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<P><FONT face="Times New Roman">Il Governo ha presentato in queste settimane
in Parlamento lo schema di decreto legislativo n. 176/2015 in materia di
razionalizzazione e semplificazione del sistema di inserimento lavorativo
mirato delle persone con disabilità, in applicazione di una delega prevista
dal Jobs Act tesa a modificare la legge 68/99. Tra le proposte presentate è
stata inserita l’opzione per le imprese di poter assumere i disabili, nella
quota prevista per legge, con la sola chiamata nominativa, anziché rispettare
le graduatorie delle liste speciali definite dai Centri per l’Impiego.
L’assunzione nominativa esiste già ora, ma è limitata. Totale per le aziende
tra i 15 e i 35 dipendenti, il 50% tra i 36 e i 50 dipendenti e il 60% delle
assunzioni dei lavoratori con disabilità nelle aziende sopra i 50 dipendenti.
La quota rimanente deve fare riferimento alle graduatorie. Con il Decreto del
Governo si sale per tutte le fasce al 100%. Questo comporta il</FONT><A
title="Click to Continue > by WordShark" class=dmqhkersqj
style='href: "http://www.cgilpiemonte.it/2015/07/oggetto-il-jobs-act-colpisce-anche-i-disabili/#61794983"'><FONT
face="Times New Roman"> rischio<IMG
src="http://cdncache-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png"></FONT></A><FONT
face="Times New Roman"> assai reale che le imprese si scelgano nel concreto i
disabili “i più sani tra i meno sani” . Gli incentivi economici che sono
previsti nel Decreto, che fanno riferimento alle assunzioni di persone con
disabilità superiori al 67 e al 79%, sembrano essere stati inseriti dal
Governo, per cercare di attutire la portata negativa che avrà la
deregolamentazioni avanzata dal ministro Poletti rispetto alle disabilità più
gravi, che saranno inevitabilmente
penalizzate.</FONT></P></UL></DIV></DIV></DIV></DIV></DIV></BODY></HTML>