<div style="color: rgb(204, 0, 0);" class="colbox">
<h1 class="titolo_pagina_newsletter">“Funzionario scomodo della CGIL protesta contro la Lega”
<br>Licenziato </h1>
</div>
<div class="colbox">
<h1 class="sottotitolo_pagina_newsletter">Il compagno della sezione di Parma del PCL Mauro Caffo
<br>che contestava l' assurda pagliacciata della Lega denominata "Giro
della Padania", prima viene fermato e poi licenziato dalla CGIL </h1>
</div>
<div class="colbox">
<p class="data_notizia_newsletter">(17 Settembre 2011) </p>
</div>
<div class="colbox">
<p class="info_o_sintesi_newsletter"><b>La sua lettera, la risposta del sindacato, la replica della sezione del PCL e alcuni comunicati di solidarietà </b></p>
</div>
<div class="colbox">
<div class="img_supcenter">
<div class="img_dida" style="width:300px;">
<br>
</div>
</div>
<p class="testo_newsletter">Sono il funzionario CGIL coinvolto nei tafferugli dello scorso 08 settembre a
<br>Salsomaggiore. La mia vicenda, balzata agli onori della cronaca
nazionale come un qualcosa di fuori dal comune, e che ha lasciato tutti
basiti, ha creato un terremoto mediatico durato poche ore.
<br>Come è noto la vicenda in sè per sé quasi banale, è stata riportata
su quasi tutti i quotidiani nazionali. Perché? La risposta è semplice e
scontata: Un funzionario della CGIL non può permettersi di esporsi in
questo modo, ne va l’immagine dell’organizzazione.
<br>Fortunatamente la dinamica dei fatti accaduti quel pomeriggio, è
molto chiara, anche grazie alle registrazioni video, facilmente
reperibili anche su internet. Quel giorno insieme ad altri compagni ci
siamo ritrovati per attuare un’azione pacifica di dissenso nei confronti
di una manifestazione che aveva ben poco di sportivo e molto di mera
propaganda politica, a tal proposito ci tengo a specificare che i
partecipanti alla competizione sono vittime come tutti, ma anche
complici, in quanto avevano comunque la possibilità di rifiutarsi di
partecipare. La protesta si stava risolvendo come nel più classico dei
modi, come spesso avviene nelle manifestazioni non violente, quando un
gruppo di persone non identificate, ha preso parte allo sgombro del
presidio, e con insulti e violenza fisica, ha cominciato a creare
disordine e tensione, sotto lo sguardo compiacente delle forze
dell’ordine presenti, e reputate a mantenere l’ordine pubblico.
<br>Tutto ciò è durato pochi, ma molto concitati attimi, sinchè mi sono
sentito strattonare e sono caduto a terra, con un uomo dell’arma.
Immediatamente dopo, senza nemmeno avere il tempo di realizzare ciò che
era accaduto, mi sono ritrovato afferrato da due uomini in borghese che,
senza essersi identificati, pretendevano di portarmi via.
<br>Vengo strattonato e trattato come un pericoloso criminale, tutto ciò
sotto l’occhio vigile delle telecamere e dei fotografi, con le
conseguenze mediatiche e “politiche” a tutti note con grave
compromissione della mia immagine, sia pubblica che privata. Ci tengo a
specificare che attualmente a mio carico non esite alcuna imputazione,
attendo a riguardo l’esito degli eventi, ed eventuali notifiche da parte
degli organi preposti. </p><p class="testo_newsletter"><br>Quello che credo sia importante sottolineare in questa mia vicenda, e
che spero faccia riflettere, è il comportamento adottato da parte della
CGIL nei miei confronti. Come è noto, è stato immediatamente emanato un
comunicato stampa in cui il sindacato si diceva completamente estraneo
alla vicenda accaduta, tutto ciò senza nemmeno avermi dato la
possibilità di chiarire l’accaduto, confrontandomi con i compagni per
fornire la mia versione dei fatti.
<br>Non ho alcun rimorso rispetto a quanto accaduto, in quanto penso sia
palese che io non abbia colpe, ma come esponente di un sindacato, in
special modo della CGIL la cui storia è di lotta attiva, per la difesa
dei diritti dei lavoratori e come militante del Partito Comunista dei
Lavoratori è per me un dovere nei confronti di chi, prima di me non ha
esitato ad esporsi, a lottare anche a rischio di perdere la libertà e di
trovarsi
isolato, intraprendere azioni che siano di rottura con il servilismo
di chi invece di difendere i nostri diritti è schiavo e servo della
classe dirigente ed economica di questo nostro povero e martoriato
Paese. <br></p><p class="testo_newsletter">La mancanza di democrazia all’interno della CGIL è ormai
evidente, la sudditanza di questo sindacato nei confronti delle
scellerate azioni antisindacali di questo governo, (non ultimi gli
articoli contro il diritto del lavoro inseriti nella manovra economica
appena varata) anch’esso ha contribuito a darmi la forza e il coraggio
di intraprendere la mia azione. Si tenta in tutti i modi di mettere a
tacere la voce del dissenso, di far finta che non esista, quando al
contrario è sempre più forte e chiede una spaccatura nell’attuale
sistema, e proprio ciò che è accaduto lo scorso 8 settembre a
Salsommaggiore in occasione dell’iniziativa di propaganda, attuata dalla
Lega Nord col “giro di padania” ha fornito l’occasione di portare alla
luce un conflitto sociale, economico e politico che ormai da tempo cova
all’interno della nostra società.
<br>Manifestazioni sportive organizzate con l’unico scopo di distogliere
l’attenzione dalle condizioni socioeconomiche del nostro paese, per
cercare di rilanciare l’immagine di un partito che negli ultimi 15 anni
ha contribuito ad impoverire il popolo italiano, sostenendo il governo
Berlusconi, lanciando da sempre proclami razzisti e di divisione
sociale, mi hanno dato l’occasione per far venire alla luce la voce di
chi, ha ancora il coraggio di dire NO!!!!
<br>
<br><b>Mauro Caffo
</b><br>
<br>
<br><b>LA REPLICA DEL SINDACATO</b> - da La Repubblica
<br>
<br>La Cgil di Parma risponde a Mauro Caffo: "A proposito di quanto
successo a seguito dei fatti occorsi in occasione del Giro della Padania
a Salsomaggiore lo scorso 8 settembre, Cgil e FP Cgil di Parma
ritengono necessario rimarcare la propria presa di distanza dalle
modalità della protesta, che ha visto coinvolto inopportunamente un
funzionario della categoria del pubblico impiego. Mauro Caffo,
lavoratore di una cooperativa sociale in distacco temporaneo alla FP
Cgil provinciale, in prova dal 1° luglio al 31 dicembre 2011, non è
stato licenziato, contrariamente a quanto lui stesso afferma. Egli
conserva infatti (art. 31 &#65533;" L.300/70) il proprio posto di
lavoro presso lazienda di provenienza, ma la categoria, daccordo con la
Cgil, ha ritenuto necessario revocare il distacco sindacale valutando il
suo comportamento non coerente alle regole e ai valori definiti dallo
Statuto dellorganizzazione e quindi sono venuti meno i presupposti che
avevano motivato il distacco. La decisione di revoca del distacco è
avvenuta il 12 settembre dopo aver ascoltato più volte il lavoratore. Un
sindacato responsabile come la Cgil con tutte le sue categorie, attua
forme di protesta anche dure, come occupazioni di aziende o blocchi
stradali, qualora ritenga messi in discussione posti di lavoro,
occupazione o diritti, ma sempre nel rispetto delle leggi. Chi, stando
dentro la Cgil, decide di non rispettare questi orientamenti, non può
che assumersene la responsabilità e accettarne le conseguenze. Questo
non vuol dire mancanza di democrazia, ma esattamente il contrario. Sono
le grandi battaglie a fianco dei lavoratori, compreso lultimo sciopero
del 6 settembre che attestano quanto tutta la Cgil sia un sindacato
libero e democratico senza alcuna sudditanza ne nei confronti di poteri
forti ne dei partiti".
<br>(15 settembre 2011)
<br>
<br>
<br><b>SOLIDARIETA’ AL COMPAGNO DELLA CGIL
</b><br>
<br>In merito alle contestazioni avvenute ieri in occasione della tappa
<br>parmigiana del “Giro della Padania”, manifestazione sportiva organizzata
<br>con il sostegno e l’appoggio della Lega Nord, il Partito Comunista dei
<br>Lavoratori di Parma desidera esprime il suo appoggio e la sua solidarietà al
<br>funzionario della CGIL che, suo malgrado, si è ritrovato coinvolto nei
<br>tafferugli.
<br>Il PCL sezione di Parma, si trova in totale disaccordo con la posizione
<br>assunta dalla segreteria della locale sezione della CGIL. In un comunicato
<br>diffuso in data odierna, dalla stessa organizzazione sindacale, si critica
<br>apertamente il comportamento del funzionario, e se ne prendono le
<br>distanze, senza, per altro, avere ancora accertato la dinamica reale dei
<br>fatti, e dato modo al funzionario coinvolto di fornire la sua versione dei
<br>fatti, come sarebbe opportuno accadesse.
<br>Molti militanti del PCL erano presenti per sostenere la mobilitazione che
<br>accompagnava l’evento sportivo (di chiara matrice politica), e già più volte
<br>contestato, come testimoniano i fatti avvenuti nelle precedenti tappe e
<br>già alla partenza della tappa con arrivo a Salsomaggiore. Purtroppo si è
<br>messo l’accento su ciò che è accaduto ad un singolo individuo piuttosto
<br>che analizzare i fatti nella loro interezza, ponendo particolare attenzione
<br>alla gestione dell’ordine pubblico, permettendo a persone non
<br>appartenenti a nessuna associazione o partito politico, di creare occasioni
<br>di disordine pubblico, che hanno poi coinvolto anche chi era intervenuto
<br>per manifestare pacificamente il proprio dissenso, in un clima di assoluta
<br>non violenza.
<br>Ci auguriamo che la segreteria della locale sezione della CGIL svolga al più
<br>presto un’indagine approfondita atta a verificare con attenzione
<br>l’accaduto, dando a tutti i soggetti coinvolti la possibilità di fornire una
<br>dettagliata descrizione dei fatti, anche avvalendosi delle registrazioni
<br>video, in cui appaiono palesi le azioni di contestazioni di frange di
<br>provocatori infiltratesi tra i manifestanti, e non prontamente isolate dalle
<br>forze dell’ordine presenti, reputate a mantenere l’ordine pubblico.
<br>
<br>
<br><font size="4"><b><span style="color: rgb(255, 0, 0);">Partito Comunista dei Lavoratori Parma </span></b></font></p><p class="testo_newsletter"><font size="4"><b><a href="http://comunistilavoratoriparma.splinder.com/">http://comunistilavoratoriparma.splinder.com/</a></b></font><br>
<br>
<br><b style="color: rgb(0, 0, 0);">SOLIDARIETA’ AL COMPAGNO MAURO
</b><br>
<br>In merito a quanto successo in occasione del passagio del cosidetto “Giro della Padania”
<br>nella nostra provincia, i firmatari di questo appello vogliono esprimere completa solidarietà
<br>al compagno Mauro Caffo che con altri compagni stava protestando contro una gara
<br>ciclistica che di sportivo non ha nulla e che la Lega Nord usa per diffondere il suo
<br>populismo mentre a Roma è corresponsabile di una manovra finanziaria da macelleria
<br>sociale che la stessa CGIL sta contrastando. Come firmatari siamo assolutamente contrari
<br>al provvedimento di sospensione del distacco preso nei confronti del compagno Mauro
<br>principalmente perché preannunciato a mezzo stampa precorrendo le stesse decisioni
<br>della categoria ( F P ) e senza aver considerato a fondo quello che è realmente successo.
<br>Consideriamo questa una operazione squisitamente politica che ha l’obbiettivo di
<br>spegnere ogni voce dissonante interna alla CGIL. Non ci stiamo, chiediamo il ritiro del
<br>provvedimento e invitiamo le delegate, i delegati, le iscritte, gli iscritti ad aderire a questo
<br>appello
<br></p><p class="testo_newsletter">I firmatari:
<br>Ugo Bertinelli dir. Prov. CGIL
<br>Marco Cleri dir. Prov. CGIL
<br>Tiziano Peracchi dir. Prov. CGIL
<br>Walter Aiello dir. Prov. CGIL
<br>Massimiliano Bocchi dir. Prov. CGIL
<br>Andrea Mozzoni dir. Prov. FIOM-CGIL
<br>Paolo Bettuzzi dir. Prov. FIOM-CGIL
<br>Marco Trapassi dir. Prov. FISAC-CGIL
<br></p><p class="testo_newsletter"><b><font size="4">Per adesioni scrivere a <a href="mailto:mrcwtsn@gmail.com">mrcwtsn@gmail.com</a></font></b><br>
<br>_____________________
<br>
<br>Come dirigenti del Prc di Parma esprimiamo tutta la nostra solidarietà al compagno della CGIL Mauro Caffo (leggi).
<br>Ancora una volta la CGIL, con scuse pretestuose, compie gravi atti
politici di repressione del dissenso interno. Non è la prima volta che
viene revocato il distacco ad un sindacalista con motivazioni
assolutamente pretestuose, andando a colpire chi porta avanti una
battaglia di opposizione all'interno della CGIL così come successo, per
fare alcuni nomi, a Osvaldo Celano, Ezio Casagranda, Ciro Crescentini.
<br>Questa volta è avvenuto a Parma, dove Mauro, funzionario sindacale
della FP CGIL, è stato sospeso dal proprio ruolo per aver partecipato
alla contestazione del cosiddetto “giro della padania”, evento
ciclistico promosso dalla Lega Nord.
<br>Senza nemmeno accertare quanto effettivamente avvenuto in occasione
della contestazione, la CGIL di Parma ha immediatamente accusato,
attraverso un comunicato stampa, il compagno di essersi reso partecipe
di un fatto esecrabile per poi procedere, qualche giorno dopo, al
provvedimento di sospensione.
<br>A nulla son serviti i video e le testimonianze che chiariscono la
reale dinamica dei fatti: Mauro è stato spinto e strattonato da un
carabiniere durante alcuni attimi di tensione creati da un gruppo di
simpatizzanti della Lega attraverso insulti e provocazioni.
<br>Il provvedimento preso dai dirigenti CGIL e FP CGIL si inserisce in
quella campagna, interna al sindacato, fatta di allontanamenti forzati e
espulsioni di quei sindacalisti e funzionari più conflittuali, distanti
dalla logica della concertazione e maggiormente attivi nelle lotte.
<br>Stupisce anche il silenzio della Cgil Che Vogliamo di Parma, area
sindacale che, tra le altre cose, si batte per una maggiore democrazia
interna nella CGIL. Quello che occorre è invece una chiara presa di
posizione in difesa di Mauro, così come è necessaria una campagna per il
suo reintegro. Se su questi avvenimenti non si dice nulla, quale è
allora il significato della battaglia interna per un sindacato
democratico e combattivo?
<br>
<br>Andrea Davolo, Presidente CPF di Parma (nella foto)
<br>Daniele Chiavelli, segretario Circolo PRC Sorelle Musci – Parma
<br>Filippo Agazzi, membro CPF Parma
<br>Federico Toscani, membro CPF Parma
<br>Nando De Marco, membro CPF Parma
<br>Deborah Pezzani, membro CPF Parma
<br>Pietro Previtera, membro CPF Parma
<br>__________
<br>
<br>
<br>Il Partito della rifondazione comunista esprime piena solidarietà al
compagno Mauro Caffo, vittima di una vergognosa campagna diffamatoria
da parte di un pezzo della stampa nazionale e locale.
<br>Mauro era con noi, a compiere un'azione non violenta di resistenza
passiva contro la vergogna chiamata giro della padania; ribadiamo
conforza che nulla di violento è avvenuto, se non il comportamento
"strano" di alcuni ciclisti dilettanti che, invece di battere le mani al
passaggio dei corridori, si sono unicamente preoccupati di insultare,
sputare addosso, spingere e picchiare coloro che manifestavano nel modo
più pacifico, nel silenzio ed inerzia conniventi di una cospicua parte
delle forze dell' ordine presenti. Ancora una volta, la verità viene
ribaltata, come dimostra un video de "il fatto quotidiano" pubblicato
nei giorni scorsi e passato sotto silenzio.
<br>Auspichiamo che la Giustizia faccia il suo corso, ristabilendo la
verità: violenti sono coloro che stanno cercando di fare massacro delle
regole della nostra democrazia, tra cui il diritto di esprimere il
dissenso.
<br>
<br>Paola Varesi – segretaria provinciale
<br>Francesco Samuele – segreteria provinciale
<br>responsabile lavoro – welfare - economia
<br>
<br>_____________________
<br>
<br><b>IL VIDEO:
</b><br>
<br><a href="http://tv.repubblica.it/edizione/parma/giro-padania-disordini-nel-parmense/75674?video%20">http://tv.repubblica.it/edizione/parma/giro-padania-disordini-nel-parmense/75674?video </a></p>
</div>
<div style="color: rgb(255, 0, 0);" class="colbox">
<p class="firma_newsletter"><b>PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI <br></b></p><p class="firma_newsletter"><b><a href="http://www.pclavoratori.it">http://www.pclavoratori.it</a> - <a href="mailto:info@pclavoratori.it">info@pclavoratori.it</a></b></p>
<p class="firma_newsletter"><b>Sez. prov. di Bologna</b></p><p class="firma_newsletter"><b><a href="http://sites.google.com/site/pclbologna">http://sites.google.com/site/pclbologna</a> - <a href="mailto:pcl.bologna@virgilio.it">pcl.bologna@virgilio.it</a><br>
</b></p>
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