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<P><B>Il governo, le Istituzioni, i padroni vogliono loro "festeggiare" un 1°
Maggio di attacco al lavoro. E Taranto su questo è ai primi posti nella
classifica: </B></P>
<P>Proprio il giorno della festa dei lavoratori potrebbero cominciare i
licenziamenti dei lavoratori di Isolaverde, su cui la Regione, impegnata in
campagna elettorale, fa "orecchio da mercante"; poi qualche giorno dopo, il 5
maggio potrebbe essere messa in atto la procedura di licenziamento per i 23
lavoratori della Pasquinelli; sempre in questo mese tanti contratti di appalto
del Comune sono in scadenza e i nuovi appalti di fatto prevedono tagli di posti
di lavoro; 50 lavoratori dell'Auchan rischiano di essere mandati a casa.</P>
<P>Per non parlare degli operai della Cementir per cui finisce tra poco la cig,
quelli della Tct al porto, gli operai dell'appalto Ilva senza stipendio e sempre
a rischio lavoro, e poi Marcegaglia, Vestas, ecc. ecc. </P>
<P>La colpa di questa situazione è dei padroni, che per mantenere e aumentare i
loro profitti, e nonostante in questi anni abbiano scaricato la crisi sui
lavoratori, vogliono tagliare sempre più il costo del lavoro;</P>
<P>la colpa è del governo Renzi, che fa dire ai suoi centri di statistiche, ai
giornali che va tutto bene, che aumentano le assunzioni, mentre taglia i fondi
agli Enti locali e mette soldi solo per dare più incentivi ai padroni;</P>
<P>la colpa è delle Istituzioni locali che fanno la politica dello "scarica
barile", che cercano al massimo di tamponare le urgenze, e che non vogliono
adottare alcun reale e serio piano generale per il lavoro di centinaia di
lavoratori.</P>
<P>Ma la colpa è, e dal punto di vista della difesa degli interessi dei
lavoratori è la responsabilità principale, dei sindacati confederali,
sindacatini autonomi, che in tutti questi anni hanno fatto accordi di svendita,
hanno accettato che fossero i lavoratori a pagare la crisi; hanno soprattutto
spezzato la forza di lotta dei lavoratori, li hanno divisi, costretti ora anche
ad elemosinare posti di lavoro con atti di disperazione individuali. <BR></P>
<P><B>Allora, questo 1° Maggio occorre cominciare a rovesciare questa
situazione.</B></P>Costruire dal basso, dall'unità dei lavoratori una lotta
generale che blocchi i posti di lavoro e la città.<BR><BR>Costruire fuori e
contro i sindacati confederali e sindacatini autonomi di destra,
l'organizzazione sindacale di classe. <BR><BR>SLAI COBAS per il sindacato di
classe<BR>Taranto<BR></DIV></DIV></DIV></BODY></HTML>