><b>BISOGNA BOICOTTARE LA LEGGE 107</b>. Sciopero attività aggiuntive,
ostacolare i Comitati di valutazione, promuovere diffide e ricorsi,
applicare rigorosamente i Regolamenti. Ma la battaglia scuola per scuola
non può comunque, da sola, fermare la legge: inevitabilmente produrrà
differenze (tra istituti e tra docenti). Dobbiamo riprendere il
movimento.
<br>
<br><b>SCIOPERO DELLA SCUOLA: UNA GRANDE MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA.
</b><br>
<br>Ma non basta. Come abbiamo visto nella primavera, non si vince solo
nella scuola. Questo governo autoritario può esser sconfitto solo da un
movimento generale. Bisogna isolare Renzi. Questo governo infatti non
colpisce solo la scuola: impone il Job Act (licenziamenti,
demansionamenti e controllo); limita il diritto di sciopero e assemblea;
vuole disfare i contratti nazionali, per abbassare i salari e dare mano
libera al padronato nel controllo sul lavoro (orari, ritmi, turni).
<br>
<br><b>CONTRO IL GOVERNO, SCIOPERO GENERALE.</b>
<br>
<br>Per questo dal movimento della scuola deve partire un appello a
tutto il lavoro, a tutte le organizzazioni sindacali, per la costruzione
di un fronte generale di lotta contro tutte le politiche antipopolari
del governo.</p>
</div>
<h5 class=""><font size="4" color="#ff0000">Partito Comunista dei Lavoratori</font></h5></div><div><font size="4" color="#ff0000"><img src="cid:ii_iewsp4rw1_14ffa47da1c577b9" width="141" height="141" style="margin-right: 0px;"><br><a href="http://www.pclavoratori.it">www.pclavoratori.it </a> - <a href="mailto:info@pclavoratori.it">info@pclavoratori.it</a></font></div></div>