<h1 style="color:rgb(204,0,0)" class="titolo_pagina_newsletter">A VENDOLA E FERRERO DOPO VAL SUSA: COME FATE AD ALLEARVI COL PD? </h1><div class="colbox">
<p class="testo_newsletter">(28 Febbraio 2012)</p><p class="testo_newsletter"><br>Il Partito Democratico è non solo il principale sostegno del governo
Monti, ma anche il principale sponsorizzatore del progetto Tav. Non a
caso tutto il gruppo dirigente del PD, da Veltroni a Bersani sino a
Fassina, si è affrettato in queste ore drammatiche a “garantire” pieno
appoggio alla continuità dei lavori in Val di Susa. Per non parlare del
sindaco Fassino che ha sempre invocato in prima fila una presenza
militare in valle. E' naturale: un partito che si candida a governare
per conto dei poteri forti deve mostrarsi loro affidabile. E quale
migliore prova di affidabilità che sostenere un business colossale come
la Tav persino nel momento in cui si lastrica di sangue? Un serio
partito borghese come il PD non può lasciar spazio a sentimenti emotivi e
neppure a semplici calcoli elettorali. La ragione d'impresa è la sua
unica ragione fondante. Punto.
<br>
<br>Ma Vendola e Ferrero come fanno a continuare in tutta Italia, come
se nulla fosse, a ricercare e praticare l'alleanza col PD? Come fanno a
sostenere la campagna No Tav e allearsi al tempo stesso coi suoi
massacratori? Come fanno a sedere nelle stesse giunte con un partito di
polizia, e a coalizzarsi con questo per le prossime elezioni,
amministrative e nazionali? Dopo aver votato col PD persino la guerra in
Afghanistan, volete allearvi col PD della guerra in Val di Susa?
<br>
<br>Non si può sempre stare coi piedi in tutte le scarpe: o di qua o di
là. SEL e FDS rompano col PD, ovunque. E costruiamo insieme, nelle
lotte, un fronte unico d'azione delle sinistre in alternativa a tutti i
partiti filo Monti e pro Tav. Se non ora quando? </p>
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<p class="firma_newsletter"><b>PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI <br></b></p><p class="firma_newsletter"><b><a href="http://www.pclavoratori.it">http://www.pclavoratori.it</a> - <a href="mailto:info@pclavoratori.it">info@pclavoratori.it</a></b></p>
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<p class="firma_newsletter"><br></p><h3 class="post-title entry-title">
<font size="4"><span style="color:rgb(0,0,0)">Piena solidarietà a Luca Abbà!
</span></font></h3>
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<i><b style="color:rgb(0,0,0)">Comunicato stampa </b></i><br><span style="color:rgb(0,0,0)">Annunciato da mesi dalle sirene della
provocazione di stato come inevitabile, come scientemente ricercato
dalle frange violente dei NO TAV, infine il ferito grave (secondo le
prime indiscrezioni, in condizioni disperate) è arrivato.
Il problema è che non proviene dalle fila dei centurioni in assetto da
guerra che da anni aggrediscono la valle per assicurare ad un pugno di
industriali e banchieri lauti guadagni; la vittima in questione è uno
dei nostri, uno dei compagni più attivi nel movimento, è Luca Abbà, uno
che aveva ben compreso quale parte della barricata difendere.
Oggi all'alba cominciavano le operazioni di esproprio dei terreni
privati per allargare il perimetro del cantiere e puntuali come sempre, i
NO TAV si mobilitavano per disturbare ed impedire la distruzione della
valle.
Luca si arrampicava su un traliccio dell'alta tensione, a 10-15 metri di
altezza; da lì, in diretta su RADIO BLACK OUT, contattato attraverso il
telefonino, lo si sente distintamente urlare che sarebbe stato pronto,
come estremo gesto di difesa, ad aggrapparsi con le mani ai fili
dell'alta tensione, nel tentativo di far desistere la sbirraglia
accorsa sul luogo per farlo scendere. Pochi minuti dopo, coi cani blu
impegnati ad arrampicarsi sbraitando sino a Luca, la tragedia
(attualmente è in coma).</span><br style="color:rgb(0,0,0)">
<br style="color:rgb(0,0,0)"><span style="color:rgb(0,0,0)">
Ora i politicanti e i mass media, i questori e i prefetti, gli operosi
magistrati infami come Caselli, ci martelleranno per settimane cercando
di convincerci che si è trattato di una fatalità, come hanno sempre
fatto, prima e dopo Pinelli volato giù dal terzo piano della questura di
Milano.</span><br style="color:rgb(0,0,0)"><span style="color:rgb(0,0,0)">
No, questo è un tentato omicidio, più precisamente un tentato omicidio di stato, per il quale nessuno pagherà.</span><br style="color:rgb(0,0,0)"><span style="color:rgb(0,0,0)">
E mentre i lavori proseguono passando letteralmente sulle nostre vite,
c'è chi all'interno del movimento vuole fare la lezioncina da anima
bella, biasimando chi pratica forme di resistenza attiva (ma dobbiamo
solo prenderle?), stigmatizzandolo come black block, terrorista,
addirittura infiltrato!</span><br style="color:rgb(0,0,0)">
<br style="color:rgb(0,0,0)"><span style="color:rgb(0,0,0)">
Ma i fatti, che hanno la testa dura, molto più dura dei vostri sproloqui
da benpensanti di sinistra, sono inequivocabili: mentre un vero e
proprio esercito armato fino ai denti ed in numero superiore a quello
impiegato in Afghanistan (dove pare ci sia una guerra di occupazione) ci
fronteggia in Val di Susa permettendo alla TAV di compiersi, il
movimento NO TAV dovrebbe secondo alcuni mettere in atto esclusivamente
pratiche nonviolente, di disobbedienza civile (urca!).</span><br style="color:rgb(0,0,0)"><span style="color:rgb(0,0,0)">
Il risultato è che lo stato e le sue truppe, che non si interrogano
sull'uso della forza, semplicemente la utilizzano, vincono e procedono
come carri armati. Noi, con le nostre bandierine
e i nostri canti, arretriamo mentre il movimento è comunque funestato
da arresti e sangue. La lotta per fermare la TAV, e in generale tutte le
lotte intraprese, non devono essere simboliche, di testimonianza,
ma porsi l'obbiettivo della vittoria.</span><br style="color:rgb(0,0,0)"><span style="color:rgb(0,0,0)">
Con ogni mezzo necessario.</span><br><br>
<div style="background-color:white;font-family:'Lucida Grande',Verdana,Arial,Helvetica,sans-serif;font-size:12px">
<font><b>Partito Comunista del Lavoratori (PCL) sezione "D. Maltoni" Forlì-Cesena</b></font></div><p class="firma_newsletter"><br></p><p class="firma_newsletter"><b><a href="http://pcl-fc.blogspot.com/">http://pcl-fc.blogspot.com/</a><br>
</b></p>
</div><br><br>