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<BODY dir=ltr>
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<DIV style="FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Calibri'; COLOR: #000000">
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify> </P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT
style="FONT-SIZE: 10pt"></FONT></FONT></SPAN> </P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">Denuncia
il Pubblico Ministero al Consiglio superiore della Magistratura.
</FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">Si
inventa un complotto ai suoi danni: un intrigo internazionale “dei poteri forti”
ordito dai congiurati Ausimont, Arpa, Carabinieri Noe, Comune, Provincia,
Regione, giunte di sinistra e di destra, amministratori e funzionari,
Montedison, Edison, Eridania, Coopsette, Esselunga, associazioni ambientaliste.
Tutti dediti a tangenti e mazzette. </FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">Il
Pubblico Ministero diventa il deus ex machina dei congiurati. Una “denuncia” che
è una cazzata di fatto e in diritto, ma che ha l’ambizione di inceppare i
meccanismi giudiziari. </FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">In questi
processi industriali sono in gioco interessi enormi, basti pensare alle
centinaia di milioni dei costi di bonifica del disastro ambientale di Spinetta
Marengo in caso di sentenza di colpevolezza, dunque tutti i mezzi sono ammessi
per la difesa, senza scrupoli. </FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">Tra
questi ci sta, ad opera della Solvay, la denuncia del Pubblico Ministero al
Consiglio superiore della Magistratura. </FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT
style="FONT-SIZE: 10pt">Obbiettivo immediato dell’annuncio in aula della Corte
di Assise di Alessandria è aggredire i giudici popolari con una cannonata:
Solvay denuncia che il Pubblico Ministero Riccardo Ghio ha concorso a un
complotto contro la multinazionale belga, ha falsificato gli atti del processo,
ha commesso un serie gravissima di reati al fine della “concussione ambientale”,
cioè estorsione di soldi.</FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">Più la
spari grossa e più fai impressione, se poi aspetti a sparare all’ultima udienza
il botto che ti proponi è il massimo. Il teorema dell’avvocato “best” Luca
Santamaria è fantasioso (vedi dopo), ma è talmente pesante da diventare subdolo,
teso a indurre il dubbio fra i giurati, e il dubbio serve quando il confine è
“al di là di ogni ragionevole dubbio”. </FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">Non
dovrebbero però avere dubbi i giudici dopo aver seguito decine di udienze per
anni, non dovrebbero lasciarsi abbacinare dal pirotecnico teorema.
</FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT
style="FONT-SIZE: 10pt">L’annuncio è probabilmente un bluff, petardo più che una
bomba, non è così scontato che partirà la denuncia, soprattutto in caso di
condanna in Assise. Però una cosa è assolutamente certa: se la Corte assolverà
dal dolo gli otto imputati, Solvay procederà senza esitazioni contro il Pubblico
Ministero usando la carta assoluzione come grimaldello nella
denuncia.</FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">Gli
obbiettivi di prospettiva diventerebbero allora più ambiziosi e concreti. Il
polverone sollevato al Consiglio superiore della Magistratura servirebbe per
altri due scopi. </FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">Uno, nel
ricorso in Appello: il boato della denuncia, proprio perché al limite del
ridicolo, sarebbe talmente clamoroso da fuorviare tutto il dibattimento e
trascinarlo per il largo e il lungo (prescrizione).</FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">L’altro
obbiettivo guarda al filone processuale che si sta per aprire per le morti e le
malattie provocate dall’inquinamento soprattutto atmosferico. Questo secondo
processo per Solvay è ancora più pericoloso dell’attuale perché essa non può
neppure attuare lo scaricabarile su Ausimont. </FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">Dunque le
diventerebbe essenziale, tramite la denuncia, fare della Procura di Alessandria
“l’anatra zoppa” (l’Accusa sotto accusa!!), sostituire il Pubblico Ministero, o
chiedere addirittura lo spostamento del processo in altra sede (tentativo
fallito in precedenza).</FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">Questa
manovra contro il Pubblico Ministero Riccardo Ghio (ignobile sul piano
personale, tipica di chi passerebbe sul cadavere della madre) è stata scelta per
regia di Giorgio Carimati nell’impossibilità di agire direttamente sulla Corte
di Assise. </FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">Noi
abbiamo spesso criticato la Presidente Sandra Casacci perché agli avvocati
difensori è stato concesso di fare e dire qualunque cosa. Alla luce degli
avvenimenti, ora dobbiamo ammettere che la pazienza è così riuscita a non
offrire il benché minimo pretesto di killeraggio processuale.
</FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">A Chieti
il presidente della Corte d’assise Geremia Spiniello è stato ricusato da
Montedison semplicemente per aver dichiarato in una intervista l’ovvio impegno
di rendere giustizia al territorio e sostituito da Camillo Romandini. Le accuse
di alcuni giurati per pressioni indebite da parte del subentrato presidente sono
al vaglio del Consiglio superiore della Magistratura (vedi
dopo).</FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">Ad
Alessandria, nel 2008, all’impostazione del processo (differente da Chieti),
termini e capi di imputazione compresi, Riccardo Ghio aveva lavorato sotto la
guida del Procuratore generale Michele Di Lecce trasferitosi a Genova nel 2012 e
sostituito da Mario D’Onofrio. A quel tempo Solvay non se l’era sentita di
attaccare Di Lecce, mentre ora evidentemente reputa che Ghio sia isolato.
</FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">In
conclusione, la denuncia della Solvay di Spinetta al Consiglio superiore della
Magistratura è una bolla, anzi una balla. </FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">Si
reggerebbe solo se riuscisse a dimostrare l’esistenza delle tangenti che,
afferma Solvay, sarebbero state pagate (collusione e concussione) da Ausimont
agli Enti locali (e non solo) per renderli complici nel nascondere gli
inquinamenti. </FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">Solvay
dovrebbe portare le prove delle mazzette, che nella contabilità aziendale non
possono sfuggire. Se le ha e non le tira fuori è perché rischierebbe di scoprire
i propri altarini. </FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">Senza
questa prova regina, il teorema di Santamaria è ridicolo, un bluff, un
polverone, una messa in scena cinica. L’aveva già enunciato per sei ore
nell’udienza del 17 novembre 2014.</FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT
style="FONT-SIZE: 10pt">Santamaria, senza prove sei solo un killer
prezzolato!!!</FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT
style="FONT-SIZE: 10pt"></FONT></FONT></SPAN> </P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">* * * *
*</FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT
style="FONT-SIZE: 10pt"></FONT></FONT></SPAN> </P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">Solvay è
innocente: vittima di un intrigo internazionale ordito dai poteri forti della
chimica, dei supermercati e della politica, per impedirle di denunciare i veri
colpevoli della catastrofe ambientale di Spinetta Marengo, e per impedirle di
bonificare l’altrui avvelenamento doloso delle falde acquifere. Regista finale
del complotto: il Pubblico Ministero. Svelato il giallo in Corte di Assise di
Alessandria: tutti i nomi dei congiurati. Ombra della
massoneria.</FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">UDIENZA
DEL 17 NOVEMBRE 2014</FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">“Va bene
a tutti, anche all’amico Balza”: l’avvocato Luca Santamaria conclude l’arringa
difensiva in Corte di Assise di Alessandria. L’ironia storpiante su “amico” è
scontata: ormai è un ritornello additare Lino Balza come “nemico”, numero due,
distaccato di parecchie lunghezze dal nemico numero uno di Solvay, il Pubblico
Ministero Riccardo Ghio. Invece, è assai nebulosa la conclusione del romanzo
giallo raccontato per sei ore dall’illustre legale, cioè l’intrigo
internazionale “dei poteri forti” che si materializzerebbe nell’assassinio di
Solvay a opera di un folto gruppo di congiurati. I quali sarebbero in ordine di
presentazione: Ausimont, Pubblico Ministero, Arpa, Carabinieri NOE, Comune,
Provincia, Regione, giunte di sinistra e di destra, amministratori e funzionari,
Montedison, Edison, Eridania, Coopsette, Esselunga, associazioni ambientaliste
ad eccezione di Medicina Democratica (bontà sua). Non cita i sindacati.
Dimentica il GUP Stefano Moltrasio. Dice Santamaria: “Va bene a tutti”
l’assassinio finalmente ordito, cioè l’incriminazione di Solvay per
avvelenamento doloso e dolosa omessa bonifica, ai sensi dell’articolo 439 del
Codice di Procedura Penale, “va bene a tutti” i suddetti congiurati, e anche
all’ “amico” Balza che, pur non avendo compreso il complotto, è contento lo
stesso perché costituzionalmente nemico giurato di Solvay.
</FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT
style="FONT-SIZE: 10pt">Santamaria avvince come giallista, ma non convince come
difensore di Giorgio Carimati. Avvince, che è un piacere ascoltarlo due tre ore,
quando scava nella dietrologia, quando dissemina indizi inquietanti su ciascuno
dei congiurati, ma poi quando dopo sei ore il mosaico dovrebbe comporsi ti rendi
conto che le tessere sono forzatamente assiemate, come avviene per i giallisti
neofiti. L’ultimo capitolo rende oscura la trama. Nessun giallo regge se non
regge il movente. Non convince il garbuglio. D’altronde è la prima volta che
Santamaria si esercita in questa nuova veste di romanziere. Per il resto è senza
dubbio il leader dell’esorbitante staff difensivo della multinazionale chimica,
è preparatissimo, analitico fino alla pignoleria, conosce a memoria tutti i
risvolti processuali, segue e indirizza Solvay ancora prima del processo come è
evidente nelle intercettazioni telefoniche, è attento e ascoltato consigliere di
Carimati nel bene e nel male, non è solo un impareggiabile giurista ma anche uno
sgobbone che sacrifica per la causa le ore di sonno. In questa udienza si è
presentato un po’ stanco, con la barba lunga, a tratti emozionato probabilmente
per una qualche presenza di riguardo, ma pur sempre un leone indomito. Però come
giallista...</FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">Quando
arrivi alla fine di un giallo e ti rendi conto che non sei in grado di
riassumere la trama: resti deluso. Può essere colpa tua perché il genere
letterario non ti è confacente? Perché non possiedi neppure le veline
giornalistiche che potrebbero aiutarti come prefazione del romanzo? A questo
punto vai a comprare i giornali. Trascriviamo quello che hanno capito loro del
complotto internazionale: “Metà dell’area ex zuccherificio di Spinetta Marengo,
vicina allo stabilimento, fu ceduta a Esselunga per fare un supermercato, ma i
signorotti locali (i politici NDR) sostenitori di CoopSette insorsero fino a che
si decise di destinare l’altra metà a CoopSette un perfetto inciucio in barba al
Piano regolatore comunale. Sembravano tutti felici e contenti, ma Solvay va a
rompere le scatole perché, continua Santamaria, insiste per la messa in
sicurezza di emergenza della propria area, dopo aver scoperto che le perdite
dalla fabbrica con relativo inquinamento sono più cospicue di quelle che le
aveva dato a bere Ausimont (la venditrice NDR) propinandole la bischerata di un
piano di caratterizzazione falso. Basato su documenti falsi alle Autorità
compiacenti. Ma se Solvay scopre gli altarini, viene fuori che anche l’ex
zuccherificio è inquinato è salta l’inciucio supermercato”. Fine della
trascrizione. </FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">Dunque
c’era il rischio che l’integerrima Solvay facesse partire denunce penali contro
Ausimont e soprattutto le Autorità colluse e corrotte. Allora ci chiediamo:
perché in 7 anni Solvay non ha fatto denunce? perché parla di tangenti
dell’Ausimont ai politici, senza produrre prove? Non è che andando con gli zoppi
si continua a zoppicare? Invece, nel racconto di Santamaria, Solvay stava
rompendo (sic) la continuità mafiosa vigente ad Alessandria (con quanta
discrezione! al punto di passare inosservata NDR). Il vento di Bussi (?)
terrorizzò i congiurati (siamo all’escalation della suspense del giallista) la
paura corre sul filo, il gioco del cerino acceso (sic) brucia Comune e Arpa, si
salvi chi può. E’ la quadratura del cerchio: esclama ispirato Santamaria. Noi
invece comprendiamo sempre meno il garbuglio del giallo, i collegamenti logici e
fattuali, che c’azzecca lo zucchero col cromo esavalente, la lobby dei super
mercati con la lobby della chimica? </FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">Ma è
proprio a quel punto che scatta il coup de théâtre del romanzo. A quel punto
(2008) entra in scena il complice Riccardo Ghio. Il Pubblico Ministero che,
senza prove, bluffando, anzi falsificando le carte, individua come facile capro
espiatorio (sic) l’innocente Solvay e la incrimina per sviare l’attenzione
politica e mediatica e penale dall’ex zuccherificio, sotto il quale si cela il
corpo del reato, cioè la discarica abusiva su cui il complice Pubblico Ministero
non vuole proprio indagare: evidentemente contiene cromo e clorurati inquinanti
la falda (che fantasia! se si pensa che lavoravano barbabietole per produrre
zucchero!). </FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT
style="FONT-SIZE: 10pt">Santamaria definisce il fraudolento intervento di Ghio
come “una vera e propria operazione di distrazione di massa” volta a non
scoperchiare il vaso di Pandora (sic) dell’ex zuccherificio e a salvare il culo
ai politici, gli stessi che impedivano (sic) a Solvay di bonificare
l’inquinamento, a questo punto non di origine chimica ma zuccheriera. “Il
Pubblico Ministero inscena una realtà finta e marcia, una menzogna organizzata
da alte stanze del potere alessandrino, colluso da decenni con
Montedison-Ausimont. Loro sono i veri colpevoli dell’avvelenamento e non Solvay.
Perciò chiedo l’assoluzione con formula piena di Solvay e in particolare di
Giorgio Carimati che dal 2003 al 2008 non poteva certo passare i sabati e le
domeniche negli scantinati degli archivi segreti”. Fine del romanzo
giallo.</FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT
style="FONT-SIZE: 10pt"></FONT></FONT></SPAN> </P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">* * * *
*</FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT
style="FONT-SIZE: 10pt"></FONT></FONT></SPAN> </P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">La
sentenza della Corte d’Assise di Chieti, che ha mandato in parte assolti (per
avvelenamento delle acque) e in parte prescritti (per disastro ambientale) 19
dirigenti e tecnici della Montedison, imputati per il mortifero inquinamento
causato dalle discariche di Bussi sul Tirino (Pescara), è fortemente sospetta di
pressioni indebite del Presidente della Corte su alcuni membri della Giuria.
</FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">Alcune
giurate hanno infatti affermato di essersi sentite dire dal Presidente che “se
avessero condannato per dolo, e se poi gli imputati si fossero appellati e
avessero vinto la causa, avrebbero potuto citarci personalmente, chiedendoci i
danni, e avremmo rischiato di perdere tutto quello che abbiamo, negozio e casa
compresi”. Affermazione in sé falsa perché la legge prevede la responsabilità
dei giudici soltanto “in caso di dolo oppure di negligenza inescusabile per
travisamento del fatto o delle prove”. Fatti e prove ben documentati dai
Pubblici Ministeri, dall’Istituto Superiore della Sanità, dall’Avvocatura dello
Stato. </FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">Però
quella minacciosa prospettazione della loro rovina economica era volta a
derubricare il disastro da reato doloso a reato colposo, punito con pene
inferiori e soprattutto con prescrizione più breve e già scattata.
</FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">No dolo:
ritornello peraltro reiteratamente ripetuto fra un’udienza e l’altra ai sei
giudici popolari. Così fu la genesi della sentenza composta in Camera di
consiglio di una pizzeria. </FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">Ora,
sulla correttezza della condotta dei due giudici togati di Chieti si pronuncerà
anche il Consiglio Superiore della Magistratura, anche annullando il
verdetto.</FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT
style="FONT-SIZE: 10pt"></FONT></FONT></SPAN> </P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">Messaggio
di pace e salute inviato da Lino Balza </FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">via Dante
86 </FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">15121
Alessandria </FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" align=justify><SPAN
style="FONT-FAMILY: "><FONT face=Verdana><FONT style="FONT-SIZE: 10pt">cellulare
347 01 82 679 </FONT></FONT></SPAN></P></DIV></DIV></BODY></HTML>