<h1 class="western"><font size="1">Messaggio inoltrato da</font></h1>PCL Sez. prov. di Bologna<br><a href="http://sites.google.com/site/pclbologna">http://sites.google.com/site/pclbologna</a><br><a href="mailto:pcl.bologna@virgilio.it">pcl.bologna@virgilio.it</a><br>
<br><h1 class="western">DALLA PARTE DEGLI OPERAI DI TREVIGLIO E DI
LIVORNO. <br>CONTRO GLI INSULTI DI GOVERNO, INDUSTRIALI, CISL E PD.
<br>…E FUORI DAL BALBETTIO DELLE SINISTRE RIFORMISTE.
</h1>
<p>(2 Ottobre 2010)
</p>
<p><br><br>Gli operai della Same di Treviglio e i metalmeccanici
livornesi hanno espresso, con un’azione di massa, una contestazione
salutare della Confindustria e della Cisl. L’accusa di “squadrismo”
rivolta da governo, industriali ,Cisl , PD , e purtroppo avallata
dalla burocrazia Cgil, è semplicemente ignobile. Tanto più
se viene da chi vuole privare la maggioranza dei lavoratori e la Fiom
del diritto democratico elementare di decidere del proprio contratto
e delle proprie condizioni di vita. La ribellione contro i soprusi e
le provocazioni reazionarie appartiene alla storia migliore del
movimento operaio italiano: dalla rivolta di massa contro il governo
Tambroni alla contestazione della Uil a Piazza Statuto a Torino. I
lavoratori della Same e di Livorno hanno semplicemente richiamato,
con la propria azione, quella tradizione. E con ciò hanno dato
a tutti i lavoratori un’indicazione esemplare. Solo una ribellione
generale dei lavoratori può spezzare la morsa che si va
stringendo attorno ai loro diritti. Per questo una generalizzazione
degli esempi di Treviglio e Livorno avrebbe un effetto positivo sulla
intera dinamica della lotta di classe. <br><br>Tanto più in
questo quadro, appare desolante il posizionamento assunto sul caso
dalle sinistre cosiddette “radicali”. Liberazione, pur
respingendo le accuse di “squadrismo”, ha sentito il bisogno di
precisare nel suo editoriale che “è certo meglio non farsi
trascinare nelle provocazioni, per concentrasi invece sulla
manifestazione del 16 Ottobre”. Il Manifesto ha denunciato “il
brutto fuori programma” della manifestazione di Livorno “perché
di tutto c’era bisogno fuorché di divisioni sindacali”.
Incredibile. Ma la “divisione sindacale” non sta forse nel fatto
che un sindacato minoritario, filopadronale e filogovernativo, ha
espropriato la Fiom e i lavoratori dei propri diritti, pur di
assecondare il nuovo corso di Marchionne? E perché
contrapporre la manifestazione del 16 Ottobre alle azioni dirette dei
lavoratori contro Cisl e Confindustria? La manifestazione del 16
ottobre deve diventare un volano di generalizzazione dell’azione di
massa prolungata contro padronato e governo, oppure deve ridursi
all’ennesimo fatto simbolico e dimostrativo? <br>In realtà
le sinistre riformiste temono che un ingovernabilità del
conflitto sociale possa turbare l’alleanza democratica col PD in
vista delle elezioni. Il PCL invece porterà in piazza il 16
Ottobre una domanda di svolta radicale del movimento operaio, sulle
tracce di Treviglio e di Livorno, in direzione di un’aperta rivolta
sociale.
</p>
<p>PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
</p>
<p>
</p><p><a href="http://www.pclavoratori.it/">http://www.pclavoratori.it</a></p>
<p><a href="mailto:info@pclavoratori.it">info@pclavoratori.it</a></p>
<p><br></p><h1 class="western">PIENO APPOGGIO E SOLIDARIETA’ AI
LAVORATORI FIOM <br>CHE HANNO CONTESTATO LA CISL A LIVORNO
</h1>
<p>(1 Ottobre 2010)
</p>
<p>La sezione provinciale di Livorno del Partito Comunista dei
Lavoratori esprime piena solidarietà ai lavoratori
metalmeccanici della FIOM e alla loro contestazione radicale in città
contro la Cisl. <br><br>Non si è trattato di un’azione
minoritaria di soggetti esterni al mondo del lavoro, ma di una giusta
azione di massa operaia contro un sindacato ormai confindustriale che
nega il diritto democratico dei lavoratori di decidere sul proprio
contratto e appoggia la distruzione delle loro conquiste. <br><br>Questa
rivolta contro l’oppressione e contro ogni imposizione
antidemocratica e violenta e' non solo legittima ma ha segnato la
storia del movimento operaio. <br><br>In anni lontani ( 1962), la
rivolta operaia di Piazza Statuto a Torino contro la Uil-
responsabile di un accordo separato con la Fiat- aprì la via
della svolta radicale dell’autunno caldo. In questo senso gli
operai della Same hanno dato un’indicazione esemplare di ribellione
ai lavoratori di tutta Italia. <br><br><br><br>SEZIONE PROVINCIALE
LIVORNO <br><br>PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
</p>
<p><a href="mailto:pcllivorno@gmail.com">pcllivorno@gmail.com</a> <br></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><a href="http://nuke.partitocomunista-lav-toscana.it">http://nuke.partitocomunista-lav-toscana.it</a></p><p style="margin-bottom: 0cm;"><br></p><p style="margin-bottom: 0cm;"><br></p>