<font size="4"><b style="font-family: arial black,sans-serif;"><span style="color: rgb(255, 0, 0);">PER UNA VERA ALTERNATIVA!</span></b></font><br><br>La grande vittoria
referendaria conferma la domanda di svolta della maggioranza della
società italiana, ben al di là dell'importante merito dei quesiti. A
pochi giorni dalle elezioni amministrative, il governo Berlusconi-Bossi
subisce un secondo pesante rovescio. Ora è il momento della spallata
definitiva.
<br>
<br>La pretesa di Berlusconi di restare in sella come se nulla fosse
accaduto è una provocazione inaccettabile. Il pubblico “impegno” di
Bersani e Di Pietro a “non usare” contro il governo l'esito del voto,
per rassicurare le classi dirigenti e la loro ansia di “governabilità”, è
francamente penoso. Le decine di milioni di lavoratori, di giovani, di
donne, che hanno votato contro le politiche del governo, contro i suoi
tentativi truffaldini antireferendari, contro il suo invito
all'astensione, chiedono e meritano una svolta . Ed hanno la forza per
imporla.
<br>
<br>Travasare nelle piazze la domanda delle urne, è il compito del
momento. Non si tratta di chiedere a Berlusconi le dimissioni che si
ostina a non dare. Si tratta di imporgliele con una mobilitazione
popolare straordinaria che unifichi il mondo del lavoro, i giovani, e
tutto l'associazionismo democratico, in una lotta di massa continuativa e
radicale: che assedi i palazzi del potere sino alla caduta del governo.
Questo è l'appello unitario che rinnoviamo ,tanto più oggi, a tutte le
sinistre politiche , sindacali, associative.
<br>
<br>E' questa la via necessaria per una prospettiva di vera alternativa
alle classi dominanti del Paese. Le decine di milioni che hanno
abrogato 4 leggi reazionarie su acqua, nucleare, giustizia, hanno perciò
stesso rivendicato di fatto una vita liberata dalla dittatura del
profitto e un principio elementare di uguaglianza. Al di là del loro
livello di coscienza, e dei loro stessi orientamenti elettorali, hanno
espresso la domanda di un'alternativa di società. Dare a questa domanda
una coscienza politica e un programma anticapitalista, contro ogni sua
subordinazione al centrosinistra confindustriale e bancario, è il
compito di una sinistra di classe. E' il duro lavoro controcorrente del
PCL, e della sua battaglia per un governo dei lavoratori.
<br>
<br>
<div class="colbox">
<p class="firma_newsletter"><b>MARCO FERRANDO <br></b></p><p style="color: rgb(255, 0, 0);" class="firma_newsletter"><b>PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI</b></p><p class="firma_newsletter"><b><a href="http://www.pclavoratori.it">http://www.pclavoratori.it</a> - <a href="mailto:info@pclavoratori.it">info@pclavoratori.it</a></b></p>
<p class="firma_newsletter"><b>Sez. prov. di Bologna</b></p><p class="firma_newsletter"><b><a href="goog_203196661">http://sites.google.com</a><a href="http://sites.google.com/site/pclbologna">/site/pclbologna</a> - <a href="mailto:pcl.bologna@virgilio.it">pcl.bologna@virgilio.it</a></b></p>
<p class="firma_newsletter"><b>Blog del Giornale Comunista dei Lavoratori</b></p><p class="firma_newsletter"><b><a href="http://giornalecomunista.splinder.com">http://giornalecomunista.splinder.com</a><br></b></p>
</div><br>