<HTML><HEAD></HEAD>
<BODY dir=ltr>
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<DIV style="FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Calibri'; COLOR: #000000">
<DIV><FONT face="Times New Roman"></HEADER>lo slai cobas per il sindacato di
classe</FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Times New Roman">condivide resistenza e
boicottaggio</FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Times New Roman">sulla manifestazione nazionale invece dovrà
essere verificata se vi sono le condizioni perchè essa sia altro dal già
visto</FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Times New Roman">siamo contro il referendum</FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Times New Roman"> </DIV>
<DIV>
<HR>
</DIV>
<DIV><SPAN class=thumbnails-left><IMG class="attachment-medium wp-post-image"
alt=11
src="http://www.cobascuolatorino.it/wp-content/uploads/2015/05/11-300x225.jpg"
width=300 height=225></SPAN> </FONT></DIV>
<P><FONT face="Times New Roman">Abbiamo fatto di tutto per bloccare “La Cattiva
Scuola” di Renzi, ma alla fine questo Parlamento – eletto con una legge che la
Consulta giudica “incostituzionale” – ha approvato la L. n. 107/2015. Ancora una
volta il “Palazzo” ha dimostrato tutta la distanza, se non il disprezzo, nei
confronti di lavoratori, studenti, genitori e cittadini che nell’ultimo anno si
sono unitariamente opposti a questo catastrofico progetto che la maggioranza dei
deputati e dei senatori ha servilmente approvato.<BR>Ma, persa questa battaglia,
dobbiamo comunque continuare a contrastare la guerra dichiarata alla Scuola
Pubblica dal Governo e dai suoi sostenitori e dal 1° settembre lo scontro si
dovrà intensificare all’interno delle scuole e nella società, in forme diffuse,
profonde e, speriamo, ancora unitarie, per ostacolare l’attuazione della
“Cattiva Scuola”. Abbiamo individuato alcune priorità.</FONT></P>
<P><FONT face="Times New Roman">RESISTENZA E BOICOTTAGGIO NELLE
SCUOLE</FONT></P>
<P><FONT face="Times New Roman">Tra la fine di agosto e l’inizio di
settembre</FONT><A title="Click to Continue > by WordShark" class=efmvetdstpp
style='href: "http://www.cobascuolatorino.it/2015/07/come-iniziare-un-nuovo-anno-di-lotte-contro-la-cattiva-scuola/#13571534"'><FONT
face="Times New Roman"> incontri<IMG
src="http://cdncache-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png"></FONT></A><FONT
face="Times New Roman"> informativi con gli iscritti per discutere i 212 commi
della “Cattiva Scuola”.<BR>All’inizio di settembre incontro con le RSU per
individuare e sostenere forme di opposizione allo strapotere dei
presidi-padroni.<BR>L’11 settembre, promuoviamo la massima partecipazione delle
nostre RSU all’assemblea nazionale già convocata a Roma da tutte le OO.SS.<BR>Il
primo giorno di lezione, organizzazione e partecipazione alle assemblee unitarie
che si svolgeranno nei territori per tutte le scuole.<BR>Fin dalle prime
settimane di scuola, organizziamo Convegni CESP in tutta Italia, per
approfondire la riflessione sulle conseguenze che la “Cattiva Scuola” rischia di
innescare sul nostro lavoro quotidiano e sulla sostanza della stessa Scuola
Pubblica.<BR>Sin dai primi Collegi di settembre, sarà necessario coinvolgere e
sensibilizzare i colleghi nel boicottaggio del nuovo Comitato di Valutazione,
giudice della “bravura” dei docenti, costruire forme di opposizione sottraendoci
– anche individualmente – a questa oscena competizione e dichiarando il nostro
rifiuto al “premio”. Contrastiamo ogni forma di “collaborazionismo” che
favorisca il realizzarsi della “Cattiva Scuola” e individuiamo ogni strumento –
anche giudiziario – per contrastarne la deriva autoritaria e aziendalista
(libertà di insegnamento, ruolo OO.CC., ecc.)</FONT></P>
<P><FONT face="Times New Roman">MOBILITAZIONI</FONT></P>
<P><FONT face="Times New Roman">Dopo il partecipatissimo sciopero dello scorso 5
maggio e la miriade di iniziative locali, per dare visibilità e continuare la
mobilitazione in difesa della Scuola Pubblica, prevediamo:<BR>una grande
manifestazione nazionale, con possibile sciopero, a ottobre che raccolga tutte
le diverse sensibilità che in questi mesi si sono mobilitate dentro e fuori le
scuole, che diventi un’occasione per ribadire l’importanza del ruolo della
Scuola in qualunque progetto di trasformazione democratica della
società;<BR>intensificazione delle azioni di lotta, per ostacolare l’attuazione
delle eventuali deleghe (che la legge attribuisce al Governo su un nuovo “Testo
Unico dell’istruzione”; sul nuovo arruolamento; convitti e educandati; sulla
nuova modalità di inclusione con la revisione del sostegno e della
certificazione della disabilità; sulla nuova istruzione professionale raccordata
con la formazione professionale; sul sistema integrato di educazione/istruzione
0-6 anni; sulla promozione della “cultura umanistica”).</FONT></P>
<P><FONT face="Times New Roman">REFERENDUM</FONT></P>
<P><FONT face="Times New Roman">L’abrogazione referendaria è una strada
percorribile. Per avere possibilità di successo, i quesiti devono essere l’esito
di proposte ragionate e condivise, a partire dalle istanze e dai bisogni
espressi dal mondo della Scuola, attenti alle esigenze della società,
collegandosi ad altre iniziative referendarie come quelle contro il “Jobs Act” o
lo “Sblocca Italia”.<BR>In materia referendaria, non sono ammesse
improvvisazioni e superficialità. Il testo della “Cattiva Scuola” contiene norme
tributarie (erogazioni liberali e</FONT><A
title="Click to Continue > by WordShark" class=efmvetdstpp
style='href: "http://www.cobascuolatorino.it/2015/07/come-iniziare-un-nuovo-anno-di-lotte-contro-la-cattiva-scuola/#8365006"'><FONT
face="Times New Roman"> bonus<IMG
src="http://cdncache-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png"></FONT></A><FONT
face="Times New Roman"> fiscale) e di bilancio (legate alla legge di stabilità)
la cui abrogazione potrebbe essere bocciata dalla Corte
Costituzionale.<BR>Infine, è bene ricordare che nel 2003 non potemmo votare
contro il</FONT><A title="Click to Continue > by WordShark" class=efmvetdstpp
style='href: "http://www.cobascuolatorino.it/2015/07/come-iniziare-un-nuovo-anno-di-lotte-contro-la-cattiva-scuola/#3185932"'><FONT
face="Times New Roman"> finanziamento<IMG
src="http://cdncache-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png"></FONT></A><FONT
face="Times New Roman"> pubblico della scuola privata perché la Consulta ritenne
non organico il testo che sarebbe scaturito dalla vittoria del referendum su cui
avevamo già raccolto le firme.<BR>Per valutare concretamente se e come lanciare
una campagna referendaria unitaria, auspichiamo che, a partire dai sindacati
scuola promotori degli scioperi e delle manifestazioni degli ultimi mesi, si
costituisca un luogo unitario di confronto e decisionalità su tempi, modi e
quesiti referendari, che coinvolgano il maggior numero di soggetti sociali,
culturali e politici impegnati nella difesa della scuola
pubblica.</FONT></P></DIV></DIV></BODY></HTML>