<HTML><HEAD></HEAD>
<BODY dir=ltr>
<DIV dir=ltr>
<DIV style="FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Calibri'; COLOR: #000000">
<H1><A title=""
style='href: "http://torino.repubblica.it/cronaca/2015/07/24/news/sara_la_corte_costituzionale_a_decidere_sul_processo_eternit-119716012/"'
target=_self><FONT face="Times New Roman">Amianto, sarà la Corte costituzionale
a decidere sul processo Eternit bis</FONT></A></H1>
<P><IMG class="lazy lazyloaded" style="DISPLAY: inline"
alt="Amianto, sarà la Corte costituzionale a decidere sul processo Eternit bis"
src="http://www.repstatic.it/content/localirep/img/rep-torino/2015/07/24/173839089-7e8cd3bd-e86e-4510-8f79-6bf74dbbbd98.jpg"
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<P><FONT face="Times New Roman">I familiari delle vittime dell'amianto in attesa
della sentenza del primo processo Eternit, il 3 giugno 2013 </FONT><BR></P>
<P> </P>
<P><FONT face="Times New Roman">l gup Federica Bompieri ha sollevato una
questione di incostituzionalità, il processo sarà interrotto in attesa di una
pronuncia della Consulta. Se si andrà avanti, la procura contesterà altri 94
casi di morte da amianto</FONT></P>
<P><SPAN style='itemprop: "articleBody"'><FONT face="Times New Roman">Finisce
alla Corte Costituzionale il processo Eternit bis. Il gup Federica Bompieri ha
sollevato una questione di costituzionalità. Il processo, dunque, verrà
interrotto in attesa di una pronuncia della Consulta.<BR><BR>"Anche per oggi la
buffonata è finita". Questo il commento di una delle parti civili, un cittadino
di Casale Monferrato che ha perduto la moglie ("È morta nel 2000 a 43 anni senza
avere mai lavorato in fabbrica"). "Adesso - dice - ci vorranno anni soltanto
perchè possa riprendere l'udienza preliminare. La legge è uguale per tutti, sì,
ma per tutti i poveri. Per i signori è diverso".<BR><BR>Il gup, nell'udienza
preliminare che si è riaperta questa mattina al Tribunale di Torino, ha accolto
l'eccezione sollevata dalle difese di Stephan Schmidheiny,</FONT><A
title="Click to Continue > by WordShark" class=pbkdxzvk
style='href: "http://torino.repubblica.it/cronaca/2015/07/24/news/sara_la_corte_costituzionale_a_decidere_sul_processo_eternit-119716012/#18712332"'><FONT
face="Times New Roman"> amministratore delegato<IMG
src="http://cdncache-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png"></FONT></A><FONT
face="Times New Roman"> di Eternit, sul cosiddetto </FONT><A
style='href: "http://torino.repubblica.it/cronaca/2014/11/21/news/l_avvocato_difensore_di_eternit_non_si_pu_fare_un_processo_due_volte_per_lo_stesso_fatto-101119591/"'><FONT
face="Times New Roman">"ne bis in idem"</FONT></A><FONT face="Times New Roman">,
e inviato alla Corte Costituzionale il processo Eternit bis . </FONT><A
style='href: "http://torino.repubblica.it/cronaca/2015/04/08/news/strage_dell_amianto_il_12_maggio_l_udienza_per_il_processo_eternit_bis-111434419/"'><FONT
face="Times New Roman">Schmidheiny</FONT></A><FONT face="Times New Roman"> era
stato prosciolto per prescrizione da una precedente accusa di disastro
ambientale doloso. Qui risponde a titolo di omicidio volontario della morte,
provocata da malattie da amianto, di 258 persone.<BR><BR>Si tratta di una
eccezione di costituzionalità che gli avvocati hanno invocato sostenendo che non
si possa essere processati due volte per gli stessi reati. Il procuratore
Raffaele Guariniello e il sostituto Gianfranco Colace avevano replicato invece
che i fatti fossero diversi, così come l'accusa: omicidio per 258 morti da
amianto.<BR><BR>La lettura del dispositivo è stata accolta con delusione dai
parenti delle vittime dell'amianto che erano in tribunale in attesa di conoscere
l'esito dell'udienza dalla quale l'ex amministratore di Eternit sarebbe potuto
invece uscire come rinviato a giudizio per omicidio per la morte di 258 persone
per amianto. "Se la Corte Costituzionale desse ragione alle difese sarebbe un
colpo di stato - ha commentato Bruno Pesce, uno di loro - sarebbe come se ogni
cittadino avesse una franchigia sugli omicidi: giudicato non colpevole per uno
potrebbe commetterne quanti ne vuole". A questo proposito la procura di Torino
ha già istruito 94 nuovi casi di decessi correlati all'esposizione da amianto
per l'eternit e se la Consulta le darà ragione chiederà che siano aggiunti ai
258 di questo procedimento.<BR><BR>Siamo soddisfatti dalla decisione del
giudice. Il tema del "ne bis in idem" lo avevamo sollevato noi». Così il
professor Astolfo Di Amato, uno dei difensori dell'imprenditore svizzero Stephan
Schmidheiny nel processo Eternit. "La decisione del giudice - aggiunge -
conferma che questo è il nodo del processo".</FONT></SPAN></P>
<P> </P>
<P><FONT face="Times New Roman">LA STAMPA ALESSANDRIA</FONT></P>
<DIV class=ls-articolo>
<DIV class=ls-articoloTitolo>
<H3><FONT face="Times New Roman">Eternit bis, non c’è sentenza: sarà la Corte
Costituzionale a decidere se processare Schmidheiny </FONT></H3></DIV>
<DIV class=ls-box-immagine-credits_img><FONT face="Times New Roman">Il gup di
Torino non decide sul nodo più intricato, cioè se il capo d’imputazione sia
riconducibile o meno a quello per cui c’era già stata prescrizione<IMG title=""
src="http://www.lastampa.it/rf/image_lowres/Pub/p3/2015/07/24/Alessandria/Foto/RitagliWeb/1457545_1437729914-kimB-U1060541298485xME-700x394@LaStampa.it.jpg">
</FONT></DIV></DIV>
<DIV class=ls-articoloWrapperImmagine>
<P class=ls-articoloDidascalia><FONT face="Times New Roman">Romana Blasotti
Pavesi stamattina in tribunale a Torino</FONT></P></DIV>
<DIV class=ls-articoloLinksImmagine></DIV>
<DIV class=ls-articoloLinksImmagine> </DIV>
<DIV class=ls-articoloSuperIntestazione>
<DIV class=ls-articoloIntestazione><FONT face="Times New Roman"><SPAN
class=ls-articoloDataPubblicazione>24/07/2015</SPAN> <SPAN
class=ls-articoloOcchiello></SPAN></FONT></DIV>
<DIV class=ls-articoloAutore itemprop="author">
<DIV style="OVERFLOW: hidden">
<DIV style="FLOAT: left"><FONT face="Times New Roman">silvana
mossano</FONT></DIV></DIV></DIV>
<DIV class=ls-articoloLuogo itemprop="contentLocation"><FONT
face="Times New Roman">torino </FONT></DIV></DIV>
<DIV class=ls-articoloTesto itemprop="articleBody">
<P><FONT face="Times New Roman">Eternit Bis: la sentenza attesa non c’è , nè in
un verso nè in un altro.<SPAN class=nero> Il gup Federica Bompieri non se l’è
sentita di decidere se mandare a giudizio o prosciogliere Stephan
Schmidheiny</SPAN> in merito all’omicidio volontario di 258 persone uccise
dall’amianto e ha ritenuto necessario interpellare la Corte Costituzionale sulla
questione del «ne bis in idem»: ossia, non si può processare due volte una
persona per gli stessi fatti. </FONT></P>
<P><FONT face="Times New Roman">E benché la procura, attraverso<SPAN class=nero>
i pm Raffaele Guariniello e Gianfranco Colace</SPAN>, abbiano insistito sul
fatto che i reati contestati nel maxi processo Eternit 1 erano diversi da quello
ipotizzato nell’attuale procedimento, cosiddetto Eternit Bis (prima era il
disastro doloso ambientale permanente), ora l’omicidio doloso, i difensori
Astolfo Di Amato e Guido Carlo Alleva si erano concentrati prevalentemente su
questo aspetto sostenendo una violazione rispetto ai principi sanciti dalla
Corte Europea dei diritti dell’uomo. </FONT></P>
<DIV class=ls-articolo>
<DIV class=ls-articoloTitolo>
<H3><FONT face="Times New Roman">Eternit bis finisce alla Corte Costituzionale
</FONT></H3></DIV>
<DIV class=ls-box-immagine-credits_img><FONT face="Times New Roman">Sollevata la
questione di legittimità costituzionale: il processo contro il magnate svizzero
Stephan Schmidheiny è sospeso. “L’imputato è già stato giudicato per lo stesso
reato”<IMG title=""
src="http://www.lastampa.it/rf/image_lowres/Pub/p3/2015/07/24/Italia/Foto/RitagliWeb/N78M2XTB5204-kiKE-U10605410569258KI-700x394@LaStampa.it.jpg">
</FONT></DIV></DIV>
<DIV class=ls-articoloWrapperImmagine> </DIV>
<DIV class=ls-articoloLinksImmagine></DIV>
<DIV class=ls-articoloLinksImmagine> </DIV>
<DIV class=ls-articoloSuperIntestazione>
<DIV class=ls-articoloIntestazione><FONT face="Times New Roman"><SPAN
class=ls-articoloDataPubblicazione>24/07/2015</SPAN> <SPAN
class=ls-articoloOcchiello></SPAN></FONT></DIV>
<DIV class=ls-articoloAutore itemprop="author">
<DIV style="OVERFLOW: hidden">
<DIV style="FLOAT: left"><FONT face="Times New Roman">silvana
mossano</FONT></DIV></DIV></DIV>
<DIV class=ls-articoloLuogo itemprop="contentLocation"><FONT
face="Times New Roman">torino </FONT></DIV></DIV>
<P><FONT face="Times New Roman">Eternit Bis: la sentenza attesa non c’è, né in
un verso né in un altro. Il gup Federica Bompieri non se l’è sentita di decidere
se mandare a giudizio o prosciogliere <SPAN class=nero>Stephan Schmidheiny
</SPAN>in merito all’<SPAN class=nero>omicidio volontario di 258 persone uccise
</SPAN><SPAN class=nero>dall’amianto</SPAN> e ha ritenuto necessario
interpellare la Corte Costituzionale sulla questione del «ne bis in idem»:
ossia, non si può processare due volte una persona per gli stessi fatti.
</FONT></P>
<P><FONT face="Times New Roman"><SPAN class=nero>I PM: «MA I REATI SONO
DIVERSI»</SPAN> </FONT></P>
<P><FONT face="Times New Roman">E benché la procura, attraverso <SPAN
class=nero>i pm Raffaele Guariniello e Gianfranco Colace</SPAN>, abbiano
insistito sul fatto che i reati contestati nel maxi processo Eternit 1 erano
diversi da quello ipotizzato nell’attuale procedimento, cosiddetto Eternit Bis
(prima era il disastro doloso ambientale permanente), ora l’omicidio doloso, i
difensori Astolfo Di Amato e Guido Carlo Alleva si erano concentrati
prevalentemente su questo aspetto sostenendo una violazione rispetto ai principi
sanciti dalla Corte Europea dei diritti dell’uomo.</FONT><BR></P>
<P><FONT face="Times New Roman"><SPAN class=nero>TRA DELUSIONE E
SPERANZA</SPAN> </FONT></P>
<P><FONT face="Times New Roman">Pertanto, <SPAN class=nero>il giudice ora invia
gli atti alla Corte Costituzionale </SPAN>perché esprima un parere. <SPAN
class=nero>Tempi previsti: alcuni mes<SPAN class=nero>i</SPAN> </SPAN><SPAN
class=nero>,</SPAN> <SPAN class=nero>forse anche un anno</SPAN>. Poi si di fissa
l’udienza preliminare. Se la decisione ha lasciato l’amaro in bocca alle molte
parti lese, perché comporta un prolungamento dei tempi, tuttavia viene data
anche una lettura positiva: visto che si tratta di un nodo su cui si tornerebbe
a incappare a ogni eventuale successivo grado di giudizio, tanto vale che venga
sciolto fin da subito e che a farlo sia la voce più autorevole ed
esaustiva.</FONT><BR></P>
<P><FONT face="Times New Roman"><SPAN class=nero>NUOVE ACCUSE</SPAN>
</FONT></P>
<P><FONT face="Times New Roman">Nell’ipotesi in cui la Corte costituzionale
decida che il processo possa riprendere i pm Guariniello e Colace si stanno
preparando a contestare <SPAN class=nero>94 nuovi casi di morte per amianto
</SPAN>che si aggiungono ai 258 trattati finora.</FONT></P>
<P> </P>
<P><FONT face="Times New Roman">Pertanto,<SPAN class=nero> il giudice ora invia
gli atti alla Corte Costituzionale perché esprima un parere</SPAN>. Tempi
previsti: alcuni mesi, forse anche un anno. Poi si di fissa l’udienza
preliminare. </FONT></P>
<P><FONT face="Times New Roman">Se la decisione ha lasciato l’amaro in bocca
alle molte parti lese, perché comporta un prolungamento dei tempi, tuttavia
viene data anche una lettura positiva: visto che si tratta di un nodo su cui si
tornerebbe a incappare a ogni eventuale successivo grado di giudizio, tanto vale
che venga sciolto fin da subito e che a farlo sia la voce più autorevole ed
esaustiva.</FONT></P>
<P> </P>
<P><FONT face="Times New Roman">ALESSANDRIA NEWS</FONT></P>
<H1 class=titolo-h1><FONT face="Times New Roman">Eternit bis: delusione per la
scelta, ma si va avanti</FONT></H1>
<DIV class=occhiello-articolo><FONT face="Times New Roman">Il processo è sospeso
sino a quando la Corte Costituzionale non si pronuncerà e i tempi, in ogni caso,
si dilateranno per almeno un anno. Delusione per la scelta di non scegliere, ma
forte volontà di andare avanti</FONT></DIV>
<DIV style="MARGIN-LEFT: auto; MARGIN-RIGHT: auto; align: center"></DIV>
<DIV class=testo-articolo>
<DIV align=justify><IMG hspace=4 alt="" vspace=4
src="http://www.alessandrianews.it/immagini_articoli/201110/2295514634_eternit05g.jpg"
width=250 align=left height=192><FONT face="Times New Roman">CASALE
MONFERRATO –<STRONG> La magistratura giudicante ha scelto di non
scegliere, con il rinvio alla Corte Costituzionale e la conseguente delusione
per una richiesta di giustizia inappagata.</STRONG> Queste sono le sintesi delle
diverse reazioni del mondo politico casalese dopo la lettura dell’ordinanza del
gup di Torino, Federica Bompieri, che manda a Roma gli incartamenti del processo
affinché la Corte valuti se sia o meno costituzionale la questione del ne bis in
idem, ovvero se si debba prendere a riferimento il fatto giuridico, come
descritto dall’articolo 649 del codice di procedura penale, oppure se il
riferimento sia il fatto storico della Convenzione europea dei diritti
dell’uomo. <BR><BR>Il più esplicito nel paragonare il gup, che ha deciso con
dieci giorni di ritardo sul ciclo di udienze preliminari previsto, a Ponzio
Pilato, è Luigi Ferrando della Uil, che evidenzia come “scontiamo ancora una
volta le ambiguità del nostro sistema giudiziario. Per un verso siamo di fronte
all’eterno dilemma tra natura del crimine e relative prescrittibilità.
Nell’affermare la nostra delusione per questo allungamento dei tempi, non
possiamo non riaffermare la nostra volontà a perseguire ogni strada possibile
per raggiungere una giustizia che riteniamo sacrosanta ed irrinunciabile”. Non
ha tardato a farsi sentire il sindaco di Casale Titti Palazzetti, a Torino
insieme ad altri primi cittadini del territorio -Terruggia, Mirabello, San
Giorgio Monferrato - ed al sindaco di Rubiera, altra città martire. E anche per
Palazzetti la parola d’ordine è non mollare: “la strada è ancora in salita, ma
continueremo a perseverare per avere giustizia. Ora, bisognerà attendere che la
Corte Costituzionale si pronunci: i tempi inevitabilmente si allungheranno, ma
la città ha dimostrato più volte una ferma determinazione. Continueremo, tutti
uniti e a fianco dei cittadini, a cercare giustizia”. <BR><BR>Sulla stessa linea
il deputato casalese Cristina Bargero, che dichiara di provare "un forte senso
di tristezza per tutte le vittime e i loro familiari che ancora una volta, dopo
la sentenza shock dello scorso novembre, si trovano, insieme a tutta la nostra
comunità, di fronte ad una ingiustizia che sembra non voler avere fine. Ora
dobbiamo tutti quanti monitorare la situazione e rimanere fiduciosi che la Corte
Costituzionale riconosca le ragioni di tutte quelle persone che chiedono da anni
giustizia per una strage per cui ancora Casale Monferrato e tutta la zona del
casalese sta pagando le conseguenze.". Fabio Lavagno (deputato Pd) pone
l’accento sul fatto che sentenze e condanne riferite all'uso di amianto in
produzioni e sui luoghi di lavoro, nelle settimane e nei giorni scorsi, hanno
avuto ben altro esito.<BR><BR>L'insoddisfazione riferita al caso Eternit è resa
ancora più cocente, se si considera che la diretta responsabilità dell'imputato
Stephan Schmidheiny non è mai stata messa in discussione in ogni sentenza, e
settimanalmente le vittime di quel disastro ambientale aumentano con tragica
evidenza. È quanto mai importante che il processo non si interrompa, così come è
rilevante che nell'attesa del pronunciamento dei giudici costituzionali la
Procura di Torino abbia dichiarato l'intenzione di aggiungere al procedimento
altri 94 casi.</FONT></DIV>
<H2><A
style='href: "http://www.casalenews.it/notizia/attualita/2015/07/24/afeva-e-sindacati-continueremo-ad-avere-fiducia-nella-giustizia-fino-a-una-giusta-sentenza/casale-monferrato-eternit-bis-afeva-amianto/2e6cb7575c37b94218f55e2d00253123"'><FONT
face="Times New Roman">Afeva e sindacati: 'Continueremo ad avere fiducia nella
giustizia fino a una giusta sentenza'</FONT></A></H2>
<H3><EM><FONT face="Times New Roman">'Non tutti i mali vengono per nuocere: la
sospensione consentirà alla procura di presentare 94 nuovi casi di
vittime'</FONT></EM></H3><A title="" class="right thumb-primo-piano get-photo"
style="POSITION: relative"
href="http://www.casalenews.it/notizia/attualita/2015/07/24/afeva-e-sindacati-continueremo-ad-avere-fiducia-nella-giustizia-fino-a-una-giusta-sentenza/casale-monferrato-eternit-bis-afeva-amianto/2e6cb7575c37b94218f55e2d00253123"><IMG
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src="http://www.casalenews.it/admin/images/news/2e6cb7575c37b94218f55e2d00253123/1e54c185923a61d17e74a36cedb2a56f/thumbnail_182_resizeddscn0887.jpg"
width=168></A><FONT face="Times New Roman"> <BR><BR><STRONG class=brown
style="WORD-WRAP: break-word">24 Luglio 2015</STRONG> – <STRONG
class=orange>CASALE MONFERRATO</STRONG> Le organizzazioni sindacali Cgil,
Cisl e Uil e l'Associazione Familiari Vittime dell'Amianto (Afeva), hanno emesso
questo comunicato per commentare quanto accaduto questa mattina, all’udienza
preliminare del processo Eternit bis per omicidio doloso di 258 vittime, a
carico di Stephan Schmideiny, in cui il giudice Federica Bompieri ha ritenuto
non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale in
relazione all’art 649 cpp, rinviando la decisione alla Corte Costituzionale.
Secondo le difese dell’imputato la norma non sarebbe conforme al divieto di ne
bis in idem invalsa nel diritto dell’Unione Europea, ovvero il divieto di
processare una persona due volte per lo stesso fatto storico. Si tratta di una
valutazione puramente di diritto con la quale il giudice non si è espresso sul
merito del procedimento. Per le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil e per
l’associazione familiari vittime amianto (AFeVA) “è una decisione che non
corrisponde alla realtà tanto storica quanto processuale della vicenda
dell’Eternit: in fatti il procedimento conclusosi a novembre con la sentenza di
Cassazione ha visto dichiarare prescritto il reato di Disastro Ambientale
(mentre sappiamo tutti che le cause e gli effetti del disastro sono ancora in
corso”. </FONT>
<H2><A
style='href: "http://www.casalenews.it/notizia/attualita/2015/07/24/lavagno-non-sia-di-nuovo-delusa-la-richiesta-di-giustizia/fabio-lavagno-eternit-bis-corte-costituzionale-amianto-casale-monferrato/af3f07da81a6c38f94c86431af36ab70"'><FONT
face="Times New Roman">Lavagno: 'Non sia di nuovo delusa la richiesta di
giustizia'</FONT></A></H2>
<H3><EM><FONT face="Times New Roman">Il commento del parlamentare casalese del
Partito Democratico al rinvio dell'Eternit Bis alla Consulta</FONT></EM></H3><A
title="" class="left thumb-primo-piano get-photo" style="POSITION: relative"
href="http://www.casalenews.it/notizia/attualita/2015/07/24/lavagno-non-sia-di-nuovo-delusa-la-richiesta-di-giustizia/fabio-lavagno-eternit-bis-corte-costituzionale-amianto-casale-monferrato/af3f07da81a6c38f94c86431af36ab70"><IMG
title="" alt=""
src="http://www.casalenews.it/admin/images/news/af3f07da81a6c38f94c86431af36ab70/8cffe2280155c0d90da5f303aa5c6be9/thumbnail_182_fabio-lavagno-4.jpg"
width=168></A><FONT face="Times New Roman"> </FONT><STRONG class=brown
style="WORD-WRAP: break-word"><BR><BR><FONT face="Times New Roman">24 Luglio
2015</FONT></STRONG><FONT face="Times New Roman"> – <STRONG class=orange>CASALE
MONFERRATO</STRONG> Cominciano ad arrivare le reazioni alla decisione di
rinviare alla Corte Costituzionale il processo Eternit Bis. Come spesso capita,
la prima in assoluto è quella del parlamentare casalese del Partito Democratico
Fabio Lavagno: “Il rinvio alla Corte Costituzionale del processo Eternit bis –
spiega Lavagno – rappresenta nel senso comune un'ulteriore delusione della
richiesta digiustizia rimasta inappagata in questi anni ed in particolare dopo
la sentenza della Cassazione”.</FONT><BR>
<DIV align=justify><FONT face="Times New Roman"></FONT> </DIV>
<DIV align=justify> </DIV></DIV></DIV></DIV></DIV></BODY></HTML>