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<BODY class=hmmessage bgColor=#ffffff>
<DIV><FONT face=Arial>o maganello io o lasdcio ai polizziotti...le pantere rosa
indiane so n'altra cosa un saluto Matilde xhi vo va sul blog mio ci trova
notizie estere tra l'altro che non trova in giro e poi no sacco de e o
veramente?????!!!!</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial>non me va più de postare sulle liste.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial>chi vo ce va su o blog chi non vo non ce va</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial>io to al freddo e coi geloni ,,,,poi non me immischia coi
giorenalisti e i resettati io non me resetto e non so gionalista</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial></FONT> </DIV>
<BLOCKQUOTE
style="BORDER-LEFT: #000000 2px solid; PADDING-LEFT: 5px; PADDING-RIGHT: 0px; MARGIN-LEFT: 5px; MARGIN-RIGHT: 0px">
<DIV style="FONT: 10pt arial">----- Original Message ----- </DIV>
<DIV
style="FONT: 10pt arial; BACKGROUND: #e4e4e4; font-color: black"><B>From:</B>
<A title=matilde@inventati.org href="mailto:matilde@inventati.org">matilde</A>
</DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>To:</B> <A title=Redditolavoro@lists.ecn.org
href="mailto:Redditolavoro@lists.ecn.org">Redditolavoro@lists.ecn.org</A>
</DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Sent:</B> Sunday, November 28, 2010 9:47
AM</DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Subject:</B> Re: [Redditolavoro] Doriana
Goracci_Donne In Rosa con BastoneInsieme</DIV>
<DIV><BR></DIV>
<DIV><FONT face=Arial>cara Vittoria, tramite questa lista sono venuta a
conoscenza del blog Reset Italia e vedendo una struttura simile a
quella di Agoravox per la pubblicazione (ove 2 anni fa avevo pubblicato alcune
cose senza ricevere alcun commento) ho pensato di rilanciare lì delle idee e
sono stata ben accolta. Ho dei problemi col pc, si spegne mentre carico video,
e devo stare attenta a non sforzarlo perchè se mi lascia non posso acquistarne
un altro, fino alla pensione, però qualcosa leggo, nipoti permettendo, nella
marea di internet. Il taglio del tuo sito è ben diverso da quello dove
pubblica Doriana Goracci, e io non mi ci ritroverei con il mio
linguaggio, moderatissimo, che affronta solo temi che conosce per esperienza
diretta. Mi vergogno financo di commentare lotte alle quali non partecipo
direttamente, in piazza, standomene al caldo, e fornisco solo, qualche
volta, spunti di riflessione a chi le minimizza o attacca. Due donne
combattive come te e Doriana devono avere il loro spazio, lanciare i temi che
ritengono importanti, che vengano raccolti o meno, e -apprezzata la
mentalità o no-, l'importante è che siate libere di farlo e che reciprocamente
vi rispettiate per l'enorme lavoro che svolgete. Io vi rispetto entrambe. Non
siamo in India, non mi ci vedo con il manganello, ma forse se fossi lì userei
anche quello. </FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial>baci</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial>laura</FONT></DIV>
<BLOCKQUOTE
style="BORDER-LEFT: #000000 2px solid; PADDING-LEFT: 5px; PADDING-RIGHT: 0px; MARGIN-LEFT: 5px; MARGIN-RIGHT: 0px">
<DIV style="FONT: 10pt arial">----- Original Message ----- </DIV>
<DIV
style="FONT: 10pt arial; BACKGROUND: #e4e4e4; font-color: black"><B>From:</B>
<A title=huambos@virgilio.it href="mailto:huambos@virgilio.it">Vittoria
Oliva</A> </DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>To:</B> <A title=spartacok@alice.it
href="mailto:spartacok@alice.it">clochard</A> ; <A
title=redditolavoro@lists.ecn.org
href="mailto:redditolavoro@lists.ecn.org">redditolavoro@lists.ecn.org</A>
</DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Sent:</B> Sunday, November 28, 2010 8:48
AM</DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Subject:</B> Re: [Redditolavoro] Doriana
Goracci_Donne In Rosa con BastoneInsieme</DIV>
<DIV><BR></DIV>
<DIV><FONT face=Arial>io chi fa ricorso al servizio delle poliziotte nun
leggo, del resto sta mentalità è presente in tutto quello che scrive
Goracci</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial>vittoria</FONT></DIV>
<BLOCKQUOTE
style="BORDER-LEFT: #000000 2px solid; PADDING-LEFT: 5px; PADDING-RIGHT: 0px; MARGIN-LEFT: 5px; MARGIN-RIGHT: 0px">
<DIV style="FONT: 10pt arial">----- Original Message ----- </DIV>
<DIV
style="FONT: 10pt arial; BACKGROUND: #e4e4e4; font-color: black"><B>From:</B>
<A title=spartacok@alice.it href="mailto:spartacok@alice.it">clochard</A>
</DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>To:</B> <A
title=redditolavoro@lists.ecn.org
href="mailto:redditolavoro@lists.ecn.org">redditolavoro@lists.ecn.org</A>
</DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Sent:</B> Saturday, November 27, 2010
6:41 PM</DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Subject:</B> [Redditolavoro] Doriana
Goracci_Donne In Rosa con Bastone Insieme</DIV>
<DIV><BR></DIV>
<DIV><FONT size=3>Malgrado il ricorso alle "poliziotte di servizio" mi
sembra un ottimo esempio di costruzione del <EM>comune</EM>.</FONT></DIV>
<DIV><FONT size=3></FONT> </DIV>
<DIV><FONT size=3>enrico</FONT></DIV>
<DIV><FONT size=3></FONT> </DIV>
<DIV><FONT size=3></FONT> </DIV>
<DIV><FONT size=3></FONT> </DIV>
<DIV><FONT size=3></FONT> </DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial">----- Original Message -----
<DIV style="BACKGROUND: #e4e4e4; font-color: black"><B>From:</B> <A
title=dorianagoracci@hotmail.it
href="mailto:dorianagoracci@hotmail.it">Doriana Goracci</A> </DIV>
<DIV><B>Sent:</B> Saturday, November 27, 2010 6:12 PM</DIV>
<DIV><B>Subject:</B> Donne In Rosa con Bastone Insieme</DIV></DIV>
<DIV><BR></DIV><A
href="http://www.reset-italia.net/2010/11/27/donne-in-rosa-con-bastone-insieme/"><B><FONT
style="FONT-SIZE: 12pt"
size=3>http://www.reset-italia.net/2010/11/27/donne-in-rosa-con-bastone-insieme/</FONT></B></A><BR><BR>
<P style="TEXT-ALIGN: center"><IMG class=aligncenter
title="Donne In Rosa con Bastone Insieme"
alt="sampat Donne In Rosa con Bastone Insieme"
src="http://bookblog.salonelibro.it/wp-content/uploads/2010/05/sampat.jpg"></P>
<P style="TEXT-ALIGN: center"></P>
<P style="TEXT-ALIGN: left"><EM><STRONG>Una mattina mi son svegliata e che
ti <A
href="http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Esteri/India-passeggere-metro-picchiano-uomini/26-11-2010/1-A_000148653.shtml"
target=_blank>leggo</A>? ” Un agguerrito gruppo di passeggere della nuova
metropolitana di New Delhi ha preso a calci e pugni alcuni uomini, saliti
negli scompartimenti riservati alle donne. Lo riferisce la televisione
Cnn-Ibn. Importunate da alcuni giovani entrati nella loro carrozza, le
donne hanno avvisato le poliziotte di servizio, che hanno provveduto a far
sgomberare il vagone dai passeggeri illegali. Le passeggere hanno dato
loro manforte ‘buttando fuori dal treno gli intrusi con schiaffi e
spintoni’.”</STRONG></EM></P>
<P style="TEXT-ALIGN: center"><EM><STRONG><A
href="http://www.youtube.com/watch?v=EXwH-kjSUSs">http://www.youtube.com/watch?v=EXwH-kjSUSs</A><BR></STRONG></EM></P><EM><STRONG>Queste
donne dunque non hanno aspettato <A
href="http://www.reset-italia.net/2010/11/24/sono-con-te-sono-mia-la-giornata/"
target=_blank>la Giornata</A>? Mi è venuta allora alla mente, una certa
signora <A href="http://bookblog.salonelibro.it/?tag=india"
target=_blank>in sari rosa</A>, con la sua <A
href="http://www.youtube.com/watch?v=EXwH-kjSUSs" target=_blank>Gulabi
Gang</A>, che ha scritto varie storielle e i suoi e loro diritti messi in
azione, Sampat Pal : ” nata nel 1960, è la fondatrice e la leader di
un gruppo di attiviste politiche in India settentrionale, nel <A
title="Banda (Uttar Pradesh)"
href="http://it.wikipedia.org/wiki/Banda_%28Uttar_Pradesh%29">Banda
district</A>, appartenente allo stato indiano dell ‘ Uttar Pradesh.
Nonostante il matrimonio infantile sia illegale da moltissimi anni, in
India, Sampat Pal Devi è stata sposata all’età di dodici anni, come
racconta in un suo libro, Io, Sampat Pal, capobanda di un gruppo in sari
rosa pubblicato da Oh! edizioni in Francia nell’ottobre 2008. Nonostante i
suoi impegni famigliari e le proposte di entrare in politica, che lei
continua a rifiutare, Sampat non intende fermarsi, ma vuole mostrare agli
uomini chi sono le donne del suo gruppo e di cosa sono capaci. Sampat è la
moglie di un venditore di gelati e madre di cinque figli. Ha anche
lavorato, con il governo, per la salute dei lavoratori. Sampat Pal Devi
formò la sua organizzazione all’inizio del 2006, dice nel suo libro, e
prese ispirazione dalla figura di Laxmibai Rani, una regina indiana che
formò il suo esercito nel 1887 e tenne testa agli Inglesi per un anno. Il
gruppo è chiamato Banda Gulabi o Gang Rosa (Pink Gang), perché molti di
loro indossano un rosa sari. Banda è al centro di Bundelkhand, una delle
zone più povere di uno degli stati più popolosi dell’India. Pal Devi,
parlando del suo gruppo, afferma: Non siamo una banda nel senso usuale del
termine. Siamo una banda per la giustizia.Le donne della regione di Banda
giudicano come eroine le componenti del gruppo per il lavoro che svolgono
in loro favore. Il gruppo, che conta diverse migliaia di donne e pochi
uomini, si comporta come se fosse formato da vigilantes ed opera per far
raggiungere una maggiore giustizia sociale per i poveri, ma con una
maggiore attenzione alle donne povere. Il loro obiettivo è quello di
incutere paura ai malintenzionati e di guadagnarsi il rispetto dei
funzionari che hanno il potere di facilitare e promuovere un cambiamento
della situazione. Le componenti della banda brandiscono bastoni di bambù
ed asce, e, quando si presenta la necessità, ne fanno uso.I loro obiettivi
più importanti sono: Fine del fenomeno del matrimonio tra bambini. Far
cessare la tradizione dell’abbandono delle mogli. Lotta alla criminalità
ed alla corruzione nella regione. Il suo movimento di donne si batte per
cambiare le cose. Nuove leggi vengono create ogni giorno in paesi diversi,
anche in India, per ristabilire la parità tra uomini e donne. Tuttavia la
lotta (che a volte arriva sino alla violenza fisica) continua tutti i
giorni.”</STRONG></EM><BR>
<P style="TEXT-ALIGN: center"><EM><STRONG><A
href="http://www.youtube.com/watch?v=Zks3K9Wq9CA">http://www.youtube.com/watch?v=Zks3K9Wq9CA</A><BR></STRONG></EM></P><EM><STRONG>Dunque
queste signore non fanno una <A
href="http://www.youtube.com/watch?v=THk5GB3JYG4" target=_blank>parada</A>
a Carnevale di danze ma lottano con ironia quotidianamente. E <A
href="http://www.youtube.com/watch?v=Zks3K9Wq9CA" target=_blank>la Dea
ferita</A>, reagisce, in alcuni casi: “</STRONG><STRONG>La Dea ferita è
Durga, divinità indiana che rappresenta la natura, “potenza femminile
capace di distruggere e rigenerare l’universo”, ma è anche la
rappresentazione delle donne indiane. Sono loro, secondo le tradizioni
culturali e sociali dell’India, le responsabili della terra e dei suoi
frutti, ai quali sono indissolubilmente legate. La voce delle donne
del’India in questo documentario èquella della loro leader, Vandana Shiva,
intervistata da Werner Weick e da Marilia Albanese. Vandana Shiva racconta
il suo impegno quotidiano, politico ed esistenziale, contro “la violenza
della seconda rivoluzione verde”, il neo colonialismo delle multinazionali
“nemiche della natura” e la biopirateria, contrapponendo a tutto questo da
una parte il ruolo delle donne e il loro rapporto intimo con la natura e
dall’altra la mobilitazione dei contadini nel progetto di conservazione e
di salvaguardia della biodiversità agricola e dei semi naturali
dell’India, chiamato “Navdanya Conservation Farm” (Navdanya significa Nove
Semi).” </STRONG></EM><BR><EM><STRONG>Senza perderci in terre lontane e
storie che non conosciamo minimamente ma Resistono, altro che avanti c’è
posto per la violenza e <A
href="http://www.youtube.com/watch?v=xtnjyH05Yek" target=_blank>Sederunt
Principes</A>, la memoria mi torna a quel <A
href="http://www.politicamentecorretto.com/index.php?news=18931"
target=_blank>ce l’abbiamo dura noi la pagnotta</A>: basta rimpastare. E
ancora<A href="http://www.youtube.com/watch?v=cRXy4ee58g4&"
target=_blank> pane e tanto coraggio</A>.</STRONG><STRONG> Buone Giornate
ci vogliono scarpe buone, la strada è in salita. Insieme<A
href="http://www.youtube.com/watch?v=nVa4WoRisPE" target=_blank>
Naviganti</A>.<BR></STRONG></EM><BR><EM><STRONG>Doriana
Goracci</STRONG></EM><BR>
<P style="TEXT-ALIGN: center"><EM><STRONG><A
href="http://www.youtube.com/watch?v=cRXy4ee58g4">http://www.youtube.com/watch?v=cRXy4ee58g4</A><BR></STRONG></EM></P>
<P style="TEXT-ALIGN: center"><EM><STRONG><BR></STRONG></EM></P>
<H3 id=post-2156><A title="Permalink di Guerriere…in sari rosa!"
href="http://bookblog.salonelibro.it/?p=2156" rel=bookmark>Guerriere…in
sari rosa!</A></H3><EM><STRONG>sabato 15 maggio 2010</STRONG></EM><BR>
<DIV><EM><STRONG>“Le tradizioni possono cambiare quando le donne prendono
coscienza dei loro diritti”: così Sampat Pal, la leader della pink-gang
indiana, ha esordito la presentazione del suo libro Con il Sari Rosa, in
cui racconta la sua esperienza nella lotta alle ingiustizie, che
colpiscono soprattutto le donne e i bambini. La pink-gang, o gulabi-gang,
è un movimento femminile che vede protagoniste 140.000 donne avvolte in
uno sgargiante abito rosa, munite di un bastone (il lathi), utilizzato
come arma difensiva verso chi le aggredisce. Una domanda che sorge
spontanea potrebbe essere: come mai nel paese di Ghandi, leader della non
violenza, delle semplici donne hanno deciso di prendere le armi per
lottare? come ci ha spiegato Sampat Pal, al giorno d’oggi non si
otterrebbe nulla con la lotta non violenta, dal momento che le politiche
castali sono ancora ben radicate nella società indiana (e poi,
diciamocelo, quando è necessario picchiare, bisogna picchiare!!). La
scrittrice ha tenuto a precisare che la sua “gang” non è affatto contro
gli uomini, ma contro la società sempre più corrotta, sostenendo che sia
importante lottare tutti insieme, verso un ideale comune: infatti alcuni
uomini fanno parte di questo movimento, indossando una sciarpa rosa al
posto del sari (potete immaginare il perchè…). Oltre a non accettare la
discriminazione tra i sessi, denunciano le differenze castali:
</STRONG><STRONG>la libertà si ottiene con le idee, e le idee non
costano</STRONG><STRONG>!!! Donna coraggiosa e combattiva, Sampat si è
rivelata anche molto spiritosa: raccontando diversi aneddoti divertenti ma
anche incisivi, l’autrice è riuscita a trasmettere agli ascoltatori il
senso e l’anima di queste lotte, difficilmente comprensibili da chi non le
ha vissute in prima persona, il tutto “condito” con il fascino della
lingua hindi. Un ringraziamento particolare va al traduttore Marco Zolli e
a Enrico Bisi, regista del suggestivo documentario Pink Gang sulla vita di
queste donne “guerriere” in sari rosa. Martina Tartari, Stefano Tortora,
Elisabetta Toselli”</STRONG></EM><BR></DIV>
<P style="TEXT-ALIGN: left"></P>
<P style="TEXT-ALIGN: left"><B><A
href="http://www.youtube.com/watch?v=nVa4WoRisPE"><EM><STRONG><BR></STRONG></EM></A></B></P>
<P style="TEXT-ALIGN: center"><B><A
href="http://www.youtube.com/watch?v=nVa4WoRisPE">http://www.youtube.com/watch?v=nVa4WoRisPE</A></B><BR></P>
<P style="TEXT-ALIGN: center"></P>
<P style="TEXT-ALIGN: center"><IMG class=aligncenter
title="Donne In Rosa con Bastone Insieme"
alt="files.php?file=pagnotta 597131020 Donne In Rosa con Bastone Insieme"
src="http://www.politicamentecorretto.com/files.php?file=pagnotta_597131020.jpg"></P><BR>
<P>
<HR>
<P></P>_______________________________________________<BR>Redditolavoro
mailing
list<BR>Redditolavoro@lists.ecn.org<BR>http://lists.ecn.org/mailman/listinfo/redditolavoro<BR></BLOCKQUOTE>
<P>
<HR>
<P></P>_______________________________________________<BR>Redditolavoro
mailing
list<BR>Redditolavoro@lists.ecn.org<BR>http://lists.ecn.org/mailman/listinfo/redditolavoro<BR></BLOCKQUOTE>
<P>
<HR>
<P></P>_______________________________________________<BR>Redditolavoro
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