<i>Rassegna comunicati del PCL</i><br><br><div style="color:rgb(204,0,0)" class="colbox">
<h1 class="titolo_pagina_newsletter">PER UNA GRANDE MANIFESTAZIONE DAL BASSO
<br>CONTRO LE POLITICHE DA MACELLERIA SOCIALE DEL GOVERNO MONTI </h1>
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<p class="data_notizia_newsletter">(19 Marzo 2012) </p>
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<p class="testo_newsletter">Sin dalla nascita del Comitato NO DEBITO il
Partito Comunista dei lavoratori e’ stato tra i suoi promotori sia a
livello nazionale che locale, per questo fa un appello a tutti i
lavoratori, alle donne, ai precari, ai pensionati agli immigrati, ai
suoi iscritti e militanti a partecipare alla manifestazione nazionale
indetta per il 31 Marzo a Milano.
<br>Deve essere una manifestazione di massa, dal basso contro le
politiche di macelleria sociale che il Governo Monti sta portando avanti
con l’appoggio parlamentare dei partiti del centro destra e del centro
sinistra, espressione dei poteri forti del nostro paese, banche,
finanza, CONFINDUSTRIA e chiesa.
<br>Le misure adottate da questo governo mirano alla cancellazione dei
diritti, come l’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, diritti
conquistati attraverso decenni di lotta della classe operaia. Si
cancellano diritti ed allo stesso tempo si vuole fare pagare questa
crisi alle classi meno abbienti. Una crisi mondiale, creata dalle banche
e dalla finanza che anziche’ venir colpite dalla manovre economiche
vengono premiate. Manovre che invece colpiscono i lavoratori ed i
pensionati.
<br>Tagli su tagli, salari bloccati da oltre 15 anni, meno soldi agli enti locali che tagliano scuole, trasporti e sanita’.
<br>Continuiamo ad assistere alla chiusura di molti stabilimenti, ai
licenziamenti, all’aumento della Cigo ma soprattutto della Cigs e della
cassa integrazione in deroga. Questo avviene non soltanto perche’ le
aziende falliscono ma perche’ queste spostano la loro produzione in
Paesi in cui il costo del lavoro e’ basso a causa dello sfruttamento dei
lavoratori.
<br>Mentre a pagare sono sempre gli stessi, continuano invece i
finanziamenti per armi, il nostro paese e’ il primo produttore al mondo
in questo mercato. Armi che sicuramente non servono a migliorare le
condizioni economiche e sociali, ma che invece hanno lo scopo di
salvaguardare gli interessi imperialisti.
<br>E’ ora di dire basta. E’ ora di dare una risposta concreta. E’ ora di mobilitarci.
<br>Per questo noi promuoviamo ed invitiamo a partecipare alla
manifestazione del 31 marzo, non come atto finale, ma come tappa di un
percorso transitorio, che rovesci lo status quo.
<br>
<br>Per questo rivendichiamo:
<br>
<br>- il debito non va pagato: lo paghi chi l’ha creato (banche, finanza, CONFINDUSTRIA e chiesa)
<br>- la nazionalizzazione delle banche e delle assicurazioni sotto controllo operaio salvaguardando i piccoli risparmiatori.
<br>- Il controllo operaio sulla produzione, attraverso l’abolizione del segreto commerciale e l’apertura di libri contabili
<br>- la nazionalizzazione dei grandi gruppi capitalistici dell’industria, come la Fiat
<br>- un grande piano di opere sociali di pubblica utilita’ e non invece
opere inutili e dannose come la Tav o il ponte sullo stretto.
<br>
<br>
<br><font size="6">Partecipiamo numerosi alla manifestazione del 31 Marzo a Milano,
<br>partenza del corteo ore 14 dalla Università Bocconi <br></font></p><p class="testo_newsletter"><br></p><div style="color:rgb(204,0,0)" class="colbox">
<h1 class="titolo_pagina_newsletter">GENERALIZZARE LO SCIOPERO DI GENOVA.
<br>SOLO LA FORZA OPERAIA PUO' SBARRARE LA STRADA AL GOVERNO. </h1>
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<p class="data_notizia_newsletter">(19 Marzo 2012) </p>
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<p class="testo_newsletter">Il governo Monti vuole completare la controriforma sociale degli ultimi 30 anni con la liquidazione di fatto dell'articolo 18.
<br>Occorre una risposta operaia e di massa tanto radicale quanto è
l'attacco subito. Lo sciopero operaio di Genova contro il governo apre
la via a tutti i lavoratori italiani.
<br>
<br>La CGIL non può regalare a Monti ciò che ha negato a Berlusconi, al
solo fine di coprire il PD. Non può accettare alcuna forma di
manomissione dell'articolo 18, perchè il diritto al reintegro per chi è
stato licenziato illegittimamente non è negoziabile, e va semmai reso
universale. Tanto meno può subire passivamente una provocazione del
governo, limitandosi al distinguo, come ha fatto sulle pensioni.
<br>La CGIL ha il dovere di imporre l'altolà al governo e al padronato
con l'unico linguaggio che capiscono: quello della lotta radicale e
della forza di massa.
<br>
<br>La ribellione sociale è l'unico evento che il governo teme, perchè è
l'unico che può sbarrargli la strada. Per questo Monti cerca la
complicità dei sindacati o almeno la loro passività.
<br>Per questa stessa ragione la CGIL ha il dovere di negargliele,
intraprendendo una lotta vera: non per testimoniare un dissenso. Ma per
vincere.
<br>
<br>Nei prossimi giorni una responsabilità storica graverà sul gruppo
dirigente della CGIL. Deve scegliere tra una vera risposta operaia e la
compromissione disastrosa in una disfatta. In mezzo al guado non potrà
restare.
<br>
<br>Tutte le sinistre italiane debbono mettere la CGIL di fronte alle
proprie responsabilità, assumendosi le proprie. Solo rompendo col PD si
può essere credibili quando si chiede a Camusso di rompere con Monti.
Perchè Monti si appoggia sul PD e il PD si è votato a Monti e ai poteri
che lo sostengono.
<br>Di fronte all'attacco di Monti e della sua maggioranza all'articolo
18, tutte le sinistre rompano col PD , a tutti i livelli, e stringano un
fronte comune di lotta. Di fronte alla massima linea di scontro tra
capitale e lavoro, non si può stare coi piedi in troppo scarpe. O di qua
o di là.
<br>E' l'ora della chiarezza agli occhi di tutti i lavoratori. </p>
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<p class="firma_newsletter"><b>MARCO FERRANDO </b><br></p><p class="firma_newsletter">portavoce nazionale del</p><p class="firma_newsletter"><b><span style="color:rgb(255,0,0)">PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI</span></b></p>
<p class="firma_newsletter"><br></p><div style="background-color:rgb(255,255,255);color:rgb(204,0,0)" class="colbox">
<h1 class="titolo_pagina_newsletter"> GIORGIO NAPOLITANO CONTRO I LAVORATORI </h1>
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<p class="data_notizia_newsletter">(20 Marzo 2012) </p>
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<p class="testo_newsletter">
<br>
<br>Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha sentito
nuovamente il bisogno di schierarsi col governo e col padronato contro i
lavoratori. Il suo intervento ha un solo scopo: premere sulla CGIL per
imporle la capitolazione sull'articolo 18. Un Presidente della
Repubblica che sostiene di fatto la cancellazione del diritto al
reintegro di un lavoratore ingiustamente licenziato smentisce una volta
di più la propria pretesa neutralità istituzionale e conferma il proprio
ruolo filopadronale. Peraltro dal 1956 ungherese ai giorni nostri
Giorgio Napolitano ha sempre mostrato una coerenza incontestabile: si è
sempre schierato contro gli operai. Non dovrà dunque sorprendersi se
un numero crescente di operai inizierà a contestarlo come è avvenuto in
Sardegna. </p>
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<p class="firma_newsletter"><b>PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI <br></b></p><p class="firma_newsletter"><br></p><div style="color:rgb(204,0,0)" class="colbox">
<h1 class="titolo_pagina_newsletter">PER UNO SCIOPERO GENERALE PROLUNGATO </h1>
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<p class="data_notizia_newsletter">(20 Marzo 2012) </p>
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<div style="color:rgb(0,0,0)" class="colbox">
<p class="testo_newsletter">In tutta Italia centinaia di migliaia di
lavoratori metalmeccanici sono scesi in sciopero contro il governo Monti
a difesa dell'articolo 18. Questi scioperi chiedono a Susanna Camusso
una cosa semplice: respingere ogni manomissione di un diritto
fondamentale, e promuovere un vero sciopero generale per sbarrare la
strada al governo. Camusso deve scegliere in queste ore tra questa
domanda operaia e la capitolazione al governo , tra la tutela del lavoro
e la tutela del PD, tra la propria dignità e l'obbedienza a Napolitano.
In mezzo al guado non potrà restare.
<br>Il PCL e i suoi militanti operai sono impegnati in tutta Italia
nell'allargamento degli scioperi, con la parola d'ordine dello sciopero
generale prolungato. L'unico mezzo che può sbarrare la strada al
governo. E a compromissioni scellerate. Facciamo appello a tutte le
sinistre perchè si battano unitariamente per questa prospettiva. Invece
di coprire Susanna Camusso( e il PD) col silenzio della diplomazia (SEL)
o con dissensi letterari (FDS). </p>
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<p class="firma_newsletter"><b>PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI <br></b></p><p class="firma_newsletter"><b><a href="http://www.pclavoratori.it">http://www.pclavoratori.it</a> - <a href="mailto:info@pclavoratori.it">info@pclavoratori.it</a></b></p>
<p class="firma_newsletter"><b>SEZ. PROV. DI BOLOGNA</b></p><p class="firma_newsletter"><b><a href="http://sites.google.com/site/pclbologna">http://sites.google.com/site/pclbologna</a> - <a href="mailto:pcl.bologna@virgilio.it">pcl.bologna@virgilio.it</a><br>
</b></p>
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</div><p class="testo_newsletter"><br></p><p class="testo_newsletter"><font size="6"><br></font></p>
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<h2 class="titolo_menu_media_newsletter"><br></h2><br>