<HTML><HEAD></HEAD>
<BODY dir=ltr>
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<DIV style="FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Calibri'; COLOR: #000000">
<DIV>
<DIV
style='FONT-SIZE: small; TEXT-DECORATION: none; FONT-FAMILY: "Calibri"; FONT-WEIGHT: normal; COLOR: #000000; FONT-STYLE: normal; DISPLAY: inline'><SPAN>comunicato<BR><BR>La
manifestazione interregionale NoTriv del 18 settembre<BR></SPAN>#18S_NOTRIV,
tenutasi fuori dalla Fiera del Levante in concomitanza<BR>con il vertice dei
Presidenti di Regione svoltosi nel padiglione 152,<BR>ha visto la partecipazione
di circa 250 persone tra rappresentanti di<BR>collettivi e comitati provenienti
da Puglia, Basilicata e Calabria: un<BR><SPAN>numero soddisfacente se
consideriamo che l’iniziativa si è tenuta in<BR>un giorno infrasettimanale e si
è trovata a far fronte<BR>all'atteggiamento ostruzionista di vari soggetti che
hanno lavorato<BR>per delegittimare il presidio di ieri. Un fatto questo
che<BR>consideriamo gravissimo.<BR><BR></SPAN>I manifestanti sono riusciti ad
esprimere tre delegati (uno per ogni<BR>regione presente) che hanno partecipato
all’incontro dei Presidenti di<BR>Regione assieme a Carmela Lapadula, delegata
del Coordinamento<BR>Nazionale NoTriv. L’obiettivo che ci si era posti è stato
centrato:<BR><SPAN>consegnare alle istituzioni presenti la piattaforma
della<BR>manifestazione, sottoscritta da 64 realtà, le richieste
del<BR>Coordinamento NoTriv Terra di Bari protocollate presso la
Regione<BR>Puglia il 25 agosto e gli altri documenti redatti dalle
realtà<BR></SPAN>territoriali delle altre regioni.<BR><BR>A seguito della
manifestazione e dell'incontro con i Presidenti di<BR>Regione, si è tenuto un
momento organizzativo e di riflessione<BR>all’esterno della Fiera che ci ha
permesso di arrivare ad alcune<BR>conclusioni: se da una parte si valuta
positivamente il fatto che 9<BR><SPAN>regioni abbiano finalmente calendarizzato,
a seguito delle tante<BR>mobilitazioni sviluppatesi sul territorio nazionale, la
votazione nei<BR>rispettivi consigli regionali della delibera per la richiesta
di<BR>consultazione referendaria per abrogare l’art.35 del
"Decreto<BR></SPAN>Sviluppo" ed alcune parti dell’art.38 dello “Sblocca Italia”,
da<BR>un'altra si è evidenziata la necessità che ora più che mai
occorra<BR><SPAN>mantenere alta l’attenzione lanciando presidi fuori dai
consigli<BR></SPAN>regionali per blindare politicamente la delibera. Tuttavia,
si ritiene<BR>preoccupante la posizione del Presidente della Regione Calabria
che<BR>avendo stabilito il proprio Consiglio Regionale in data 28 settembre
e<BR>nonostante l'apertura durante la conferenza ad anticipare lo
stesso,<BR>sembra non aver compreso appieno i tempi e le prassi
procedurali.<BR><BR>Si è convenuti, inoltre, sul fatto che la nostra azione
politica non<BR>si appiattirà sui referendum (e sulle campagne di informazione
ad essi<BR>collegate), e sulla necessità di rafforzare la già presente
rete<BR>interregionale, riconoscendo nelle assemblee aperte e costruite
dal<BR>basso il luogo di confronto e di decisione strategica nonché
di<BR>rilancio e connessione delle diverse vertenze territoriali. Del
resto<BR><SPAN>la stessa piattaforma della manifestazione non rivendicava solo
la<BR>necessità dei referendum e di consultazioni transfrontaliere con
gli<BR>altri Paesi del Mediterraneo, ma constava anche di altri
punti<BR>fondamentali come l’inquinamento dell’invaso del Pertusillo e
Tempa<BR></SPAN>Rossa o come la presenza delle cosiddette “navi dei veleni”
nell'area<BR>ionica dove pure si vorrebbero avviare attività di
prospezione<BR>attraverso la tecnica distruttiva dell'air gun.<BR><BR>Un'altra
considerazione va fatta, invece, sul tentativo da parte dei<BR>Presidenti di
Regione di purificare questa importante<BR>calendarizzazione di ogni legittimità
politica e di ogni significato<BR>oppositivo nei confronti dell'attuale Governo
Renzi, di fatto il<BR>titolare dell'ansia distruttrice e di accreditamento
lobbistico<BR>svelata attraverso le varie autorizzazioni a procedere con le
attività<BR>di ricerca e prospezione. Ci sembra, infatti, ipocrita e
strumentale<BR>l'atteggiamento di chi riconosce il problema, si impegna per
arginarlo<BR>ma non individua i responsabili di questa scelta anacronistica e
priva<BR>di ogni rispetto dei territori, delle loro peculiarità
naturalistiche<BR>e dei loro diritti a scegliere il modello più congeniale di
sviluppo.<BR><BR>Il 19 settembre 2015 18:09, NoTriv Terra di Bari<BR><<A
href="mailto:notriv.terradibari@gmail.com">notriv.terradibari@gmail.com</A>>
ha scritto:<BR></DIV>
<DIV class=gmail_extra>
<DIV class=gmail_quote>
<BLOCKQUOTE class=gmail_quote
style="PADDING-LEFT: 1ex; MARGIN: 0px 0px 0px 0.8ex; BORDER-LEFT: #ccc 1px solid">
<DIV class=HOEnZb>
<DIV class=h5>> Vi chiediamo scusa per il ritardo con cui inviamo la bozza
di comunicato, ma<BR>> come potete immaginare, siamo stati impegnati nel
mettere in ordine le cose<BR>> dopo la mobilitazione. Giratelo alle realtà
che erano presenti ieri al<BR>> presidio e che non sono presenti in questa
mail. Apportate le modifiche che<BR>> ritenete opportune. Dobbiamo riuscire
a renderlo pubblico entro domani<BR>> mattina. Grazie.<BR>><BR>>
________<BR>><BR>> La manifestazione interregionale NoTriv del 18
settembre #18S_NOTRIV,<BR>> tenutasi fuori dalla Fiera del Levante in
concomitanza con il vertice dei<BR>> Pesidenti di Regione svoltosi nel
padiglione 152, ha visto la partecipazione<BR>> di circa 250 persone tra
collettivi, comitati e singoli e singole<BR>> provenienti da Puglia,
Basilicata e Calabria.<BR>> Un numero soddisfacente se consideriamo che
l’iniziativa si è tenuta in un<BR>> giorno infrasettimanale e si è trovata
a far fronte all'atteggiamento<BR>> ostruzionista di vari soggetti che
hanno lavorato per delegittimare il<BR>> presidio di ieri. Un fatto questo
che consideriamo gravissimo.<BR>><BR>> La manifestazione è riuscita ad
esprimere tre delegati (uno per ogni regione<BR>> presente) che hanno
partecipato, assieme a Carmela Lapadula, delegata del<BR>> Coordinamento
Nazionale NoTriv, all’incontro dei Presidenti di Regione.<BR>> L’obiettivo,
che era quello di consegnare alle istituzioni presenti la<BR>> piattaforma
della manifestazione, sottoscritta da 64 realtà, le richieste<BR>> del
Coordinamento NoTriv Terra di Bari protocollate presso la Regione
Puglia<BR>> il 25 agosto e gli altri documenti redatti dalle realtà
territoriali delle<BR>> altre regioni, è stato centrato.<BR>><BR>> A
seguito della manifestazione si è tenuto un punto organizzativo<BR>>
all’esterno della Fiera. Ovviamente si valuta positivamente il fatto che
9<BR>> regioni abbiano finalmente calendarizzato, a seguito delle
tante<BR>> mobilitazioni sviluppatesi sul territorio nazionale, la
votazione nei<BR>> rispettivi consigli regionali della delibera per la
richiesta di<BR>> consultazione referendaria per abrogare l’art.35 del
"Decreto Sviluppo" ed<BR>> alcune parti dell’art.38 dello “Sblocca Italia”,
pur evidenziando che ora<BR>> più che mai occorra mantenere alta
l’attenzione lanciando presidi fuori dai<BR>> consigli regionali per
blindare politicamente la delibera.<BR>><BR>> Detto questo, però, si è
anche convenuti sul fatto che la nostra azione<BR>> politica non possa e
non debba appiattirsi semplicemente sui referendum, ma<BR>> che si debba
iniziare a costruire una rete interregionale che riconosca in<BR>>
assemblee aperte e costruite dal basso il luogo di confronto e di
decisione<BR>> strategica, che rilanci e connetta le vertenze territoriali.
Del resto la<BR>> stessa piattaforma della manifestazione non rivendicava
solo la necessità<BR>> dei referendum e di consultazioni transfrontaliere
con gli altri Paesi del<BR>> Mediterraneo, ma constava anche di altri punti
fondamentali come<BR>> l’inquinamento dell’invaso del Pertusillo e Tempa
Rossa.<BR>><BR>> Dopo il 30 settembre verrà convocata un’assemblea
interregionale volta alla<BR>> costruzione di un percorso congiunto e
partecipato.<BR></DIV></DIV></BLOCKQUOTE></DIV>
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