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<DIV>
<DIV align=center><FONT face="Times New Roman"><FONT size=1>----- Original
Message ----- <BR>From: <A
href="mailto:dinoerba@libero.it">dinoerba@libero.it</A></FONT></FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Times New Roman"><FONT size=1></FONT></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face="Times New Roman"><FONT size=1></FONT></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face="Times New Roman"><FONT size=1> </DIV>
<DIV align=center><BR><BR></FONT><BR><BR><FONT color=#ff0000
size=4><STRONG>Giornata europea contro le grandi opere inutili. Mobilitazioni
nazionali a Terzigno e in Val di
Susa<BR></STRONG></FONT><BR><BR><BR><BR><BR><BR><BR><BR>Manifesto convocazione
corteo di Terzigno<BR><BR><BR>Dalla Val di Susa a Terzigno unire le lotte per
difendere il nostro futuro<BR><BR>Per la chiusura immediata e la bonifica della
cava Sari e delle<BR>discariche del Vesuvio<BR><BR>Per uscire definitivamente
dall'emergenza con un piano rifiuti basato<BR>sulla differenziata porta a porta,
riciclo , riuso e compostaggio, senza<BR>discariche di tal quale e ineneritori
che minacciano la nostra salute<BR><BR><STRONG>Sabato 11 Dicembre ore 14
CORTEO<BR>concentramento Boscoreale ex stazione F.S. (Via g.Della
Rocca)<BR><BR></STRONG><BR><BR><STRONG>Sabato 11 ore 22 CONCERTO area mercato
Boscotrecase<BR></STRONG><BR>99 posse<BR>Daniele Sepe<BR>Bisca<BR>E Zezi Gruppo
Operaio Pomigliano<BR>Pennelli di Vermeer<BR><BR><BR><BR><STRONG>Domenica 12
Dicembre INCONTRO NAZIONALE A Napoli su Rifiuti e Grandi Opere<BR><BR><BR>c/o
Laboratorio Ocupato SKA ore 10.30 (Via Calata Trinità
Maggiore)<BR></STRONG><BR>Il movimento studentesco Napoletano offre ospitalità
per il<BR>pernottamento nelle Facoltà di Lettere e Dell'Orientale
Occupate<BR><BR><BR>Per adesioni <A
href="mailto:retecampanasaluteambiente@gmail.com">retecampanasaluteambiente@gmail.com</A>
<BR>__________________________________________________________________<BR><BR><BR><BR><BR><BR><BR><FONT
color=#ff0000 size=4><STRONG>Appello mobilitazione nazionale contro le grandi
opere inutili<BR></STRONG></FONT><BR><BR><BR><BR><BR>11 Dicembre 2010: una
giornata di lotta per difendere il nostro futuro<BR><BR>All’inizio di Ottobre
2010 si erano svolte nel nostro paese<BR>significative iniziative di lotta
contro le grandi opere: Messina,<BR>Firenze e la Val di Susa avevano lanciato un
appello per una settimana<BR>di mobilitazione “per riunire, dall'estremo Nord al
profondo Sud una<BR>Italia impoverita dalla speculazione, rassegnata al
degrado,<BR>narcotizzata da una informazione distorta, devastata da una
enorme<BR>colata di cemento”.<BR>All’appello avevano risposto in decine di
migliaia, per dire NO al Ponte<BR>sullo stretto, NO al sottoattraversamento AV
di Firenze, NO al TAV<BR>Torino-Lione. In quegli stessi giorni anche i cittadini
di Stoccarda<BR>scendevano in piazza per respingere il progetto di una
megastazione<BR>riprendendo le nostre stesse ragioni: un ponte di solidarietà
aveva<BR>unito le loro e le nostre lotte.<BR><BR>La risposta di Messina, di
Firenze e della Valsusa è stata anche un<BR>segnale di ripresa di un paese che
resiste: di un paese che combatte<BR>l’intreccio politica/affari/mafia, che si
oppone alla distruzione<BR>dell’ambiente e difende i beni comuni, che non
accetta la logica<BR>dell’emergenza e pretende una politica capace di guardare
al domani, che<BR>si oppone alla militarizzazione dei territori, al ritorno al
nucleare,<BR>che rifiuta la cancellazione dei diritti e difende gli spazi
di<BR>partecipazione democratica. E’ un paese che vuole essere
protagonista<BR>del proprio futuro e non intende consegnarlo alle lobby che
governano la<BR>politica, un paese che pratica l’altra politica, quella capace
di<BR>rispondere ai bisogni e non ai ricatti delle segreterie dei
partiti,<BR>dando voce a chi si organizza dal basso.<BR><BR>Oggi lanciamo un
nuovo appello: una giornata di lotta che veda<BR>mobilitazioni diffuse a livello
locale unirsi con la forza della ragione<BR>contro la violenza di un potere
politico/mafioso che attacca le<BR>condizioni di vita in nome del profitto. Da
Vicenza sommersa non solo<BR>dall’acqua dell’alluvione in una regione consumata
dalla<BR>cementificazione ma soprattutto dal fango di una base militare
che<BR>rappresenta uno strumento per la politica di aggressione verso
altre<BR>popolazione e di militarizzazione del territorio, a Messina che non
si<BR>rassegna a dover subire il ponte dei desideri e degli affari; dalla
Val<BR>di Susa che con la sua determinazione conduce da vent’anni
una<BR>resistenza popolare mai vinta, a Napoli e tutta la Campania sommersa
dai<BR>rifiuti e dalle menzogne di chi scarica sui cittadini colpe
e<BR>responsabilità che sono di politici e camorristi con nomi e cognomi;
da<BR>L’Aquila che ha saputo alzare la voce e da sotto le macerie di
un<BR>terremoto che ha rappresentato un tragedia per molti e una
nuova<BR>opportunità di business per pochi ha levato la sua voce per
denunciare<BR>una militarizzazione camuffata da ricostruzione, alle tante
realtà<BR>sparse per il paese che resistono a grandi opere che di grande
hanno<BR>solo la distruzione e le dimensioni del business.<BR><BR>Due
appuntamenti su tutti: in Val di Susa e Terzigno. L’appuntamento del<BR>Sud
tenterà di riunire, in un unico corteo interregionale, tutte le<BR>esperienze
che da tempo rivolgono la loro critica a un'aggressione ai<BR>territori e
all’ambiente che determina solamente inquinamento<BR>generalizzato. L’elevato
livello di conflittualità espresso dalle<BR>resistenze di Terzigno e Giugliano
ha mostrato come sia possibile non<BR>cedere di fronte all’arroganza di un
potere politico corrotto. Dopo anni<BR>di uso strumentale dell’emergenza,
caratterizzata dalla sospensione<BR>dello stato di diritto (commissariati
straordinari, produzione di leggi<BR>speciali e militarizzazione del
territorio), è il momento di ribadire,<BR>facendo corpo unico, che non saremo
più disponibili ad accettare la<BR>degradazione imposta dal
profitto.<BR>L’esigenza è quella di ritrovarsi in una giornata unitaria,
provenienti<BR>da territori diversi ma allo stesso modo contaminati, per dare
un<BR>orizzonte condiviso di concretezza ai contenuti delle vertenze che
in<BR>questa fase la lotta pone: respingere le conseguenze delle
attuali<BR>politiche ambientali, mettere al primo posto i bisogni/desideri
della<BR>popolazione, la difesa dei beni pubblici
dall’aggressione<BR>privatizzatrice, produzione della politica come
autodeterminazione del<BR>sociale nella diretta ed autonoma organizzazione della
sua vita.<BR><BR>Il prossimo 11 Dicembre diventi una giornata di lotta per dire
NO alla<BR>devastazione dell’ambiente e alla militarizzazione dei territori,
NO<BR>alle grandi opere inutili, devastanti e dai costi insostenibili, No
alla<BR>logica dell’emergenza sul tema dei rifiuti, NO alla cancellazione
dei<BR>diritti. Una giornata di lotta per la difesa dei territori e per
far<BR>valere gli interessi delle popolazioni, e un segnale ai
migranti<BR>costretti a salire sulle gru per essere visibili per dire loro che
il<BR>paese che scende in piazza è al loro fianco.<BR><BR>Nella stessa data si
terranno anche manifestazioni in altre città<BR>dell’Europa, promosse da un
coordinamento di comitati che vede riuniti<BR>spagnoli, francesi, italiani,
tedeschi e sloveni che si oppongono al<BR>TAV; anche in questa occasione
possiamo costruire un ponte tra le<BR>diverse lotte: più lungo di quel ponte
sullo stretto che non vogliamo si<BR>faccia mai.<BR><BR>Movimento No Tav Valle
di Susa, Movimento Difesa del territorio Area<BR>Vesuviana, Movimento
disoccupati organizzati Banchi Nuovi, Rete campana<BR>salute e ambiente, Rete
anticapitalista campana.<BR><BR>Per adesioni: <A
href="mailto:retecampanasaluteambiente@gmail.com">retecampanasaluteambiente@gmail.com</A>
<BR><BR><BR><BR>Prime adesioni:<BR><BR>Area Antagonista Campana, CSOA Officina
99, Red link, Laboratorio<BR>Occupato Ska, Zeta, Movimento Disoccupati
Autorganizzati Acerra,<BR>Comitato contro l’inceneritore Ponticelli, comitato
Salute Ambiente<BR>Napoli est, Confederazione Cobas Napoli, CAU Napoli, Forum
Tarsia<BR><BR>Comitato di Quartiere Città Vecchia Taranto, no tav veneto
orientale,<BR>Resistenza Viola Piemonte, Collettivo "Iqbal Masih" di Lecce,
USI<BR>Liguria, U.S.I.-A.I.T, Confederazione
Cobas</FONT></DIV></DIV></FONT></BODY></HTML>