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<DIV><FONT face=Arial size=2><FONT face="Times New Roman" size=3><FONT
face="Arial, sans-serif"><FONT style="FONT-SIZE: 22pt" size=6>NELLA PARTE FINALE
DELL'INTERVISTA, SI RIFERISCE TRA L’ALTRO ALLE INDAGINI SULLO SCHIAVISMO E LE
ESTORSIONI ALLA FINCANTIERI DEL 2009-2011, AFFOSSATE DALLA PROCURA VENEZIANA E
RIMASTE SENZA ESITO ANCHE DA PARTE DELL’ISPETTORATO DEL LAVORO, NONOSTANTE LE
NUMEROSE PROVE RACCOLTE</FONT></FONT></FONT> </DIV>
<DIV>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"><FONT color=#000000><FONT
face="Arial, sans-serif"><FONT size=2>L’ECCEZIONE CHE CONFERMA LA
REGOLA</FONT></FONT></FONT></P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"><FONT color=#000000><FONT
face="Arial, sans-serif"><FONT size=2>L’ADDIO AL LAVORO DI POLIZIA GIUDIZIARIA
DI MASSIMO CARRARO, IL CARABINIERE CHE MISE ALLA BERLINA DE MICHELIS ED I
POTENTI DEL VENETO</FONT></FONT></FONT></P>
<H1 class=western
style="BACKGROUND: #ffffff; MARGIN-LEFT: 0.26cm; MARGIN-RIGHT: 0.66cm"><FONT
size=4>LA NUOVA VENEZIA DEL 3-6-2011</FONT></H1>
<H1 class=western
style="BACKGROUND: #ffffff; MARGIN-LEFT: 0.26cm; MARGIN-RIGHT: 0.66cm"><FONT
size=4>In pensione il maresciallo anticorruzione - </FONT><FONT
color=#000000><FONT face="Arial, sans-serif"><FONT style="FONT-SIZE: 10pt"
size=2>Il sottufficiale dei carabinieri indagò su politici e
imprenditori</FONT></FONT></FONT></H1>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"><FONT color=#000000><FONT
face="Arial, sans-serif"><FONT size=2>Ha cominciato da carabiniere semplice nel
1978: a 19 anni era di quelli che, con scudo e moschetto, presidiavano le piazze
italiane. Ora è andato in pensione, da maresciallo a 52 anni, dopo 33 di
servizio per buona parte trascorsi a cercare tracce della corruzione nel mondo
della politica e della pubblica amministrazione. Il 31 maggio ha consegnato il
distintivo dell'Arma e la pistola Massimo Carraro, un nome che dirà poco ai più
perchè sui giornali, quando scoppiano gli scandali e scattano inchieste e
manette, si pubblicano quelli dei magistrati che coordinano le indagini e degli
ufficiali che comandano. Eppure dietro alle più importanti indagini sulla
corruzione a Venezia e nel Veneto dal 1987 al mese di maggio del 2011 c'è stato
lui, il maresciallo Carraro. Nella sua carriera ha innanzitutto messo a
frutto gli studi da geometra, tanto che si districava bene tra piani
urbanistici, varianti e progetti. Ma soprattutto sapeva far parlare le persone:
nato in una famiglia contadina e profondamente cattolica della terraferma
veneziana, aria da bonaccione, una pacca sulla spalla e via, negli anni di
Tangentopoli ha raccolto confidenze e informazioni importanti da dipendenti
delle imprese edili, da funzionari della Regione, da architetti e geoemtri. Era
l'unico a riuscirci. Apprezzatissimo dai pubblici ministeri con cui ha
lavorato, in questi ultimi venticinque anni di polizia giudiziaria ha dovuto
subire anche un trasferimento per poi rientrare da dove era partito: c'era chi
non sopportava il suo attivismo, le sue iniziative rivolte in particolare a
svelare illeciti nell'ambito della politica e della pubblica amministrazione in
laguna. Nel 1987 le sue indagini costano il carcere all'allora presidente della
Regione Gianfranco Cremonese, oltre che agli imprenditori veneziani Vittadello.
E poi scoppia la tengentopoli veneta che coinvolge i ministri Carlo Bernini e
Gianni De Micheli e i loro portaborse Casadei e Ferlin. L'ultima è quella che ha
portato in carcere l'avvocato Massimo Carlin. «E' stato mio collaboratore
quando era sostituto procuratore a Venzia - racconta Ivano Nelson Salvarani,
prima pm in laguna poi procuratore capo a Vicenza - era molto attento e sapeva
individuare con grande acume gli intrecci nel settore delle opere pubbliche, che
spesso si traducono in illeciti. Aveva la capacità di adattare con prontezza le
modalità e le tecniche di indagine alla situazione che si venivano a creare. Per
me è stato un collaboratore di grande affidabilità, che ricordo con affetto».
</FONT></FONT></FONT><FONT color=#000000><FONT
face="Arial, sans-serif"><FONT size=2><B>E Carraro: «Me ne vado anche se avrei
potuto restare ancora qualche anno - sostiene il maresciallo - perchè negli
ultimi anni ha provato parecchia delusione, visto che numerose inchieste non
sono andate in porto come invece poteva essere. E questo mi ha fatto perdere la
passione in questo lavoro, che trovo ancora bellissimo. Bello soprattutto nel
momento in cui chi ha subito un torto o un ingiustizia ti viene a ringraziare
per quello che hai fatto</B></FONT></FONT></FONT><FONT color=#000000><FONT
face="Arial, sans-serif"><FONT size=2>».
(GC)</FONT></FONT></FONT></P></FONT></DIV></BODY></HTML>