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<p class="info_o_sintesi_newsletter">comunicato stampa PCL </p>
</div>
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<p class="testo_newsletter">
<br>Utilizzando la vergognosa sudditanza della CGIL verso industria e
banche, il governo trova la forza di una dichiarazione di guerra alla
maggioranza della società italiana. Venti miliardi di tagli sociali,
liberalizzazione dei licenziamenti, privatizzazione di beni e servizi,
revisione liberista della Costituzione, significano esattamente questo.
Il fatto che ciò avvenga per mano di un governo del malaffare, per di
più sconfessato dal voto popolare, misura l'enormità della provocazione ;
ma anche la connivenza “tricolore” delle “opposizioni” parlamentari:
che per conto dei banchieri italiani ed europei avevano richiesto
pubblicamente, non a caso, una manovra “più rigorosa”.
<br>
<br>Questa valanga non può essere arrestata con mezzi ordinari, ma solo
da una straordinaria mobilitazione di massa che blocchi l'Italia sino al
ritiro della manovra. Tutte le sinistre politiche, sindacali, di
movimento hanno il dovere di realizzare il più ampio fronte unico di
lotta contro il governo e l'intero fronte confindustriale, puntando
apertamente alla sollevazione popolare: l'unico evento che possa
cambiare alla radice l'agenda politica italiana. Fuori da questo
scenario, il movimento operaio rischia un'autentica regressione storica
della propria condizione. </p>
</div>
<div style="color: rgb(255, 0, 0);" class="colbox">
<p class="firma_newsletter"><b>PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI <br></b></p><p class="firma_newsletter"><b><a href="http://www.pclavoratori.it">http://www.pclavoratori.it</a> - <a href="mailto:info@pclavoratori.it">info@pclavoratori.it</a></b></p>
<p class="firma_newsletter"><br></p><p class="firma_newsletter"><font size="6"><b>DOBBIAMO FERMARLI!</b></font></p><p class="firma_newsletter"><b>aderisci all'appello seguente mandando una mail a</b></p><a href="mailto:appello.dobbiamofermarli@gmail.com"><font size="4">appello.dobbiamofermarli@gmail.com</font></a><br>
<br><span style="color: rgb(0, 0, 0);">5 proposte per un fronte comune contro il governo unico delle banche.
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Ci incontriamo il 1° ottobre a Roma.
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">E’ da più di un anno che in Italia cresce un movimento di lotta
diffuso. Dagli operai di Pomigliano e Mirafiori agli studenti, ai
precari della conoscenza, a coloro che lottano per la casa, alla
mobilitazione delle donne, al popolo dell’acqua bene comune, ai
movimenti civili e democratici contro la corruzione e il berlusconismo,
una vasta e convinta mobilitazione ha cominciato a cambiare le cose.
(...)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">E’ andato in crisi totalmente il blocco sociale e politico e
l’egemonia culturale che ha sostenuto i governi di destra e di
Berlusconi. La schiacciante vittoria del sì ai referendum è stata la
sanzione di questo processo e ha mostrato che la domanda di cambiamento
sociale, democrazia e di un nuovo modello di sviluppo economico, ha
raggiunto la maggioranza del Paese.
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">A questo punto la risposta del palazzo è stata di chiusura totale.
Mentre si aggrava e si attorciglia su se stessa la crisi della destra e
del suo governo, il centrosinistra non propone reali alternative e così
le risposte date ai movimenti sono tutte di segno negativo e
restauratore. In Val Susa un’occupazione militare senza precedenti,
sostenuta da gran parte del centrodestra come del centrosinistra, ha
risposto alle legittime rivendicazioni democratiche delle popolazioni.
Le principali confederazioni sindacali e la Confindustria hanno
sottoscritto un accordo che riduce drasticamente i diritti e le libertà
dei lavoratori, colpisce il contratto nazionale, rappresenta
un’esplicita sconfessione delle lotte di questi mesi e in particolare di
quelle della Fiom e dei sindacati di base. Infine le cosiddette “parti
sociali” chiedono un patto per la crescita, che riproponga la stangata
del 1992. Si riducono sempre di più gli spazi democratici e così la
devastante manovra economica decisa dal governo sull’onda della
speculazione internazionale, è stata imposta e votata come uno stato di
necessità.
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Siamo quindi di fronte a un passaggio drammatico della vita sociale e
politica del nostro Paese. Le grandi domande e le grandi speranze delle
lotte e dei movimenti di questi ultimi tempi rischiano di infrangersi
non solo per il permanere del governo della destra, ma anche di fronte
al muro del potere economico e finanziario che, magari cambiando cavallo
e affidando al centrosinistra la difesa dei suoi interessi, intende far
pagare a noi tutti i costi della crisi.
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Nell’Unione europea la costruzione dell’euro e i patti di stabilità
ad esso collegati, hanno prodotto una dittatura di banche e finanza che
sta distruggendo ogni diritto sociale e civile. La democrazia viene
cancellata da questa dittatura perché tutti i governi, quale che sia la
loro collocazione politica, devono obbedire ai suoi dettati. La
punizione dei popoli e dei lavoratori europei si è scatenata in Grecia e
poi sta dilagando ovunque. La più importante conquista del continente,
frutto della sconfitta del fascismo e della dura lotta per la democrazia
e i diritti sociali del lavoro, lo stato sociale, oggi viene venduta
all’incanto per pagare gli interessi del debito pubblico che, a loro
volta, servono a pagare i profitti delle banche. Di quelle banche che
hanno ricevuto aiuti e finanziamenti pubblici dieci volte superiori a
quelli che oggi si discutono per la Grecia.
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Questo massacro viene condotto in nome di una crescita e di una
ripresa che non ci sono e non ci saranno. Intanto si proclamano come
vangelo assurdità mostruose: si impone la pensione a 70 anni, quando a
50 si viene cacciati dalle aziende, mentre i giovani diventano sempre
più precari. Chi lavora deve lavorare per due e chi non ha il lavoro
deve sottomettersi alle più offensive e umilianti aggressioni alla
propria dignità. Le donne pagano un prezzo doppio alla crisi, sommando
il persistere delle discriminazioni patriarcali con le aggressioni delle
ristrutturazioni e del mercato. Tutto il mondo del lavoro, pubblico e
privato, è sottoposto a una brutale aggressione che mette in discussione
contratti a partire da quello nazionale, diritti e libertà, mentre
ovunque si diffondono autoritarismo padronale e manageriale. L’ambiente,
la natura, la salute sono sacrificate sull’altare della competitività e
della produttività, ogni paese si pone l’obiettivo di importare di meno
ed esportare di più, in un gioco stupido che alla fine sta lasciando
come vittime intere popolazioni, interi stati. L’Europa reagisce alla
crisi anche costruendo un apartheid per i migranti e alimentando
razzismo e xenofobia tra i poveri, avendo dimenticato la vergogna di
essere stato il continente in cui si è affermato il nazifascismo, che
oggi si ripresenta nella forma terribile della strage norvegese.
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Il ceto politico, quello italiano in particolare coperto di piccoli e
grandi privilegi di casta, pensa di proteggere se stesso facendosi
legittimare dai poteri del mercato. Per questo parla di rigore e
sacrifici mentre pensa solo a salvare se stesso. Centrodestra e
centrosinistra appaiono in radicale conflitto fra loro, ma condividono
le scelte di fondo, dalla guerra, alla politica economica liberista,
alla flessibilità del lavoro, alle grandi opere.
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">La coesione nazionale voluta dal Presidente della Repubblica è per
noi inaccettabile, non siamo nella stessa barca, c’è chi guadagna ancora
oggi dalla crisi e chi viene condannato a una drammatica povertà ed
emarginazione sociale.
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Per questo è decisivo un autunno di lotte e mobilitazioni. Per il
mondo del lavoro questo significa in primo luogo mettere in discussione
la politica di patto sociale, nelle sue versioni del 28 giugno e del
patto per la crescita. Vanno sostenute tutte le piattaforme e le
vertenze incompatibili con quella politica, a partire da quelle per
contratti nazionali degni di questo nome e inderogabili, nel privato
come nel pubblico.
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Tutte e tutti coloro che in questi mesi hanno lottato per un
cambiamento sociale, civile e democratico, per difendere l’ambiente e la
salute devono trovare la forza di unirsi per costruire un’alternativa
fondata sull’indipendenza politica e su un programma chiaramente
alternativo a quanto sostenuto oggi sia dal centrodestra, sia dal
centrosinistra. Le giornate del decennale del G8 a Genova, hanno di
nuovo mostrato che esistono domande e disponibilità per un movimento di
lotta unificato.
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Per questo vogliamo unirci a tutte e a tutti coloro che oggi, in
Italia e in Europa, dicono no al governo unico delle banche e della
finanza, alle sue scelte politiche, al massacro sociale e alla
devastazione ambientale.
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Per questo proponiamo 5 punti prioritari, partendo dai quali costruire l’alternativa e le lotte necessarie a sostenerla:
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">1. Non pagare il debito. Bisogna colpire a fondo la speculazione
finanziaria e il potere bancario. Occorre fermare la voragine degli
interessi sul debito con una vera e propria moratoria. Vanno
nazionalizzate le principali banche, senza costi per i cittadini, vanno
imposte tassazioni sui grandi patrimoni e sulle transazioni finanziarie.
La società va liberata dalla dittatura del mercato finanziario e delle
sue leggi, per questo il patto di stabilità e l’accordo di Maastricht
vanno messi in discussione ora. Bisogna lottare a fondo contro
l’evasione fiscale, colpendo ogni tabù, a partire dall’eliminazione dei
paradisi fiscali, da Montecarlo a San Marino. Rigorosi vincoli pubblici
devono essere posti alle scelte e alle strategie delle multinazionali.
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">2. Drastico taglio alle spese militari e cessazione di ogni
missione di guerra. Dalla Libia all’Afghanistan. Tutta la spesa pubblica
risparmiata nelle spese militari va rivolta a finanziare l’istruzione
pubblica ai vari livelli. Politica di pace e di accoglienza, apertura a
tutti i paesi del Mediterraneo, sostegno politico ed economico alle
rivoluzioni del Nord Africa e alla lotta del popolo palestinese per
l’indipendenza, contro l’occupazione. Una nuova politica estera che
favorisca democrazia e sviluppo civile e sociale.
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">3. Giustizia e diritti per tutto il mondo del lavoro. Abolizione
di tutte le leggi sul precariato, riaffermazione al contratto a tempo
indeterminato e della tutela universale garantita da un contratto
nazionale inderogabile. Parità di diritti completa per il lavoro
migrante, che dovrà ottenere il diritto di voto e alla cittadinanza.
Blocco delle delocalizzazioni e dei licenziamenti, intervento pubblico
nelle aziende in crisi, anche per favorire esperienze di autogestione
dei lavoratori. Eguaglianza retributiva, diamo un drastico taglio ai
superstipendi e ai bonus milionari dei manager, alle pensioni d’oro. I
compensi dei manager non potranno essere più di dieci volte la
retribuzione minima. Indicizzazione dei salari. Riduzione generalizzata
dell’orario di lavoro, istituzione di un reddito sociale finanziato con
una quota della tassa patrimoniale e con la lotta all’evasione fiscale.
Ricostruzione di un sistema pensionistico pubblico che copra tutto il
mondo del lavoro con pensioni adeguate.
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">4. I beni comuni per un nuovo modello di sviluppo. Occorre
partire dai beni comuni per costruire un diverso modello di sviluppo,
ecologicamente compatibile. Occorre un piano per il lavoro basato su
migliaia di piccole opere, in alternativa alle grandi opere, che
dovranno essere, dalla Val di Susa al ponte sullo Stretto, cancellate.
Le principali infrastrutture e i principali beni dovranno essere
sottratti al mercato e tornare in mano pubblica. Non solo l’acqua,
dunque, ma anche l’energia, la rete, i servizi e i beni essenziali.
Piano straordinario di finanziamenti per lo stato sociale, per garantire
a tutti i cittadini la casa, la sanità, la pensione, l’istruzione.
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">5. Una rivoluzione per la democrazia. Bisogna partire dalla lotta
a fondo alla corruzione e a tutti i privilegi di casta, per
riconquistare il diritto a decidere e a partecipare affermando ed
estendendo i diritti garantiti dalla Costituzione. Tutti i beni
provenienti dalla corruzione e dalla malavita dovranno essere incamerati
dallo Stato e gestiti socialmente. Dovranno essere abbattuti
drasticamente i costi del sistema politico: dal finanziamento ai
partiti, al funzionariato diffuso, agli stipendi dei parlamentari e
degli alti burocrati. Tutti i soldi risparmiati dovranno essere devoluti
al finanziamento della pubblica istruzione e della ricerca. Si dovrà
tornare a un sistema democratico proporzionale per l’elezione delle
rappresentanze con la riduzione del numero dei parlamentari. E’
indispensabile una legge sulla democrazia sindacale, in alternativa al
modello prefigurato dall’accordo del 28 giugno, che garantisca ai
lavoratori il diritto a una libera rappresentanza nei luoghi di lavoro e
al voto sui contratti e sugli accordi. Sviluppo dell’autorganizzazione
democratica e popolare in ogni ambito della vita pubblica.
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Questi 5 punti non sono per noi conclusivi od esclusivi, ma sono
discriminanti. Altri se ne possono aggiungere, ma riteniamo che questi
debbano costituire la base per una piattaforma alternativa ai governi
liberali e liberisti, di destra e di sinistra, che finora si sono
succeduti in Italia e in Europa variando di pochissimo le scelte di
fondo.
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Vogliamo trasformare la nostra indignazione, la nostra rabbia, la
nostra mobilitazione, in un progetto sociale e politico che colpisca il
potere, gli faccia paura, modifichi i rapporti di forza per strappare
risultati e conquiste e costruire una reale alternativa.
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Aderiamo sin d’ora, su queste concrete basi programmatiche, alla
mobilitazione europea lanciata per il 15 ottobre dal movimento degli
“indignados” in Spagna. La solidarietà con quel movimento si esercita
lottando qui e ora, da noi, contro il comune avversario.
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Per queste ragioni proponiamo a tutte e a tutti coloro che vogliono
lottare per cambiare davvero, di incontrarci. Non intendiamo mettere in
discussione appartenenze di movimento, di organizzazione, di militanza
sociale, civile o politica. Riteniamo però che occorra a tutti noi fare
uno sforzo per mettere assieme le nostre forze e per costruire un fronte
comune, sociale e politico che sia alternativo al governo unico delle
banche.
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><b><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Per questo proponiamo di incontrarci il 1° ottobre, a Roma, per un
primo appuntamento che dia il via alla discussione, al confronto e alla
mobilitazione, per rendere permanente e organizzato questo nostro punto
di vista.
</span></b><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Vincenzo Achille (studente AteneinRivolta Bari)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Claudio Amato (segr. Gen. Fiom Roma Nord)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Adriano Alessandria (rsu Fiom Lear Grugliasco)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Fausto Angelini (lavoratore Comune di Torino)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Davide Banti (Cobas lavoro privato settore igiene urbana)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Imma Barbarossa (femminista, docente di liceo in pensione)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Giovanni Barozzino (rsu Fiom licenziato Fiat Sata di Melfi)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Giovanna Bastione (disoccupata)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Alessandro Bernardi (comitato acqua, Bologna)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Sergio Bellavita (segr. naz. Fiom)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Sandro Bianchi (ex dirigente Fiom)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Ugo Bolognesi (Fiom Torino)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Salvatore Bonavoglia (Rsu Cobas scuola normale superiore Pisa)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Laura Bottai (impiegata, Filt-Cgil Arezzo)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Massimo Braschi (rsu Filctem TERNA)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Paolo Brini (Comitato Centrale Fiom)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Stefano Brunelli (rsu IRIDE Servizi)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Fabrizio Burattini (direttivo naz. Cgil)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Sergio Cararo (direttore rivista Contropiano)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Carlo Carelli (Rsu Filctem Lodi, CD Cgil Lombardia)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Massimo Cappellini (Rsu Fiom Piaggio)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Francesco Carbonara (Rsu Fiom Om Bari)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Paola Cassino (Intesa Sanpaolo, segr. naz. Cub Sallca)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Stefano Castigliego (Rsu Fiom Fincantieri Marghera – Venezia)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Francesco Chiuchiolo (rsa ARES)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Eliana Como (Fiom Bergamo)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Danilo Corradi (dottorando Università "Sapienza" - Roma)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Gigliola Corradi (Fisac Verona)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Giuseppe Corrado (Direttivo Fiom Toscana)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Giorgio Cremaschi (pres. Comitato centrale Fiom)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Dante De Angelis (ferroviere Orsa)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Riccardo De Angelis (rsu Telecom Italia coord. lav. autoconvocati Roma)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Paolo De Luca (FP Cgil Comune di Torino)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Daniele Debetto (Pirelli Settimo Torinese)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Emanuele De Nicola (segr. Gen. Fiom Basilicata)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Paolo Di Vetta (Blocchi Precari Metropolitani)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Francesco Doro (Rsu OM Carraro Padova, CC Fiom)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Nicoletta Dosio (NO TAV Val Susa)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Valerio Evangelisti (scrittore)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Marco Filippetti (Comitato Romano Acqua Pubblica)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Andrea Fioretti (rsa Flmu Cub Sirti coord. lav. autoconvocati Roma)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Roberto Firenze (rsu Usb Comune di Milano)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Delia Fratucelli (direttivo naz. Slc Cgil)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Ezio Gallori (macchinista in pensione, fondatore del Comu)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Evrin Galesso (studente AteneinRivolta Padova)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Giuliano Garavini (ricercatore universitario)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Michele Giacché (Fincantieri, Comitato Centrale Fiom)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Walter Giordano (rsu Filctem AEM distribuzione Torino)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Federico Giusti (Rsu Cobas comune di Pisa)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Paolo Grassi (Nidil)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Simone Grisa (segr. Fiom Bergamo)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Franco Grisolia (CdGN Cgil),
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Mario Iavazzi (direttivo nazionale Funzione Pubblica Cgil)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Tony Inserra (Rsu Iveco, Comitato Centrale Fiom)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Antonio La Morte (rsu Fiom licenziato Fiat Sata di Melfi)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Massimo Lettieri (segr. Flmu Cub Milano)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Francesco Locantore (direttivo Flc Cgil Roma e Lazio)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Domenico Loffredo (delegato Fiom Pomigliano)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Pasquale Loiacono (rsu Fiom Fiat Mirafiori)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Francesco Lovascio (sindacalista Usb Livorno)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Mario Maddaloni (rsu Napoletanagas, direttivo naz. Filctem Cgil)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Eva Mamini (direttivo naz. Cgil)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Anton Giulio Mannoni (segr. Camera del lavoro di Genova)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Maurizio Marcelli (Fiom nazionale)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Gianfranco Mascia (giornalista)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Adriana Miniati (insegnante in pensione Firenza)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Armando Morgia (Roma Bene Comune)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Antonio Moscato (storico)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Massimiliano Murgo (Flmu Cub Marcegaglia Buildtech, coord. lav. uniti contro la crisi Milano)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Alessandro Mustillo (studente universitario, Roma)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Stefano Napoletano (rsu Fiom Powertrain Torino)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Andrea Paderno (rsu Fiom Same Bergamo)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Alfonsina Palumbo (dir. Fisac Campania)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Alberto Pantaloni (rsu Slc Cgil Comdata, assemblea lav. autoconvocati Torino)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Marcello Pantani (Cobas lavoro privato Pisa)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Massimo Paparella (segreteria Fiom Bari)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Emidia Papi (esecutivo naz. Usb)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Pietro Passarino (segr. Cgil Piemonte)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Matteo Parlati (Rsu Fiom Cgil Ferrari)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Angelo Pedrini (sindacalista Usb Milano)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Licia Pera (sindacalista Usb Sanità)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Alessandro Perrone (Fiom-Cgil, coord. cassintegrati Eaton Monfalcone)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Marco Pignatelli (lavoratore Fiom licenziato Fiat Sata Melfi)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Antonio Piro (rsu Cobas Provincia di Pisa)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Ciro Pisacane (ambientalista)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Rossella Porticati (Rsu Fiom Piaggio)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Pierpaolo Pullini (Rsu Fiom Fincantieri Ancona)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Mariano Pusceddu (rsu Alenia Caselle-Torino, direttivo Fiom Piemonte)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Stefano Quitadamo (Flmu Cub Coordinamento cassintegrati Maflow di Trezzano S/N - Milano)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Margherita Recaldini (rsu Usb Comune di Brescia)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Giuliana Righi (segr. Fiom Emilia Romagna)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Bruno Rossi (portuale, in pensione, Spi-Cgil)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Franco Russo (forum “diritti e lavoro”)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Michele Salvi (rsu Usb Regione Lombardia)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Antonio Saulle (segreteria Camera del Lavoro Trieste)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Marco Santopadre (Radio Città Aperta)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Antonio Santorelli (Fiom Napoli)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Luca Scacchi (ricercatore università, segreteria FLC Valle d’Aosta, direttivo reg. Cgil VdA)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Massimo Schincaglia (Intesa Sanpaolo, segr. naz. Cub Sallca)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Yari Selvatella (giornalista)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Giorgio Sestili (studente AteneinRivolta Roma)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Giuseppe Severgnini (Fiom Bergamo)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Nando Simeone (coord. lav. autoconvocati, direttivo Filcams Cgil Lazio)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Luigi Sorge (Usb Fiat Cassino)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Francesco Staccioli (cassintegrato Alitalia, esecutivo Usb Lazio)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Enrico Stagni (direttivo Cgil Friuli Venezia Giulia)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Antonio Stefanini (direttivo FP Cgil Livorno)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Alessia Stelitano (studente AteneinRivolta Reggio Calabria)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Alioscia Stramazzo (rsa Azienda Gruppo Generali)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Antonello Tiddia (minatore Sulcis Filctem-Cgil)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Fabrizio Tomaselli (esecutivo naz. Usb)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Luca Tomassini (ricercatore precario Cpu Roma)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Laura Tonoli (segreteria Filctem-Cgil Brescia)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Cleofe Tolotta (Rsa Usb Alitalia)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Franca Treccarichi (direttivo FP Cgil Piemonte)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Arianna Ussi (coordinamento precari scuola Napoli)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Luciano Vasapollo (docente università La Sapienza)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Paolo Ventrice (rsu IRIDE Servizi)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Antonella Visintin (ambientalista)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Emiliano Viti (attivista Coord. No Inceneritore Albano - RM)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Antonella Clare Vitiello (studente Ateneinrivolta Roma)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Nico Vox (Rsu Fp-Cgil Don Gnocchi, Milano)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Pasquale Voza (docente Università di Bari)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Anna Maria Zavaglia (insegnante, direttivo nazionale Cgil)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Riccardo Zolia (Rsu Fiom Fincantieri Trieste)
</span><br style="color: rgb(0, 0, 0);"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">Massimo Zucchetti (professore Politecnico Torino) </span>
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