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<DIV><FONT face=Arial>L'idiota Bonanni, capo del sindacato giallo nazionale
(CISL), famoso più per il petardo arrivatogli sul cappotto a Torino che per le
sue imprese a favore del padronato, e contro i Cobas, ponendosi dove e come
comoda al padronato, potendo, come sindacato dell'azienda (come in certi esempi
ha cercato di fare a Marghera difendendo la Fincantieri e a Scorzé dove è
tutt'uno con la San Benedetto, e pare ora anche a Monfalcone, contro di noi
laddove ci affermiamo tra i lavoratori senza avere una presenza storica alle
spalle), </FONT><FONT face=Arial>ha affermato che "la strada per uscirne è
adottando "il modello tedesco, ma quello vero. " Quale sia il modello tedesco
che afferma Bonanni, che bontà sua va contro un aspetto della controriforma
Fornero,</FONT><FONT face="Times New Roman"> </FONT><FONT face=Arial>quello dei
licenziamenti economici, non ce lo spiega. Noi però sappiamo che gli operai di
fabbrica in Germania guadagnano molto di più a parità di lavoro, degli operai
italiani. </FONT><FONT face=Arial>Questo non lo dice, Bonanni. </FONT><FONT
face=Arial>Che non propone nemmeno un articolo nuovo del codice penale per le
aziende che chiudono in Italia delocalizzando, magari dopo aver rilevato
patrimonio pubblico (come nella siderurgia e nella petrolchimica).</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face=Arial>ansa di oggi</FONT></DIV>
<DIV>
<P>ROMA - La norma sui licenziamenti economici "va cambiata: c'é un buco
da coprire. Non è possibile che un datore di lavoro licenzi adducendo una crisi
che non può dimostrare". Lo afferma al Corriere della sera, il segretario della
Cisl, Raffaele Bonanni, spiegando che la strada per uscirne è adottando "il
modello tedesco, ma quello vero. Quello che comprende un potente meccanismo di
conciliazione preventiva e solo eventualmente un ricorso al giudice che valuti
se il licenziamento è giustificato o no". Bonanni si difende poi, dall'accusa di
aver cambiato idea. "Se si legge tutta la riforma del lavoro - afferma -, si
capisce quanto è cambiata dal documento che ci lesse la Fornero. Per capirci,
l'idea non l'ho cambiata io". "Il mio scopo - spiega quindi - era mantenere un
tavolo aperto. Questa é la mia strategia". Ora che la riforma approderà in
Parlamento, osserva infine Bonanni, "abbiamo davanti mesi, non mettiamoci
fretta: abbiamo uno spiraglio, cerchiamo di trovare una
composizione".</P></DIV></BODY></HTML>