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<TR>
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<P><STRONG style="COLOR: #ff0000">Il 4 novembre sta diventando una
giornata nazionale antimilitarista</STRONG></P>
<H4>Iniziative a Milano, Novara, Trieste, Pisa, Spoleto, Catania,
Novara, Cameri</H4>Per le info da tutte le città vedi su<BR><BR><A
href="http://viceversa.megablog.it/item/il-4-novembre-sta-diventando-una-giornata-nazionale-antimilitarista">http://viceversa.megablog.it/item/il-4-novembre-sta-diventando-una-giornata-nazionale-antimilitarista</A>
<P> </P>
<P>TUTTE LE REALTA' CHE PROMUOVERANNO INIZIATIVE POSSONO INVIARE UNA
MAIL A <A
href="http://www.disarmiamoli.org/info@disarmiamoli.org">info@disarmiamoli.org
</A></P>
<H4>APPELLO DELLA RETE NAZIONALE DISARMIAMOLI PER UN 4 NOVEMBRE
ANTIMILITARISTA. <BR>LA GUERRA È FINITA?<BR></H4>
<P>Il nostro paese ha espresso per decenni alti livelli di
coscienza, capacità di reazione e mobilitazione intorno ai temi del
no alla guerra e all’intervento militare in Iraq e Afghanistan, al
militarismo ed al riarmo unici in tutto il mondo
occidentale.<BR>Sino a pochi anni fa le piazze si riempivano per
dire NO alle guerre di aggressione ed ai suoi sponsor,
inchiodando alle proprie responsabilità governi di diverso
posizionamento nell’emiciclo parlamentare.<BR> <BR>A vedere
l’Italia di oggi sembra siano passati anni luce da quelle grandi
mobilitazioni.<BR>Il tema della guerra viene costantemente distorto
o espulso dal dibattito politico nazionale.<BR>Quasi tutte le nuove
espressioni del dissenso antiberlusconiano non annoverano tra le
proprie parole d’ordine il no alla guerra ed alle missioni
all’estero. Le vertenze a difesa dei posti di lavoro e dei
servizi sociali non evidenziano la stridente contraddizione tra i
tagli al salario diretto ed indiretto e aumento esponenziale della
spesa militare.<BR>Una rimozione collettiva di tale portata
troverebbe giustificazione in una effettiva diminuzione dei pericoli
di conflitto nel mondo, quantomeno nell’area geografica prossima al
nostro paese. Potrebbe essere giustificata da una diminuzione dei
processi di militarizzazione dei territori e della vita sociale e
culturale interna.<BR><BR>La realtà che ci circonda, le scelte
politiche interne ed internazionali ci raccontano una realtà ben
diversa. Ci dicono che<BR> <BR>LA GUERRA È TRA
NOI.<BR> <BR>I dati macroscopici evidenziati dalle grandi
agenzie internazionali di calcolo economico ci parlano delle
industrie armiere come uniche capaci di chiudere con attivi di
bilancio annuali astronomici. Finmeccanica, holding italiana al 37%
pubblica è tra i colossi mondiali di questo commercio di
morte.<BR>Le missioni militari all’estero continuano a produrre
debito pubblico (3 milioni di euro al giorno per l’erario italiano)
e guadagni privati per i soliti noti, morte e distruzione per i
paesi aggrediti.<BR>La società nel suo complesso sta subendo un
processo di militarizzazione che arriva, con il protocollo La Russa
– Gelmini per i corsi paramilitari nelle scuole, ad investire
direttamente la formazione delle future generazioni.<BR> <BR>La
rimozione di questa realtà dipende quindi dal venir meno di una
critica politica, sociale e culturale al meccanismo bellico come
ingranaggio centrale dell’attuale sistema di produzione, specie in
una fase di crisi sistemica come l’attuale.<BR>In forme diverse si
stanno velocemente ricreando le condizioni dell’allucinante
meccanismo - ben rodato durante il secolo scorso – del “distruggere
per ricostruire, per ricreare le ragioni della produzione di merci e
di profitto”.<BR> <BR>LA GUERRA TRASFORMA I NOSTRI
TERRITORI.<BR> <BR>Le basi della guerra sono essenziali per
proiettare queste politiche sui territori circostanti, vicini e
lontani. Così procedono i lavori al Dal Molin di Vicenza, crescono
le basi di camp Darby e si ipotizza di costruire il più grande Hub
militare d’Italia nel limitrofo aeroporto di Pisa, continuano i
lavori di potenziamento di Sigonella e delle basi radar a Niscemi,
si potenzia la produzione degli F35 a Cameri (Novara).<BR>Territori
che cambiano di segno, divenendo nei fatti grandi aree a stretta
sorveglianza militare. Una immensa seconda linea organizzata per
distruggere e depredare i paesi limitrofi.<BR> <BR>SENZA UN NO
ALLE POLITICHE DI GUERRA NON ESISTONO ALTERNATIVE POSSIBILI ALLO
STATO DI COSE PRESENTI<BR> <BR>Il nostro paese sarà
progressivamente investito da una crisi economica sempre più
pesante, che già ha ridotto milioni di lavoratori, giovani e
pensionati in condizioni economiche molto critiche. Uomini e donne
che cercheranno di rispondere ad una realtà senza futuro con lotte,
rivendicazioni, istanze di legittima affermazione
esistenziale.<BR>L’assenza attuale della tematica antimilitarista,
del no alla guerra ed alle sue proiezioni rischia di contribuire al
sorgere di pulsioni nazionaliste e reazionarie all’interno dei
futuri movimenti di massa.<BR><BR>È urgente che tutte le realtà
sociali, culturali, sindacali e politiche che si muovono sul terreno
di una alternativa radicale al modello sociale dominante rimettano
al centro delle proprie piattaforme i temi del<BR>NO ALLA GUERRA,
ALLE SPESE MILITARI, ALLA MILITARIZZAZIONE DELLA SOCIETA’ E DELLA
CULTURA.<BR>PER IL RITIRO DELLE TRUPPE DALL’AFGHANISTAN E DA TUTTI I
CONFLITTI BELLICI.<BR> <BR>Su questi grandi temi proponiamo a
tutte le realtà pacifiste e antiguerra presenti sul territorio
nazionale di impegnarsi in una scadenza comune di mobilitazione,
attraverso cortei, presidi, manifestazioni, iniziative. Indichiamo
la settimana del 4 novembre prossimo, per ribaltare i contenuti di
una giornata che invece galvanizza le forze armate.<BR> <BR>DA
VICENZA A SIGONELLA, DA NOVARA A PISA E LIVORNO, DA ROMA A MILANO,
DA CAGLIARI A TRIESTE, DA COLLEFERRO A GHEDI, SI ALZI DI NUOVO
FORTE E CHIARA LA VOCE DI CHI SI OPPONE ALLE PRODUZIONI DI ARMI,
ALLE POLITICHE DI MORTE ED ALLE SUE BASI.<BR><BR>Chiediamo a tutte
le realtà che decideranno di promuovere una iniziativa nella prima
settimana di novembre di darcene notizia, in modo da poter
rafforzare e socializzare la mobilitazione.<BR><BR>La Rete nazionale
Disarmiamoli!<BR>www.disarmiamoli.org info@disarmiamoli.orgIndirizzo
e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per
vederlo<BR>3381028120 - 3384014989<BR></P></TD></TR>
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