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<BODY class=hmmessage bgColor=#ffffff>
<DIV><FONT face=Arial>io chi fa ricorso al servizio delle poliziotte nun leggo,
del resto sta mentalità è presente in tutto quello che scrive
Goracci</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial>vittoria</FONT></DIV>
<BLOCKQUOTE
style="BORDER-LEFT: #000000 2px solid; PADDING-LEFT: 5px; PADDING-RIGHT: 0px; MARGIN-LEFT: 5px; MARGIN-RIGHT: 0px">
<DIV style="FONT: 10pt arial">----- Original Message ----- </DIV>
<DIV
style="FONT: 10pt arial; BACKGROUND: #e4e4e4; font-color: black"><B>From:</B>
<A title=spartacok@alice.it href="mailto:spartacok@alice.it">clochard</A>
</DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>To:</B> <A title=redditolavoro@lists.ecn.org
href="mailto:redditolavoro@lists.ecn.org">redditolavoro@lists.ecn.org</A>
</DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Sent:</B> Saturday, November 27, 2010 6:41
PM</DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Subject:</B> [Redditolavoro] Doriana
Goracci_Donne In Rosa con Bastone Insieme</DIV>
<DIV><BR></DIV>
<DIV><FONT size=3>Malgrado il ricorso alle "poliziotte di servizio" mi sembra
un ottimo esempio di costruzione del <EM>comune</EM>.</FONT></DIV>
<DIV><FONT size=3></FONT> </DIV>
<DIV><FONT size=3>enrico</FONT></DIV>
<DIV><FONT size=3></FONT> </DIV>
<DIV><FONT size=3></FONT> </DIV>
<DIV><FONT size=3></FONT> </DIV>
<DIV><FONT size=3></FONT> </DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial">----- Original Message -----
<DIV style="BACKGROUND: #e4e4e4; font-color: black"><B>From:</B> <A
title=dorianagoracci@hotmail.it
href="mailto:dorianagoracci@hotmail.it">Doriana Goracci</A> </DIV>
<DIV><B>Sent:</B> Saturday, November 27, 2010 6:12 PM</DIV>
<DIV><B>Subject:</B> Donne In Rosa con Bastone Insieme</DIV></DIV>
<DIV><BR></DIV><A
href="http://www.reset-italia.net/2010/11/27/donne-in-rosa-con-bastone-insieme/"><B><FONT
style="FONT-SIZE: 12pt"
size=3>http://www.reset-italia.net/2010/11/27/donne-in-rosa-con-bastone-insieme/</FONT></B></A><BR><BR>
<P style="TEXT-ALIGN: center"><IMG class=aligncenter
title="Donne In Rosa con Bastone Insieme"
alt="sampat Donne In Rosa con Bastone Insieme"
src="http://bookblog.salonelibro.it/wp-content/uploads/2010/05/sampat.jpg"></P>
<P style="TEXT-ALIGN: center"></P>
<P style="TEXT-ALIGN: left"><EM><STRONG>Una mattina mi son svegliata e che ti
<A
href="http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Esteri/India-passeggere-metro-picchiano-uomini/26-11-2010/1-A_000148653.shtml"
target=_blank>leggo</A>? ” Un agguerrito gruppo di passeggere della nuova
metropolitana di New Delhi ha preso a calci e pugni alcuni uomini, saliti
negli scompartimenti riservati alle donne. Lo riferisce la televisione
Cnn-Ibn. Importunate da alcuni giovani entrati nella loro carrozza, le donne
hanno avvisato le poliziotte di servizio, che hanno provveduto a far
sgomberare il vagone dai passeggeri illegali. Le passeggere hanno dato loro
manforte ‘buttando fuori dal treno gli intrusi con schiaffi e
spintoni’.”</STRONG></EM></P>
<P style="TEXT-ALIGN: center"><EM><STRONG><A
href="http://www.youtube.com/watch?v=EXwH-kjSUSs">http://www.youtube.com/watch?v=EXwH-kjSUSs</A><BR></STRONG></EM></P><EM><STRONG>Queste
donne dunque non hanno aspettato <A
href="http://www.reset-italia.net/2010/11/24/sono-con-te-sono-mia-la-giornata/"
target=_blank>la Giornata</A>? Mi è venuta allora alla mente, una certa
signora <A href="http://bookblog.salonelibro.it/?tag=india" target=_blank>in
sari rosa</A>, con la sua <A href="http://www.youtube.com/watch?v=EXwH-kjSUSs"
target=_blank>Gulabi Gang</A>, che ha scritto varie storielle e i suoi e loro
diritti messi in azione, Sampat Pal : ” nata nel 1960, è la fondatrice e
la leader di un gruppo di attiviste politiche in India settentrionale,
nel <A title="Banda (Uttar Pradesh)"
href="http://it.wikipedia.org/wiki/Banda_%28Uttar_Pradesh%29">Banda
district</A>, appartenente allo stato indiano dell ‘ Uttar Pradesh. Nonostante
il matrimonio infantile sia illegale da moltissimi anni, in India, Sampat Pal
Devi è stata sposata all’età di dodici anni, come racconta in un suo libro,
Io, Sampat Pal, capobanda di un gruppo in sari rosa pubblicato da Oh! edizioni
in Francia nell’ottobre 2008. Nonostante i suoi impegni famigliari e le
proposte di entrare in politica, che lei continua a rifiutare, Sampat non
intende fermarsi, ma vuole mostrare agli uomini chi sono le donne del suo
gruppo e di cosa sono capaci. Sampat è la moglie di un venditore di gelati e
madre di cinque figli. Ha anche lavorato, con il governo, per la salute dei
lavoratori. Sampat Pal Devi formò la sua organizzazione all’inizio del 2006,
dice nel suo libro, e prese ispirazione dalla figura di Laxmibai Rani, una
regina indiana che formò il suo esercito nel 1887 e tenne testa agli Inglesi
per un anno. Il gruppo è chiamato Banda Gulabi o Gang Rosa (Pink Gang), perché
molti di loro indossano un rosa sari. Banda è al centro di Bundelkhand, una
delle zone più povere di uno degli stati più popolosi dell’India. Pal Devi,
parlando del suo gruppo, afferma: Non siamo una banda nel senso usuale del
termine. Siamo una banda per la giustizia.Le donne della regione di Banda
giudicano come eroine le componenti del gruppo per il lavoro che svolgono in
loro favore. Il gruppo, che conta diverse migliaia di donne e pochi uomini, si
comporta come se fosse formato da vigilantes ed opera per far raggiungere una
maggiore giustizia sociale per i poveri, ma con una maggiore attenzione alle
donne povere. Il loro obiettivo è quello di incutere paura ai malintenzionati
e di guadagnarsi il rispetto dei funzionari che hanno il potere di facilitare
e promuovere un cambiamento della situazione. Le componenti della banda
brandiscono bastoni di bambù ed asce, e, quando si presenta la necessità, ne
fanno uso.I loro obiettivi più importanti sono: Fine del fenomeno del
matrimonio tra bambini. Far cessare la tradizione dell’abbandono delle mogli.
Lotta alla criminalità ed alla corruzione nella regione. Il suo movimento di
donne si batte per cambiare le cose. Nuove leggi vengono create ogni giorno in
paesi diversi, anche in India, per ristabilire la parità tra uomini e donne.
Tuttavia la lotta (che a volte arriva sino alla violenza fisica) continua
tutti i giorni.”</STRONG></EM><BR>
<P style="TEXT-ALIGN: center"><EM><STRONG><A
href="http://www.youtube.com/watch?v=Zks3K9Wq9CA">http://www.youtube.com/watch?v=Zks3K9Wq9CA</A><BR></STRONG></EM></P><EM><STRONG>Dunque
queste signore non fanno una <A
href="http://www.youtube.com/watch?v=THk5GB3JYG4" target=_blank>parada</A> a
Carnevale di danze ma lottano con ironia quotidianamente. E <A
href="http://www.youtube.com/watch?v=Zks3K9Wq9CA" target=_blank>la Dea
ferita</A>, reagisce, in alcuni casi: “</STRONG><STRONG>La Dea ferita è Durga,
divinità indiana che rappresenta la natura, “potenza femminile capace di
distruggere e rigenerare l’universo”, ma è anche la rappresentazione delle
donne indiane. Sono loro, secondo le tradizioni culturali e sociali
dell’India, le responsabili della terra e dei suoi frutti, ai quali sono
indissolubilmente legate. La voce delle donne del’India in questo documentario
èquella della loro leader, Vandana Shiva, intervistata da Werner Weick e da
Marilia Albanese. Vandana Shiva racconta il suo impegno quotidiano, politico
ed esistenziale, contro “la violenza della seconda rivoluzione verde”, il neo
colonialismo delle multinazionali “nemiche della natura” e la biopirateria,
contrapponendo a tutto questo da una parte il ruolo delle donne e il loro
rapporto intimo con la natura e dall’altra la mobilitazione dei contadini nel
progetto di conservazione e di salvaguardia della biodiversità agricola e dei
semi naturali dell’India, chiamato “Navdanya Conservation Farm” (Navdanya
significa Nove Semi).” </STRONG></EM><BR><EM><STRONG>Senza perderci in terre
lontane e storie che non conosciamo minimamente ma Resistono, altro che avanti
c’è posto per la violenza e <A
href="http://www.youtube.com/watch?v=xtnjyH05Yek" target=_blank>Sederunt
Principes</A>, la memoria mi torna a quel <A
href="http://www.politicamentecorretto.com/index.php?news=18931"
target=_blank>ce l’abbiamo dura noi la pagnotta</A>: basta rimpastare. E
ancora<A href="http://www.youtube.com/watch?v=cRXy4ee58g4&" target=_blank>
pane e tanto coraggio</A>.</STRONG><STRONG> Buone Giornate ci vogliono
scarpe buone, la strada è in salita. Insieme<A
href="http://www.youtube.com/watch?v=nVa4WoRisPE" target=_blank>
Naviganti</A>.<BR></STRONG></EM><BR><EM><STRONG>Doriana
Goracci</STRONG></EM><BR>
<P style="TEXT-ALIGN: center"><EM><STRONG><A
href="http://www.youtube.com/watch?v=cRXy4ee58g4">http://www.youtube.com/watch?v=cRXy4ee58g4</A><BR></STRONG></EM></P>
<P style="TEXT-ALIGN: center"><EM><STRONG><BR></STRONG></EM></P>
<H3 id=post-2156><A title="Permalink di Guerriere…in sari rosa!"
href="http://bookblog.salonelibro.it/?p=2156" rel=bookmark>Guerriere…in sari
rosa!</A></H3><EM><STRONG>sabato 15 maggio 2010</STRONG></EM><BR>
<DIV><EM><STRONG>“Le tradizioni possono cambiare quando le donne prendono
coscienza dei loro diritti”: così Sampat Pal, la leader della pink-gang
indiana, ha esordito la presentazione del suo libro Con il Sari Rosa, in cui
racconta la sua esperienza nella lotta alle ingiustizie, che colpiscono
soprattutto le donne e i bambini. La pink-gang, o gulabi-gang, è un movimento
femminile che vede protagoniste 140.000 donne avvolte in uno sgargiante abito
rosa, munite di un bastone (il lathi), utilizzato come arma difensiva verso
chi le aggredisce. Una domanda che sorge spontanea potrebbe essere: come mai
nel paese di Ghandi, leader della non violenza, delle semplici donne hanno
deciso di prendere le armi per lottare? come ci ha spiegato Sampat Pal, al
giorno d’oggi non si otterrebbe nulla con la lotta non violenta, dal momento
che le politiche castali sono ancora ben radicate nella società indiana (e
poi, diciamocelo, quando è necessario picchiare, bisogna picchiare!!). La
scrittrice ha tenuto a precisare che la sua “gang” non è affatto contro gli
uomini, ma contro la società sempre più corrotta, sostenendo che sia
importante lottare tutti insieme, verso un ideale comune: infatti alcuni
uomini fanno parte di questo movimento, indossando una sciarpa rosa al posto
del sari (potete immaginare il perchè…). Oltre a non accettare la
discriminazione tra i sessi, denunciano le differenze castali:
</STRONG><STRONG>la libertà si ottiene con le idee, e le idee non
costano</STRONG><STRONG>!!! Donna coraggiosa e combattiva, Sampat si è
rivelata anche molto spiritosa: raccontando diversi aneddoti divertenti ma
anche incisivi, l’autrice è riuscita a trasmettere agli ascoltatori il senso e
l’anima di queste lotte, difficilmente comprensibili da chi non le ha vissute
in prima persona, il tutto “condito” con il fascino della lingua hindi. Un
ringraziamento particolare va al traduttore Marco Zolli e a Enrico Bisi,
regista del suggestivo documentario Pink Gang sulla vita di queste donne
“guerriere” in sari rosa. Martina Tartari, Stefano Tortora, Elisabetta
Toselli”</STRONG></EM><BR></DIV>
<P style="TEXT-ALIGN: left"></P>
<P style="TEXT-ALIGN: left"><B><A
href="http://www.youtube.com/watch?v=nVa4WoRisPE"><EM><STRONG><BR></STRONG></EM></A></B></P>
<P style="TEXT-ALIGN: center"><B><A
href="http://www.youtube.com/watch?v=nVa4WoRisPE">http://www.youtube.com/watch?v=nVa4WoRisPE</A></B><BR></P>
<P style="TEXT-ALIGN: center"></P>
<P style="TEXT-ALIGN: center"><IMG class=aligncenter
title="Donne In Rosa con Bastone Insieme"
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<P>
<HR>
<P></P>_______________________________________________<BR>Redditolavoro
mailing
list<BR>Redditolavoro@lists.ecn.org<BR>http://lists.ecn.org/mailman/listinfo/redditolavoro<BR></BLOCKQUOTE></BODY></HTML>