<div class="colbox"><h1 class="titolo_pagina_newsletter">CON LA RIVOLTA POPOLARE IN ALGERIA E TUNISIA</h1></div><div class="colbox"><p class="data_notizia_newsletter">(10 Gennaio 2011)</p></div><div class="colbox"><p class="testo_newsletter">
<br>Il
secondo Congresso Nazionale del Partito comunista dei lavoratori,
esprime il pieno sostegno alla rivolta popolare in atto in Algeria e
Tunisia. Grandi masse di giovani arabi si stanno ribellando non solo al
carovita, ma alla propria condizione sociale di sfruttati, precari,
disoccupati. Una condizione tanto più intollerabile a fronte del lusso
delle proprie borghesie nazionali e del carattere reazionario e corrotto
dei regimi politici dominanti. Un’intera generazione di giovani
algerini e tunisini è infatti privata di ogni futuro: condannata o alla
disoccupazione e alla marginalità di strada, o al supersfruttamento
praticato da tante aziende europee- italiane in testa- a caccia di
manodopera a basso costo con cui ricattare in patria i “propri”
lavoratori . Oltretutto i giovani arabi che cercano la via della fuga in
Europa , si trovano sbarrata la via dalle nuove leggi antimigranti
concordate dai propri governi corrotti con la U.E., in cambio di
mazzette e commesse facili per i capitalisti europei. E per questo si
scontrano più di ieri con le vessazioni delle proprie polizie o delle
polizie della U.E., spesso finendo nei campi di detenzione ( arabi o
europei) e nei loro orrori.<br>Il congresso del PCL fa appello non solo
alla solidarietà coi giovani arabi in rivolta ma all’aperto sostegno
della loro ribellione. All’ unità tra governi europei e governi arabi va
contrapposta l’unità tra gli sfruttati, arabi ed europei. Il ruolo di
organizzazioni sindacali in Tunisia in diretto rapporto con le mille
forme della rivolta giovanile è un fatto di estrema importanza.<br>Il
PCL chiede a tutte le sinistre italiane, politiche e sindacali, di
promuovere un immediata mobilitazione unitaria sotto le ambasciate e i
consolati di Algeria e Tunisia, col coinvolgimento diretto di migranti
arabi in Italia e delle loro organizzazioni: per denunciare i rispettivi
regimi e il sostegno criminale loro accordato da tutti i governi
europei-- a partire dal governo Berlusconi,--e chiedere la liberazione
di tutti i giovani arrestati.<br><br>LIBERTA’ PER TUTTI GLI ARRESTATI<br><br>PIENI DIRITTI DEMOCRATICI E SINDACALI, INDIVIDUALI E COLLETTIVI, IN ALGERIA E TUNISIA<br><br>VIA I GOVERNI CRIMINALI DI TUNISI E DI ALGERI E PUNIZIONE DI TUTTI I RESPONSABILI DEGLI ECCIDI DI PIAZZA<br>
<br>CANCELLAZIONE
DEI DIRITTI DI SUPERSFRUTTAMENTO CONCESSI ALLE IMPRESE ITALIANE ED
EUROPEE, E AI LORO GOVERNI, CONTRO I GIOVANI E I LAVORATORI ARABI<br><br>ESPROPRIO
DELLE BANCHE STRANIERE, DELLE GRANDI AZIENDE ENERGETICHE, DELLA
BORGHESIA ARABA SFRUTTATRICE E COMPRADORA, SOTTO IL CONTOLLO OPERAIO E
POPOLARE.<br><br>PER UN GOVERNO OPERAIO E POPOLARE A TUNISI ED ALGERI, NELLA PROSPETTIVA DI UNA FEDERAZIONE SOCIALISTA ARABA</p></div><div class="colbox"><p class="firma_newsletter">PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI</p><p class="firma_newsletter">
<br></p><p class="firma_newsletter"><b><i>Una proposta</i></b></p><div class="colbox"><h1 class="titolo_pagina_newsletter">Per un presidio unitario contro il regime di Tunisi<br>Sabato 15 Gennaio a Roma</h1></div><div class="colbox">
<p class="data_notizia_newsletter">(10 Gennaio 2011)</p></div><div class="colbox"><p class="testo_newsletter">Car@ Compagn@,<br><br>In
questi giorni si sta sviluppando nel nord Africa, in particolare in
Tunisia, un importante rivolta di massa, giovanile e popolare, contro
regimi reazionari e corrotti, complici oltretutto dello sfruttamento
imperialistico dei propri paesi da parte di decine di grandi aziende
europee, innanzitutto italiane e francesi. La rivolta tunisina- certo la
più consistente e radicale- vede l'importante partecipazione attiva di
organizzazioni sindacali, che hanno promosso per il 15 gennaio una
manifestazione nazionale a Tunisi attorno alla parola d'ordine della
cacciata del regime. Contro questa rivolta, si sta scatenando una
sanguinosa repressione poliziesca che ha lasciato già sul terreno oltre
50 vittime tra i manifestanti. Una repressione sanguinosa che è giunta a
sparare sulla folla nel corso di pubblici funerali.<br><br>In alcuni
paesi quali la Francia e il Canada, si stanno svolgendo in questi
giorni, iniziative di solidarietà con la ribellione tunisina. Riteniamo
che anche in Italia sia necessaria ed urgente una mobilitazione analoga.
Per questo ci rivolgiamo a tutte le sinistre politiche e sindacali, a
tutte le organizzazioni di solidarietà in campo internazionale, alle
forze impegnate a difesa dei migranti, e innanzitutto alle comunità
arabe, per la più ampia manifestazione unitaria a sostegno dei giovani
tunisini in rivolta. Proponiamo a questo fine una manifestazione davanti
all'ambasciata tunisina a Roma per il prossimo sabato 15 gennaio , in
coincidenza con la manifestazione nazionale antiregime di Tunisi.<br><br>Dati
i tempi estremamente ristretti per la sua preparazione, chiediamo al
più presto una risposta alla nostra sollecitazione. Per quanto ci
riguarda, saremo comunque mobilitati per per sabato 15 gennaio davanti
all'ambasciata Tunisina.</p></div><div class="colbox"><p class="firma_newsletter">Partito Comunista dei Lavoratori</p></div><h2 class="titolo_menu_media_newsletter"><a href="http://www.pclavoratori.it">http://www.pclavoratori.it</a></h2>
<a href="mailto:info@pclavoratori.it">info@pclavoratori.it</a><br><br>Sez. prov. di Bologna<br><a href="http://sites.google.com/site/pclbologna">http://sites.google.com/site/pclbologna</a><br><a href="mailto:pcl.bologna@virgilio.it">pcl.bologna@virgilio.it</a><br>
<br>Blog del Giornale Comunista dei Lavoratori<br><a href="http://giornalecomunista.splinder.com/">http://giornalecomunista.splinder.com/</a><br><br></div>