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<DIV>forza Cataldo, sei intelligente e onesto, giusto non sprecare la tua preziosa esperienza </DIV>
<DIV>Laura </DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV> </DIV></DIV></DIV>
<DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV style="FONT-SIZE: 11pt" dir=ltr id=IncrediOriginalMessage><I>-------Original Message-------</I></DIV>
<DIV> </DIV>
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<DIV style="FONT-SIZE: 11pt" dir=ltr><I><B>From:</B></I> <A href="mailto:cobasta@libero.it">CobasSindacatodiClasse</A></DIV>
<DIV style="FONT-SIZE: 11pt" dir=ltr><I><B>Date:</B></I> 10.04.2012 09:12:16</DIV>
<DIV style="FONT-SIZE: 11pt" dir=ltr><I><B>To:</B></I> <A href="mailto:redditolavoro@lists.ecn.org">redditolavoro@lists.ecn.org</A></DIV>
<DIV style="FONT-SIZE: 11pt" dir=ltr><I><B>Subject:</B></I> [Redditolavoro] fiom di taranto una lettera di dimissioni</DIV></DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>Alla FIOM-CGIL TUTTE LE STRUTTURE</DIV>
<DIV>Cara FIOM,</DIV>
<DIV>io sono nato sindacalmente con te nel 2001 come R.S.U. eletto dai</DIV>
<DIV>lavoratori.</DIV>
<DIV>Sono l'ultimo dei tre moschettieri dell'ILVA di Taranto, che all'inizio</DIV>
<DIV>della sua storia, con la sua lucente croce sul petto e tanto, tanto</DIV>
<DIV>entusiasmo, voleva cambiare le cose, lo desiderava con ogni muscolo del</DIV>
<DIV>corpo.</DIV>
<DIV>Il mio cammino sindacale si è interrotto alla fine del 2007, quando osai</DIV>
<DIV>ribellarmi ad un sistema costituito e consolidato e, a tal proposito, inviai</DIV>
<DIV>una lettera all'attenzione di tutte le strutture, firmata dalla maggioranza</DIV>
<DIV>dei compagni che facevano parte del direttivo. Una battaglia pulita la</DIV>
<DIV>nostra, fondata sulle argomentazioni, sulle idee, sui fatti e persa con i</DIV>
<DIV>sotterfugi. L'esperienza di sindacalista prima, esecutivo e coordinatore di</DIV>
<DIV>fabbrica successivamente, mi ha arricchito, ma i sei anni intensi di</DIV>
<DIV>sindacato vero fra i lavoratori, ahimè non sono bastati ad insegnarmi le</DIV>
<DIV>strategie meschine che mi spinsero ad abbandonare disgustato i miei sogni.</DIV>
<DIV>Mi è costata tanto quella coerenza, lacrime vere, ma nemmeno una per il</DIV>
<DIV>rammarico di aver rinunciato alla mia carriera, numerose e amare quelle di</DIV>
<DIV>rabbia per aver dedicato tutto me stesso, per tanto tempo, ad un progetto</DIV>
<DIV>irraggiungibile, inarrivabile.</DIV>
<DIV>Quell'episodio a voi ben noto, mi convinse che se non potevo contribuire a</DIV>
<DIV>cambiare la storia, allora non potevo farne parte, decisi di dimettermi. Si</DIV>
<DIV>sa che in questi casi i martiri, fanno più male degli eroi e allora giù a</DIV>
<DIV>diffamare la mia persona, denigrare, disonorare con ogni sorta di storia</DIV>
<DIV>inventata ad arte. Ho subito anche questo, ma sono rimasto in silenzio in</DIV>
<DIV>questi anni, ho inghiottito tutto, mi sono limitato ad essere un iscritto,</DIV>
<DIV>un operaio di 3° livello, con tanta dignità e orgoglio.</DIV>
<DIV>Mi ha turbato oltremodo sapere dei provvedimenti ricevuti da Rizzo Francesco</DIV>
<DIV>e Battista Massimo, perché io so chi sono Battista e Rizzo, cosa</DIV>
<DIV>rappresentavano quando militavano nella FIOM. Erano gli stessi con i quali,</DIV>
<DIV>da componenti dell'Esecutivo, si manteneva in piedi la FIOM di Taranto, gli</DIV>
<DIV>stessi che vivevano e affrontavano realmente i problemi dei lavoratori,</DIV>
<DIV>quelli che quando le cose andavano bene, quando ancora non avevano "osato",</DIV>
<DIV>sono stati usati e manipolati a proprio uso e consumo da chi avrebbe dovuto</DIV>
<DIV>insegnare altri valori.</DIV>
<DIV>A quel tempo, sapevamo di essere un problema per l'azienda e per gli altri</DIV>
<DIV>sindacati, ma non immaginavamo che, presto, lo saremmo diventati anche per</DIV>
<DIV>la nostra Federazione. Si perché i tre moschettieri avevano un seguito</DIV>
<DIV>importante, proveniente dalla fiducia ritrovata da parte di tanti</DIV>
<DIV>lavoratori, che avrebbe potuto allargare il suo consenso e, se alimentata e</DIV>
<DIV>sostenuta,forse avrebbe portato meriti ad un sindacato fino ad allora</DIV>
<DIV>sopito, sicuramente ricattato dal ricambio occupazionale, ma ostinatamente</DIV>
<DIV>impegnato a lasciare la nave da crociera prima che diventasse un barcone</DIV>
<DIV>senza timone, tutto ciò, non è servito purtroppo a sensibilizzare la</DIV>
<DIV>coscienza di chi doveva alimentare l'entusiasmo e far crescere la FIOM senza</DIV>
<DIV>badare ad altri interessi.</DIV>
<DIV>Cominciavamo con l'esperienza a comprendere a nostre spese, che la foga da</DIV>
<DIV>spadaccini utilizzata dai moschettieri per ottenere qualsiasi conquista, si</DIV>
<DIV>definiva in una riunione dei soliti noti con l'azienda, una riunione dove,</DIV>
<DIV>chissà perché, si doveva rimanere soli, da quella stanza "privata", quasi</DIV>
<DIV>mai ci ha restituito i risultati auspicati.</DIV>
<DIV>Per tale ragione, in occasione di una di queste riunioni, il sottoscritto e</DIV>
<DIV>il compagno Battista, decidemmo di rimanere fino alla fine, sfidando il</DIV>
<DIV>nostro destino, solo per una volta, solo per capire quale importanza avesse</DIV>
<DIV>per chi vi partecipava "restare da soli" con l'azienda. Di cosa si</DIV>
<DIV>discutesse in tali occasioni, per noi, rimane tutt'oggi un mistero, con l'occasione</DIV>
<DIV>infatti, ottenemmo solo le ire di chi aveva "diritto" di presenza. Fummo</DIV>
<DIV>"invitati" ad uscire, anzi, fummo cacciati, così realizzammo le nostre</DIV>
<DIV>certezze, quelle che fino ad allora erano stati solo dubbi.</DIV>
<DIV>E se fino ad allora il motto era "moschettieri!!! State buoni, portateci le</DIV>
<DIV>tessere e non rompete troppo i coglioni", da quel momento, le croci che</DIV>
<DIV>luccicavano sul nostro petto, si preparavano ad essere riposte sulle nostre</DIV>
<DIV>teste.</DIV>
<DIV>Ed ecco che diventava sempre più difficile dare spiegazioni ai lavoratori,</DIV>
<DIV>su tante strane decisioni. Noi ci si metteva la faccia, il cuore, ma non</DIV>
<DIV>bastava, era arrivato il momento di cominciare la nostra battaglia che</DIV>
<DIV>ancora oggi riteniamo legittima e libera da qualunque fine arrivista,</DIV>
<DIV>eravamo coscienti di non essere in grado di svolgere ruoli maggiori a quelli</DIV>
<DIV>che avevamo, volevamo solo democrazia, avremmo voluto un cambio ai vertici,</DIV>
<DIV>qualcuno in cui credere, ma il nostro appello fu anche la nostra condanna.</DIV>
<DIV>Allora mi domando: perché fra i sospesi non c'è la FIOM nazionale che era a</DIV>
<DIV>conoscenza di quanto avveniva? Eppure era indicato tutto nella lettera che</DIV>
<DIV>ho inviato alla tua attenzione, firmata anche da Battista e Rizzo, non l'hai</DIV>
<DIV>letta cara FIOM? Posso fornirti di una copia qualora non la trovassi.</DIV>
<DIV>I fatti oggi dimostrano quello che noi denunciavamo, ma i veri responsabili</DIV>
<DIV>hanno voluto punire e trascinare nella loro vergogna anche chi ha rovesciato</DIV>
<DIV>le poltrone, che aveva l'unica colpa di essersi opposto. Quanto è accaduto</DIV>
<DIV>da allora alla FIOM di Taranto in funzione di seguito di iscritti, dimostra</DIV>
<DIV>che quei lavoratori avevano fiducia solo negli uomini che rappresentavano la</DIV>
<DIV>sigla e non per i meriti di questa.</DIV>
<DIV>Questi sono i FATTI che dovevano essere esaminati.</DIV>
<DIV>Tornando ai tre moschettieri che, da quel giorno, furono ufficialmente</DIV>
<DIV>processati nella stanza che conta, erano usciti dal recinto e pertanto</DIV>
<DIV>andavano fermati in tempo, per la pace di tutti. Eh!! Si, strano processo</DIV>
<DIV>quello con il solo inquisitore, senza difesa, ne imputato viva la</DIV>
<DIV>democrazia.</DIV>
<DIV>Da iscritto Fiom quale sono oggi, mi piacerebbe sapere se nell'indagine</DIV>
<DIV>realizzata nei confronti di Rizzo e Battista, la "commissione" abbia tenuto</DIV>
<DIV>conto del parere dei lavoratori, anche ponendosi come minimo obiettivo di</DIV>
<DIV>interrogarne uno solo, magari con scelta ad estrazione, per sentire dalle</DIV>
<DIV>loro voci chi erano Rizzo e Battista, solo al fine di avere le idee più</DIV>
<DIV>chiare, ma soprattutto se abbia ascoltato Rizzo o Battista, non per diritto</DIV>
<DIV>di giustizia, ma per rispetto di quello che hanno fatto per anni in favore</DIV>
<DIV>dei diritti dei lavoratori, in tuo nome tuo cara FIOM.</DIV>
<DIV>Se la commissione ha eventualmente deciso di avvalersi delle sole</DIV>
<DIV>testimonianze di chi è ai vertici della FIOM di Taranto, non c'è bisogno che</DIV>
<DIV>lo dica io che i moschettieri non piacevano a nessuno di questi personaggi.</DIV>
<DIV>Questa ulteriore assurda decisione, mi ha convinto dopo dodici anni di</DIV>
<DIV>militanza, che questo sindacato non mi rappresenta più nemmeno come</DIV>
<DIV>iscritto.</DIV>
<DIV>Non può il sindacato che mi rappresenta, considerare una conquista la</DIV>
<DIV>vertenza sul cambio tuta, siglata senza consumare nemmeno un'ora di</DIV>
<DIV>sciopero per convincere l'azienda a ritoccare una cifra vergognosa, vertenza</DIV>
<DIV>che ha coinvolto le parti per un tempo lunghissimo, ma che guarda caso, si</DIV>
<DIV>chiude in fretta e furia un paio di settimane prima delle sentenze di</DIV>
<DIV>Genova . Coincidenze?</DIV>
<DIV>Non è il mio sindacato quello che non programma nemmeno un'ora di assemblea</DIV>
<DIV>per tornare dai lavoratori dopo aver siglato la suddetta contesa col fine</DIV>
<DIV>di spiegare quanto proposto dall'accordo e di giustificare il proprio</DIV>
<DIV>fallimento, e che invece ne consuma ben 4 di quelle ore per sostenere quella</DIV>
<DIV>che dovrebbe essere la normalità. Nella mia poca, ma intensa esperienza</DIV>
<DIV>sindacale, ottenere un'ora di assemblea dall'azienda ILVA di Taranto è stata</DIV>
<DIV>sempre un'impresa, concedimi cara FIOM, di fare i miei complimenti a chi è</DIV>
<DIV>riuscito ad ottenerne così tante, ben 4 e di proprietà dei lavoratori, nei</DIV>
<DIV>tempi giusti e con tutti i mezzi di informazione e di trasporto a</DIV>
<DIV>disposizione, impresa sicuramente ardua, ma mi consola sapere di tale</DIV>
<DIV>conquista, mi rinfranca la certezza che le agevolazioni ricevute dall'azienda</DIV>
<DIV>nell'occasione, saranno disponibili alla stessa maniera sul proseguimento</DIV>
<DIV>delle lotte contro la riforma dell'Art. 18, a proposito di ciò, 10 ore di</DIV>
<DIV>sciopero e nemmeno un' ora di assemblea a sostegno . Questione di priorità?</DIV>
<DIV>Non mi rappresenta un sindacato che oggi 30/03/12, con un comunicato</DIV>
<DIV>sostiene che i lavoratori sono ricattati dai responsabili aziendali e</DIV>
<DIV>costretti alla partecipazione della manifestazione programmata (da chi?)</DIV>
<DIV>pare da "i lavoratori", lo stesso sindacato che si limita come sempre a</DIV>
<DIV>comunicare, ma non è presente nei reparti a denunciare chi ha abusato del</DIV>
<DIV>suo potere, li è meglio stare alla larga, meglio che si dica che oltre 7000</DIV>
<DIV>lavoratori erano in piazza a manifestare "liberamente", ammettendo l'ennesima</DIV>
<DIV>sconfitta di chi il giorno prima, col solito volantino, invitava i</DIV>
<DIV>lavoratori a disertare.</DIV>
<DIV>Dopo aver tratto innumerevoli, amare conclusioni cara FIOM, sul sindacato in</DIV>
<DIV>generale che rappresenta i lavoratori dell' ILVA di Taranto, sempre più</DIV>
<DIV>abbandonati al loro destino, ho deciso di lasciarti cara FIOM di Taranto. Ti</DIV>
<DIV>lascio alle tue divisioni, alle persecuzioni di chi la pensa diversamente,</DIV>
<DIV>alla tua democrazia di facciata, al tuo caro arrivismo a costo di tutto,</DIV>
<DIV>anche del proprio orgoglio, della propria coscienza, della dignità che hai</DIV>
<DIV>il coraggio di pretendere dai lavoratori. Ti lascio alle tue bramate</DIV>
<DIV>"tessere" sempre in cima alle tue priorità, causa di tante dispute, di tante</DIV>
<DIV>diatribe che svantaggiano solo chi l'ha già sottoscritta.</DIV>
<DIV>Con profonda delusione ti dico addio cara FIOM.</DIV>
<DIV>Le soddisfazioni che speravo di ottenere nel mio ideale di sindacato, le</DIV>
<DIV>ritrovo ancora oggi, a distanza di 5 anni, tra i lavoratori che rimpiangono</DIV>
<DIV>i tre moschettieri, ma non oso invece raccontarti della considerazione che</DIV>
<DIV>hanno quelli stessi lavoratori riguardo al Sindacato dell'ILVA di Taranto,</DIV>
<DIV>quando si parla da lavoratore a lavoratore, da uomo a uomo, quando si è</DIV>
<DIV>effettivamente liberi di esprimere il proprio pensiero, se lo raccontassi,</DIV>
<DIV>mi sentirei in imbarazzo per te e per molti di coloro che attualmente ti</DIV>
<DIV>rappresentano a Taranto.</DIV>
<DIV>Taranto 30/03/12</DIV>
<DIV>L'ultimo moschettiere Ranieri Cataldo</DIV>
<DIV>Segue disdetta sindacale.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>il compagno ranieri prosegue la sua ttività ora nelle file dello slai cobas</DIV>
<DIV>per il sisndacato di classe ilva tarantp</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>_______________________________________________</DIV>
<DIV>Redditolavoro mailing list</DIV>
<DIV><A href="mailto:Redditolavoro@lists.ecn.org">Redditolavoro@lists.ecn.org</A></DIV>
<DIV><A href="http://lists.ecn.org/mailman/listinfo/redditolavoro">http://lists.ecn.org/mailman/listinfo/redditolavoro</A></DIV></DIV></TD></TR>
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