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<h1 class="titolo_pagina_newsletter">MARCO FERRANDO APRE IL II CONGRESSO DEL
<br>PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI </h1>
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<p class="data_notizia_newsletter">(6 Gennaio 2011) </p>
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<p class="info_o_sintesi_newsletter">''Alle sinistre chiediamo di
rompere con il Pd che sostiene Marchionne. Il PCL si schiera senza
indugio con la Fiom, affinchè si giunga ad uno sciopero generale
prolungato che sconfigga l'attacco padronale'' </p>
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<p class="testo_newsletter">Alle 14.30 all'Hotel Admiral di Rimini hanno
avuto inizio i lavori del II Congresso Nazionale del Partito Comunista
dei Lavoratori. E' stato il portavoce nazionale Marco Ferrando ad aprire
il congresso con la relazione introduttiva.
<br>
<br>''Il PCL – ha detto Ferrando – non ha nessuna intenzione di
chiudersi in se stesso, ma lancia a tutte le sinistre politiche
sindacali la proposta di rompere con il Partito Democratico. Il PD è più
che mai dall'altra parte della barricata, soprattutto ora che ha scelto
di schierarsi con Marchionne contro gli operai Fiat. Si deve da subito
realizzare la massima unità di azione per battere gli attacchi
padronali''
<br>
<br>''E' necessario – ha continuato Ferrando – schierarsi senza indugio
dalla parte della Fiom, sostenendole le lotte, ed in particolar modo lo
sciopero del 28 gennaio, che deve essere l'inizio di nuove mobilitazioni
verso lo sciopero generale prolungato. Il PCL invita, quindi, tutto il
sindacalismo di base e di classe ad impegnarsi in questa battaglia ed a
scioperare con la Fiom.
<br>
<br>Marco Ferrando ha poi proseguito: ''Per invertire la tendenza della
lotta di classe è indispensabile che i lavoratori occuppino le
fabbriche e le aziende che licenziano, e diano vita ad un piano di
nazionalizzazioni sotto il controllo operaio. Per un altro verso il PCL e
i suoi nuclei giovanili sono impegnati nel movimento studentesco
affinchè venga sconfitta l'indegna controriforma Gelmini'
<br>
<br>''Battere Berlusconi – ha concluso Ferrando – è possibile, ma solo
se saranno le ragioni dei lavoratori a prevalere potrà cambiare lo
scenario italiano. Non basta sconfiggere Berlusconi per sostituirlo con
un uomo di Bankitalia o di Confindustria. Il movimento dei lavoratori e
la sinistra si devono porre l'obiettivo di licenziare i padroni ed i
loro maggiordomi sindacali – come Cisl e Uil – per aprire la strada ad
un nuovo ordine economico, politico e sociale.''.
<br>
<br>Rimini, 6 gennaio 2011 </p>
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