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<meta name="Originator" content="Microsoft Word 9"><title>VERTENZE INTRAPRESE, IN CORSO E CONCLUSE, DA SLAI CoBas per il sindacato di classe, a Venezia-Padova-Treviso-Belluno, sin dal</title><!--[if gte mso 9]><xml>
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<p style="text-align: center;" align="center"><b><u><span style="font-size: 16pt; color: red;">ALCUNE DELLE NOSTRE VERTENZE SINDACALI E IN TRIBUNALE DEL LAVORO</span></u></b></p>
<p style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;" align="center" dir="ltr"><b><span style="color: red;">condotte da SLAI CoBas per il sindacato di classe Veneto sin
dal 2006 </span><span style="color: red;">e dalla F.A.O. sin dal 2008</span></b></p>
<p style="text-align: center;" align="center"><b><span style="color: red;"><a href="http://www.slaicobasmarghera.org/vertenze.htm#notazione"><span style="color: red;">clicca qui per leggere NOTAZIONE alla pagina</span></a>
-
</span><span style="color: black;"><a href="http://www.slaicobasmarghera.org/ISP/"><span style="color: red;">clicca qui
per leggere DENUNCE-RICHIESTE ISPETTIVE</span></a></span><a href="http://www.slaicobasmarghera.org/ISP/"><span style="color: red;"> </span></a></b></p>
<p style="text-align: center;" align="center"><span style="color: #FF0000"><b>
<a href="#2008">vertenze al 31-12-2008</a> - <a href="#2009">vertenze 2009</a> -
<a href="#2010">vertenze 2010</a> - <a href="#2011">vertenze 2011</a> </b></span></p>
<p style="text-align: center;" align="center"><b>non siamo un sindacato di CAF -
invitiamo i lavoratori a recarsi ai CAF ACLI del Veneto</b></p>
<p style="text-align: center;" align="center"><b><font size="4">pagina aggiornata
(mancano vertenze minori, arbitrati di minor rilevanza, ecc) al 03/07/2012</font></b></p>
<p style="margin:0 50px; text-align: justify;" align="center"><b>Sono in corso
circa 450 vertenze di lavoro preparate e sostenute dal coordinamento regionale
della ns.O.S. in Veneto e dalla FAO<br>
anche a Ferrara, Bologna, Frosinone, Torino, Udine, Ravenna, Lucca, Milano,
Napoli, Palermo, Pisa, Gorizia, Brescia, Parma e Trento. <br>
E' proseguita la ns.attività di difesa dei lavoratori nei collegi arbitrali
disciplinari, ottenendo quasi sempre
l'annullamento o la riduzione delle sanzioni irrogate dalle aziende.<br>
</b></p>
<p style="text-align: center;" align="center"><b><span style="font-size: 24pt; color: red;">
<a name="ELENCO VERTENZE CONCLUSE">ELENCO VERTENZE CONCLUSE</a></span></b></p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;"><a name="2008">1.
dicembre 2006 Vertenza
cooperativa Labor a Tessera; i lavoratori non dimissionari dalla Cooperativa,
sono stati riassunti dall'appaltatrice subentrante.</a></p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">2.<span style="font-size-adjust: none; font-stretch: normal;"><span style="font-size: 7pt;"> </span></span>ottobre
2007 Accordo con
Nuova Sirma Spa, in relazione al mancato rinnovo di un contratto a tempo
determinato per un lavoratore che aveva lavorato per due periodi
consecutivamente, riconosciuto un valore di 7.000 euro netti per 7 mensilità di
mancata occupazione.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">3.<span style="font-size-adjust: none; font-stretch: normal;"><span style="font-size: 7pt;"> </span></span>03.03.2008 Non
si sono reiterati da parte della CTI srl di Chioggia i tentativi di imporre un
trasferimento extraregionale ad un operaio carpentiere in Fincantieri, che
precedentemente era rimasto infortunato presso lo stesso appalto in Fincantieri
a Marghera, infortunio durato oltre un anno. Avendo una invalidità riconosciuta
di grande entità, una bambina piccola ed essendo impossibilitato a spostarsi
per oltre 20 km in auto, non è trasferibile d'arbitrio dalla azienda.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">4.<span style="font-size-adjust: none; font-stretch: normal;"><span style="font-size: 7pt;"> </span></span>25.03.2008
E' stata accettata dalla Agenzia delle Entrate di Padova la giustificazione di
un lavoratore che non era al corrente di dover presentare la dichiarazione dei
redditi per un anno in cui era stato licenziato da una ditta e assunto da
un'altra, con una differenza fiscale di 2.500 euro circa. Il debito è stato
sanato.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">5.<span style="font-size-adjust: none; font-stretch: normal;"><span style="font-size: 7pt;"> </span></span>28.03.2008 Presso
la DPL di Mestre - Accordo con Pasticceria Zanin di Mestre, in relazione ad una
lavoratrice a cui non erano stati corrisposti interamente gli straordinari,
riconosciuto il valore di 2.500 euro lordi.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">6.<span style="font-size-adjust: none; font-stretch: normal;"><span style="font-size: 7pt;"> </span></span>maggio
2008
Ottenimento della regolarizzazione contrattuale di una lavoratrice impegnata in
nero presso la Only One a Venezia (catena di negozi), tramite segnalazione
ispettiva alla DPL di Venezia. <i>La stessa lavoratrice è in causa per la
regolarizzazione contrattuale e contributiva sin dal 2003 ed ha autocertificato
la propria evasione fiscale nel merito. Non si è giunti nella udienza CPC in
DPL di Mestre ad un accordo e la questione si regolerà con un ricorso in
Tribunale. La lavoratrice dopo ulteriori "mosse" limitative in
termini di orari e scelta degli stessi, ha dato le dimissioni avendo trovato
altra azienda disposta ad assumerla.</i></p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">7.<span style="font-size-adjust: none; font-stretch: normal;"><span style="font-size: 7pt;"> </span></span>01.06.2008
La azienda GPA di Mirano ha finalmente riconosciuto gli assegni familiari ad un
operaio, che non gli aveva retribuito nei primi 9 mesi di contratto, (dicembre
2006-agosto 2007), dopo una ispezione della Direzione Provinciale del Lavoro
presso lo stabilimento, chiuso per una settimana a causa di alcune irregolarità
riscontrate.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">8.<span style="font-size-adjust: none; font-stretch: normal;"><span style="font-size: 7pt;"> </span></span>09.06.2008
Presso la Prefettura di Venezia si è conclusa la vertenza riguardante il
licenziamento di 37 lavoratori sui 77 occupati della Cooperativa Hub scarl di
Roma (appalto in precedenza ex Fast Coop. ed ex CMT Coop.) presso la unità
operativa di produzione macchine da giardinaggio della GGP Italia spa
(committente sin dal 1995) nel complesso logistico CabLog di Noale (VE). Il
nostro Sindacato non ha inteso rompere l'unità Sindacale con AdL Cobas federata
RdbCub, che rappresentando una maggioranza tra gli occupanti, hanno inteso
rifiutare la nostra proposta di impostare la vertenza per la CIG in deroga,
anziché per una buona uscita che non rappresentava in alcun modo l'interesse
generale della tutela del posto di lavoro. Tuttavia i lavoratori ns.iscritti
avevano inteso accettare anche la mediazione economica ed in tal senso loro
stessi sono stati i ns.firmatari dell'accordo preliminare e presenti
all'accordo in Prefettura. Tanto più che il contratto collettivo nazionale di
lavoro applicato era quello di facchini - logistica, mentre in effetti i
lavoratori (scesi in occupazione sulla nostra proposta di rifiutare di firmare
le dimissioni) svolgevano lavoro metalmeccanico in linea automatizzata di
produzione. Il contentino, sostanzialmente inefficace rispetto alle
"imprese", è stato quello di iscrizione nelle liste di mobilità
(senza assegno) per tutti i 37. <i>E tanto più come risultato successivamente,
che la Coop.Hub scarl NON aveva pagato all'INPS i contributi di
disoccupazione, così i ns. iscritti partecipanti all'occupazione del capannone,
che hanno sottoscritto l'accordo, sono ora in causa con la Coop.Hub scarl per
questo.</i></p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">9.<span style="font-size-adjust: none; font-stretch: normal;"><span style="font-size: 7pt;"> </span></span>31.07.2008
La Federazione Autisti Operai del ns.sindacato ha concluso una vertenza
relativa alla azienda Zeta Emme (VI), con un lavoratore al quale non erano
stati riconosciuti periodi di lavoro straordinario e trasferte. L'accordo è
stato concluso per una modesta entità per scelta del lavoratore (2.400 euro).</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">10.<span style="font-size-adjust: none; font-stretch: normal;"><span style="font-size: 7pt;"> </span></span>14.10.2008
Presso la DPL di Mestre - Accordo con T & Z di Scorzé (VE), in relazione ad
un lavoratore che aveva dato le dimissioni pochi giorni dopo l'entrata in
vigore del nuovo contratto metalmeccanici pmi, il quale si era visto decurtare
di 2.000 euro lordi il TFR, in quanto aveva dato un preavviso di 8 giorni e non
di 45 giorni come successivamente previsto dal nuovo contratto Cgil-Cisl-Uil.
L'accordo dal momento che anche l'azienda aveva la sua responsabilità non
avendo informato i lavoratori della modifica contrattuale (ccnl gennaio 2008) è
stato del riconoscimento di 1.000 euro lordi al lavoratore.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">11.<span style="font-size-adjust: none; font-stretch: normal;"><span style="font-size: 7pt;"> </span></span>novembre
2008 E' stato risolto il
recupero del TFR presso la BFC Autotrasporti spa di Tombolo, da parte del
coordinatore FAO, Luigi Gallo, che attendeva il completamento del pagamento sin
dall'aprile precedente.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">12.<span style="font-size-adjust: none; font-stretch: normal;"><span style="font-size: 7pt;"> </span></span>dicembre
2008 E' stato risolto il
recupero del TFR presso la IEIC di Marghera (VE) da parte di un lavoratore in
causa per ingiusto licenziamento.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;"><a name="2009">13.<span style="font-size: 7pt; font-size-adjust:none; font-stretch:normal"> </span>gennaio
2009 E'
stato risolto il recupero del TFR presso la Baldan Aronne di Marghera (VE) da
parte di un lavoratore in causa per ingiusto licenziamento.</a></p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">14.<span style="font-size-adjust: none; font-stretch: normal;"><span style="font-size: 7pt;"> </span></span>29.01.2009
Presso il Tribunale di Venezia, sezione del lavoro, cause con urgenza ex
art.700, viene stipulato un accordo con le aziende calzaturiere di Fiesso
d'Artico: Ca d'Oro ed Elisa. Il secondo dei due, con gli stessi titolari, era
stato chiuso a settembre 2008 e un sindacato confederale aveva spinto 9
dipendenti su 13 alle dimissioni. Tre di esse hanno intentato causa alle
proprietà delle due aziende, vicine sulla stessa strada, e che usufruivano del
lavoro delle lavoratrici anche in carico all'altra ditta; due di esse con Cgil,
una di esse con il ns. Sindacato. L'accordo ha sancito la riassunzione, presso
il calzaturificio rimasto aperto (il primo dei due), ed un riconoscimento
economico. Il nostro Sindacato non ha approvato la decisione della lavoratrice
di accettare solo 2.500 euro nette, in quanto avremmo voluto giungere ad una
sentenza, ma abbiamo comunque rispettato la scelta della lavoratrice. Il nuovo
contratto di lavoro decorre dal 2 febbraio. <i>La lavoratrice adesso è
nuovamente in causa perché essendo stata ricoverata per dieci giorni per un
grave motivo di salute, poco prima della stipula dell'accordo, era in malattia
e non è riuscita a lavorare il primo giorno, "di conseguenza"
l'azienda si è informata presso l'INPS di Dolo che ha dichiarato alla azienda
di non essere obbligata a pagare la malattia. Ripresentatasi al lavoro in data
24 marzo, al termine della malattia, non veniva fatta entrare sul lavoro,
quindi entrava in maternità anticipata, accettata dalla azienda e dalla DPL dal
6 aprile. La causa per le due mensilità di malattia non retribuite è in corso,
senza accordo tra le parti.</i></p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">15.<span style="font-size-adjust: none; font-stretch: normal;"><span style="font-size: 7pt;"> </span></span>03.04.2009
Presso la DPL di Mestre - Accordo con la Cooperativa Ortoservice con sede legale
a Padova, la quale non aveva retribuito le ferie di una lavoratrice, che
oltretutto nell'arco di tre anni ne aveva usufruito solo per un mese. L'accordo
è quantificato in 3.500 euro netti.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">16.<span style="font-size-adjust: none; font-stretch: normal;"><span style="font-size: 7pt;"> </span></span>08.04.2009
Presso la DPL di Mestre, si sono concluse le sessioni in materia di una caterva
di sanzioni disciplinari del tutto costruite a tavolino, comminate dalla
Eurotecnica srl di Dolo, ad un lavoratore del ns.Sindacato che si impegnava per
tutelare gli interessi dei suoi compagni di lavoro; nelle prime tre sanzioni,
c'è stato l'annullamento di una, la riduzione a semplice ammonizione di
un'altra, il dimezzamento a 2 ore di retribuzione di una terza. Per altre tre
sanzioni, si è poi giunti ad un accordo sulle dimissioni, essendo a questo
punto probabile che raggiunte le tre sanzioni la azienda cercasse di fatto il
licenziamento; accordo che è stato deciso dal lavoratore da noi assistito, con
una buona uscita di 9.500 euro nette oltre al TFR.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">17.<span style="font-size-adjust: none; font-stretch: normal;"><span style="font-size: 7pt;"> </span></span>29.04.2009
Causa nostra come sindacato e di n.1 lavoratore della ENI R & M., per
mancato rispetto dei diritti sindacali. Positiva per il ns.sindacato la
decisione del Giudice del Lavoro depositata il 6 maggio 2009 che intima all'ENI
il pagamento delle trattenute sindacali. L'ENI ha ricorso in appello, il suo
argomento è che la ns.organizzazione sindacale era "locale" !!!</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">18.<span style="font-size-adjust: none; font-stretch: normal;"><span style="font-size: 7pt;"> </span></span>06.06.2009
Ottenuta la CIG per un lavoratore della Masterservices scarl di Marghera, con
la quale precedentemente non si erano stabiliti incontri.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">19.
Causa di impugnazione disciplinare presso la DPL di Venezia alla Euro
&
Promos scpa in San Benedetto a Scorzé in relazione alla falsa accusa di
aver
distribuito un volantino dalla azienda “non autorizzato” (SIC) che
invece era
stato distribuito all’entrata della fabbrica da un nostro coordinatore.
Da una
iniziale sospensione, peraltro poi retribuita, si è giunti ad un
"richiamo
scritto", che è appunto l'oggetto dell'impugnazione. Non presentandosi
poi
alla udienza, la sanzione è decaduta.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">20.<span style="font-size-adjust: none; font-stretch: normal;"><span style="font-size: 7pt;"> </span></span>25.06.2009
Causa di impugnazione disciplinare in atto da parte di un lavoratore autista
operaio del Marocco, della De Zordi di Feltre (BL). L’azienda ha rinunciato
alla nomina del proprio rappresentante e la sanzione è decaduta. La ditta ha
allora convocato una CPC nel merito della stessa vicenda, dimostrando dispregio
allo Statuto dei lavoratori. Una CPC che nel merito non ha comunque alcuna
valenza. La causa è attualmente (2011) in attesa di udienza al Tribunale del
Lavoro di Belluno.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">21.<span style="font-size-adjust: none; font-stretch: normal;"><span style="font-size: 7pt;"> </span></span>02.07.2009
Presso la DPL di Mestre, si è raggiunto un accordo tra la piccola azienda
metalmeccanica GPA (di 4-5 dipendenti) e un lavoratore immigrato; il licenziamento,
impugnato dal lavoratore, era dettato da “motivi oggettivi” da noi contestati;
dato che in ogni caso appariva difficile una reintegrazione visto il rapporto
di scontro instauratosi tra il datore di lavoro ed il lavoratore, le
parti hanno convenuto una corresponsione soddisfacente, di 5.000 euro netti oltre
al TFR.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">22.<span style="font-size-adjust: none; font-stretch: normal;"><span style="font-size: 7pt;"> </span></span>07.07.2009
Deciso in una seconda convocazione della Commissione Provinciale di
Conciliazione di Treviso un integrale risarcimento delle spettanze (TFR e retribuzioni
non pagate) per un lavoratore immigrato della Nigeria, che era stato licenziato
arbitrariamente dalla Lucchese Technology nel febbraio scorso, dopo 10 anni di
lavoro.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">23.
17.07.2009
In corso di esecuzione pignoramento per retribuzioni e TFR non pagati
dalla ditta Mess srl di Massa (appalti Fincantieri) ad un lavoratore licenziato
di origine del Bangla Desh. Lo stesso lavoratore è in attesa di udienza per
ingiusto licenziamento.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">24.
20.07.2009
Ha ripreso il lavoro per la Team Group scarl di Verona in appalto lavorazioni
Geox nella provincia di Treviso, un lavoratore della Nigeria, lasciato
arbitrariamente a casa dal mese di maggio. La vertenza è in corso per i periodi
non retribuiti.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">25.
28.07.2009
Causa di n.1 lavoratore della Tunisia, dipendente della GISD dentro Fincantieri
di Marghera e Monfalcone, per mancata corresponsione TFR ed altro. Presso le
DPL di Gorizia. E' stata riconosciuta dall'azienda in sede transattiva una
cifra corrispondente a circa il 70% delle rivendicazioni del lavoratore, che ha
accettato la proposta dell'azienda dopo una trattativa abbastanza complessa.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">26.
30.07.2009
Causa di n.5 lavoratori, della Tunisia, attualmente 5 dipendenti di
cui 4 ancora nella azienda controparte, contro Italiana Impianti srl di
Malcontenta di Mira -VE- in precedenza di Napoli. L'accordo, siglato il
29.07.2009, comporta il riconoscimento di significative somme economiche.
Riguardano mancate applicazioni contrattuali, periodi di mancato lavoro e
retribuzione, a fronte di contratti di lavoro a tempo indeterminato e contratti
di soggiorno preliminarmente sottoscritti dalle aziende presso la Questura di
Venezia.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">27.-28.
Recuperi di mancati pagamenti INPS di Mestre, avvenuti per un
lavoratore ed una
lavoratrice nigeriani, in relazione a periodi di disoccupazione; in un
caso era
un ritardo, in un'altro un assegno inviato ad una residenza nel
frattempo
cambiata.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">29.
Recupero di un assegno INAIL di Mestre per un lavoratore incorso in
infortunio
in itinere, impegnato in un calzaturificio di Stra.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">30.<span style="font-size-adjust: none; font-stretch: normal;"><span style="font-size: 7pt;"> </span></span>16.09.2009
Accordo economico e integrale riconoscimento del TFR per un lavoratore della
DO.BA. International, autista operaio, presso la DPL di Venezia. Purtroppo in
questo abbiamo un caso di banditismo legale da parte dell'azienda, con il
mancao pagamento a seguire, e il conseguente avvio di una procedura di recupero
per decreto ingiuntivo.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">31.
14.09.2009
In seguito ad udienza CPC presso la DPL di Belluno, è stato disposto il
pagamento degli arretrati TFR presso il Fondo Generali, da parte della De Zordi
di Feltre, verso un autista operaio della FAO, del Marocco; per 2 anni e mezzo
i fondi TFR erano rimasti nelle tasche dei titolari.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">32.
28.09.2009
Presso la DPL di Belluno, un lavoratore del Marocco, già dipendente di una
azienda edile la Geocostruzioni srl, ha ottenuto il riconoscimento da parte
della stessa azienda, del dovuto TFR che ancora la stessa azienda non aveva
corrisposto dopo 3 mesi dal licenziamento. Il pagamento, previsto per il 5
novembre, non essendo avvenuto, a sfregio della funzione stessa delle CPC,
dovrà ora essere recuperato con opportuni provvedimenti.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">33.
30.09.2009
Causa di altri n.2 lavoratori, della Tunisia, attualmente in attesa
di ricollocazione, contro Italiana Impianti srl di Malcontenta di Mira
-VE- in precedenza di Napoli. L'accordo, siglato il 30.09.2009, comporta il
riconoscimento di significative somme economiche. Riguardano mancate
applicazioni contrattuali, periodi di mancato lavoro e retribuzione, a fronte
di contratti di lavoro a tempo indeterminato e contratti di soggiorno
preliminarmente sottoscritti dalle aziende presso la Questura di Venezia.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">34.
30.09.2009
Accordo sindacale per la ridefinizione degli assetti aziendali di Italiana
Impianti srl ed Aziz Metal srl, con ricollocazione produttiva in Aziz Metal srl
di n.10 lavoratori (di Tunisia e Bangla Desh), con il titolare della Italiana
Impianti srl. <u>Successivamente, il 3.11.2009</u>, alla presenza del nostro
Sindacato, si è avuto accordo conseguente, con cessione delle proprie quote
aziendali e della titolarità di amministratore e maggioranza delle quote della Aziz
Metal srl, al titolare della Italiana Impianti srl, da parte di uno dei
titolari, con i quali è in corso causa per il recupero delle "quote di
avvio lavoro" presso la DPL di Mestre da parte di 11 lavoratori. L'accordo
del 30 settembre è stato necessario a causa della situazione di crisi che si è
venuta a creare per scelta della committente. Infatti l'interruzione delle
commesse e il blocco ripetuto con diverse motivazioni, dei pagamenti, da parte
della committente all'interno di Fincantieri a Marghera nei confronti di queste
due ditte, è stato mirato unicamente alla loro attività sindacale, in quanto in
precedenza agli scioperi di giugno, agosto e settembre, non era mai accaduto un
taglio delle commesse. <u>Le riassunzioni</u> di n.8 dei lavoratori interessati
all'accordo (uno ha scelto di riprendere successivamente, ed uno è in
infortunio), <u>sono avvenute il 9.11.2009</u>. Due dei riassunti erano stati
licenziati dalla Aziz Metal srl per mancanza di commesse, tra fine agosto ed
inizio settembre scorso.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">35.
2.10.2009
Causa di impugnazione disciplinare presso la DPL di Belluno alla Costan spa
(BL) e ricorso all'INPS in relazione al mancato riconoscimento INPS di una
condizione di malattia per un operaio del Marocco che l'anno scorso aveva subito
un grave incidente recandosi al lavoro alle 5 e mezza del mattino. Ritiro della
azienda dalla udienza e conseguente decadenza della sanzione.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">36
14.10.2009
Un lavoratore autista della Pigliacelli Autotrasporti della provincia di Frosinone
nostro iscritto della Federazione Autisti Operai, ha chiuso una causa presso la
DPL di Frosinone, in ragione di impugnazione di sanzione disciplinare con un
accordo con riduzione congrua della sanzione che rigurdava una operazione
lavorativa svolta senza una opportuna prevenzione da parte del lavoratore
stesso, in quanto il camion sul carico del quale stava operando si è messo in
moto prima che lui scendesse, in un piazzale di una ditta cliente.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">37.
23.10.2009
Presso la DPL di Mestre, un lavoratore immigrato della Nigeria, socio
dipendente di una cooperativa di facchinaggio, la Quadrifoglio, ha ottenuto un
riconoscimento economico significativo e la cassa integrazione per tre o sei
mesi, a fronte di un periodo non lavorato per mancanza commesse e di un
successivo periodo non lavorato dopo un infortunio peraltro lieve, che la
cooperativa negava, avvenuto presso la Arredo tre un mobilificio. Tuttavia
l'accordo non è stato poi rispettato completamente dalla azienda, che lo ha
sospeso poi il 1 gennaio 2010, e che non ha correttamente ottenuto quanto
previsto (CIG per gli ultimi 3 mesi del 2009), per cui l'accordo è stato
reimpugnato dal lavoratore e si è tornati in causa.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">38.
9.11.2009
Sono stati ri-assunti dalla Aziz Metal i lavoratori aderenti a SLAI Cobas per
il sindacato di classe che erano stati licenziati tra la fine di agosto e
l'inizio di settembre, e che erano stati licenziati il 30 ottobre dalla
Italiana Impianti. L'avviamento al lavoro vero e proprio tuttavia è iniziato in
trasferta a Genova presso Fincantieri all'inizio del mese di dicembre.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">39.
29.11.2009
Ottenuto presso il Giudice del Lavoro di Venezia il riconoscimento
dell'invalidità contrattuale per un operaio del Marocco impiegato per un mese
dalla famigerata Job Project scarl; la sentenza obbliga la azienda al reintegro
e corresponsione di 12 mensilità (ma il lavoratore era a part-time). La
cooperativa ora è in liquidazione. è stata avviata la procedura per il recupero
della somma da parte del legale che ha condotto la vertenza giuridica. La
sentenza è stata pubblicata nel sito. Occorre ora recuperare le informazioni
circa quale ditta di appalti sia subentrata in quei giardini ove il lavoratore
era stato occupato, per ottenere dal Comune di Venezia che aveva appaltato i
lavori alla famigerata Job Project scarl, la assunzione del lavoratore. Il
nostro sindacato ha in corso una querela per associazione per delinquere nel
merito della apertura e chiusura di cooperative con gli stessi burattinai,
aventi le chiusure, la particolarità di lasciare anche senza 3-4 stipendi i
lavoratori e le lavoratrici, (di cui abbiamo raccolto solo le richieste di 4
lavoratori e lavoratrici sui 360-380 dispersi in moltissimi diversi lavori),
mentre continuavano a recuperare i soldi delle fatture dei condomini ed aziende
dove lavoravano, per cifre (ad ogni chiusura) di 1 milione, 1 milione e mezzo
di euro.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">40.
2.12.2009
Ottenuto presso il Giudice del Lavoro di Venezia il reintegro sul posto di
lavoro e la corresponsione delle mensilità corrispondenti al periodo in cui
dalla messa in mora alla partenza per Cuba, un lavoratore cubano era rimasto in
attesa della riassunzione. Il lavoratore era stato obbligato alle dimissioni
che poi aveva denunciato. La cooperativa Porto Industriale ha reintegrato il
lavoratore questo mese di gennaio 2010.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">41.
15.12.2009
Ha avuto esito positivo il pignoramento a Mestre (VE) di oltre 10 mila euro
curato dal ns.ufficio legale per conto di un lavoratore del Bangla Desh,
impiegato nei cantieri Fincantieri di Marghera per la Mess srl di Massa, al
quale non erano stati pagati tutti gli stipendi, ma solo una parte di ognuno di
essi. Il lavoratore è anche in causa per l'impugnazione del licenziamento,
avvenuto alla fine di marzo 2009.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">42.
15.12.2009
Accordo aggiuntivo per un altro lavoratore della Italiana Impianti srl che
riconosce un valore economico considerevole per i disagi ed il mancato rispetto
di quanto previsto dal contratto di soggiorno.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">43.
21.12.2009
Accordo parziale con riconoscimento del TFR che è stato pagato al momento, e
rinvio per la discussione delle ore non retribuite ad altra udienza dopo la
presentazione dei tabulati Fincantieri, da parte della CGI di Monfalcone, in
relazione ad un ns.ricorso presso la DPL di Gorizia nell'interesse di un
lavoratore tunisino.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;"><a name="2010">44.
13.1.2010
Intervento presso la Questura e la ASL12 in relazione ad una operaia nigeriana
residente a Marghera la quale era in attesa del rinnovo del permesso di
soggiorno, </a>ritardato a causa di un suo ricorso che se fosse stato accolto
avrebbe portato alla responsabilità della Questura di un'altra città, e che per
tale ritardo, essendo scaduta nel frattempo la tessera sanitaria, doveva
pagarsi i medicinali salvavita (è diabetica). Il permesso di soggiorno è stato
concesso nuovamente il 13.1.2010. L'avvocato aveva scritto durante le feste.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">45. gennaio
2010
Un lavoratore della Pallet Dolomiti di Sedico (BL) ha impugnato con la
ns.assistenza una sanzione disciplinare "concordata" precedentemente
dal padrone e dai sindacalisti, senza consultarlo nemmeno. è stata evitata una
pesante sanzione, e limitata la decisione al richiamo. Infatti il lavoratore
era quasi venuto alle mani con il datore di lavoro, la cosa invece è stata
composta e si è salvato un posto di lavoro.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">46.
febbraio 2010
Causa di n.1 lavoratore nigeriano che ha subito una aggressione da parte di un
operaio italiano dentro la SDA di Marghera ove lavorava per conto della
Interactive scarl di Reggio Emilia, aggressione che è avvenuta subito dopo un
grave incidente, fortunatamente con conseguenze limitate, avutosi il pomeriggio
precedente con un muletto che lo ha investito il 11.9.2009. Subito dopo
l'aggressione è scattato il doppio licenziamento. Il lavoratore ha ottenuto la
riassunzione, cui poi ha rinunciato avendo trovato altra occupazione, ed un
risarcimento economico, in sede di Ispettorato al lavoro.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">47.
febbraio
2010 Un
operaio Africano, che in passato prima di essere assunto a tempo indeterminato
in una azienda, era venditore ambulante, nel 2005 aveva subito il sequestro di
una trentina di borse che vendeva abusivamente. Ora il Comune di Venezia gli
chiede oltre 5.000 euro di multa, il che corrisponde all’intera retribuzione di
un anno di lavoro, se si considera che paga un affitto di 500 euro e ne spende
circa 250 per andare e tornare a lavorare (100 km al giorno). Si è ricorso al
Giudice di Pace. è prossima la udienza. Si è ottenuta una rateizzazione.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">48.
febbraio
2010
Un lavoratore del Sudan ha ottenuto dalla Questura di Venezia un permesso di
soggiorno per motivi umanitari, dopo che gli era stato negato asilo politico a
causa di una errata impostazione di un legale romano di origine sudanese ma di
diversa religione.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">49.
marzo
2010
Causa di n.1 lavoratrice della Nigeria, per ingiusto licenziamento in quanto
motivato come mancato superamento dopo 35 giorni, del periodo di prova, senza
aver specificato il periodo di prova nel contratto di assunzione di 9 mesi di
lavoro, ccnl pulizie, verso MarVal snc, Spinea (VE). l'azienda dopo due rinvii
con due delegati diversi si è presentata con un nuovo e diverso stuolo di
legali dotati di un ridicolo ed offensivo assegno da 500 euro. Presso il
giudice del lavoro di Venezia si è convenuto per un risarcimento di 3
mensilità, la pochezza è stata motivata dal giudice in relazione al fatto che
la lavoratrice aveva lavorato per un periodo breve.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">50. marzo
2010
Un operaio agricolo nigeriano, che aveva lavorato senza avere permesso di
soggiorno nell'agosto-settembre 2010, ha stipulato un accordo di riconoscimento
e regolarizzazione del rapporto di lavoro e conseguente pagamento delle sue
spettanze, con la Tenuta Teracrea srl di Portogruaro, presso la DPL di Venezia.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">51. marzo
2010
Presso il tribunale del lavoro di Venezia, la Mess srl, famigerata per le
negazioni di responsabilità verso alcune cause di lavoratori che hanno
denunciato ammanchi e minacce, ha conciliato un licenziamento che era avvenuto
"per mancanza di lavoro" nel marzo 2009 (la Mess lavora ancora in Fincantieri
a Marghera), con un lavoratore che precedentemente aveva anche ottenuto un
recupero di spettanze salariali con un pignoramento.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">52.
aprile
2010
Una lavoratrice di una azienda del settore delle pulizie di Venezia ha avuto il
riconoscimento delle ferie e permessi arretrati, e di una somma concordata a
titolo di pagamento delle ore straordinarie che erano state pagate come
ordinarie. L'accordo è stato siglato in sede sindacale.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">53.
aprile
2010
Un lavoratore autista operaio di una azienda artigiana di Zero Branco (TV) ha
avuto il riconoscimento di 5 mila euro a titolo risarcitorio di straordinari e
spese di trasferta per un periodo lavorativo di 1 anno e mezzo.L'accordo è
stato siglato in sede sindacale.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">54.-55.-56.-57.
marzo-aprile-maggio 2010 E' stato abolito
un provvedimento disciplinare e sono stati ridotti in sede di arbitrato tre
dispositivi disciplinari (due dei quali per ritardata comunicazione di
malattia) nei confronti di ns.iscritti lavoratori in tre aziende (una
cooperativa e due srl) operanti nel settore Autotrasporti e logistica, alle DPL
di Venezia, Treviso e Verona.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">58.
maggio
2010
Sono stati ottenuti i pagamenti in relazione ad alcuni decreti ingiuntivi di
lavoratori della Marca Tld, diversi dei quali per ns.iscritti che si sono
rivolti al legale dopo la iscrizione. Sono stati anche ottenuti grazie alla
lotta svolta a marzo i pagamenti integrali della quattordicesima,
tredicesima, e delle retribuzioni di gennaio e febbraio, di dodici lavoratori
della stessa azienda. </p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">59.
maggio
2010
E' stato ottenuto un congro riconoscimento economico per un lavoratore
immigrato del Marocco che aveva stipulato un contratto a tempo determinato non
regolare con la azienda Arte Bianca di Marghera. L'accordo è avvenuto in sede
sindacale.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">60.
maggio
2010
E' stato ottenuto un riconoscimento economico che sommato all'indennizzo Inail
ha portato ad un raggiungimento complessivo del 70% di quanto richiesto sulla
base dei punti stabiliti dal medico-legale, grazie ad un accordo, deciso dal
lavoratore, tra il legale incaricato della vertenza legale e la Bica di
Candiana, in relazione ad un grave infortunio accaduto nel febbraio 2007.
L'accordo è avvenuto in sede di giudizio del Giudice del Lavoro di Padova.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">61.
maggio
2010
Due lavoratori precedentemente trasferiti da Marghera a Monfalcone presso
Fincantieri, dipendenti della Bensaldo, hanno ottenuto grazie al ns.intervento,
la riassegnazione ai cantieri navali di Marghera.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">62.
giugno
2010
Un lavoratore operaio saldatore della Bensaldo di Marghera, impegnato in
Fincantieri, ha ottenuto il contratto a tempo indeterminato dopo 5 anni di
lavoro svolti con contratti successivi di questa ed altra ditta collegata, a
tempo determinato. . </p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">63.<span style=""> </span>giugno
2010
Una lavoratrie nigeriana, che aveva perduto il lavoro mentre era in maternità a
causa del cambio tra una delle false cooperative operanti nel veneziano e con
sede legale in Lombardia, che cambiano nome ogni 2 anni mantenendo moltissimi
contratti di appalto con ditte, condomini e chiese, e la cooperativa
“subentrante” (European Service, poi Job Project), ha chiamato in giudizio sia
la cooperativa che doveva riassumerla dopo la maternità, sia altra cooperativa,
tuttora operante, che dava gli appalti a questa Job Project. Da notare che
questa lavoratrice operava 14 diversi interventi in 9 diversi luoghi di lavoro
nell'arco delle 6 giornate della settimana. Oltretutto la lavoratrice,
terminata la maternità nel marzo 2008, dovette far intervenire nel giugno 2008
la Polizia di Stato di Mestre, per poter avere accesso agli uffici di questa
nuova struttura, e conferire con dei responsabili che negarono di avere il
dovere di riassumerla. Tra questi luoghi, la Pilkington, Zennaro, e la Chiesa
di Zelarino. In giudizio, la Job Project non si presenta, come in altre
occasioni (pare ci siano oltre 60 sentenze inapplicate contro questa che di
fatto è una associazione per delinquere). Si è presentata però la cooperativa
committente degli appalti, Multiservice scarl, la quale ha offerto la
riassunzione alla lavoratrice, ma dichiarando di non essere in grandi
condizioni di liquidità. La lavoratrice però ha rifiutato il nuovo contratto
perché non vi erano secondo la committente sufficienti appalti da darle,
accettando comunque –contro la nostra opinione che era comunque di giungere a
sentenza- un riconoscimento economico. Successivamente abbiamo appreso che le
stesse persone che lavoravano come gestori delle attività della European
Service e poi della Job Project, operano ora sempre su condomini ed aziende,
con il nome di Click Lavoro scarl.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">64.<span style=""> </span>13 luglio 2010<span style=""> </span><span style=""> </span>A Mogliano
Veneto (TV) in sede sindacale una lavoratrice nigeriana della Damiani &
Zara srl, licenziata subito dopo il rientro da congedo matrimoniale, è stata
reintegrata ed ha ottenuto le retribuzioni spettanti dal licenziamento,
avvenuto quasi 5 mesi prima.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">65.<span style=""> </span>luglio 2010<span style=""> </span>A Venezia in sede sindacale raggiunto un accordo
con una agenzia interinale, Eurointerim, che aveva stipulato numerosi contratti
di lavoro a tempo determinato per un lungo periodo di tempo (5 anni) con una
lavoratrice nigeriana operante in una piccola azienda calzaturiera della Riviera
del Brenta. La operaia, di Padova, ha ottenuto un forre riconoscimento
economico a solo un mese dalla impugnazione dell’ultimo contatto di
somministrazione.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">66.<span style=""> </span>agosto
2010
A Treviso si è fatta una protesta con incontro all’INPS dei lavoratori in CIG
della Marca Tld, con cui si è chiarita la responsabilità aziendale (mancato
invio SR41 ed SR100 all’INPS).nel ritardo dei pagamenti della CIG stessa. Gli
stessi lavoratori hanno ottenuto la mobilità a dicembre dopo che l’azienda ha
potuto dimostrare di aver ridotto in maniera quasi totale l’attività e di non
essere quindi più in grado di<span style="">
</span>giustificare la CIG iniziata a marzo. I lavoratori hanno accettato la
mobilità, disposta poi dalla Provincia di Treviso.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">67.
agosto 2010
Un lavoratore nigeriano di una piccola fabbrica metalmeccanica della Riviera del
Brenta lo scorso marzo aveva firmato senza nulla in cambio una riduzione
dell'orario di lavoro. Purtroppo sia per sua ignoranza che per la mancanza dei
sindacati in quella azienda, l'accordo, che era stato siglato davanti alla DPL
di Venezia, non era sostanzialmente impugnabile, permaneva solo la possibilità,
difficile da dimostrare, che lui non sapeva cosa aveva firmato. Verso la fine di
luglio il lavoratore si è rivolto a noi. Con il nostro intervento sindacale si è
ottenuto un risarcimento economico dietro l'impegno dell'azienda a ripristinare
l'orario se si determinano le condizioni per farlo.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">68.<span style=""> </span>settembre 2010<span style=""> </span>A Venezia in sede di C.P.C. avanti la DPL il
ns.Sindacato ha concluso un accordo per il reintegro di una lavoratrice
nigeriana che, operante alla mensa della casa di riposo IRE da 7 anni, assunta
con numerosi successivi contratti dalle varie ditte di appalto (in genere
cooperative, anche oltre regione) succedutesi nei servizi di completamento
dell’organico di Avenance all’interno della casa di riposo stessa, era stata
inspiegabilmente lasciata a casa dopo l’ultimo cambio di appalto. La
riassunzione è avvenuta direttamente dalla committente del servizio, Avenance
spa. Successivamente la lavoratrice ha anche ottenuto un riconoscimento
economico dalla cooperativa stessa.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">69. Settembre 2010<span style=""> </span>A Venezia un operaio nigeriano
che aveva impugnato il licenziamento di fatto e denunciato il datore di lavoro
e due colleghi di altra nazionalità che avevano provocato l’episodio alla base
del licenziamento, ha stipulato un accordo di rinuncia alla vertenza per contro
ad un forte riconoscimento economico da parte della cooperativa, che opera nel
settore del riciclaggio dei rifiuti, per conto di una ditta del gruppo Veritas
(ex municipalizzata delle immondizie, divenuta un grande gruppo affaristico
economico nell’area veneziana).</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">70. Ottobre 2010<span style=""> </span>A Verona un lavoratore che
si era assentato per oltre 5 giorni di ferie non riconosciute dall’azienda,
successivamente licenziato “per giusta causa” dalla Turati Autotrasporti, ha
ottenuto un buon riconoscimento economico in un accordo di rinuncia alla causa
di impugnazione del licenziamento stipulato in sede di impugnazione della
sanzione disciplinare del licenziamento stesso. In realtà il lavoratore aveva
diritto a 33 giorni di ferie non goduti, ma prima di ottenerne il
riconoscimento e il reintegro si sarebbe dovuta attendere una lunga causa.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">71. Ottobre
2010
A Venezia una lavoratrice nigeriana di una impresa di pulizia ha
ottenuto con un nostro intervento la garanzia scritta di recuperare le
ore non lavorate come riposi forzati impostogli dalla azienda, come ore
straordinarie, nei prossimi 6 mesi. L'accordo siglato in sede sindacale
è stato registrato alla DPL di Venezia.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">72. Novembre 2010<span style=""> </span>A Vicenza sono stati ottenuti
riconoscimenti economici di retribuzioni non pagate da due diverse piccole
aziende di autotrasporti, ad altrettanti lavoratori autisti operai provenienti
dalla ex-Jugoslavia.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">73.<span style=""> </span>74. Agosto-Ottobre 2010 Sono stati stipulati
due accordi in sede sindacale con la Confindustria di Vr (per l’associazione
Anita) tra dipendenti licenziati per “causa oggettiva” e l’azienda Bommartini
di Soave (VR), ad entrambi gli atti era presente il lavoratore interessato. In
un caso il lavoratore, anziano di età, si rifiutava il cambio sede, e la
vertenza era stata compromessa da una frettolosa valutazione operata dalla DPL
di Rovigo che aveva ritenuto non sussistere la presenza di una sede operativa a
Loreo (RO), mentre è stato successivamente avviato un processo per un altro
lavoratore della stessa sede, proprio dal Tribunale del Lavoro di Rovigo. In un
altro caso, il lavoratore era stato licenziato per un numero eccessivo di
sanzioni disciplinari non impugnate, precedente al rapporto sindacale con noi,
in una situazione che non era cambiata.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">75. Settembre 2010<span style=""> </span>Reintegrato dalla Rocx sul
posto di lavoro in Fincantieri a Marghera, Rahman, operaio del Bangla Desh, che
aveva subito un licenziamento discriminatorio e formalmente non regolare, il 13
luglio.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">76. Ottobre 2010<span style=""> </span>Un lavoratore di una
piccola azienda di autotrasporti della provincia di Padova ha avuto il
pagamento del TFR che non gli era stato corrisposto dopo un breve periodo di
lavoro.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">77. Ottobre 2010<span style=""> </span>Un lavoratore licenziato
dopo un tardivo rientro da un periodo di ferie, dalla ditta Cimes operante in
Fincantieri a Marghera, ha ottenuto il reintegro sul posto di lavoro.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">78. Ottobre 2010<span style=""> </span>Due lavoratori della
Veneziana Contenitori operante al Porto di Venezia, precedentemente inseriti
nella lista di 8 candidati al licenziamento per “giustificato motivo oggettivo”
e messa in mobilità, ancor prima del fallimento avanti la Provincia di Venezia
della trattativa per la mobilità richiesta dalla azienda, sono stati tolti
dalla lista stessa dalla azienda stessa, resasi conto che la loro presenza
nella lista avrebbe comportato con ancor maggiore probabilità di quanto non
abbia la successiva azione di impugnazione degli altri 6 licenziamenti, un
giudizio di merito per lei negativo. Infatti questi due lavoratori immigrati,
avevano precedenza ed anzianità su altri.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;">79. Novembre 2010<span style=""> </span>Un lavoratore operante in
Fincantieri che non aveva più percepito il TFR dalla ditta Cima di Napoli, ha
ottenuto il dovuto più gli interessi e le spese legali.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">80. Dicembre 2010<span style=""> </span>Un lavoratore autista operaio
di una piccola azienda della provincia di Vicenza, aderente alla FAI, ha
stipulato con la ns.assistenza un accordo in sede sindacale con un forte
riconoscimento economico contro la rinuncia a proseguire l’azione contro due
successivi ed invalidi contratti a tempo determinato.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">81. Dicembre
2010
Un lavoratore precario che aveva fatto ricorso contro la IKEA di Padova per
nullità del termine, ha stipulato un accordo in sede giudiziale, con un
riconoscimento economico da parte della multinazionale.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">82.
Dicembre 2010
Alla presenza dei lavoratori autisti operai che lo hanno condiviso e
sottoscritto, la ns.O.S, maggioritaria nella Azienda, ha stipulato l'accordo per
la mobilità in deroga per gli autisti operai della Marca Tld di Caerano di San
Marco, successivamente decretato dalle autorità provinciali e ministeriali.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">
<a name="2011">83.
Gennaio 2011
Cinque lavoratori della Cimes, hanno recuperato crediti di lavoro in vertenza
sindacale dovuti dalla ditta Cima srl, che lavora in appalto per Demont alla
</a>Fincantieri di Marghera.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">84-86.
Gennaio-Marzo 2011 In tre distinte vertenze presso il Tribunale del
Lavoro di Venezia, sono state bocciate le opposizioni ai decreti ingiuntivi per
il recupero di TFR e retribuzioni, proposti da tre lavoratori della Fincantieri
di Marghera verso M&I Impianti (subappalto Demont) e Metaltecnica Apuana.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">87.
Gennaio 2011
In sede stragiudiziale si è raggiunto un accordo nell'interesse ed alla presenza
di un lavoratore autista operaio della Jugoslavia, con la De Girolami, grande
azienda del settore in Veneto.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">88.
Gennaio 2011
Molto rilievo hanno dato i media bellunesi alla sentenza che il Tribunale del
Lavoro di Belluno ha emesso dando ragione ad un ns.iscritto, autista operaio del
Marocco, che ha ottenuto il riconoscimento del dovuto TFR, contro il pagamento
del quale la Azienda De Zordi di Feltre aveva opposto delle sanzioni avute
dall'autista, la sentenza ha dettato che qualora la condotta di guida
dell'autista dipenda da ordini aziendali, nulla è dovuto dall'autista.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">89.
Gennaio 2011
In sede sindacale si è raggiunto un accordo con una piccola azienda
metalmeccanica operante in provincia di Vicenza, alla presenza e nell'interesse
di un operaio del Bangladesh.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">90.
Febbraio-Aprile 2011 La Cimes srl operante alla
Fincantieri di Marghera ha stipulato un accordo con la ns.O.S. e con il ns.RSA
in azienda, relativo alle condizioni di sicurezza, rispetto del DPI, e passaggio
di qualifica dalla 2a alla 3a per tutti i dipendenti. Successivamente la stessa
Azienda ha stipulato due diversi accordi sia con la ns.O.S. che con la Fiom-Cgil,
relativamente alla CIG ordinaria. Con il primo di questi successivi due accordi,
la Fiom-Cgil ha anche aderito all'accordo precedentemente da noi stipulato in
materia di sicurezza.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">91.
Marzo 2011
In sede sindacale la ns.O.S. ha concluso un buon accordo nell'interesse di un
autista operaio nella provincia di Treviso, originario della Moldavia, con la
GDL, gruppo di cooperative operanti in Geox.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">92. Marzo
2011
In sede sindacale si è raggiunto un accordo di buona uscita per un autista
operaio della provincia di Vicenza che aveva operato per una piccola ditta di
autotrasporti della provincia di Padova, che non aveva retribuito il lavoro
svolto.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">93.
Marzo 2011
A Mestre un operaio nigeriano precedentemente impiegato da diverse agenzie
interinali presso una azienda di servizi agli alberghi, è stato reintegrato
grazie al ns.intervento sindacale, direttamente dalla azienda appaltante.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">94-n
vertenze. Marzo-Aprile 2011
Nel vicentino una complessa operazione sindacale e vertenziale verso la
Thermoplast spa di Orgiano, da una parte ha impedito che molti lavoratori
accettassero le manovre aziendali e confederali, e dall'altra ha accelerato il
recupero di crediti da lavoro delle prime mensilità dell'anno. Infatti la
azienda non aveva corrisposto la cassa integrazione per i primi tre mesi.
Attualmente i lavoratori sono in Cig straordinaria. La azienda e un'acquirente
di parte dello stabilimento, con l'appoggio dei confederali hanno chiesto ai
lavoratori di firmare una liberatoria alla nuova azienda, ma con il ns.consiglio,
questo non è avvenuto. Nell'azienda la ns.O.S. ha il 33% dei lavoratori
iscritti. La ns.O.S. in considerazione della situazione dei lavoratori ha
rinunciato alla % di spese sui recuperi creditizi dalla Azienda.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">95.
Aprile 2011
In sede giudiziaria è stato ottenuto il pagamento del risarcimento di 5
mensilità all'operaio Rahman, della Rocx, licenziato e poi reintegrato la scorsa
estate.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">96. Aprile
2011
Un lavoratore edile di Belluno ha avuto l'approvazione del liquidatore
fallimentare al recupero del TFR non corrisposto dalla GDL srl Concept Building.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">97.
Aprile 2011
Una autista operaia italiana della provincia di Belluno in sede sindacale con la
ns.O.S. ha stipulato un accordo con una piccola azienda di autotrasporti che la
aveva licenziata al termine del periodo di prova. La lavoratrice è ora impiegata
in un'altra azienda.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">98.
Aprile 2011
Altre due vertenze di recupero crediti di lavoro di due autisti operai, uno
moldavo ed uno algerino, con la Marca Tld di Caerano di San Marco, hanno avuto
successo.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">99.
Aprile 2011
In sede extragiudiziale è stato raggiunto un accordo tra alcuni autisti operai
della Creative (provincia di Treviso) per il recupero di crediti di lavoro. E'
tuttavia ancora in corso il recupero di parte delle somme.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">100.
Aprile 2011
E' stato ottenuto il recupero del pagamento del TFR da parte della Bommartini
Autotrasporti, di un autista operaio al quale il TFR non era stato corrisposto a
causa di danni in un incidente, che non erano stati correttamente contestati
all'autista stesso.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">101.
Aprile 2011
In sede extragiudiziale è stato raggiunto un accordo con la CGT, piccola azienda
operante in Fincantieri a Marghera, per il recupero di crediti di lavoro di un
operaio albanese.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">102.
Aprile 2011
A Venezia una cameriera ha ottenuto il recupero di spettanze di crediti da
lavoro grazie all'intervento di un legale ns.convenzionato, da parte di un
ristorante cittadino. Sono molte le vertenze della ns.O.S. verso pubblici
esercizi veneziani.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">103.
Maggio 2011
In sede extragiudiziale si è recuperata una modesta somma di crediti lavorativi
per un autista operaio Jugoslavo, verso una piccola ditta di autotrasporti della
provincia di Padova.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">104. Maggio
2011
In sede sindacale si è raggiunto un accordo conveniente al lavoratore ed
all'azienda, in presenza di un credito da lavoro del lavoratore di circa 6.000
euro e di un credito dell'azienda per danni causati per negligenza dall'autista,
superiori ai 10.000 euro; l'accordo è stato stipulato con la ns.assistenza dal
lavoratore stesso.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">105-n
vertenze. Maggio-Luglio 2011
Un legale ns.convenzionato ha operato per il recupero di n.8 delle 13esime
ancora non retribuite nel 2010 dalla Bommartini Autotrasporti, riuscendo il
recupero completamente all'inizio di luglio 2011. La crisi e i ritardi nei
pagamenti da parte di numerose aziende, rischiano di compromettere anche grandi
aziende del settore autotrasporti e logistica, che non hanno sufficienti
garanzie e difese dal sistema creditizio. Attualmente la Azienda sta in ritardo
con il pagamento delle 14esime. Nel complesso della vertenza di questa azienda,
questa questione ha già generato uno sciopero di 24 ore il 7 febbraio. Si era
ottenuto e concordato il pagamento delle 13esime ai 130 autisti operai
dell'azienda, in quattro gruppi, ma alcuni dell'ultimo gruppo erano rimasti
senza il pagamento. La ns.O.S. in considerazione della situazione dei lavoratori
ha rinunciato alla % di spese sui recuperi creditizi dalla Azienda.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">107. Maggio
2011
La Euro Coibenti srl operante in Fincantieri e legata ad Isolfin Romagnola srl e
ad IsolSud srl, ha stipulato un accordo in sede giudiziale con un ns.iscritto,
operaio licenziato lo scorso maggio, di 17.000 euro di riconoscimento economico,
allo scopo di non giungere ad una sentenza di condanna alla reintegra. L'operaio
era stato licenziato per essere stato assente due giorni ingiustificato,
scavalcando tutte le norme in materia di sanzioni disciplinari.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">108. Giugno
2011
Quattro lavoratrici degli appalti di Tessera, già dipendenti della "cooperativa" Labor appartenente al Consorzio Zorzetto, hanno avuto l'apporvazione del
liquidatore fallimentare al recupero dei TFR non corrisposti dalla
"cooperativa".</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">109.
Giugno 2011
In sede sindacale si è raggiunto un accordo nell'interesse ed alla presenza di
un lavoratore autista operaio iscritto alla ns.O.S. con la Global Frigo.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">110.
Giugno 2011
In sede sindacale con la Bommartini Autotrasporti di Verona, presso
Confindustria di Verona, si è raggiunto dopo 6 mesi di vertenza, incontri alla
presenza di delegati della ns.O.S e del ns.coordinatore, un accordo con la
stipula di un contratto aziendale relativo alla forfettizzazione degli
straordinari ed al pagamento delle trasferte, fortemente innovativo (e di
miglioramento dell'attuale sistema di retribuzione delle trasferte) (ulteriori 6
giorni di libertà dal lavoro di sabato oltre a quelli delle settimane in cui si
sia comunque raggiunto il limite delle ore di impegno, oltre ai permessi di ccnl),
l'accordo è stato valutato positivamente dai lavoratori che lo hanno
sottoscritto successivamente, in considerazione sia del precedente sistema di
pagamento delle trasferte sia in particolare delle normative di legge del 2007
che considerano orario non lavorativo le pause di durata non prevista. L'accordo
è stato sottoscritto successivamente anche da Filt-Cgil.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">111. Giugno
2011
Una lavoratrice della ns.O.S. ha ottenuto l'estensione del contratto da
part-time a tempo pieno, in una azienda alimentare della provincia di Venezia.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">112.
2011
Un lavoratore autista già impegnato in altra azienda, ex dipendente della Scarpa
CST, con la quale avevamo avviato nel suo interesse una vertenza di recupero di
differenze retributive date da straordinari non pagati (presenza in azienda di
contratto aziendale firmato da Cgil di cui il lavoratore non sapeva nulla), che
era approdata senza soluzione presso la DPL di Venezia, ha visto la positiva
conclusione presso la DPL di Venezia con la stessa Azienda ed il solo
lavoratore. Molte Aziende infatti cercano di utilizzare queste strutture per
scavalcare le OS non conformi ai loro desideri. In questo caso comunque il
lavoratore ha comunque sottoscritto una quota spese di vertenza alla ns.OS.
Questi tentativi da parte delle Aziende di scavalcare le OS non conformi ai loro
desideri derivano dalla loro volontà di nascondere agli autisti la possibilità
di concludere positivamente le vertenze.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">113.
Luglio 2011
Parziale recupero di somme retributive non corrisposte ad un operaio del
Bangladesh
da parte della LM di Gradisca d'Isonzo operante in Fincantieri, per le somme
rimanenti lo studio legale incaricato ha avviato altra causa.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">114.
Luglio 2011
Recupero di retribuzioni non corrisposte a tre operai bengalesi della Cimes
operante in Fincantieri per conto di Demont.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">115.
Luglio 2011
Presso il Tribunale di Padova è stato raggiunto alla presenza del lavoratore
interessato, un accordo con una piccola azienda di autotrasporti, relativo a
crediti retributivi di un lavoratore autista italiano; la cifra, notevole, del
credito, è stato deciso sarà pagata ratealmente. Il successivo mancato pagamento
da parte della Azienda, unito ad altra analoga causa sempre a Padova, per un
totale di 57.000 euro di mancate retribuzioni corrisposte ai danni di un autista
italiano ed uno immigrato, hanno portato lo studio legale ns.convenzionato ad
avviare la pratica di sequestro.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">116.
Luglio 2011
Presso il Tribunale del Lavoro di Venezia si è giunti alla definizione
dell'ingiusto licenziamento di un operaio del Bangladesh da parte della Co.S.
una azienda già operante all'interno del cartello della Comis nella Fincantieri
di Marghera. L'operaio era stato licenziato ad ottobre, senza nemmeno il
pagamento del TFR né una lettera di licenziamento. </p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">117.
2011
Un lavoratore autista operaio della FAO ha concluso una conciliazione con la
Scarpa CST nella quale sono state riconosciute somme a titolo di prestazioni
straordinarie non retribuite. La conciliazione, avutasi con il solo lavoratore
in via bonaria ma presso la DPL di Venezia, è seguita ad un tentativo di
conciliazione sindacale svolto nel corso del 2010 presso la stessa sede. Il
lavoratore ha poi comunque corrisposto la quota spese di vertenza alla ns.O.S.
Questo dimostra che spesso le Aziende di Autotrasporti agiscono con violazione
antisindacale anche laddove sono palesemente in difetto e cercano, spesso
trovando ospitalità in queste operazioni presso le Direzioni provinciali del
lavoro, di evitare la conciliazione in sede sindacale, per non dare notizie
"tendenziose" poi agli altri lavoratori, allo scopo che non si rivolgano poi
essi stessi al sindacato.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">118.
Ottobre 2011
Il Tribunale del Lavoro di Treviso ha condannato la Mario srl operante nelle
strutture di Geox del trevigiano, a risarcire i due anni di mancate retribuzioni
ad un lavoratore immigrato nigeriano, cui non era stato garantito il lavoro con
un licenziamento di fatto.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">119.
Ottobre 2011
Concluso il recupero del TFR per una lavoratrice immigrata della Lucitac di
Albignasego (PD).</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">120.
Ottobre 2011
Presso il Tribunale del Lavoro di Treviso si è giunti alla definizione di un
risarcimento per una lavoratrice inquadrata come apprendista da una delle due
aziende Damiani di Mogliano Veneto. Purtroppo le normative vigenti hanno
permesso al Giudice di arrivare alla definizione che anche riconoscendo la
unicità di impresa, il numero di dipendenti complessivo (dato dal numero di
dipendenti non apprendisti sommato al numero di apprendisti diviso per 2),
sarebbe stato inferiore ai 15.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">121.
Ottobre-Novembre 2011 Concluso con 12
accordi in sede di collegio monocratico alla DPL di Venezia il recupero di ore
di retribuzione tra lavoratori italiani ed immigrati della EuroCoibenti interni
a Fincantieri di Marghera e la ditta stessa.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">122.
Novembre 2011
Ottenuto il reintegro a Padova di una lavoratrice immigrata in maternità, già
impiegata con agenzia interinale e quindi con contratto a termine, presso il
calzaturificio Avatar di Fiesso d'Artico. Il rientro al termine della maternità
è con contratto già stipulato a tempo determinato.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">123.
Novembre 2011 Concluso con un risarcimento in sede conciliativa la vertenza tra una
lavoratrice italiana di Venezia, commessa, ed il negozio ove aveva operato con
un contratto a termine nullo.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">124.
Novembre 2011 Ottenuto il passaggio da contratto part-time a contratto a tempo pieno per una
lavoratrice cameriera ai piani e immigrata, di un importante albergo di Venezia,
dipendente di una società che ha in appalto attività alberghiere.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">125.
Novembre 2011 Ottenuto il pignoramento di una somma retributiva non corrisposta da parte della Only One verso una lavoratrice italiana, commessa in negozio, del nostro
sindacato, recentemente diventata mamma. La Only One per la denuncia di lavoro
nero di questa lavoratrice venne condannata dal Ministero del Lavoro a pagare
una multa di 63.000 euro. ma nel regolarizzare questa lavoratrice, lo fece solo
per gli ultimi mesi e non per i 4 anni precedenti.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">126.
Dicembre 2011
Accordo in sede sindacale per un operaio del Marocco licenziato da una vetreria
di Marcon (VE), con riconoscimento di una congrua somma economica. Il lavoratore
aveva impugnato il licenziamento e dato anche avvio ad una ispezione Spisal con
la documentazione consegnata al ns.sindacato.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">127.
Dicembre 2011
Recuperate dall'INPS le somme non corrisposte dalla GDL srl Concept Building ad
un lavoratore edile del Marocco della provincia di Belluno.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">128.
Dicembre 2011
Rientrato il licenziamento di fatto di un lavoratore bengalese in Fincantieri a
Marghera. E' il secondo caso in due mesi, di rientro al lavoro dopo il
ns.intervento. In entrambi i casi al termine della commessa "6189" i due
lavoratori sono stati ri-licenziati con lettera per "giustificato motivo
oggettivo", senza che l'azienda abbia nemmeno tentato di fare gli accordi di
cassa integrazione, e con lettera di impugnazione i due operai hanno dato
l'avvio a due distinte cause per ingiusto licenziamento.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">
129.Dicembre 2011
Reintegrati in due diverse udienze al Tribunale del Lavoro per licenziamento
illegittimo, due operai licenziati politici dalla Eurocoibenti, che aveva
adottato una procedura irregolare e drastica per "dare un messaggio" verso la
"produttività dei propri dipendenti" nel luglio scorso licenziando Faruk e
Pietro, due iscritti al Cobas. </p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">130.
Gennaio 2012
Stipulato un accordo in sede di collegio monocratico con il riconoscimento
economico delle ore straordinarie da parte di una cooperativa di appalto che
forniva operai alla Florital del Tronchetto di Venezia. Rispetto a quest'ultima
sono due le azioni di ricorso al Tribunale del Lavoro in avvio da parte di uno
studio legale ns.convenzionato, per interposizione.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">131.
Gennaio 2012
In una trattoria di Venezia vicina alla Stazione in pochi mesi sono stati
buttati fuori, uno alla volta, tre lavoratori del Bangladesh. Una prima vittoria
si è avuta nel caso di un primo lavapiatti e aiuto cucina, che ha ottenuto sia
il pagamento delle retribuzioni non corrisposte e del Tfr, sia un risarcimento.
Altre due cause sono in corso, una delle quali contempla anche la denuncia del
mobbing per spingerlo alle dimissioni.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">132.
Gennaio 2012
Recuperato il Tfr residuo di un lavoratore della Loges operante dentro Tnt di
Mestre.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">133.
Gennaio 2012
In sede di collegio monocratico una lavoratrice nigeriana occupata nella pulizie
delle stanze di un importante albergo di Venezia, ha ottenuto con la ns.assistenza
il riconoscimento delle ore straordinarie effettuate negli ultimi 6 mesi, da
quando cioè, dopo essersi unita a noi, ha iniziato a tenere nota di tutte le ore
lavorate. Precedentemente avevamo ottenuto il passaggio dalle 30 alle 40 ore
settimanali. Infatti la azienda romana, operante nel settore alberghiero e
collegata ad un trust di aziende del settore in Italia e Spagna, presso cui era
passata dipendente dopo l'ultimo passaggio di appalto, ha riconosciuto in sede
sindacale che le ore straordinarie erano tante e tali da rendere illegittimo il
contratto a part-time.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">134.
Febbraio 2012
Accordo con forte risarcimento per una lavoratrice che aveva denunciato il
mobbing cui era sottoposta dalla propria azienda a Piove di Sacco. L'azienda, di
notevole spessore tecnologico ed operante nel settore sanitario, aveva dato la
disponibilità al risarcimento atteso che i rapporti erano irricomponibili.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">135.
Febbraio 2012
Accordo in sede giudiziaria a Treviso per una delle operaie della Deon -Antica
Legatoria Veneta di Montebelluna e Vazzola che avevano impugnato il
licenziamento nel luglio 2009 denunciando il lavoro nero, poi accertato
dall'Ispettorato, già nel giugno 2009, ma l'accertamento era avvenuto solo ad
ottobre 2009.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">136.
Febbraio 2012
In sede DPL di Belluno un avvocato ns.convenzionato ha stipulato un
accordo per una lavoratrice italiana sposata ad un lavoratore immigrato, e
dipendente della CDZ Compositi, che non rispecchiava le ns.coordinate, tra
l'altro l'appuntamento era stato all'ultimo momento convocato 2 giorni prima del
previsto, ché avremmo dovuto essere presenti due gg dopo. La problematica del
licenziamento per giusta causa era da noi messa in discussione in quanto la
patologia allergica insorta con il lavoro non aveva trovato alcuna alternativa
di collocazione nell'azienda rispetto a quelle prospettate nelle trattative
avviate sin dall'agosto precedente. La lavoratrice, presente all'udienza,
firmava l'accordo senza il ns.consenso, e si è ritrovata a sapere solo il giorno
dopo che era in maternità. Il licenziamento non avrebbe potuto scattare se solo
si fosse rispettato l'appuntamento, anticipato appunto solo all'ultimo momento,
Abbiamo quindi dato sostegno alla lavoratrice nell'impugnare per nullità detto
accordo, ed inoltre nell'impugnare precedente contratto a tempo determinato di
una agenzia interinale che aveva introdotto la lavoratrice in azienda, e
nell'impugnare il licenziamento stesso. L'azienda ha diffidato la lavoratrice
dal proseguire l'azione giudiziaria. La lavoratrice si è quindi rivolta ad una
legale conosciuta dal marito, con la quale abbiamo preso contatto. Per oltre, la
stessa legale ha cercato di dividere la lavoratrice dal sindacato, giungendo
anche a scrivere una missiva alla DPL, alla agenzia interinale, ed alla Azienda
stessa,, in cui affermava che la lavoratrice aveva abbandonato la causa. Cosa
non vera, che abbiamo subito smentito. Abbiamo di conseguenza reperito un altro
valido studio legale con il quale proseguire l'azione presso il Tribunale del
Lavoro di Belluno. L'INPS da parte sua si è rifiutata di versare la maternità
facoltativa, mentre riconoscerà quella obbligatoria.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">137.
Febbraio 2012
A Mogliano Veneto e ad Alano di Piave con due interventi sindacali coordinati
con legali convenzionati, sono stati fatti rientrare due licenziamenti di fatto
in altrettante aziende. In un caso, alla Progalog, il lavoratore è stato
comunque dopo alcuni mesi licenziato "per giustificato motivo oggettivo". La
causa è avviata.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">138.
Febbraio 2012
La vertenza di Omar con la De Zordi di Montebelluna si è chiusa con una
transazione. Il lavoratore ha preferito questa soluzione avendo trovato nel
frattempo un'altra occupazione.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">139.
Marzo 2012
E' stato recuperato il Tfr di un lavoratore precedentemente impiegato in una
importante rosticceria di Venezia, la cui causa di licenziamento è in corso.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">140.
Marzo 2012
La Sira di Fossò ha riconosciuto a titolo esclusivamente transattivo una somma
per una richiesta peraltro tardiva da parte di un lavoratore che aveva operato
per conto di una cooperativa già fallita, in ragione delle ore straordinarie non
retribuite da questa cooperativa.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">141.
Aprile 2012
La Gold Bengol cooperativa ha saldato una somma concordata a conclusione della
vertenza (una di quattro avviate) che un lavoratore licenziato, nativo del
Bangladesh, aveva avviato con il ns.sostegno, ottenendo anche una sentenza di
reintegra non applicata dalla cooperativa dopo il blocco dei lavori a
Fincantieri Marghera.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">142.
Aprile 2012
Finalmente recuperati quasi interamente con un accordo transattivo in sede di
giudizio a Padova, i denari che un lavoratore polacco avanzava dalla Fabris
trasporti. Lo scandaloso processo, che si prolungava di due anni, ed il rischio
di fallimento della azienda, hanno convinto il lavoratore ad accettare la somma,
comunque significativa e quasi totalmente corrispondente alla somma di suo
diritto, anche perché lo stesso nel frattempo aveva trovato nuova occupazione in
Polonia.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">143.
Aprile 2012
Inizia a pagare le retribuzioni a credito di un lavoratore del Bangladesh che le
attendeva da un anno, una piccola ditta operante in Fincantieri a Marghera. La
ditta era difficilmente reperibile. L'accordo è stato fatto da uno dei legali
ns.convenzionati, che è riuscito a convincere al pagamento rateale la azienda.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">144.
Aprile 2012
Recuperati alcuni dei Tfr avanzati dagli autisti della Creative, mentre ancora
in sospeso sono le somme a loro credito della Del Puppo, azienda collegata.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">145.
Maggio 2012
Reintegrato alla Pollo Aia di Vazzola, dopo processo a Treviso, l'operaio
nigeriano Obinna, dipendente della Agricola Tre Valli. Riconosciute sei
mensilità. Azione di recupero delle altre 18 mensilità spettanti, avviata presso
il Tribunale di Treviso.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">146.
Maggio 2012 Accordo transattivo per una barman di un locale di Bologna, entrata in rotta di
collisione con il titolare.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">147.
Maggio 2012 Recupero di retribuzioni non corrisposte in due piccole vertenze avanti il
Tribunale del Lavoro di Venezia, riguardanti un lavoratore di un ristorante e un
dipendente della Cos.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">148.
Maggio 2012 Chiusa in sede giudiziaria con una transazione la causa intentata da un operaio bengalese di una cooperativa operante in Veritas a Fusina, il quale, a causa
della malattia terminale della moglie, e dovendo rientrare in Bangladesh, aveva
firmato le dimissioni pensando di richiedere una aspettativa, e si era ritrovato
oltre che vedovo, licenziato, al rientro in Italia dopo il decesso della moglie.
Il lavoratore ha concordato la somma personalmente.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">149.
Maggio 2012 Era stato licenziato dalla "Cucina nostrana" di Martellago o meglio da una
cooperativa che vi passava personale, avente sede legale a Bolzano, senza
nemmeno inviargli una lettera di licenziamento. Accusato di aver sabotato una
macchina industriale. Cacciato con infamia. Per un anno, dal settembre 2009 al
settembre 2010, aveva girato per le sedi sindacali ed i caf in cerca di aiuto,
sino a quando un suo connazionale del Burkina Faso, lo aveva inviato da noi.
Impugnato il licenziamento di fatto, la cooperativa faceva opposizione in sede
giudiziaria presentando una ricevuta della TNT, di una posta celere che però non
recava la firma del lavoratore. Insistendo negativamente ad una soluzione della
vertenza, solo all'ultimo, poco prima della sentenza, la cooperativa tornava
"ragionevole". L'accordo ha portato a 20 mensilità per il lavoratore.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">150.
Maggio 2012 Recuperate tutte le somme dovute e non pagate dopo alcuni mesi di vertenza, per
l'autista Tanase, dipendente della Mattiuzzo di Concordia. Il processo continua
con l'impugnazione del licenziamento.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">151.
Maggio 2012 La Fabris autotrasporti ha iniziato il pagamento rateale del dovuto ad un
lavoratore autista italiano che per un anno e mezzo aveva percepito solo le
spese di viaggio e di trasferta, vivendo praticamente in camion in permanenza.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">152.
Maggio 2012 Reintegrato dalla Venice Network un lavoratore italiano, autista, dopo la
sentenza che ha giudicato illegittimo e dunque nullo il contratto a chiamata
impugnato con la ns.assistenza dal lavoratore.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">153.-154.
Maggio 2012 Riconoscimento economico per la nullità del contratto di apprendistato stipulato
dalla Rocx per Mahabub, ns.iscritto plurilicenziato, ora impiegato fuori da
Fincantieri in un altro settore. La sentenza giunge dopo alcuni mesi da quella
per Shamen, il quale ha avuto il riconoscimento delle ore straordinarie e
notturne non pagate da Rocx. Per questa seconda causa il recupero è in corso
verso Fincantieri.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">155.
Maggio 2012
Accordo transattivo in sede giudiziaria nel processo per un licenziamento di una
operaia nigeriana a part-time della pulizia delle stanze al Net Hotel 84 di
Padova, da parte di una rete di cooperative facenti riferimento ad una azienda
di Mogliano Veneto la quale però svolgeva solo funzione amministrativa a fronte
di un consorzio. La lavoratrice conosceva solo l'ufficio gestionale di Mogliano.
Di fronte al rischio di perdere la vertenza si è accettato un accordo economico.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">156.-238
Giugno 2012 (83 vertenze) - Sono iniziate le udienze di opposizione di Fincantieri a
Marghera ai 54 decreti ingiuntivi portati da legali ns.convenzionati nei suoi
confronti in relazione alle diffide accertative contro Rocx ed Eurotecnica (129
in totale, a dimostrazione del fatto che in molte di queste aziende di appalto
si esagera con le assunzioni di personale compaesani e familiari, come in molte
zone arretrate d'Italia, che generalmente non adiscono contro l'azienda), e per
altri 26 decreti ingiuntivi relativi a retribuzioni non corrisposte e Tfr non
corrisposti, degli stessi lavoratori. Analoghe opposizioni Fincantieri sta
facendo nei confronti dei decreti ingiuntivi diretti a recuperare decurtazioni
arbitrarie nei Tfr di passaggio tra la ditta Cima e la ditta Cimes, operanti in
Fincantieri a Marghera. I decreti ingiuntivi, generalmente provvisoriamente
esecutivi (ma non quelli affidati al nuovo dirigente del Tribunale del Lavoro di
Venezia, Perina Luigi), sono riferiti a titoli di credito esemplari, ossia a
diffide accertative del Ministero del Lavoro, e a buste paga semplicemente non
retribuite. Quelli relativi a Cima, anche a Tfr che vedevano una decurtazione
salariale nel passaggio tra la penultima busta paga e l'ultima (Tfr) con
abbattimento delle giornate di ferie e permessi residui. Infatti generalmente in
questa azienda i periodi di ferie venivano estesi a periodi di aspettativa non
retribuita, senza nemmeno retribuire le ferie né emettere cedolino paga. E negli
anni precedenti, erano numerose le posizioni lavorative pluriennali.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">239.
Giugno 2012
Reintegro e recupero del risarcimento per Biplob, licenziato durante
l'infortunio nel corso del 2010 dalla Eurocoibenti. Gli altri sindacati gli
avevano semplicemente detto, al termine dell'infortunio, che non si poteva fare
più nulla.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">240.
Giugno 2012
Recupero del Tfr e retributivo per un lavoratore di un ristorante di Zero Branco
(TV).</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">240.
Giugno 2012
L'ispettorato del lavoro di Treviso ha sanzionato con oltre 100 mila euro una
macelleria di Zero Branco che aveva sfruttato per 6 anni in nero un lavoratore
nigeriano pagato 18 euro al giorno per 3-4 ore di lavoro. Il lavoratore,
rivoltosi a noi per cercare una mediazione, dopo aver verificato l'impossibilità
di una mediazione, si era rivolto su ns.istruzioni all'Ispettorato. </p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">241.
Giugno 2012 Accordo con la Demont per i crediti di lavoro dipendente di un lavoratore ns.iscritto
già dipendente della M& I Impianti presso Fincantieri a Marghera.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">242.-245.
Giugno 2012 Riconosciute somme tra i 13 e i 14 mila euro lordi a 4 lavoratori della Sira che
avevano impugnato per nullità i contratti di lavoro a tempo determinato
stipulati con agenzie interinali. L'accordo è arrivato dopo alcune udienze in
Tribunale del Lavoro di Venezia.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">246.
Giugno 2012 Accordo in sede sindacale con la Ca d'Oro calzaturificio, che ha permesso la
reintegra presso la azienda collegata Avatar, entrambe in zona industriale a
Fiesso d'Artico (VE), di Faith, già protagonista di una causa con reintegro alla
Ca d'Oro. Faith era stata licenziata dopo accordo di mobilità fatto dalla Cgil
senza nemmeno alcuna comunicazione alla ns.OS ed all'interessata. L'Azienda già
versava le trattenute sindacali alla ns.OS, ma nel marzo 2011 stipulò l'accordo
senza nemmeno informarci dell'incontro. E' il secondo caso del genere presso la
stessa azienda, di lavoratrici precedentemente occupate alla Avatar.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">247.
Giugno 2012 Avviate due istanze di sequestro conservativo dei beni della CTE di Bologna,
operante a Padova, dai lavoratori autisti ns.iscritti e di un altra OS.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">248.
Giugno 2012
<span style="background-color: #FFFFFF; background-position: 0% 0%">
Significativo r</span><span style="background: white none repeat scroll 0%; -moz-background-clip: -moz-initial; -moz-background-origin: -moz-initial; -moz-background-inline-policy: -moz-initial;">isarcimento
deciso dal Tribunale di Venezia per un lavoratore della
Romania, già dipendente della IEIC di Marghera (VE), per un infortunio (danno
biologico ed aggravamento) presso la </span>Nuova Pansac di Mira. Il lavoratore
era caduto in una piccola fossa all'interno dello stabilimento nel camminare
all'indietro mentre stendeva un cavo, subendo di conseguenza anche un danno alla
schiena.</p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify"> </p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify"> </p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify"> </p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">245. </p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify"> </p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify"> </p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify"> </p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify"> </p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify"> </p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify">..... </p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify"> </p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify"> </p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify"> </p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify"> </p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;" align="justify"> </p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;"><o:p></o:p></p>
<p><o:p></o:p></p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;"> </p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;"> </p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;"> </p>
<p style="text-align: center;" align="center"> </p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;"> </p>
<p style="margin-left: 156pt; text-indent: -120pt;"> </p>
<p style="text-align: center;" align="center"><font size="6" color="#FF0000"><b>
alcune delle prime vertenze ancora in corso</b></font></p>
<p style="text-align: center;" align="center"><b><span style="color: red">
<font size="3">(pagina superata, le nuove vertenze dopo il 2009 non vengono
più indicate per motivi di sicurezza dei lavoratori colpiti)</font></span></b></p>
<p style="text-align: center;" align="center"><i>(abbiamo decine di decreti
ingiuntivi in atto, che non consideriamo vertenze concluse sino al recupero
delle somme dovute ai lavoratori; questo problema deriva dalla natura di non
specifica normativa che imponga alle aziende innanzitutto il dovuto ai
lavoratori che abbiano ottenuto sentenze e decreti esecutivi di restituzione o
riconoscimento di somme dovute di lavoro, risarcimento e contrattuali; <u>la
cosa stupefacente</u> è che nonostante tre governi di
"centro-sinistra" negli ultimi 20 anni non vi siano state modifiche
favorevoli ai lavoratori su questo terreno, e che un recupero di denaro dovuto
per prestazioni od avvenimenti già accaduti sulla-alla-dalla persona, sia
trattato dagli ufficiali giudiziari e in generale dalla legge, al pari di un
credito economico materiale)</i></p>
<p style="text-align: center;" align="center"> </p>
<p style="margin-left: 72pt; text-indent: -18pt;">4.<span style="font-family: "Times New Roman"; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; font-size: 7pt; line-height: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal;">
</span>Cause in corso per due lavoratori del Bangla Desh di Eurotecnica e di
Rocx, per il recupero di spettanze salariali non retribuite. Le aziende hanno
fatto anche opposizione ai decreti ingiuntivi, nonostante siano state oggetto
di 7 perquisizioni a causa delle denunce da noi prodotte di 10 lavoratori del
Bangla Desh di queste due aziende alla Procura di Venezia, durante le quali
sono state ritrovate lettere di dimissioni e fogli in bianco già firmati dai
lavoratori. La causa penale che noi si sappia è tuttora ferma presso la Procura
di Venezia, mentre sono stati fatti ostacoli a che i ns.legali potessero avere
gli atti penali in funzione delle procedure in Tribunale del Lavoro. <u>Le
notazioni riguardanti queste due aziende sono misteriosamente state cancellate
o per ns.errore o per sabotaggio, durante le stesse ns. operazioni di modifica
della pagina, l'estate scorsa.</u></p>
<p style="margin-left: 72pt; text-indent: -18pt;">14.<span style="font-family: "Times New Roman"; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; font-size: 7pt; line-height: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal;">
</span>Causa di n.1 lavoratore del Marocco della provincia di
Belluno, per ingiusto licenziamento, verso la TLP srl (TV). Per lo stesso
lavoratore è avviata una procedura per il giusto riconoscimento delle
conseguenze dell'infortunio avvenuto l'anno scorso poco prima del
licenziamento, nonché per differenze retributive. Mancati accordi presso la DPL
di Treviso e ora ricorsi in Tribunale. Convocazione anche del collegio
monocratico, chiesto all'epoca della richiesta ispettiva dal lavoratore con la
ns.assistenza e la sua delega alla ns.o.s.. Come altre volte, l'Ufficio
ispettivo di Treviso convoca il lavoratore e non noi, nonostante sia stato
esplicitamente richiesto dal lavoratore all'atto della richiesta ispettiva, al
che ci presentiamo comunque con il lavoratore, ma ciò crea degli ostacoli per
la ritardata comunicazione.</p>
<p style="margin-left: 72pt; text-indent: -18pt;">15.<span style="font-family: "Times New Roman"; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; font-size: 7pt; line-height: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal;">
</span>Causa di n.1 lavoratore del Marocco, che ha subito un grave
susseguirsi di infortuni sul lavoro tra il 2000 e il 2006 presso un impresa
edile di Campagna Lupia (VE), Carraro, che gli hanno prodotto una grave
invalidità, acquisita la quale dopo un periodo di malattia, ha dato le
dimissioni. Si va in processo sulla invalidità acquisita (danno biologico
ecc.). e' in via di conclusione la redazione delle perizie medico-legali (ben
sette).</p>
<p style="margin-left: 72pt; text-indent: -18pt;">16.<span style="font-family: "Times New Roman"; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; font-size: 7pt; line-height: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal;">
</span>Causa di n.1 lavoratore del Bangla Desh, su infortunio sul
lavoro presso la Fincantieri a Marghera, avvenuto nel gennaio 2009.</p>
<p style="margin-left: 72pt; text-indent: -18pt;">17.<span style="font-family: "Times New Roman"; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; font-size: 7pt; line-height: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal;">
</span>Causa di n.1 lavoratore della Tunisia, autista operaio, per
ingiusto licenziamento presso Baldan Aronne di Marghera, avvenuto nel gennaio
2009. Si sono recuperate alcune delle spettanze e si sta procedendo con ricorso
in Tribunale di Venezia per il licenziamento e le mancate retribuzioni
spettanti (straordinari, trasferte, ecc.). Ricorso in Tribunale del lavoro di
Venezia.</p>
<p style="margin-left: 72pt; text-indent: -18pt;">18.<span style="font-family: "Times New Roman"; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; font-size: 7pt; line-height: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal;">
</span>Causa di n.1 lavoratore della Nigeria, autista operaio, di
impugnazione licenziamento e recupero TFR e spettanze varie verso la Nital trasporti
(TV). Presso la DPL di Treviso. L'azienda ha cambiato proprietari ed è passata
alla provincia di Padova, ma non intende pagare nemmeno il TFR "in assenza
di una liberatoria". E' quindi in corso anche un decreto ingiuntivo.
Ricorso anche per ingiusto licenziamento avanti il Tribunale di Treviso. <u>Difficoltà
frapposte dagli ufficiali giudiziari alle notifiche sia a Treviso che a Padova.</u></p>
<p style="margin-left: 72pt; text-indent: -18pt;">19.<span style="font-family: "Times New Roman"; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; font-size: 7pt; line-height: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal;">
</span>Esposto-denuncia della Rete per la sicurezza sul lavoro e la salvaguardia
della salute dei lavoratori e del territorio di Venezia, circa le
responsabilità dovute alla mancata manutenzione dei mezzi, della BFC
Autotrasporti spa, nella strage avvenuta a Cessalto il 9 agosto 2008. è di
prossima consegna un dossier relativo ad altri due ex lavoratori della BFC, a
testimoniare (in tutto 4 sono gli ex lavoratori BFC datisi disponibili a
testimoniare). Ma nonostante tutto il lavoro pubblicamente fatto in materia,
l'esposto dell'ottobre scorso, la ns.presenza al Beppe Grillo Show di Villorba
ad ottobre 2008, la trasmissione recentemente andata in onda su Anno Zero, la
Procura di Treviso non ha ancora convocato i lavoratori disposti a
testimoniare, indicati dalla Rete.</p>
<p style="margin-left: 72pt; text-indent: -18pt;">23.<span style="font-family: "Times New Roman"; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; font-size: 7pt; line-height: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal;">
</span>Causa di n.1 lavoratore della provincia di Treviso, la sede
legale della azienda è in provincia di Venezia, autista operaio, della Nigeria,
dipendente della Eurotrans di Settin sas di Portogruaro, per ingiusto
licenziamento. In attesa della fissazione presso il Tribunale di Treviso. In
atto il tentativo di decreto ingiuntivo presso il Tribunale di Belluno.
Intercorso fallimento.</p>
<p style="margin-left: 72pt; text-indent: -18pt;">29.<span style="font-family: "Times New Roman"; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; font-size: 7pt; line-height: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal;">
</span>Causa da parte di un lavoratore autista operaio del Marocco
della FAO, verso la SAP (BL), per mancate corresponsioni retributive di due
settimane pre-contrattuali e di lavoro straordinario di un periodo di tre mesi,
presso la DPL di Belluno. Mancato accordo e ricorso presso il Tribunale di
Belluno.</p>
<p style="margin-left: 72pt; text-indent: -18pt;">33. Cause
di n.5 lavoratori nigeriani, quattro uomini e una donna, impiegati negli stessi
appalti della Geox della provincia di Treviso, alcuni da quasi dieci anni, che
fanno parte di un gruppo di alcune centinaia di lavoratori lasciati a casa
dalle cooperative ingaggiate da Logitex (per conto di Geox) dopo il
concentramento dei capannoni della provincia, nell’area di Signoressa dove sono
stati edificati numerosi nuovi capannoni. Le nostre ricerche di sostegno da
parte della Rsu della Geox sono cadute nel vuoto, la Cgil di Treviso ci ha
informalmente fatto sapere che non è neppure presente nell’azienda di
Montebelluna. Questi lavoratori vengono lasciati a casa senza nemmeno una
lettera di licenziamento.</p>
<p style="margin-left: 72pt; text-indent: -18pt;">34. Causa
di n.1 lavoratrice nigeriana della provincia di Treviso, dipendente anch'ella
della Team Group scarl. che ha querelato i capi della sua cooperativa per
mobbing presso il Tribunale di Montebelluna (TV).</p>
<p style="margin-left: 72pt; text-indent: -18pt;">35. Causa
di n.2 lavoratori della Sacilotto srl di Istrana, autisti operai, per ingiusto
licenziamento (denunciato anche come licenziamento politico trasversale dopo le
ns. denunce sulla strage di Cessalto). Fissate le udienze dalla DPL a Treviso
con grande ritardo, già presentati i ricorsi presso il Tribunale di Treviso.
Udienze processuali in fase iniziale.</p>
<p style="margin-left: 72pt; text-indent: -18pt;">36. Causa
di n.1 lavoratore della Pavanello autotrasporti per il mancato pagamento di
diverse retribuzioni. Ricorso presso la DPL di Treviso.</p>
<p style="margin-left: 72pt; text-indent: -18pt;">37. Causa
di n.1 lavoratore del Marocco, per mancata corresponsione salariale e TFR,
verso la ditta Silvestro di Camponogara (VE), poi chiusa. Recupero spettanze in
atto.</p>
<p style="margin-left: 72pt; text-indent: -18pt;">38. Causa
di n.1 lavoratore cameriere del Bangla Desh, impiegato a Venezia nel ristorante
Gam Gam, sia per il recupero di differenze retributive, sia contro il
licenziamento. le cause sono rivolte sia al Ristorante Gam Gam, ora in
procedura fallimentare, sia con la successiva azienda (dello stesso titolare)
che è "subentrata" (Ristorazioni & Catering). Il recupero ha avuto quasi
completo successo. </p>
<p style="margin-left: 72pt; text-indent: -18pt;">39.
Causa di una lavoratrice nigeriana, impiegata come operaia delle pulizie per
conto della Masdec scarl di Roma presso la UCI Cinemas di Marghera, a causa di
un licenziamento assolutamente arbitrario ed illegittimo costruito in due tempi
con due diversi passaggi disciplinari. La lavoratrice si è rivolta a noi come
in molti casi, quando ormai era troppo tardi per bloccare il tentativo sul nascere.</p>
<p style="margin-left: 72pt; text-indent: -18pt;">44. Causa
di riconoscimento di infortunio "in itinere" per una lavoratrice
calzaturiera della Nigeria, di Fiesso d'Artico, che l'Inail non ha voluto
riconoscere. La sua auto fu doppiamente tamponata in prossimità di un semaforo
alle 7,20 circa del 24.11.2008, a causa della neve un'auto ed un camion che la
seguivano la tamponarono violentemente. La stessa lavoratrice ha impugnato il
successivo licenziamento deciso dalla SG, una azienda calzaturiera terzista
dove lavorava da oltre 3 anni. I ricorsi in Tribunale di Venezia sono stati
presentati con carattere d'urgenza. Procedimento in corso.</p>
<p style="margin-left: 72pt; text-indent: -18pt;">46. Causa di un
lavoratore del Bangla Desh contro la Aziz Metal srl per mancata corresponsione
degli assegni familiari per un periodo, a cavallo del quale, invece, per due
mesi, gli assegni familiari erano stati pagati. Lo stesso lavoratore ha dato
avvio ad altra vertenza contro M & I Impianti. In tutto le vertenze nei
confronti di M & I Impianti sono 4.</p>
<p style="margin-left: 72pt; text-indent: -18pt;">47. Causa
di un lavoratore del Marocco (con corredo di azione sindacale per
riconoscimento della disoccupazione presso l'INPS di Conegliano Veneto) nei
confronti della De Luca G F srl autotrasporti, che si rifiuta di dare lavoro
all'autista, e che pensa di evitare l'azione per ingiusto licenziamento,
tramite il pagamento dei soli contributi all'Inps. Presso la DPL di Treviso.
Causa per differenze economiche di un autista operaio della Ungheria, sempre
con la stessa azienda De Luca, che ora ha passato il proprio business ad una
azienda condotta dai familiari del titolare. Nel frattempo l’azienda si è
spostata a Caserta. Intercorso fallimento. </p>
<p style="margin-left: 72pt; text-indent: -18pt;">48. Causa
per recuperi retributivi e per ingiusto licenziamento, da parte di una
lavoratrice operaia delle pulizie, anziana, italiana, contro Job Project scarl,
già nota prima come European Service scalr ed ora più o meno corrispondente
alla "Clic scarl". Queste cooperative hanno la caratteristica di
lasciare a casa senza retribuzione, alcune centinaia di persone che nemmeno si
conoscono tra loro, impegnate in appalti diversificati territorialmente ed in
lavori parcellizzati con anche 4 o 5 "cantieri" diversi (uffici o
condomini e stabilimenti, in genere) in operazioni di pulizie, per poi
riprendere gli stessi appalti con nuovo personale, nuovo nome, e nuova sede. Il
nostro Sindacato sta preparando una querela per associazione a delinquere in
quanto ravvisiamo premeditazione e sistematicità nel sistema attuato, mediante
il quale grandi cifre vengono sottratte ai lavoratori al momento del
"cambio".</p>
<p style="margin-left: 72pt; text-indent: -18pt;">49.-50.-51.-52.
Varie vertenze di lavoro sono state aperte da lavoratori autisti della
Pigliacelli Autotrasporti della provincia di Frosinone nostri iscritti della
Federazione Autisti Operai, presso la DPL di Frosinone, in ragione di
impugnazione di licenziamenti arbitrari (2) e di sanzioni disciplinari e di
rivendicazioni retributive.(2).</p>
<p style="margin-left: 72pt; text-indent: -18pt;">54. Causa
per ingiusto licenziamento di un lavoratore di concetto impiegato presso la ASL
13 di Dolo per conto della cooperativa Sarha appartenente al consorzio CSU
Zorzetto. La causa verte anche su varie differenze retributive, ferie non
godute, e sulla natura del rapporto di lavoro. La causa si sta svolgendo su più
piani. Innanzitutto l'urgenza del ricorso è stata bocciata dal giudice del
lavoro Coppetta in quanto il licenziamento era seguito alla sospensione da socio,
anche se questa era avvenuta in assenza del lavoratore, convocato mentre era in
malattia. è in corso poi la causa civile proprio per l'irregolarità della
convocazione dell'assemblea. Inoltre il ns.sindacato ha promosso vertenza
contro la cooperativa. </p>
<p style="margin-left: 36pt; text-indent: -18pt;"> </p>
<p style="margin-left: 36pt; text-indent: -18pt;"><b>.... vi sono circa un
altro centinaio di vertenze legali in corso, per motivi tecnici di tempo non le
si è inserite in questo elenco, che viene aggiornato dal mese di dicembre 2010
solo per le cause chiuse, anche a causa delle gravi e fascistiche interferenze
nelle ns.vertenze da parte di forze occulte antiproletarie.</b></p>
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<p class="MsoNormal" style="text-align: center;" align="center"><a name="notazione"></a>NOTAZIONE</p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: center;" align="center"><b>Sono escluse dall'elenco
delle vertenze in corso, le segnalazioni alle SPISAL, fatte anche in comune
alla Rete per la sicurezza sui posti di lavoro e la salvaguardia della salute
dei lavoratori e del territorio, le lettere alle varie autorità come INPS ecc.,
sfratti ed occupazioni di case, tagli di utenze di servizi essenziali,
nonché i ricorsi per decreto ingiuntivo, le cause in corso di istruzione,
ed inoltre le vertenze e le assistenze fornite a titolo gratuito a lavoratori
non iscritti o a parenti di lavoratori iscritti al ns.Sindacato, nonché le
cause di ns.iscritti, per motivi non di lavoro, come quelle relative ad
occupazioni di casa, sfratti, danni medici, aggressioni da parte di terzi o di
membri delle forze dell'ordine, ecc. Normalmente non indichiamo in questo
elenco nemmeno le impugnazioni delle contestazioni disciplinari ecc., se non in
casi particolari.</b></p>
<p style="text-align: center;" align="center"><b><a name="convenzioni"></a>L'Ufficio Vertenze rispetta le
decisioni del Cobas o dei singoli-e lavoratori. Per convenzione con i legali,
chiediamo serietà poiché rispondiamo noi in caso di ritiro del lavoratore da
una vertenza, nei confronti del lavoro già svolto dai legali. Abbiamo
convenzione permanente con 14 studi legali, tre a Padova, due a Mestre due a
Venezia uno a Conegliano Veneto uno a Belluno uno a Valdobbiadene uno per
Vicenza-Verona uno a Bologna ed uno a Roma per la FAO ed uno a Palermo (appalti
Fincantieri). Ai lavoratori non è chiesto alcun esborso per le spese
legali di lavoro, a fine vertenza la quota per le spese legali è del 5% ma dal luglio
2009 abbiamo dovuto passare al 7% (mantenendo il 5% per i soli recuperi di
retribuzioni nette che non necessitano di conteggi particolari) a causa di varie cause e vertenze nelle quali
non vi è alcun recupero economico possibile, soprattutto per quanto riguarda
gli immigrati, i richiedenti asilo, gli sfratti, i rinnovi dei permessi di
soggiorno, le prestazioni di disoccupazione non erogate, il supporto nelle
questioni legate all'Inps, ecc. Le perizie medico legali per non gravare sui
lavoratori, quando possibile vengono fatte presso professionisti che vengono
poi remunerati per il loro servizio a fine vertenza.</b></p>
<p style="text-align: center;" align="center"><span style="color: red;">ATTENZIONE LA
PRESENTE PAGINA E' DESTINATA AI NS.ISCRITTI ED AI LAVORATORI INTERESSATI A
VICENDE SIMILI. DIFFIDIAMO QUALSIVOGLIA ALTRA OO.SS. O FORZA DI POLIZIA ANCHE
PRIVATA OD ALTRI-E TERZI-E, DALL'INTERFERIRE CON LA NS.ATTIVITA' CON MEZZI
ILLECITI, INTERCETTAZIONI E QUANT'ALTRO, CHE SIANO DI AUSILIO AGLI INDUSTRIALI
E PADRONI VARI A COMPORRE DIVERSAMENTE IN CHIAVE ANTISINDACALE, LE VERTENZE,
DIVERSAMENTE NON SAREMO RESPONSABILI DELLE CONSEGUENZE CHE COSTORO RICEVERANNO
PER QUESTO..</span></p>
<p style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;" align="center">lavoriamo con 14 studi legali giuslavoristi convenzionati di:
Venezia-Padova-Treviso-Belluno-Vicenza-Verona-Bologna-Lucca-Roma-San Benedetto
del Tronto, Palermo, nonché, tramite le altre ns.sedi, con studi legali di
Bergamo, Brescia, Milano, Novara, Puglia-Basilicata-Calabria; le convenzioni
prevedono solo ed esclusivamente la quota di spese a vittoria di causa; nulla è
percepito dalla ns.O.S. allorquando affidiamo le cause di lavoro agli studi
convenzionati ma solo a vittoria di causa, e nulla nel caso di affidamento od
invio a legali in caso di vertenze di altra natura; nulla infine viene percepito
dalla ns.O.S. per l'invio ad altri Caf o a patronati, dagli stessi, per i
recuperi di indennità di disoccupazione od altro dall'INPS. Nel caso di recuperi
di crediti lavorativi in insinuazione in fallimento, la quota spese è in genere
e salvo casi particolari, interamente devoluta allo studio legale. Ci
sosteniamo esclusivamente sulle tessere di adesione e sulle quote di spese a
vittoria di causa.</p>
<p style="margin:0 50px; text-align: justify;" align="center"><b>Nel corso del 2011 la ns.organizzazione ha esteso nel Veneto la propria rete di
Cobas, organizzando anche numerosi scioperi ed assemblee. In un numero minore di
casi la azione sindacale si è svolta congiuntamente alla Cgil ed in alcuni casi
è stato direttamente il Cobas a gestire le proprie iniziative in azienda (come
alla CTE di Padova) senza una "dipendenza"diretta dal coordinamento; la ns.O.S.
ha anche dato avvio ad alcune procedure ex art.28. In molti casi, invece, come
alla Fincantieri di Marghera, la Cgil si è dimostrata ostile alla ns.espansione.
Ci sono addirittura datori di lavoro che insistono presso ns.iscritti a che
aderiscano alla Cgil revocando la adesione alla ns.O.S.</b></p>
<p style="margin:0 50px; text-align: justify;" align="center"><b>Infatti oltre
ad alcune aziende apertamente ostili al confronto sindacale, si sono avute
rappresaglie contro i nostri iscritti, le provocazioni e le manovre atte a
spingere alle dimissioni i lavoratori sindacalizzati sono aumentate, ma siamo
migliorati nel fermare queste operazioni razziste e naziste sostenute con una
sostanzialmente omogenea censura da parte dei media.<br>
In Veneto coordinate dal ns.coordinamento regionale o dal coordinamento
provinciale di Venezia, attualmente sono attivi quelli degli autisti aderenti
dalla FAO (tra i quali CTE di Padova, Bommartini Autotrasporti di Verona),
nonché oltre una dozzina i Cobas attivi negli altri settori tra cui quelli degli
appalti alla Fincantieri di Marghera (significativamente quello della
EuroCoibenti-IsolSud, e complessivamente attivo in una decina di aziende e
sostenente vertenze in circa trenta aziende), alla Raffineria-Petrolchimico di
Marghera, alla Vecont del Porto di Venezia, alla San Benedetto di Scorzé, alla
TNT Traco di Mestre, alla Bica di Candiana, alla Sira di Fossò, alla Thermoplast
di Orgiano, presentando anche ricorsi ed aprendo vertenze contro grandi aziende
e gruppi come Enel Fusina, Geox, Vega (Tv), Veronesi, Pasta Zara (in relazione
alla cooperativa Quadrifoglio), ecc.ecc.<br>
Molti gruppi di lavoratori iniziano a fare reiferimento ed aderire alla ns.O.S.,
pur essendo impiegati in piccole aziende metalmeccaniche, del vetro, ecc.</b></p>
<p style="margin:0 50px; text-align: justify;" align="center"><b>A Venezia e
comune, iniziano ad essere un certo numero i lavoratori di pubblici esercizi,
<br>
in particolare alberghi, bar e ristoranti, che si rivolgono alla ns.O.S., non
solo immigrati, anche diversi italiani-e.<br>
In crescita anche la ns.presenza tra le lavoratrici delle pulizie a Venezia e
Padova, e nei calzaturifici della Riviera, <br>
oltre che nelle strutture degli appalti della logistica.<br>
La attività del SLP di Venezia, pur non ufficializzata, è continuata presente
nei movimenti degli studenti e nella lotta anti-TAV in val di Susa.<br>
Nel corso di una nostra Assemblea
degli Immigrati dei Cobas svoltasi a Marghera il 24 ottobre 2009, si è tenuta
una relazione che ha caratterizzato la attività del ns.Sindacato a livello
vertenziale, su 3 linee di lavoro: a) le vertenze per ingiusti licenziamenti e
differenze retributive, sia a livello palese che di truffe tecniche in busta
paga, gli straordinari non riconosciuti, i TFR non pagati; b) le vertenze per
infortuni sul lavoro; c) le vertenze collettive, in genere legate sia alla
difesa del posto di lavoro, sia all'ottenimento od al rispetto degli impegni da
parte delle varie amministrazioni (cassa integrazione, disoccupazione), ecc.,
sia le azioni sindacali mirate nel merito di sfratti, tagli di utenze di
servizi essenziali, assistenza sociale, sulle quali deleghiamo la gestione
all'avvocato cui viene assegnata la causa.</b></p>
<p style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;" align="center"> </p>
<p style="text-align: center;" align="center"> </p>
</div>
</body></html>