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                                                <h1 class="title">
                                                                        <span style="font-family: georgia,serif;">IL FUOCO “AMICO” COLPISCE ANCORA !!!                                                        </span></h1>
                                                
                </div><span style="font-family: georgia,serif;">
                        
                                
                        
                        
                                </span><div style="font-family: georgia,serif;" class="articleinfo">
                
                                        
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                                        <strong></strong></span><span class="created"></span>
                                                                
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                </span><p style="text-align: justify; font-family: georgia,serif;"><em><strong><em><img src="http://sicobas.org/images/stories/fiom.cgil.jpg" title="fiom" align="left" border="0"><font size="4">IN QUESTI TEMPI DI GUERRE GUERREGGIATE, GLI OPERAI CONTINUANO A LASCIARE SUL CAMPO </font></em></strong></em><font size="4"><em><strong><em>I LORO MORTI ,I FERITI E I MUTILATI , IL SACRIFICIO DATO SULL’ALTARE DEL PROFITTO PRIVATO AI PADRONI.</em></strong></em></font></p>
<font style="font-family: georgia,serif;" size="4">
</font><p style="text-align: justify; font-family: georgia,serif;"><font size="4"><em><strong><em> </em></strong></em><em><strong><em> </em></strong></em></font></p><font style="font-family: georgia,serif;" size="4">
</font><p style="text-align: justify; font-family: georgia,serif;"><font size="4">Come potremmo mai difenderci e quando
mai potremmo fare delle lotte efficaci incisive, mirate a sostenere i
nostri veri interessi e il nostro unico fine operaio, quando con un
simile sindacato si accettano pienamente e supinamente, le leggi del
mercato e del capitale.</font></p><font style="font-family: georgia,serif;" size="4">
</font><p style="text-align: justify; font-family: georgia,serif;"><font size="4">I padroni avranno sempre più forza e
aumenteranno sempre più la posta, lo sfruttamento alle nostre condizioni
di vita e lavorative, per i loro profitti.</font></p><font style="font-family: georgia,serif;" size="4">
</font><p style="text-align: justify; font-family: georgia,serif;"><font size="4">Sostenendo e giustificando ciò con il
fatto che solo se sappiamo essere competitivi e facciamo di più e meglio
di altri, possiamo sperare in una via di uscita, da questa tragica
situazione che ci riserva miseria, precarietà e disoccupazione.</font></p><font style="font-family: georgia,serif;" size="4">
</font><p style="text-align: justify; font-family: georgia,serif;"><font size="4">Le ragione per aderire a uno sciopero
generale, sono tante perché tutti noi conosciamo le condizioni in cui
siamo costretti in fabbrica, ma siamo altrettanto sicuri che non
basterà.</font></p><font style="font-family: georgia,serif;" size="4">
</font><p style="text-align: justify; font-family: georgia,serif;"><font size="4">Per la ragione che ci vogliono in campo
scioperi veri, lotte vere e non queste sceneggiate di rito che servono
solo a mantenere e garantire la poltrona ai burocrati di questo
sindacato, che da noi e dalle nostre condizioni sono lontani anni luce.</font></p><font style="font-family: georgia,serif;" size="4">
</font><p style="text-align: justify; font-family: georgia,serif;"><font size="4">I dirigenti sindacali di CGIL CISL UIL,
sono anni che con acrobazie, salti mortali e tarantelle varie cercano di
mantenersi alla guida di questi baracconi divenuti apparati di supporto
del potere padronale e vivere bene sulle spalle degli operai, stando
sempre sotto coperta dove porta il vento della crisi.</font></p><font style="font-family: georgia,serif;" size="4">
</font><p style="text-align: justify; font-family: georgia,serif;"><font size="4">La FIOM è da anni che dice “adesso
basta” fingendo la rottura, ma siamo di fronte al solito trito e ritrito
copione, perché poi alla prima occasione, vedi la scadenza del primo di
maggio, ritorna all’ovile.</font></p><font style="font-family: georgia,serif;" size="4">
</font><p style="text-align: justify; font-family: georgia,serif;"><font size="4">Tutti insieme appassionatamente, FIOM riunitasi con CGIL la quale a sua volta si è riunita a Cisl e Uil.</font></p><font style="font-family: georgia,serif;" size="4">
</font><p style="text-align: justify; font-family: georgia,serif;"><font size="4">L’ unità la forza di questi sindacati,
diretta contro e per pugnalare ancora una volta alla schiena gli operai
che al momento sono deboli, disgregati, allo sbando e in totale loro
balia.</font></p><font style="font-family: georgia,serif;" size="4">
</font><p style="text-align: justify; font-family: georgia,serif;"><font size="4">Grazie alle loro manovre, alla loro
politica sindacale funzionale all’interesse padronale, che oggi il posto
di lavoro è diventato un ricatto permanente, specie per gli operai
giovani che nella stragrande maggioranza sono precari.</font></p><font style="font-family: georgia,serif;" size="4">
</font><p style="text-align: justify; font-family: georgia,serif;"><font size="4">La politica e pratica sindacale che
attuano questi sindacati è quella di accettare il ricatto padronale
azienda per azienda, quando invece andrebbero unificate le lotte,
perché ciò in piena crisi economica rende inutile qualsiasi seria
difesa.</font></p><font style="font-family: georgia,serif;" size="4">
</font><p style="text-align: justify; font-family: georgia,serif;"><font size="4">La stessa vicenda alla Bertone ne è l'esempio più clamoroso e lampante.</font></p><font style="font-family: georgia,serif;" size="4">
</font><p style="text-align: justify; font-family: georgia,serif;"><font size="4">La FIOM ha fatto un bel giro di 180 gradi, ha detto SI alle condizioni pretese e volute da Marchionne.</font></p><font style="font-family: georgia,serif;" size="4">
</font><p style="text-align: justify; font-family: georgia,serif;"><font size="4">Dopo aver lanciato anatemi e proclami,
con questa tattica la FIOM vorrebbe far credere che la sua è una
strategia astuta, per mettere la Fiat di fronte alle sue responsabilità,
nel creare nuova occupazione.</font></p><font style="font-family: georgia,serif;" size="4">
</font><p style="text-align: justify; font-family: georgia,serif;"><font size="4">La FIOM ancora una volta ha perso un'occasione, declinando la fattibilità di diventare un organizzazione combattiva.</font></p><font style="font-family: georgia,serif;" size="4">
</font><p style="text-align: justify; font-family: georgia,serif;"><font size="4">Scaricando con il referendum, la
responsabilità sugli operai ricattati o si vota SI o tutti a casa. La
FIOM così occulta le sue gravi responsabilità e complicità, di
fronte al presente e futuro, ulteriore aggravamento delle condizioni di
vita e lavorative degli operai.</font></p><font style="font-family: georgia,serif;" size="4">
</font><p style="text-align: justify; font-family: georgia,serif;"><font size="4">Così si torna a lavorare e chi sa per
quanto tempo, poi si vedrà; perché dentro questo ragionamento che viene
seguito dagli operai come l’unica alternativa possibile, in realtà si
mostra tutta la nostra debolezza e vince la regola ognuno si arrangi
come può, in ordine sparso.</font></p><font style="font-family: georgia,serif;" size="4">
</font><p style="text-align: justify; font-family: georgia,serif;"><font size="4">Ma così andremo solo incontro alla nostra rovina.</font></p><font style="font-family: georgia,serif;" size="4">
</font><p style="text-align: justify; font-family: georgia,serif;"><font size="4">Perché quello che faremo sarà accettare l’inasprimento della concorrenza, la guerra tra poveri, tra noi operai.</font></p><font style="font-family: georgia,serif;" size="4">
</font><p style="text-align: justify; font-family: georgia,serif;"><font size="4">Quello che noi faremo in più, lo toglieremo ad altri e questo fino a che altri più disperati, non lo toglieranno a noi.</font></p><font style="font-family: georgia,serif;" size="4">
</font><p style="text-align: justify; font-family: georgia,serif;"><font size="4">Il futuro così sarà sempre più scuro e
sulla nostra testa avremo non solo accordi capestro, ma non
finirà anche il costante ricatto del posto di lavoro.</font></p><font style="font-family: georgia,serif;" size="4">
</font><p style="text-align: justify; font-family: georgia,serif;"><font size="4">Non possiamo più continuare a ragionare
che per difendersi lo si possa fare in modo individuale, la fabbrica è
il terreno nel quale i fatti dimostrano il contrario, perché altrimenti
ci schiacciano e già ci stanno schiacciando prendendoci uno alla volta.</font></p><font style="font-family: georgia,serif;" size="4">
</font><p style="text-align: justify; font-family: georgia,serif;"><font size="4">Il capitalismo ha fasi di grave declino e
se non vogliamo seguirlo nel tragico processo che porterà per noi a
nefasti risvolti, alla nostra completa rovina è ora che impariamo a
comprenderne la sua natura i suoi limiti e le nostre potenzialità che al
momento vengono soffocate.</font></p><font style="font-family: georgia,serif;" size="4">
</font><p style="text-align: justify; font-family: georgia,serif;"><font size="4">La capacità degli operai di tornare ad
essere antagonisti e insorgenti, per saper tornare a lottare, riprendere
la nostra vita e futuro nelle nostre mani.</font></p><font style="font-family: georgia,serif;" size="4">
</font><p style="text-align: justify; font-family: georgia,serif;"><font size="4">Senza operai niente si regge in piedi, siamo noi che con le nostre mani creiamo tutto, siamo la vera forza motrice di tutto.</font></p><font style="font-family: georgia,serif;" size="4">
</font><p style="text-align: justify; font-family: georgia,serif;"><font size="4">Se gli operai invece di essere mal
diretti e divisi, dando così spazio ad una banda di sfruttatori che
tiene in vita un sistema che ci fa sputare sangue, prendessero loro il
timone del comando, tutto cambierebbe la realtà sarebbe veramente
rivoluzionaria.</font></p><font style="font-family: georgia,serif;" size="4">
</font><p style="text-align: justify; font-family: georgia,serif;"><font size="4">Ma vogliono che continuiamo a credere
che questo sia l'unico modo possibile di vivere, che questa è una
società civile e democratica, anche se a noi operai non risulta.</font></p><font style="font-family: georgia,serif;" size="4">
</font><p style="text-align: justify; font-family: georgia,serif;"><font size="4">Se vogliamo prendere nelle nostre mani
la nostra vita il nostro futuro, basta che decidiamo di farlo. Ma
dobbiamo muoverci e presto perché i tempi stringono.</font></p><font style="font-family: georgia,serif;" size="4">
</font><p style="text-align: justify; font-family: georgia,serif;"><font size="4">Le battaglie che ci aspettano,
richiedono ben altri obiettivi e fini, ma per fare ciò servono altri
capi operai, altri dirigenti.</font></p><font style="font-family: georgia,serif;" size="4">
</font><p style="text-align: justify; font-family: georgia,serif;"><font size="4">Serve un organizzazione politica e sindacale di classe degli operai.</font></p><font style="font-family: georgia,serif;" size="4">
</font><p style="text-align: justify; font-family: georgia,serif;"><font size="4"><strong>RSU SI-COBAS NEW HOLLAND odena </strong>- <strong>S.I. COBAS Modena 06/05/2011</strong></font></p><br clear="all"><br>-- <br><b>S.I. Cobas <br>
Coordinamento Provinciale di Cremona</b><br>Via Mazzini, 24 – 26010 Bagnolo Cremasco (CR) <br><br>Apertura sede sindacale martedì e giovedì dalle ore 17.00 alle 19.00<br>Per appuntamenti tel.3335986270 - 0373473214 - <br>
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