<table cellspacing="0" cellpadding="0" border="0" ><tr><td valign="top" style="font: inherit;"><BR><BR>--- <B>Gio 9/12/10, Centro Sociale Vittoria - Milano <I><vittoria@ecn.org></I></B> ha scritto:<BR>
<BLOCKQUOTE style="PADDING-LEFT: 5px; MARGIN-LEFT: 5px; BORDER-LEFT: rgb(16,16,255) 2px solid"><BR>Da: Centro Sociale Vittoria - Milano <vittoria@ecn.org><BR>Oggetto: LA STRAGE E' DI STATO! Iniziative 11 e 18 dicembre<BR>A: annadifrancia77@yahoo.it<BR>Data: Giovedì 9 dicembre 2010, 17:45<BR><BR>
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<DIV style="TEXT-ALIGN: center"><IMG title=logo_medio.jpg style="BORDER-RIGHT: #000000 0px solid; BORDER-TOP: #000000 0px solid; BORDER-LEFT: #000000 0px solid; WIDTH: 200px; BORDER-BOTTOM: #000000 0px solid; HEIGHT: 43px" height=43 alt=logo_medio.jpg src="http://www.csavittoria.org/images/stories/logo_medio.jpg" width=200 border=0> </DIV>
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<TD class=yiv1249820827hbnr bgColor=#ffffff colSpan=3><SPAN style="COLOR: #ff0000">
<DIV dir=ltr align=center><SPAN style="COLOR: #ff0000">NEWSLETTER CSA VITTORIA-Milano</SPAN> </DIV>
<DIV dir=ltr align=center><SPAN style="COLOR: #000000">via Friuli ang. Muratori 43</SPAN> </DIV>
<DIV dir=ltr align=center><A href="http://www.csavittoria.org/" target=_blank rel=nofollow><SPAN style="COLOR: #000000">www.csavittoria.org</SPAN></A> </DIV>
<DIV dir=ltr align=center><A href="http://it.mc282.mail.yahoo.com/mc/compose?to=vittoria@ecn.org" target=_blank rel=nofollow ymailto="mailto:vittoria@ecn.org"><SPAN style="COLOR: #000000">vittoria@ecn.org</SPAN></A> </DIV></SPAN></TD></TR>
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<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm" align=center><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt; COLOR: #ff0000; FONT-FAMILY: times new roman, times"><SPAN style="FONT-SIZE: 20pt"><U><B>12 dicembre 1969:</B></U></SPAN></SPAN> </DIV>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm" align=center><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt; COLOR: #ff0000; FONT-FAMILY: times new roman, times"><SPAN style="FONT-SIZE: 20pt"><U><B>LA STRAGE E’ DI STATO!</B></U></SPAN></SPAN> </DIV>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm" align=center><SPAN style="FONT-SIZE: 14pt; COLOR: #ff0000; FONT-FAMILY: times new roman, times"><SPAN style="FONT-SIZE: 20pt"><U><B>12 dicembre 2010:</B></U></SPAN></SPAN> </DIV>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm" align=center><SPAN style="FONT-SIZE: 14pt; COLOR: #ff0000; FONT-FAMILY: times new roman, times"><SPAN style="FONT-SIZE: 20pt"><U><B>IL CAPITALISMO NON SI RIFORMA </B></U></SPAN></SPAN></DIV>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm" align=center><SPAN style="FONT-SIZE: 14pt; COLOR: #ff0000; FONT-FAMILY: times new roman, times"><SPAN style="FONT-SIZE: 20pt"><U><B>SI ABBATTE!</B></U></SPAN></SPAN> </DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt; COLOR: #c0c0c0; FONT-FAMILY: times new roman, times"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">12 dicembre 1969 una bomba fascista esplose nella banca nazionale dell’agricoltura di piazza Fontana causando 16 morti. I giornali della borghesia, con le veline della questura, cercarono di scaricarne la responsabilità sulla sinistra rivoluzionaria e questo portò all’arresto di Valpreda e di altri compagni anarchici fino all’assassinio in questura dell’anarchico Giuseppe Pinelli.</SPAN></SPAN><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt; COLOR: #c0c0c0; FONT-FAMILY: times new roman, times"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt"> </SPAN></SPAN></DIV>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt; COLOR: #c0c0c0; FONT-FAMILY: times new roman, times"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt"><B>La strage è di stato!</B></SPAN></SPAN><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt; COLOR: #c0c0c0; FONT-FAMILY: times new roman, times"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt"> Questo hanno invece subito gridato le migliaia di lavoratori, di studenti, di donne e di giovani che sono scese in piazza per denunciare la strategia assassina del capitalismo italiano che utilizzava la manovalanza fascista per seminare terrore e morte, con la copertura dei servizi segreti italiani e U.S.A. Questa fu la prima di una purtroppo lunga serie di stragi criminali che provocarono decine di morti causate da attentati fascisti con bombe su treni e piazze. </SPAN></SPAN></DIV>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt; COLOR: #c0c0c0; FONT-FAMILY: times new roman, times"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">Questa fu la "STRATEGIA DELLA TENSIONE" che ha rappresentato la criminale risposta del padronato italiano a quell’autunno caldo e alle lotte dei lavoratori e degli studenti per condizioni di vita, di lavoro e di studio radicalmente diverse, dando l’avvio ad una guerra di bassa intensità contro l’opposizione sociale e di classe.<BR>Le grandi lotte di massa che parlavano di uguaglianza e di libertà e mettevano in discussione lo stesso possesso dei mezzi di produzione, avevano spaventato il padronato italiano che usò il terrorismo, lo stragismo fascista e i tentativi di colpo di stato per ingabbiare questa fortissima volontà di cambiamento radicale. </SPAN></SPAN></DIV>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt; COLOR: #c0c0c0; FONT-FAMILY: times new roman, times"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt"><B>Oggi nulla è cambiato dei rapporti di produzione.</B></SPAN></SPAN> </DIV>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt; COLOR: #c0c0c0; FONT-FAMILY: times new roman, times"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">Infatti la struttura economica e sociale della società italiana si è fortemente modificata dal punto di vista dell'organizzazione del lavoro, ma quello che è rimasto invariato è il modo di produzione basato sulla divisione in classi e sullo sfruttamento dell'uomo sull'uomo.</SPAN></SPAN> </DIV>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt; COLOR: #c0c0c0; FONT-FAMILY: times new roman, times"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">In questo senso non è stato sicuramente abbattuto il mostro - il capitalismo - che ha generato quello stragismo criminale e la volontà di annientamento di ogni opposizione sociale, che poteva ieri e potrebbe oggi mettere in discussione il profitto ed il potere delle classi dominanti, comunque garantiti dalle politiche economiche che hanno sempre contraddistinto le "diverse" coalizioni al governo (di centrodestra o di centrosinistra).</SPAN></SPAN> </DIV>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt; COLOR: #c0c0c0; FONT-FAMILY: times new roman, times"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">Lo stragismo e il golpismo fascista non sono certamente all'ordine del giorno, ma si è affermata e radicalizzata, oggi, una forma di "democrazia autoritaria" che alterna controllo sociale pianificato e repressione militare per cooptare e/o colpire ogni possibile espressione di dissenso, più o meno conflittuale, contro i grandi manovratori che gestiscono le leve dell'accumulazione del profitto. Un autoritarismo che usa indifferentemente sospensione del diritto, concertazione, repressione poliziesca, manganello, informazione, servizi segreti e carcere. </SPAN></SPAN></DIV>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt; COLOR: #c0c0c0; FONT-FAMILY: times new roman, times"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">Ma anche un sottile terrorismo mediatico, una politica di intenzionale abbassamento dei livelli culturali, con una proposta assordante di modelli comportamentali e di abbrutimento del senso comune che produce servi consenzienti, alienati e coscientemente proni e omologati al sistema dominante. Si costruisce così un terreno fertile e di consenso alla costruzione, anche mediatica, di nemici (l’immigrato su tutti) sui quali scaricare il diffuso senso si insicurezza dato dalla precarietà del lavoro e della vita.</SPAN></SPAN> </DIV>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt; COLOR: #c0c0c0; FONT-FAMILY: times new roman, times"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">Ma oggi c’è anche qualcosa in più con cui confrontarsi, siamo di fronte ad una crisi strutturale del modello economico/sociale capitalista che cerca di sopravvivere scaricando i costi della propria crisi sulle classi subordinate, sui lavoratori, i precari, gli studenti e, naturalmente, sugli immigrati che rappresentano un modello paradigmatico dello sfruttamento di classe. </SPAN></SPAN></DIV>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt; COLOR: #c0c0c0; FONT-FAMILY: times new roman, times"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt"><B>Di fronte a questa crisi l’unica possibilità di resistenza è data dalla ricomposizione, sul terreno della materialità dei bisogni e della loro trasformazione in diritti, del più ampio fronte di classe. </B></SPAN></SPAN></DIV>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt; COLOR: #c0c0c0; FONT-FAMILY: times new roman, times"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt"><B>Una ricomposizione sul terreno del conflitto di quello che l’odierna organizzazione capitalistica del lavoro, basata sulla precarietà, ha flessibilizzato, scomposto, atomizzato, parcellizzato e individualizzato.</B></SPAN></SPAN><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt; COLOR: #c0c0c0; FONT-FAMILY: times new roman, times"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt"> </SPAN></SPAN></DIV>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt; COLOR: #c0c0c0; FONT-FAMILY: times new roman, times"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt"><B>Una prospettiva di ricomposizione sociale che, con una vertenzialità sociale diffusa, sappia tenere insieme nelle lotte comuni e nella pratica del conflitto, l’operaio di fabbrica con tutte le nuove forme della precarietà prodotte nei mille rivoli della produzione postfordista. </B></SPAN></SPAN></DIV>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt; COLOR: #c0c0c0; FONT-FAMILY: times new roman, times"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt"><B>Una nuova capacità di costruire, attorno alla centralità del conflitto capitale/lavoro, reti d’aggregazione politica sociale in grado di coordinare e imprimere accelerazioni al conflitto, unica arma nelle nostre mani per difenderci dalla crisi, far camminare e praticare un processo di trasformazione radicale del presente. </B></SPAN></SPAN></DIV>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt; COLOR: #c0c0c0; FONT-FAMILY: times new roman, times"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">Così provando ad immaginare l’abbattimento di un modello economico e sociale che sta distruggendo posti di lavoro e definendo la precarietà come orologio che scandisce le ore della nostra vita, demolendone la qualità e assoggettando anche le relazioni interpersonali alle regole del mercato.</SPAN></SPAN> </DIV>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt; COLOR: #c0c0c0; FONT-FAMILY: times new roman, times"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">E’ necessario quindi rilanciare una sinistra vera, radicalmente anticapitalista, fatta di lotte e capacità di reagire culturalmente, ideologicamente e con il conflitto, allo strapotere di una destra caratterizzata da un miscuglio di neoliberismo all’italiana, populismo, fascismo, razzismo, xenofobia, una destra “istituzionale” basata su di un blocco sociale fortemente caratterizzato in senso antidemocratico oltre che anticomunista. </SPAN></SPAN></DIV>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt; COLOR: #c0c0c0; FONT-FAMILY: times new roman, times"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">Ed è per questo che per noi non possono esistere alchimie parlamentari che possano rendere più presentabile un imbelle centrosinistra che sposta il proprio baricentro a seconda delle convenienze politiche. L’unica strada da percorrere è quella del conflitto e del confronto politico quotidiano con le contraddizioni reali che i lavoratori vivono, soprattutto in questo momento di crisi, dandoci obbiettivi e praticandoli. </SPAN></SPAN></DIV>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt; COLOR: #c0c0c0; FONT-FAMILY: times new roman, times"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">In questa logica, come compagni e compagne del CSA Vittoria, ci siamo posti all’interno di un percorso trasversale che unisce diverse strutture politiche e sindacali a lavoratori di varie cooperative del settore logistico dell’area metropolitana milanese dando vita ad un coordinamento di sostegno alle lotte che si sviluppano. </SPAN></SPAN></DIV>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt; COLOR: #c0c0c0; FONT-FAMILY: times new roman, times"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">Un percorso di lotta che all’insegna dell’autorganizzazione pratica democrazia dal basso per tentare, da un lato, di imporre diritti sindacali, normativi e salariali sgretolati dall’azione politica e legislativa funzionali agli interessi del classe del padronato e dall’altra parte di affermare elementi di uguaglianza, parità di diritti e livelli embrionali di contropotere all’interno dei singoli luoghi di lavoro. </SPAN></SPAN></DIV>
<P lang=it-IT style="MARGIN-BOTTOM: 0cm; widows: 2; orphans: 2"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt; COLOR: #c0c0c0; FONT-FAMILY: times new roman, times"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">Su questo contenuti e per evidenziare questo percorso di lotta, saremo in piazza l’11 dicembre.</SPAN></SPAN> </DIV>
<P lang=it-IT style="MARGIN-BOTTOM: 0cm; widows: 2; orphans: 2"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt; COLOR: #c0c0c0; FONT-FAMILY: times new roman, times"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">Contro il “filo nero” che lega lo stragismo dell’immediato dopoguerra allo stragismo (golpismo) della strategia della tensione della seconda metà del ‘900, e alla società del controllo sociale pianificato del regime odierno.</SPAN></SPAN> </DIV>
<P lang=it-IT style="MARGIN-BOTTOM: 0cm; widows: 2; orphans: 2"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt; COLOR: #c0c0c0; FONT-FAMILY: times new roman, times"><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt">Una strategia della tensione come costante della storia d’Italia, come strumento principe, utilizzato ogni qual volta lo sviluppo delle lotte, conseguente all’ esplosione delle contraddizioni sociali, ha pericolosamente messo in discussione lo sfruttamento ai danni dei lavoratori e la diseguaglianza generata dal sistema capitalista.</SPAN></SPAN> </DIV>
<P lang=it-IT style="MARGIN-BOTTOM: 0cm; widows: 2; orphans: 2" align=center><SPAN style="FONT-SIZE: 14pt; COLOR: #ff0000; FONT-FAMILY: times new roman, times"><U><B>Sabato 11 dicembre 2010 </B></U></SPAN></DIV>
<P lang=it-IT style="MARGIN-BOTTOM: 0cm; widows: 2; orphans: 2" align=center><SPAN style="FONT-SIZE: 14pt; COLOR: #ff0000; FONT-FAMILY: times new roman, times"><B>in piazza con i lavoratori delle cooperative in lotta</B></SPAN> </DIV>
<P lang=it-IT style="MARGIN-BOTTOM: 0cm; widows: 2; orphans: 2" align=center><SPAN style="FONT-SIZE: 14pt; COLOR: #ff0000; FONT-FAMILY: times new roman, times"><U><B>Sabato 18 dicembre 2010 ore 22.00 </B></U></SPAN></DIV>
<P lang=it-IT style="MARGIN-BOTTOM: 0cm; widows: 2; orphans: 2" align=center><SPAN style="FONT-SIZE: 14pt; COLOR: #ff0000; FONT-FAMILY: times new roman, times"><B>concerto di finanziamento della cassa di resistenza per i lavoratori della C.L.O. licenziati con:</B></SPAN> </DIV>
<P lang=it-IT style="MARGIN-BOTTOM: 0cm; widows: 2; orphans: 2" align=center><SPAN style="FONT-SIZE: 14pt; COLOR: #ff0000; FONT-FAMILY: times new roman, times"><B>Cantiniero (combat ska da Lecco)</B></SPAN> </DIV>
<P lang=it-IT style="MARGIN-BOTTOM: 0cm; widows: 2; orphans: 2" align=center><SPAN style="FONT-SIZE: 14pt; COLOR: #ff0000; FONT-FAMILY: times new roman, times"><B>e Giubbonsky (canto politico e storie di precarietà)</B></SPAN> </DIV>
<P lang=it-IT style="MARGIN-BOTTOM: 0cm; widows: 2; orphans: 2" align=center> </DIV>
<P lang=it-IT style="MARGIN-BOTTOM: 0cm; widows: 2; orphans: 2" align=center><SPAN style="FONT-SIZE: 14pt"><B><SPAN style="COLOR: #c0c0c0; FONT-FAMILY: times new roman, times">CENTRO SOCIALE VITTORIA </SPAN></B></SPAN></DIV>
<P lang=it-IT style="MARGIN-BOTTOM: 0cm; widows: 2; orphans: 2" align=center><SPAN style="FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: times new roman, times"><SPAN style="FONT-SIZE: 10pt; COLOR: #c0c0c0; FONT-FAMILY: times new roman, times"><SPAN style="FONT-SIZE: 11pt"><SPAN style="FONT-SIZE: 16pt">Via Friuli ang. Via Muratori, </SPAN><A
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