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        <div class="article">
        
                        
                                <div class="headline">
                
                                                <h1 class="title"><font class="Apple-style-span" face="georgia, serif">COMUNICATO SULLA LOTTA ALLA TNT</font></h1></div><div class="faceandtweet"><div style="clear:both;"></div></div><p style="text-align: justify;">
<img src="http://sicobas.org/images/stories/tnt9.jpg" title="lotta tnt" style="float: left; margin-left: 3px; margin-right: 3px;" border="0"><font class="Apple-style-span" size="4" face="georgia, serif">A
tre giorni dall’inizio del picchetto permanente (dopo due giornate di
scioperi e la susseguente repressione dell’azienda che ha lasciato fuori
dal cancello tutti gli iscritti al Cobas) le istituzioni locali hanno
deciso di scendere in campo e anticipare così l’incontro previsto per
venerdì prossimo con la presenza del sottosegretario al Ministero dei
trasporti Giachino (ex-dirigente della TNT, ndr).. Troppo era il danno
provocato dal picchetto, troppo alta la posta in gioco, da un punto di
vista politico ed economico; troppo rischioso ricorrere al mero uso
della forza pubblica per dirimere (ovviamente a senso unico) la
questione.</font></p>
<p style="text-align: justify;"><font class="Apple-style-span" size="4" face="georgia, serif">E’ stata così convocata una riunione in
prefettura presenti i dirigenti delle cooperative e della TNT, esponenti
del consiglio comunali fra cui il sindaco, funzionari della provincia,
il console egiziano, la questura e le OO.SS (Si.Cobas, CGIL, CISL) con i
delegati dei lavoratori (tutti Si.Cobas).</font></p>
<p style="text-align: justify;"><font class="Apple-style-span" size="4" face="georgia, serif">Oggetto del contendere: 1) l’imposizione
del rispetto del CCNL da parte della Gesco 2) Il reintegro nel sito di
Piacenza degli operai in sciopero.</font></p>
<p style="text-align: justify;"><font class="Apple-style-span" size="4" face="georgia, serif">Risparmiamo ovviamente ai lettori la
verbalizzazione dettagliata della solita noiosa tiritera tipica di ogni
trattativa; ci limitiamo a segnalare che per oltre due ore la
discussione verteva intorno alla richiesta che gli operai facessero un
passo indietro liberando il picchetto (che stava ancora bloccando oltre
una decina di camion fermi ormai da venerdì) come segnale utile ad
influenzare positivamente l’incontro di venerdì con la presenza del
Ministero; in poche parole: tornate a casa e fidatevi delle intenzioni
dell’azienda.</font></p>
<p style="text-align: justify;"><font class="Apple-style-span" size="4" face="georgia, serif">Ma troppo evidenti erano tanto gli
illeciti (sia contrattuali che fiscali) della Gesco, quanto la volontà
di non mollare dei lavoratori (intanto giungeva voce che davanti ai
cancelli oltre 200 persone si stavano concentrando in attesa degli esiti
della trattativa), per permettere alla Gesco (e alla TnT) di continuare
il proprio giochetto. Anzi possiamo dire che la delegazione del
Si.Cobas, alzando semplicemente i toni politici della discussione ha
strappato l’alleanza momentanea di CGIL, PrC , sindaco e infine anche
Prefettura.</font></p>
<p style="text-align: justify;"><font class="Apple-style-span" size="4" face="georgia, serif">L’esito finale è stato quindi un verbale
d’incontro dove tutte le parti si impegnano a verificare l’applicazione
integrale del CCNL, mentre Gesco-TNT hanno dovuto garantire il
reintegro dei licenziati e il pagamento delle giornate perse a causa del
picchetto; conseguentemente gli operai si sono presi l’impegno di
liberare i cancelli.</font></p>
<p style="text-align: justify;"><font class="Apple-style-span" size="4" face="georgia, serif">Sulla base dell’esito della trattativa,
fra le grida di giubilo degli operai, è svolta quindi un’assemblea
davanti ai cancelli per decidere come proseguire la battaglia dato che,
nonostante tutta la sua positività, non si è andati oltre (né si poteva)
un semplice verbale. Queste le decisioni prese:</font></p>
<ol style="text-align: justify;">
<li>
<p><font class="Apple-style-span" size="4" face="georgia, serif">Si rimuove il blocco, ma non il         presidio antistante come strumento
di pressione e di controllo         sull’effettiva applicazione di quanto
verbalizzato.</font></p>
</li>
<li>
<p><font class="Apple-style-span" size="4" face="georgia, serif">Viene annullata la manifestazione         prevista per giovedì sostituendola
con un incontro, alle ore 19.00,         fra delegati di varie cooperative che
si sono unite alla lotta         partecipando permanentemente al picchetto,
con l’obiettivo di         estendere la lotta e organizzarla praticamente.</font></p>
</li>
<li>
<p><font class="Apple-style-span" size="4" face="georgia, serif">Chiedere di poter svolgere         un’assemblea interna al magazzino,
nell’ora di pausa , con         l’obiettivo di coinvolgere l’insieme dei
lavoratori, parte dei         quali non hanno preso parte alla battaglia e
informarli sull’iter         della trattativa.</font></p>
</li>
</ol>
<p style="text-align: justify;"><font class="Apple-style-span" size="4" face="georgia, serif">In conclusione possiamo dire che tutto
fa pensare che per l’azienda sarà davvero difficile proseguire sulla
strada dello sfruttamento selvaggio di questi anni, mentre è indubbio
che, con la lotta, gli operai si sono già conquistati quell’agibilità e
quella dignità che finora erano state negate dai padroni.</font></p>
<p style="text-align: justify;"><font class="Apple-style-span" size="4" face="georgia, serif">Ma più ancora di tutto questo, lo
ripetiamo, conta il fatto che migliaia di persone del piacentino (e non
solo) ora sanno che è possibile alzare la testa, organizzarsi e lottare,
aprendo così una prospettiva di lotta generalizzata che possa
finalmente tradurre in pratica la consapevolezza di molti rispetto alla
necessità di contrastare con forza l’intero sistema di supersfuttamento
delle cooperative e con esso del regime di neo-schiavismo a cui
rispondono.</font></p>
<p style="text-align: justify;"><font class="Apple-style-span" size="4" face="georgia, serif">Non sono stati affatto pochi i/le
compagni/e che, partecipando a queste intense giornate di lotta davanti
alla TNT, se ne sono accorti di persona.</font></p>
<p style="text-align: justify;"><font class="Apple-style-span" size="4" face="georgia, serif">Piacenza 18-07-2011 </font></p><p style="text-align: justify;"><font class="Apple-style-span" size="4" face="georgia, serif"><strong>Sindacato Intercategoriale Cobas</strong></font></p>
                
                
        </div>
        
</div>
                                                                                                                                </div>
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                                                                                                                                                                                                                                                                </div>
                                </div></div><br>-- <br><b>S.I. Cobas <br>Coordinamento Provinciale di Cremona</b><br>Via Mazzini, 24 – 26010 Bagnolo Cremasco (CR) <br><br>Apertura sede sindacale martedì e giovedì dalle ore 17.00 alle 19.00<br>Per appuntamenti tel.3335986270 - 0373473214 - <br>
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