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<h1 class="titolo_pagina_newsletter">Solo l’occupazione e requisizione della
fabbrica può salvare i posti di lavoro </h1></div>
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<p class="data_notizia_newsletter">(8 Settembre 2012) </p></div>
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<p class="testo_newsletter">Compagni e fratelli lavoratori dell’Alcoa, il PCL
sostiene la vostra lotta ma mette in guardia dalle truffe, dagli inganni e dalle
sempre più inutili perdite di tempo. Quella della Glencore, o di altri eventuali
acquirenti privati non è che l’ennesima truffa. La verità è che il governo si
sente alle strette e non avendo soluzioni da offrire cerca solo di prende tempo
con i tavoli e le “proposte” di acquirenti privati per portarvi al logoramento.
L’esperienza della classe operaia sarda dei poli chimico e tessile del nord e
centro Sardegna dimostrano quanto realistiche e degne di fiducia siano le
proposte di acquirenti privati: oggi lì è tutto chiuso! <br>Basta! L’unica
soluzione è lottare per la requisizione immediata della fabbrica e la sua
nazionalizzazione senza indennizzi da parte dello Stato centrale o della regione
Sardegna, e la sua gestione insieme a tutto il settore industriale del Sulcis
sotto il controllo democratico diretto dei lavoratori del Sulcis. <br>In questa
situazione l’aver accettato di iniziare lo spegnimento delle celle è stato un
errore. Così come è assolutamente inutile continuare con atti dimostrativi,
dolorosi e inutilmente nocivi per i lavoratori, come salire su torri, ciminiere
e tetti, perché non impietosiscono i nostri governanti ed i padroni! I cuori di
questi cinici avvoltoi è gelido e torbido come i profitti e gli intrallazzi che
fanno sulla pelle e con il sangue dei lavoratori e degli sfruttati sardi e delle
altre nazioni. <br>La prima soluzione interrompere immediatamente lo spegnimento
delle celle e occupare subito la fabbrica Alcoa e tutti gli altri stabilimenti
indispensabili alla produzione dell’alluminio, a partire dalla centrale Enel che
alimenta le fabbriche, per continuare a mantenere in piedi la produzione sotto
la gestione diretta dei lavoratori stessi. Questo è il primo passo per mantenere
in vita la fabbrica e tutto il settore produttivo che vi gravita. Da questo
primo passo indispensabile, bisogna estendere immediatamente la lotta per
imporre la nazionalizzazione senza indennizzi e sotto il controllo dei
lavoratori della fabbrica e dell’intero settore produttivo dell’alluminio, ad
opera dello stato centrale o della regione Sardegna. Ogni altra soluzione serve
solo a farvi perdere tempo, logorarvi e portavi alla morte nel modo più indolore
e meno faticoso per il governo ed il padrone. <br>Non sarete isolati in questa
lotta perché avrete l’appoggio immediato della classe operaia e del popolo del
Sulcis ed in breve anche quello della classe operaia e del popolo sardo che in
questa vostra presa di posizione vedrebbe una soluzione realistica, dopo anni di
illusioni, anche per la propria situazione. Anche gli operai delle fabbriche del
continente che stanno chiudendo o vengono smantellate per effetto della crisi,
guarderanno con sempre maggiore fiducia unendosi alla vostra lotta e alla vostra
soluzione per la requisizione, se solo avrete il coraggio e la forza e la fede
di portarla avanti. Il sindacato, inoltre,h a tutti i mezzi per mettere a
disposizione il sostegno materiale e la forza di tutta la classe operaia dello
stato italiano se solo vuole utilizzarli. <br>Non fatevi ingannare dai discorsi
che dicono che non ci sono i soldi per nazionalizzare le fabbriche. I soldi ci
sono e sono quelli che il governo dei professori e dei banchieri sta usando per
salvare le banche dalla crisi che hanno esse stesse causato. E sono soldi dei
lavoratori sardi e dello stato italiano! Si tratta solo di decidere come usarli:
per salvare i profitti o per salvare la produzione ed i posti di lavoro.
<br>Lavoratori Alcoa, non fatevi rubare altro tempo inseguendo fantasmi o false
soluzioni, perché ogni giorno che passa e ogni sconfitta che si subisce rende
sempre più difficile la possibilità di rialzarsi e vincere la lotta. </p></div>
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<p class="firma_newsletter"><b><font size="4">PCL Sardegna </font></b></p></div>
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<h2 class="titolo_menu_media_newsletter">Fonte </h2>
<ul><li class="menu_media_newsletter">email: <a href="mailto:info@pclsardegna.org">info@pclsardegna.org</a> </li></ul></div>