La mia personale solidarietà a Mario, a Vincenzo e Simonetta...<BR>e a tutte le "generazioni", precarie e non, che hanno dato il <BR>loro contributo all'opera di "derattizzazione" di scuole, università, quartieri<BR>e pure posti di lavoro, esperienza pratica di vita e di lotta collettiva e<BR>solidale ...DALLA PARTE GIUSTA.<BR>Non siete soli, non ci siamo mai arresi, nè nascosti, nè negli anni '70<BR>nè il 14 dicembre.<BR>ORA E SEMPRE RESISTENZA<BR>Roberto Martelli ora delegato sindacale e antifascista all'ANPI,<BR> uno dei tanti "ragazzini terribili" dal 1977 nelle piazze<BR> di questa e di altre città, dei "comunisti autonomi" <BR>Segue messaggio in rete di Vincenzo Miliucci (senza la "g")<BR> sulle dichiarazioni di Gasparri e La Russa <BR>----Messaggio originale----<BR>Da: v.miliucci@libero.it<BR>Data: 19-dic-2010 18.59<BR>A: <reteantirazzista@circuito.info>, <retecontrolaguerra@gmail.com>, <posta@resistenze.org>, <locosm@tin.it>, <assemblearetesic27giugno@gmail.com>, <r.zaghdane@usb.it><BR>Ogg: [Reteantirazzista] I: infamate di Gasparri e La Russa<BR><BR>
<P><BR>Ogg: infamate di Gasparri e La Russa<BR><BR></P>
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<P>Giù la maschera , fascisti in doppiopetto !</P>
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<P>Negli anni ’70, nella pienezza dei movimenti di partecipazione democratica per la trasformazione egualitaria della società, i fascisti La Russa e Gasparri erano dalla parte della strategia della tensione che auspicava un regime autoritario a suon di bombe , stragi e complotti.</P>
<P>La mia generazione ha speso la propria gioventù per salvare l’Italia dal golpismo e stragismo : le contrade e le città italiane sono piene di lapidi che ricordano il sacrificio di centinaia di nostri coetanei , i “ nuovi partigiani”.</P>
<P>Così come ha combattuto nei luoghi di lavoro e nel paese per conquistare la dignità del lavoro e un parziale stato sociale , negato da potenti corporazioni e dal padronato.</P>
<P>E allo stesso tempo per scrollarci di dosso il soverchiante fardello di istituzioni,ordinamenti e uomini del ventennio fascista.</P>
<P>Nel mentre che i fascisti La Russa e Gasparri erano parte di quel MSI sedizioso e squadrista al servizio della borghesia e che tanti lutti ha procurato tra i lavoratori, gli studenti, gli antifascisti.</P>
<P>L’indulgenza togliattiana e democratica Costituzione hanno permesso a questi scherani di autoalimentarsi e di fare ulteriori malefatte, ma il disprezzante giudizio storico su di loro – sul loro focoso reiterare l’appartenenza fascista – è un sentimento comune degli italiani : è scritto nelle migliaia di epigrafi che ricordano l’olocausto partigiano e le vittime delle decine di stragi impunite.</P>
<P>Solo il troiaio berlusconiano – la perdita di senso e valori della democrazia costituzionale repubblicana - permette a costoro di occupare posti altezzosi e di sputare quotidiane-bavose-provocatorie sentenze.</P>
<P>La storia non è finita ! Non moriremo Berlusconiani !!</P>
<P>Non è detto che costoro non tornino nei luoghi di origine, le fogne !</P>
<P>I Gasparri,Alemanno,Storace, si portano ancora appresso l’incubo dei calci in culo presi ripetutamente negli anni ’70 dagli antifascisti autonomi di “ via dei Volsci”.</P>
<P>Il Presidente della Corte Costituzionale dell’epoca, Giuseppe Branca , ebbe modo di ringraziare pubblicamente gli autonomi, per l’operazione di nettezza urbana esercitata a Roma nei confronti del rigurgito dei rifiuti fascisti.</P>
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<P>Sono orgoglioso di mio figlio Mario : equilibrato,serio,responsabile, già uomo europeo e lungimirante, nonostante il fosco avvenire che si prospetta per la sua generazione.</P>
<P>Mario è stato educato alla tolleranza e la rispetto soprattutto dei più deboli, alla solidarietà e alla partecipazione sociale. Il 14/12 era a manifestare , consapevole di quali e quante sfide sono addossate alla “ generazione precaria “ .</P>
<P>E’ stato rastrellato a caso insieme ad altre decine di giovani, a cui è stato fatto assaggiare il sadismo di celle di sicurezza gelide e sudice,il cui unico giaciglio era il pavimento lercio, lasciati senza cibo. fatti oggetto di scherno , vessazioni psicologiche e minacce “ genovesi”, di ritornelli inneggianti il nazifascismo .</P>
<P>Il ministro Maroni se non vuole diventare l’emulo di Kossiga, prima di scagliare gli strali contro il movimento , si guardi in casa propria ! Veda e sanzioni il comportamento illegale dei corpi di polizia. Bonifichi ed espella le numerose “ mele marce” , che a Napoli e Genova nel 2001 torturarono e ferirono nelle caserme e nelle piazze , che uccisero Aldrovandi e altri ancora, che ogni anno aggiornano la statistica dei danni procurati a migliaia di giovani,diversi e immigrati. Provveda innanzi tutto alla rieducazione e alla formazione costituzionale dei “ servitori dell’ordine” , che tuttora vedono nel manifestante , nel cittadino, un essere inferiore, su cui si può infierire,vituperare,produrre prove false , “ sicuri dell’impunità”.</P>
<P>Su Mario Miliucci pende un disegno persecutorio,quello di utilizzarlo come capro espiatorio e monito nei confronti della rivolta della “ generazione precaria” alla spudoratezza della classe politica dominante.</P>
<P>In quanto manifestante è reo di “ resistenza alle nefandezze del governo” , un reato a cui si sentono accomunati almeno 40 milioni di italiani !</P>
<P>Mario porta un cognome specchiato, integerrimo e rispettato ( anche dagli avversari e financo dai funzionari di polizia) : luoghi comuni, banalità, meschinerie e falsità possono servire solo ad influenzare coscienze tiepide e magistrati asserviti.</P>
<P>Mario va liberato e prosciolto, la “ generazione precaria” è un bene prezioso per la democrazia e per garantire un avvenire a questo paese.</P>
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<P>Il “ volscevico “ Vincenzo Miliucci </P>
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<TD vAlign=top mce_style="font: inherit;"><A href="mailto:v@yahoo.it" mce_href="mailto:v@yahoo.it">v</A>:<BR>
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<TD vAlign=top mce_style="font: inherit;">Poi i padri e i figli. L'unico fermato che è rimasto in galera si chiama Migliucci...E' agli arresti domiciliari<BR>
<P>LA RUSSA, ministro della difesa. <BR></P>
<P>GASPARRI (PdL). Comunque, l'unico che ha avuto un trattamento un po' più severo rispetto agli altri. Il padre di Migliucci è stato uno dei capi del collettivo di via dei Volsci. È scritto sui giornali oggi. <SPAN style="COLOR: rgb(255,0,0)" mce_style="color: #ff0000;">Ho qualche anno e ho vissuto a Roma. Ricordo il collettivo di via dei Volsci. Il figlio di Migliucci si chiama Mario. Si chiamava Mario anche un militante della destra, Mario Zicchieri, ucciso nel 1975 a Roma. Uno dei tanti caduti di destra e di sinistra di quegli anni. Non si è mai saputo chi lo abbia ucciso in via Gattamelata con una sventagliata di colpi di arma da fuoco. Il sospetto cadde su quel collettivo e anche su un tale Daniele Pifano, che poi non fu incriminato. Pifano e Migliucci erano i capi del collettivo di via dei Volsci.</SPAN> Il figlio di Migliucci, seguendo gli insegnamenti del padre e di Piperno, è andato a fare le cose che ha fatto. Il ragazzino di 16 anni con la pala, l'"infiltrato", che invece era un militante dell'estrema sinistra, è figlio di un altro esponente dell'ultrasinistra. Quando si parla di cattivi maestri o di cattivi padri, non c'è bisogno di andare lontano.</P>
<P><BR></P>
<P><A href="http://www.loccidentale.it/articolo/%22c%27%C3%A8+stato+un+consenso+diffuso+intorno+alle+violenze+di+roma%22.00100060" rel=nofollow target=_blank mce_href="http://www.loccidentale.it/articolo/%22c%27%C3%A8+stato+un+consenso+diffuso+intorno+alle+violenze+di+roma%22.00100060">http://www.loccidentale.it/articolo/%22c%27%C3%A8+stato+un+consenso+diffuso+intorno+alle+violenze+di+roma%22.00100060</A></P>
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