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<p class="testo_newsletter">Quando sedeva nel governo Prodi, col
ministro Bonino, il Partito radicale non solo votava tranquillamente
leggi finanziarie che garantivano alla Chiesa l'esenzione dell'ICI, ma
votava addirittura l'abbassamento dell'IRES sui profitti di imprese e
banche- incluse naturalmente quelle cattoliche- dal 34% al 27%. Il fatto
che adesso, all'opposizione, rivendichi l'applicazione dell'ICI sui
beni ecclesiastici è in sé positivo. Ma occorre essere coerenti. L'ICI
va applicata integralmente e non solo “a metà”( come chiede il PR).
Vanno abrogate la non meno scandalosa esenzione dall'IVA e tutte le
regalie fiscali del passato. Va cancellata la truffa dell'8 per mille.
Vanno abbattuti i finanziamenti pubblici a scuole, università, cliniche
cattoliche. Vanno recuperate al controllo pubblico le enormi proprietà
finanziarie e immobiliari del clero. E soprattutto le risorse enormi
così risparmiate vanno riconsegnate ai beni comuni, ai servizi sociali,
al lavoro.
<br>Ma si può chiedere un simile programma ad un partito liberista come
il PR, che si candida a rigovernare con un PD confindustriale?
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