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<h1 class="titolo_pagina_newsletter">GENOVA 2001: INGIUSTIZIA E' FATTA!
</h1></div>
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<p class="data_notizia_newsletter">(17 Luglio 2012) </p></div>
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<p class="testo_newsletter">Ci hanno condannati tutti. <br>Dieci compagni, che
come noi parteciparono alle mobilitazioni contro il G8 di Genova nel 2001,
condannati al carcere per pene lunghissime. Dopo i soprusi subiti in quei
terribili giorni, ora spezzano definitivamente le loro vite, e questo per
educarci, per dimostrarci cosa succede a chiunque voglia continuare a
manifestare dissenso e produrre conflitto contro i veri devastatori e
saccheggiatori delle nostre vite e dei nostri territori. <br>Hanno dovuto
utilizzare il codice dell’epoca fascista per contestare loro un reato che
riportasse “equilibrio” in seguito alle condanne per i massacratori della scuola
Diaz. Pene ridicole per chi ha massacrato degli innocenti inermi, nessun
colpevole per l’omicidio di Carlo Giuliani e 15 anni per chi ha sfasciato una
vetrina, questa la giustizia borghese, dove persino la vetrina di una banca vale
più di una vita umana. Ma proprio per questo il conflitto deve continuare, e
diventare ogni giorno più alto. Per i dieci compagni che ci hanno rubato, per
poterli difendere dalle loro prigioni, per riconquistare le loro e le nostre
vite la lotta non si deve fermare. <br>Undici anni fa eravamo 300mila ad
invadere le strade con la ferma determinazione di combattere contro lo scempio
che dei governi criminali stavano facendo del nostro futuro, abbiamo lasciato un
morto sull'asfalto e molti di noi hanno subito torture e tentati omicidi.
<br>Dopo quei 3 maledetti giorni di luglio, il grande movimento è imploso,
abbandonato dai tanti dirigenti e gruppi di sinistra pronti a chiedere scusa per
le violenze dei manifesti, proprio nel momento in cui bisognava difendersi
dall’atroce attacco subito. Quegli stessi dirigenti che, predicando la non
violenza, hanno poi appoggiato un governo guerrafondaio. <br>Ora è tempo di
ricominciare, consapevoli degli errori commessi per non commetterli più, ma
animati dalla stessa ferrea volontà di conquistare il nostro futuro. Non
possiamo dimenticare le tante vite distrutte da questa esperienza, la lotta
continuerà anche per loro. <br>Nessuna condanna potrà mai fermare i nostri
sogni. Liberi subito i compagni condannati! </p></div>
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<p class="firma_newsletter"><b>Maddalena Robin, Enrica Franco</b>
<a href="mailto:pclpesaro@virgilio.it"><br></a></p><p class="firma_newsletter"><font size="4"><a href="mailto:pclpesaro@virgilio.it">pclpesaro@virgilio.it</a></font></p><p class="firma_newsletter"><font size="4"><a href="mailto:pclpesaro@virgilio.it">http://www.marcherosse.blogspot.it/<br>
</a></font></p><p class="firma_newsletter">
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