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<H1 style="TEXT-ALIGN: left" dir=ltr><FONT color=#ff0000 size=4>Brescia - Dopo
17 giorni i migranti sono scesi dalla gru! Ora tocca a noi</FONT></H1>
<H2 style="TEXT-ALIGN: left" dir=ltr><FONT color=#ff0000 size=4>L’assemblea
anti-razzista di Milano: ora mobilitiamoci ovunque. Intanto arriva la notizia
dell’espulsione dei migranti catturati l’8 novembre</FONT></H2>
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<DIV dir=ltr class=arttesto>
<P class=spip>Sono scesi. Dopo 17 giorni di coraggio, lì, sospesi ad oltre 30
metri di altezza per la dignità di un permesso di soggiorno, hanno raggiunto il
presidio di solidarietà che ha seguito notte e giorno i loro piccoli e precari
spostamenti.<BR></P>
<P class=spip>Ma nessuno osi dirci che quella discesa è una resa, nessuno provi
a convincerci che lottare debba significare logoramento e disperazione. <BR>Ora
il compito è di tutti noi, perchè questi 17 giorni di Brescia non cadano nel
vuoto consapevoli che ARUN, RACHID, JIMI, SAJAD, già molto hanno fatto,
restituendo dignità e respiro alla battaglia per i diritti dei migranti che fino
a poche settimane fa sembrava impossibile.</P>
<P class=spip>Un appello alla mobilitazione, che facciamo nostro, è arrivato
anche dall’assemblea anti-razzista di domenica 14 novedmbre a Milano:
mobilitiamoci in ogni città!</P>
<P class=spip>
<HR>
<P></P>
<P class=spip><STRONG class=spip></STRONG> </P>
<P class=spip><STRONG class=spip>La cronaca da Brescia</STRONG> (Radio Onda
D’Urto)<BR><STRONG class=spip>Ore 1:07:</STRONG> l’attesa prosegue per la
liberazione dei primi due fratelli migranti. Su Radio Onda d’Urto prosegue la
diretta ininterrotta da lunedì mattina.</P>
<P class=spip><STRONG class=spip>Ore 0:25:</STRONG> Arun e Jimi sono in procinto
di uscire dalla Questura. Sajed invece resterà probabilmente lì stanotte, ma è
un percorso concordato con solidali e legali: domani mattina infatti dovrebbe
presentare la denuncia cosiddetta “articolo 18″, ossia quella verso chi lo ha
sfruttato e ingannato. Al momento però dal Cie di via Corelli non arriva la
conferma ufficiale che “Mimmo” Mohamed è nel lager di stato.</P>
<P class=spip><STRONG class=spip>Ore 0:00:</STRONG> Questa mattina è attesa
l’udienza per il processo di Fabio, il compagno ai domiciliari da lunedì
scorso.</P>
<P class=spip><STRONG class=spip>Ore 23:</STRONG> Rachid è stato portato in
ospedale perchè vittima di disidratazione. Nulla di grave. Decine di persone
nonostante la pioggia attendono il rilascio di tutti gli altri dopo i
procedimenti di identificazione.I legali confermano che Sajad e Jimi dovrebbero
uscire a breve. La posizione di Arun è un po’ diversa, perché ha un precedente
ostativo. Dovrebbe quindi essere trattenuto per un processo per direttissima
domani ma poi rilasciato come gli altri.</P>
<P class=spip><STRONG class=spip>Ore 22.15:</STRONG> dalla Questura un
aggiornamento con l’avvocato Manlio Vicini: i ragazzi stanno bene, solo Rachid
ha avuto un lieve malore dovuto probabilmente dalla disidratazione ma pare nulla
di grave.</P>
<P class=spip><STRONG class=spip>Ore 22:02:</STRONG> primo appuntamento pubblico
dopo la discesa dalla gru, ASSEMBLEA APERTA MERCOLEDì 17 NOVEMBRE AL MAGAZZINO
47 DI VIA INDUSTRIALE, 10.</P>
<P class=spip><STRONG class=spip>Ore 22:00:</STRONG> da Milano arriva notizia
che Mohamed, “Mimmo”, il migrante fermato oggi in città si trova effettivamente
al Cie di via Corelli. L’espulsione può partire dalla giornata di mercoledì.</P>
<P class=spip><STRONG class=spip>Ore 21:22:</STRONG> migranti arrivati in
Questura con gli avvocati, compagni in afflusso all’esterno. Il pensiero della
piazza va ora ai feriti, denunciati, deportati e a Fabio, ancora ai domiciliari
dopo le cariche di lunedì. Domattina è atteso il suo processo.</P>
<P class=spip><STRONG class=spip>Ore 21:05:</STRONG> grande festa in piazza
sotto il diluvio, a migliaia hanno salutato la discesa dei quattro. Centinaia di
persone si stanno spostando ora in Questura per accogliere Arun, Rachid, Sajad e
Jimi secondo gli accordi DEVONO essere liberati non appena terminate le
formalità burocratiche.</P>
<P class=spip><STRONG class=spip>Ore 20:53:</STRONG> i migranti sono in auto e
vanno verso la Questura. Come da accordi presi e da precisa richiesta dei
migranti, con loro ci sono solamente gli avvocati e i funzionari della Digos e
non poliziotti e carabinieri nè tantomeno politicanti e presenzialisti
dell’ultim’ora.</P>
<P class=spip><STRONG class=spip>Ore 20.51:</STRONG> scendono tutti e 4 insieme,
sotto li aspettano i loro legali per accompagnarli e dare loro tutela costante
anche in Questura, dove probabilmente i quattro verranno portati nei prossimi
minuti.</P>
<P class=spip><STRONG class=spip>Ore 20.50:</STRONG> scendono dalla gru i
migranti in lotta, dal presidio di via San Faustino centinaia di persone urlano
“Tutti liberi”.</P>
<P class=spip><STRONG class=spip>Ore 20.50: STANNO SCENDENDO DALLA GRU I 4
MIGRANTI</STRONG></P>
<P class=spip><STRONG class=spip>Ore 20.47:</STRONG> ripiegato lo striscione
giallo “Lotta dura senza paura” che da 17 giorni stazionava sulla gru</P>
<P class=spip><STRONG class=spip>Ore 20:31:</STRONG> sotto la pioggia il
presidio aumenta a dismisura. I migranti sulla gru non sono intanto ancora
scesi, l’attesa è febbrile. I quattro hanno chiesto gli avvocati da loro
nominati (i compagni di “Diritti per tutti”) e non quelli della Cgil che
stazionavano in zona. A richiesta della Radio hanno fatto un segnale luminoso
per garantire che va tutto bene, si resta in attesa con gli occhi all’insù.
Atterrato intanoil primo volo a Il Cairo con 5 migranti deportati. Secondo i
familiari e i compagni egiziani che li hanno sentiti, starebbero bene (nel
limite del possibile visto il trattamento disumano delle autorità italiane) e a
breve dovrebbero uscire dall’aeroporto.</P>
<P class=spip><STRONG class=spip>Ore 20:02:</STRONG> Mohammed il compagno
migrante che era andato a Milano per contattare Prefettura e Consolato contro la
deportazione degli egiziani (poi avvenuta) è stato deportato a sua volta al Cie
di via Corelli. A Brescia invece momenti febbrili, i migranti sulla gru stanno
comunicando con le comunità migranti e gli avvocati valutando se scendere o
meno. Dalla gru scendono pacchi e fagotti. I migranti chiedono i loro avvocati,
ossia quelli di “Diritti per Tutti”, respinti invece dagli stessi migranti i
tentativi di intromettersi degli avvocati della Cgil. Centinaia e centinaia di
persone sotto la pioggia attendono sia in via San Faustino che dietro la gru, in
piazzale Cesare Battisti.</P>
<P class=spip><STRONG class=spip>Ore 19:00:</STRONG> possibile che i QUATTRO
SCENDANO DALLA GRU ALLE 20. I legali stanno comunicando gli accordi presi alla
piazza. FONDAMENTALE PRESENZA DI TUTTI E TUTTE SUBITO AL PRESIDIO PER
ACCOGLIERE, VIGILARE E PROTEGGERE I QUATTRO MIGRANTI SE DECIDERANNO DI
SCENDERE.</P>
<P class=spip><STRONG class=spip>Ore 18:40:</STRONG> i compagni che erano in
Malpensa si stanno spostando davanti alla Questura di via Fatebenefratelli a
Milano per capire cosa sta accadendo a Mimmo, il migrante che era andato a
Milano per cercare di contattare autorità italiane ed egiziane in modo che
bloccassero le espulsioni. Ora il rischio è che venga espulso pure lui: era in
attesa di risposta alla sanatoria, dalla Questura è stato rimpallato all’Ufficio
Stranieri per una “notifica”, probabilmente il diniego di sanatoria e la
deportazione in un Cie. L’invito a tutti i compagni e compagne è quello di
recarsi sotto la Questura.</P>
<P class=spip><STRONG class=spip>Ore 18:24:</STRONG> la compagna bresciana
fermata oggi a Milano mentre cercava assieme a un migrante del movimento di
capire la situazione di chi dai Cie è stato poi deportato dall’Italia è stata
rilasciata. Il migrante, invece, è ancora trattenuto per una presunta “notifica”
all’Ufficio Stranieri. Il timore è che si tratta della comunicazione del rigetto
della sua richiesta di sanatoria. In tal caso c’è il concreto rischio che possa
finire nei Cie.</P>
<P class=spip><STRONG class=spip>Ore 18:00:</STRONG> dal tavolo in Prefettura
garanzie solo personali e locali per i migranti, fumata nerissima invece sulla
moratoria chiesta per i fratelli migranti nei Cie, alcuni dei quali già espulsi.
Ora i legali di “Diritti per Tutti” si sono recati sotto la gru per riferire ai
migranti quanto emerso.</P>
<P class=spip><STRONG class=spip>Ore 17.00:</STRONG> si apre in questi minuti un
tavolo in Prefettura. Presenti Cgil, Cisl, la Diocesi e i 4 legali dei migranti
in lotta sulla gru. Le richieste avanzate per scendere dai 35 metri sono una
moratoria sui rigetti della richiesta di sanatoria e sulle espuslioni.</P>
<P class=spip><STRONG class=spip>Ore 17.00:</STRONG> Il secondo aereo con a
bordo gli altri migranti da deportare in Egitto è pronto alla partenza, anche se
avrebbe una mezz’ora di ritardo. In corso ancora, in Prefettura a Milano,
contatti per impedire quest’altra espulsione.</P>
<P class=spip><STRONG class=spip>Ore 16.20:</STRONG> Ai nostri microfoni,
l’avvocato Manlio Vicini, legale di fiducia dei migranti, denuncia tutta la
gravità delle espulsioni di oggi davanti ad una situazione tesa come quella che
si sta vivendo sopra e sotto la gru.</P>
<P class=spip><STRONG class=spip>Ore 16:</STRONG> Seppur con ritardo, l’aereo
per Il Cairo è partito con i primi 5 migranti. Restano ancora 4 migranti che
dovrebebro essere imbarcati sull’aereo successivo.</P>
<P class=spip><STRONG class=spip>Ore 14.45:</STRONG> invitiamo tutti e tutte a
raggiungere l’areoporto di Malpensa, da dove dovrebbero essere deportati in
Egitto 9 immigrati reclusi nei Cie di Torino e Milano. Gli aerei in partenza
sono quelli delle 15.05 e delle 16.45. Poco fa è giunta una telefonata in radio
nella quale il fratello di uno degli immigrati che stanno per essere deportati
ha affermato che 5 di loro sarebbero dentro l’areoporto e probabilmente fatti
partire con l’aereo delle 15.05.</P>
<P class=spip><STRONG class=spip>Ore 14.00:</STRONG> è in corso a Milano il
presidio sotto il Consolato egiziano per protestare contro il governo del Cairo,
che starebbe facilitando le espulsioni degli immigrati deportati nei Cie dopo le
cariche di lunedì scorso a Brescia. Si cerca di fare pressioni sui diplomatici
perché le espulsioni vengano almeno sospese. Sempre più probabile, secondo le
agenzie stampa, che vengano rimandati in Egitto anche i tre detenuti nel Cie
milanese di via Corelli. Il rimpatrio sarebbe previsto per le 17 circa. In
corso, nelle sede della Prefettura di Milano, anche un incontro fra una
delegazione del comitato di sostegno ai migranti sulla torretta di via Imbonati
e i vertici prefettizi.</P>
<P class=spip><STRONG class=spip>Ore 13.45:</STRONG> ancora un report
dall’agenzia Ansa, per smentire chi sostiene che i 4 regazzi sulla gru si stiano
muovendo nell’illegalità.<BR>Un gruppo di docenti di materie giuridiche
dell’Università di Brescia ha preso posizione a favore della possibilità di
concedere il permesso di soggiorno ai 4 lavoratori immigrati appostati in cima
ad una gru, a 30 metri da terra, nella città lombarda. Lo si apprende da una
nota. Secondo i sei docenti universitari, infatti, “la norma che prevede
l’arresto dell’immigrato che non abbia ottemperato all’ordine di allontanamento
del Questore ha natura speciale”, tale da “far sorgere dubbi di legittimità
costituzionale per violazione dell’articolo 3 della Costituzione”, che prevede
“pari dignità sociale” per tutti i cittadini che “sono eguali davanti alla
legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di
opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. Inoltre, secondo i
docenti universitari, “che le condanne per inottemperanza all’ordine del
questore non siano ostative alla regolarizzazione risulta, del resto, dal testo
stesso del decreto legge della sanatoria (art. 3 dl 78/2009 convertito con legge
102/2009), laddove si prevede che, sino alla conclusione della procedura di
regolarizzazione, siano sospesi tutti i procedimenti amministrativi e penali
relativi a violazioni delle norme sull’ingresso e il soggiorno nel territorio
nazionale, con esclusione dei soli fatti di ‘tratta dei clandestini’ “. <I
class=spip>(ANSA)</I>.</P>
<P class=spip><STRONG class=spip>Ore 12.17:</STRONG> il fratello di uno dei
reclusi nel Cie di Torino conferma in diretta ai nostri microfoni: stanno
portando i sei egiziani verso l’aeroporto di Malpensa. Anche i media egiziani
dicono che gli espulsi sono attesi oggi al Cairo.</P>
<P class=spip>Ore 11.40: riportiamo dall’agenzia Ansa l’ennesima provocazione
del Viminale.</P>
<P class=spip>Brescia - Maroni: senza requisiti nessun permesso di
soggiorno<BR>“Continueremo a presidiare con le forze dell’ordine finché la
situazione non sarà risolta”: il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, è
tornato così a parlare degli incidenti a Brescia dove da giorni e giorni alcuni
immigrati si sono barricati su una gru. “La violenza che è stata fatta contro le
istituzioni a Brescia – ha detto – è inaccettabile. Noi non cediamo ai ricatti”.
Ed è per questo che la polizia continuerà a presidiare. Maroni, come aveva già
fatto in passato, ha difeso la sanatoria e lo Stato che, a suo dire, non ha
truffato nessuno. Lo ha detto invitando, chi è stato truffato da qualcuno, a
denunciarlo alle forze dell’ordine. “Noi – ha spiegato – non possiamo
disapplicare la legge o applicare una legge che non esiste perché qualcuno tira
delle molotov. Chi non ha i requisiti di legge non potrà avere il permesso di
soggiorno”. <I class=spip>(ANSA)</I>.</P>
<P class=spip><STRONG class=spip>Ore 11.30:</STRONG> da Torino gli antirazzisti
impegnati nel monitoraggio del Cie fanno sapere di aver parlato con alcuni
contatti dentro il lager di Stato di corso Brunelleschi. Stando alle loro
informazioni, le espulsioni sarebbero imminenti e riguardarebbero 6 reclusi, non
5 come detto in precedenza. Seguiranno ulteriori aggiornamenti. Intanto
l’avvocato Vicini continua a fare da ponte per la comunicazione fra chi sta
sulla gru e chi sta sotto.</P>
<P class=spip><STRONG class=spip>Ore 11.00:</STRONG> ancora momenti di
concitazione sotto la gru. Nel cantiere del metrobus, ancora militarizzato, ci
sono i rappresentanti sindacali (Galletti e Renato Zaltieri, segretario Cisl),
Dress del Coordinamento immigrati Cgil, Tofia dell’Idv, Said del Forum
marocchino per l’integrazione, don Mario Toffari e don Fabio Corazzina. In corso
c’è nuovamente una trattativa sulla proposta di mediazione avanzata ieri sera da
sindacati e curia. Il negoziato ha però escluso le realtà che animano il
presidio di solidarietà, almeno fino a quando non si è rusciti a far arrivare
sotto la gru l’avvocato Manlio Vicini dell’associazione Diritti per tutti, che i
quattro occupanti hanno scelto come loro legale di fiducia. Nel frattempo si
cerca di avere notizie più precise sulla sorte dei cinque egiziani reclusi nel
Cie di Torino. Don Mario Toffari ribadisce: la Questura di Brescia ha smentito
le espulsioni. I cellulari dei nostri contatti dentro il Cie restano però
spenti, al contrario dei giorni scorsi.</P>
<P class=spip><STRONG class=spip>Ore 10.00:</STRONG> sotto la gru arrivano
rappresentanti della Chiesa cattolica bresciana (don Mario Toffari) e della
Camera del lavoro (il segretario genarele Damiano Galletti). Dal presidio ci
informano che dal basso si sta tentando di convincere i ragazzi sulla gru che
non sono in corso espulsioni dai Cie dove sono reclusi gli immigrati bresciani
deportati lunedì scorso, dopo le cariche e lo sgombero del presidio di via Porta
Pile. Sarebbe stata la Questura di Brescia a smentire le espulsioni in corso. Da
Torino, dal Cie di corso Brunelleschi, continuano invece ad arrivare conferme: i
reclusi di origine egiziana starebbero per essere rimpatriati.</P>
<P class=spip><STRONG class=spip>Ore 9.00:</STRONG> da Torino arriva l’allarme
che i cinque compagni egiziani detenuti nel Cie di Corso Brunelleschi stanno per
essere espulsi. Poco fa gli è stato detto di prepararsi . La procedura prevede
poi il trasferimento verso l’aereoporto della Malpensa.</P>
<P class=spip><STRONG class=spip>Ore 1:25:</STRONG> è stata una serata ad
altissima tensione, alla fine terminata con una nuova straordinaria
mobilitazione sopra e sotto la gru e un piccolo passo avanti sul fronte
trattativa. Attorno alle 22.30 una mediazione, avanzata da Cgil, Cisl e Curia è
stata presentata sotto la gru ai giornalisti mainstream. Nessuno del presidio,
dell’associazione “Diritti per Tutti” e delle comunità immigrate sapeva però
nulla dei termini della trattativa. Sono seguiti continui contatti via megafono
fra piazza e migranti sulla gru per capire cosa stesse accadendo. L’intento
iniziale percepito dal presidio è infatti che si cercasse di fare pressione sui
migranti perchè accettassero immediatamente la mediazione nebulosa e scendessero
dalla gru senza garanzie precise. Buio totale, inoltre, sul futuro dei migranti
nei Cie, su alcuni dei quali pende da domattina il forte rischio di espulsione.
Dalla gru sono arrivate grida di un coraggio inaudito: dopo giorni di
sofferenze, cibo scarso e nessun contatto con l’esterno, il loro primo pensierio
è andato ai migranti nei Cie. “Se domani li espellete – hanno urlato Arun, Jimi,
Rachid e Sajad – ci arrabbieremo moltissimo e qui scoppia un casino”. Dopo
diversi minuti di confronto fra i mediatori e la piazza, tutti trasmessi in
diretta dalla Radio in un crescendo di emozioni, la forza dell’unione di
presidio e migranti sulla gru ha imposto una mediazione nella mediazione:
nessuna decisione affrettata o immediata, i migranti hanno accettato di far
salire sulla gru il testo proposto da Cgil, Cisl e Curia, nominando inoltre come
avvocati di fiducia i legali dell’ass. “Diritti per Tutti”. A partire da domani
mattina, attraverso una radiotrasmittente che verrà fatta salire dalle forze
dell’ordine sulla gru, i quattro fratelli potranno comunicare con gli avvocati e
fare tutte le valutazioni del caso.</P>
<P class=spip><STRONG class=spip>ARUN, RACHID, JIMI, SAJAD: IL VOSTRO CORAGGIO
E’ IL NOSTRO CORAGGIO, SIAMO SEMPRE AL VOSTRO FIANCO!!!!!</STRONG></P></DIV>
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<P style="TEXT-ALIGN: left; COLOR: #666666" dir=ltr><FONT size=1>[ lunedì
15 novembre 2010 ] </FONT><A
href="http://www.meltingpot.org/articolo15999.html"><FONT
size=1>http://www.meltingpot.org/articolo15999.html</FONT></A></P></DIV></BODY></HTML>