<br><b class="RecordTitle">Il Cittadino - Quotidiano del Lodigiano - 03/02/2011</b><br><br><table align="left" border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" width="100%"><tbody><tr style="font-family: georgia,serif;"><td class="titolo" colspan="2">
<font size="6">Fiege, torna il sereno dopo la protesta: la ditta pagherà subito le “ferie forzate” </font></td>
</tr>
<tr>
<td class="sommario" colspan="2"><br></td>
</tr>
<tr style="font-family: georgia,serif;">
<td class="testo" colspan="2">
<p style="float: left;">
<img src="http://edicola.ilcittadino.it/edicola/2011/02/03/Foto/2011tomimg_3242.jpg" border="0" height="192" hspace="6" vspace="3" width="203"></p>
<p style="display: inline;"><b>Brembio </b>Il giorno dopo lo sciopero e il
blocco dei camion, alla Fiege Borruso torna il sereno e si riprendono le
normali attività. Gli operai hanno dato le proprie disponibilità per i
turni di ferie richiesti dall'azienda e da domani comincerà la rotazione
fino all'11 marzo. La settimana scorsa, le cooperative avevano
comunicato l'obbligo di ferie per tutti con turni forzati, senza alcuna
trattativa e con l'indicazione di un pagamento posticipato di sei mesi e
questo aveva dato il fuoco alle polveri dello sciopero. Martedì 1
febbraio all'alba gli 85 lavoratori delle cooperative Ucsa che operano
all'interno della logistica di Brembio avevano infatti incrociato le
braccia bloccando il transito dei camion. Lo stesso scenario già visto a
fine 2009, quando la protesta era poi sfociata in scontri con la
polizia per i quali ancora oggi sono sotto processo un sindacalista
Cobas e un operaio. Invece martedì tutto si è svolto con calma e la
presenza di massicce pattuglie di carabinieri a vigilare sulla
situazione si è rivelata per fortuna superflua. Poi nel pomeriggio
l'incontro tra i responsabili delle cooperative, dirigenti della Fiege
Borruso e sindacalisti dello Si-Cobas con rappresentanti dei lavoratori
aveva sancito la fine della protesta con un accordo soddisfacente per
tutti.«Abbiamo cominciato a raccogliere le adesioni dei lavoratori alle
ferie, ma per soli 10 giorni, tutti insieme o in due tranche di cinque
giorni per volta, da qui all'11 marzo - dice la delegata Si-Cobas Ramona
Sadovan -. Soprattutto, abbiamo avuto garanzie che le ferie saranno
pagate subito e non tra sei mesi. Da qui era nato tutto il problema,
perché gli operai non possono fare la spesa al mercato oggi e dire che
pagheranno tra sei mesi. Se c'è un calo di produttività siamo disposti
ad accettare le ferie, ma che ci siano pagate come ci spetta di
diritto».Proprio questa alla fine è stata la strada scelta in comune tra
sindacati e cooperativa, con la mediazione della Fiege Borruso. Altri
problemi restano aperti, perché i sindacati contestano alle cooperative
un utilizzo troppo disinvolto e flessibile della forza lavoro a seconda
delle esigenze produttive. «Ma siamo qui tutti per lavorare - conclude
Ramona Sadovan -. Qualcuno cerca di metterci contro gli impiegati,
direttamente assunti dalla Fiege, ma nessuno di noi vuole problemi.
Conosciamo i nostri diritti però e vogliamo che siano rispettati». <b>Andrea
Bagatta</b></p></td></tr></tbody></table><br><br clear="all"><br>-- <br>S.I. Cobas <br>Coordinamento Provinciale di Cremona<br><br>Via Mazzini, 24 – 26010 Bagnolo Cremasco (CR) - presso lo Spazio Popolare La Forgia<br><br>
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