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<p class="data_notizia_newsletter">(21 Febbraio 2012) </p>
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<p class="testo_newsletter">Come già a Cagliari, anche oggi a Sassari il
Presidente della Repubblica ha incontrato le contestazioni e le
bandiere del Partito Comunista dei Lavoratori. Dovrà farci l'abitudine,
perchè lo inseguiranno in tutta Italia. La sua pretesa di scrollarsi di
dosso, con qualche battuta, l'accusa di difendere i banchieri, è quella
sì “umoristica”. Un Presidente che ha incentivato e protetto tutte le
finanziarie dettate dalle banche, a garanzia degli 80 miliardi annui di
interessi loro versati, si accontenti del plauso internazionale dei
banchieri: non pretenda di avere quello dei lavoratori. Gli riconosciamo
invece una coerenza di lungo corso: dal 1956 in Ungheria al 2012 in
Italia, Giorgio Napolitano si è sempre contrapposto agli operai. I
benpensanti lo incensano per questo. I comunisti no. </p>
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<div style="color:rgb(255,0,0)" class="colbox">
<p class="firma_newsletter"><b>PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI <br></b></p><p class="firma_newsletter"><b><a href="http://www.pclavoratori.it">http://www.pclavoratori.it</a> - <a href="mailto:info@pclavoratori.it">info@pclavoratori.it</a></b></p>
<p class="firma_newsletter"></p><div style="color:rgb(204,0,0)" class="colbox">
<h1 class="titolo_pagina_newsletter">Giorgio Napolitano il capo dei rinnegati </h1>
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<p class="data_notizia_newsletter">(21 Febbraio 2012) </p>
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<p class="testo_newsletter"><i>Volantino distribuito a Sassari il 21/02/2012
</i><br>
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<br><span style="color:rgb(0,0,0)">Tutta l’attività politica di Giorgio Napolitano è stata indirizzata ad un unico fine:
</span><br style="color:rgb(0,0,0)"><span style="color:rgb(0,0,0)">mettere le briglie al movimento operaio, privarlo della sua
indipendenza politica e teorica per impedirgli di realizzare il suo
compito storico, il rovesciamento rivoluzionario del capitalismo e la
costruzione di una società socialista.
</span><br style="color:rgb(0,0,0)"><span style="color:rgb(0,0,0)">Napolitano, sotto lo stalinismo non ha mai aperto bocca, approvò la
repressione sanguinaria della rivoluzione politica antiburocratica
ungherese, quando la classe operaia dell’Ungheria organizzata nei suoi
organismi cercò di rovesciare il dominio della burocrazia parassita.
</span><br style="color:rgb(0,0,0)"><span style="color:rgb(0,0,0)">All’interno del Partito Comunista Italiano a lavorato per soffocare
la lotta politica di coloro che in tutti i modi cercavano di mantenere
ancorato quel partito alla classe salariata ed alle masse popolari.
</span><br style="color:rgb(0,0,0)"><span style="color:rgb(0,0,0)">Negli anni sessanta, sotto la guida dello stalinista Giorgio
Amendola, si batterà per l’unificazione col PSI ormai completamente
subalterno alla Democrazia Cristiana ed alla borghesia dello stato
italiano.
</span><br style="color:rgb(0,0,0)"><span style="color:rgb(0,0,0)">Con l’esplosione delle lotte studentesche e operaie nel biennio
1968-69 si prodigò per ostacolare lo sviluppo di un movimento
studentesco alleato della classe operaia e per riportare le lotte
operaie sotto il rigido controllo della burocrazia sindacale stalinista e
socialdemocratica.
</span><br style="color:rgb(0,0,0)"><span style="color:rgb(0,0,0)">In occasione del referendum sulla scala mobile, voluto da Enrico
Berlinguer, lavorò fino all’ultimo per contrastarlo. I dirigenti del PCI
lombardo, che a lui facevano riferimento, si avvilupparono
nell’alleanza col PSI craxiano tanto che furono fra i primi ad incappare
in tangentopoli.
</span><br style="color:rgb(0,0,0)"><span style="color:rgb(0,0,0)">Giorgio Napolitano sempre fedele alla burocrazia usurpatrice del Cremlino, sempre fedele alla borghesia.
</span><br style="color:rgb(0,0,0)"><span style="color:rgb(0,0,0)">Da presidente della repubblica ha tutelato sino alla fine il governo
Berlusconi, quando poi quest’ultimo si è rivelato inadeguato a
realizzare le misure contenute nella lettera della BCE del 4 agosto 2012
è stato il regista della cospirazione antidemocratica e antipopolare
che ha portato al governo il professor Stoccafisso Monti.
</span><br style="color:rgb(0,0,0)"><span style="color:rgb(0,0,0)">Ma la battaglia di piazza del 12-13 febbraio scorso combattuta ad
Atene e in tutta la Grecia sta procurando gli incubi a Napolitano e
all’aristocrazia finanziaria europea.
</span><br style="color:rgb(0,0,0)"><span style="color:rgb(0,0,0)">Purtroppo il cretinismo parlamentare ed il feticismo
istituzionalista di cui Giorgio Napolitano è stato sempre il campione,
bloccano vasti settori della sinistra. Ed è proprio facendo leva sul
cretinismo e sul feticismo che Napolitano tiene sotto il tallone la
Federazione della Sinistra e SEL.
</span><br style="color:rgb(0,0,0)"><span style="color:rgb(0,0,0)">Ai compagni e alle compagne, che ancora militano in quei partiti,
non vi basta aver scoperto che Napolitano ha portato lo stato italiano
alla guerra della Nato contro il popolo libico. Non aspettate a
convincervi di che pasta è fatto il “Migliorista”, quando si comporterà
come il capo del governo tedesco il socialdemocratico Friedrich Ebert e
del ministro degli Interni, il socialdemocratico Noske le cui mani sono
sporche del sangue di Rosa Luxemburg e di Karl Liebknecht, perché
allora, forse, sarà troppo tardi.
</span><br style="color:rgb(0,0,0)">
<br style="color:rgb(0,0,0)"><b><span style="color:rgb(0,0,0)">Via Giorgio Napolitano rinnegato del socialismo e nemico della classe lavoratrice
</span></b><br>
<br><b><font size="4">Coordinamento regionale del Partito Comunista dei Lavoratori per la IV Internazionale </font></b></p>
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<p class="firma_newsletter"><br></p>
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