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<h1 class="titolo_pagina_newsletter"><span style="color: rgb(204, 0, 0);">PAOLO FERRERO RILANCIA LA ALLEANZA COL CENTROSINISTRA
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<p class="data_notizia_newsletter">(18 Settembre 2011) </p>
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<br>L'intervista rilasciata da Paolo Ferrero a Il Manifesto di oggi (<i>18 settembre</i>) è molto significativa.
<br>
<br>Dopo la celebrazione del patto di governo del centrosinistra siglato
a Vasto fra Bersani, Di Pietro e Vendola, la Federazione della Sinistra
teme di essere scaricata dal nuovo Ulivo in occasione delle prossime
elezioni politiche. E si affretta a chiedere conferma degli accordi già
raggiunti a suo tempo col PD. Chiede Ferrero:” L'Ulivo è disponibile
come lo erano i partiti che l'hanno fondato a fare l'accordo con noi?”
Il senso dell'intervista sta tutto in questo messaggio.
<br>
<br>L'argomentazione di Ferrero è molto confusa. Da un lato afferma che
“la Fds non vuole partecipare all'Ulivo ma costruire una nuova
sinistra”. Dall'altro propone all'Ulivo di definire un programma comune
di governo attraverso le cosiddette “primarie di programma”. Infine
dichiara che “L'accordo con l'Ulivo per battere le destre vale a
prescindere” dal programma e dalle stesse primarie di programma. Capisca
chi può.
<br>
<br>Ma se l'argomentazione è confusa, l'intento è molto chiaro. La
Federazione della sinistra vuole un accordo “a prescindere” col
centrosinistra per puntare alla soglia del 2% e al ritorno in
Parlamento. L'accordo prevede necessariamente la convergenza della FDS
sul candidato premier del Centrosinistra e la formale sottoscrizione del
suo programma. L'accordo dunque investe necessariamente il rapporto col
nuovo governo: non l'ingresso della FDS nell'esecutivo, che Bersani
rifiuterebbe, ma un “leale” sostegno parlamentare al governo per la
legislatura. Ciò che peraltro Grassi, Diliberto, Salvi e Patta- soci
della FDS- esplicitano da tempo con minori scrupoli e pudore.
<br>
<br>In sintesi: la FDS chiede al centrosinistra.. di poter sostenere il
suo futuro governo antioperaio e imperialista con un proprio gruppo
parlamentare. Come già aveva fatto il PRC nel 96/98 ( votando il lavoro
interinale, i campi lager per i migranti, le finanziarie lacrime e
sangue per “entrare in Europa”). <b>E' questa la “svolta a sinistra” che
Ferrero aveva promesso ai militanti del PRC?
</b><br>
<br><b>Certo, il fatto che questa alleanza col centrosinistra venga
rilanciata proprio nel momento della massima subordinazione del PD al
programma dei banchieri( e del suo massimo coinvolgimento tangentizio),
dimostra sicuramente che essa è davvero “a prescindere”:.. dalle ragioni
dei lavoratori e della decenza.
</b><br>
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