<div></div><blockquote>Alle lavoratrici e ai
lavoratori organizzati nello Slai Cobas per il sindacato di classe a
Palermo
<blockquote cite="mid:1398119443.9377891440324745762.JavaMail.httpd@webmail-12.iol.local" type="cite">
<p style="margin-bottom: 0cm" align="JUSTIFY"> Come è noto la
nostra
organizzazione sindacale è impegnata non solo a Palermo ma anche
nella altre sedi in cui è attiva sul piano nazionale in diverse
lotte sui posti di lavoro in difesa appunto del lavoro, per
avere un
lavoro, quindi contro la disoccupazione, per la difesa di
servizi
sanitari, sociali, la scuola... e più in generale contro le
politiche
antiproletarie e antipopolari dei governi che si succedono al
potere, sostenute dalla complicità/collusione dei sindacati
sempre
più filopadronali come i confederali: politiche che hanno già
cancellato e continuano a voler cancellare diritti fondamentali
per i
lavoratori e masse popolari conquistati in decenni di lotte
della
classe operaia contro i padroni.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm" align="JUSTIFY">Ma lo Slai Cobas per
il
s.c. è anche impegnato in alcune altre battaglie, tutte inerenti
la
difesa di diritti negati che si allargano all'ambito della
generale
condizione di vita, e tra queste, come afferma lo Statuto della
nostra
O.S. che <u><b>si definisce “basata sui principi di libertà
eguaglianza, solidarietà e internazionalismo</b></u>, vi è
anche la
lotta per la difesa dei diritti dei migranti, o lavoratori nel
nostro
paese o profughi, contro il razzismo di Stato, il razzismo
diffuso
dal governo Renzi oggi innanzi tutto, ma anche dai vari partiti
più
o meno apertamente fascisti, come la Lega di Salvini o Fratelli
d'Italia, per non parlare di quelle forze illegali fasciste come
Forza Nuova o Casapound che cercano di tornare fuori dalle fogne
in
quanto legittimate dall'alto dal moderno fascismo che avanza di
chi
ci governa.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm" align="JUSTIFY">Questo razzismo
diffuso
a profusione non solo con le politiche reazionarie ma anche
attraverso tutti i mezzi di informazione, anche quelli che
vogliono
sembrare più neutrali, o addirittura caritatevoli, mischiato
anche
spesso ad una profonda ignoranza a livello di massa sulle stesse
cifre messe in giro, per esempio <b>che parlano strumentalmente
di
“invasione” dei migranti</b> <b>nel nostro paese</b>,
influisce
negativamente su strati della popolazione alimentando un humus
razzista che scade in una guerra tra poveri, che serve allo
stesso
governo per distogliere l'attenzione dei lavoratori, operai,
masse
popolari “italiani”! dai problemi e attacchi reali che dobbiamo
subire ogni giorno sempre più pesanti alla condizione generale
di
vita (vedi il Jobs Act= libertà per i padroni di licenziare,
sancire
la precarietà a vita e la disoccupazione dilagante, la legge che
attacca profondamente la scuola pubblica, aumenta le tasse, i
tagli alla sanità pubblica...) e indurre a riversare tutta la
rabbia
e frustrazione sociale quotidiana su chi viene fatto passare
come un
nemico, gli immigrati, che nel nostro paese “vengono a rubarci
il
lavoro, le case... per delinquere...”
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm" align="JUSTIFY"><b>La difesa dei
diritti
dei migranti è un dovere per i proletari, gli operai, i
lavoratori..</b>. oltre che per ovvie ragioni umanitarie
(basterebbe
che tanti lavoratori che sono iscritti al nostro sindacato e si
professano “cattolici praticanti” ascoltassero quanto dice dal
pulpito perfino il Papa sugli immigrati che arrivano in
condizioni
estreme nel nostro paese quando riescono a sopravvivere nei
viaggi
della morte per sfuggire alle guerre provocate dai paesi
imperialisti
come il nostro), ma soprattutto<i><u><b> per ragioni più
profonde,
ragioni di classe:</b></u></i><i><b>
</b></i>i lavoratori <u><b>devono sapere e prendere coscienza</b></u>
che i padroni dei paesi imperialisti come il nostro, <u><b>per
continuare ad arricchirsi facendo più profitti</b></u>, per
esempio,
usano da sempre, gli immigrati, che diventano oggi una parte
sempre
più importante della classe operaia, come manodopera a basso
costo
e, scatenando la suddetta famigerata guerra tra poveri, fanno
pressione sui salari dei lavoratori per farli abbassare in
generale,
perchè lo sfruttamento e l'oppressione della classe dei padroni
su
cui si basa questo sistema capitalista, è uno! </p>
<p style="margin-bottom: 0cm" align="JUSTIFY">I
lavoratori devono<b> </b><u><b>vedere con gli occhi e la mente
della classe oppressa</b></u><b> </b>che
gli immigrati costituiscono oggi un'importante avanguardia di
lotta
contro padroni e governo nel nostro paese, cui dobbiamo
guardare come esempio vivo che può rafforzare le nostre lotte
che,
sebbene siano in alcuni casi circoscritte a livello locale,
rientrano
comunque in un quadro generale in cui la resistenza o le
conquiste di
una parte incoraggiano e aiutano le altre parti (vedi le
combattive
lotte degli operai immigrati della logistica per esempio di cui
una
fetta è organizzata anche dal nostro sindacato o le
lotte/rivolte
dei migranti contro le inumane condizioni cui sono costretti a
vivere
nei cosiddetti centri di accoglienza, veri e propri moderni
lager
imposti dalle attuali leggi razziste emanate dai governi
italiani, la
cui ipocrisia e lacrime di coccodrillo dinanzi alle quotidiane
stragi
di persone umane che stanno insanguinando sempre più i nostri
mari e
non solo non ha limiti. E lo Slai Cobas s.c. sta lottando anche
su
questo piano, per esempio a Taranto organizzando diversi
profughi di
un centro di accoglienza; legando questa battaglia anche alla
lotta dei Disoccupati Organizzati perchè siano assunti dal
Comune per dare un'assistenza dignitosa ai migranti, non
affidandola a cooperative equivoche).
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm" align="JUSTIFY">Combattere il
razzismo,
quindi, non solo contro il governo ma anche tra le file dei
lavoratori è necessario e non rinviabile affinchè si rafforzino
le
nostre stesse lotte che altrimenti oggettivamente si
indeboliscono
sia sul piano ideologico che pratico, prestando di fatto il
fianco
alle reazionarie politiche governative e padronali.
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm" align="JUSTIFY">Slai Cobas per il
sindacato di classe Palermo</p>
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