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<DIV><FONT face="Times New Roman">Negli anni Cinquanta c'era anche in Italia una
corrente calda del marxismo che denunciava con lucidità e nettezza esemplari i
crimini dell'Unione Sovietica e di tutto il codazzo dei partiti comunisti di
fede staliniana.</FONT></DIV>
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<DIV><FONT face="Times New Roman">e</FONT></DIV>
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<DIV><FONT face="Times New Roman"></FONT> </DIV>
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<DIV style="FONT: 10pt arial">----- Original Message -----
<DIV style="BACKGROUND: #e4e4e4; font-color: black"><B>From:</B> <A
title=circ.pro.g.landonio@tiscali.it
href="mailto:circ.pro.g.landonio@tiscali.it">circ.pro.g.landonio@tiscali.it</A>
</DIV></DIV>
<DIV><BR></DIV><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Courier New'; COLOR: navy; FONT-SIZE: 18pt; FONT-WEIGHT: bold"><FONT
size=2>CIRCOLO DI INIZIATIVA PROLETARIA</FONT></SPAN>
<H2></H2>
<P class=MsoNormal><FONT size=2><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Courier New'; COLOR: navy; FONT-SIZE: 18pt; FONT-WEIGHT: bold">GIANCARLO
LANDONIO</SPAN><SPAN style="FONT-SIZE: 18pt"> <O:P></O:P></SPAN></FONT></P>
<P><FONT size=2><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Courier New'; COLOR: navy; FONT-SIZE: 14pt; FONT-WEIGHT: bold">VIA
STOPPANI,15 -21052 BUSTO ARSIZIO –VA- </SPAN><SPAN
style="FONT-SIZE: 14pt"><O:P></O:P></SPAN></FONT></P>
<P><FONT size=2><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Courier New'; COLOR: navy; FONT-SIZE: 14pt; FONT-WEIGHT: bold">(Quart.
Sant’Anna dietro la piazza principale)</SPAN><SPAN style="FONT-SIZE: 14pt">
<O:P></O:P></SPAN></FONT></P>
<P class=MsoNormal><FONT size=2><SPAN style="FONT-WEIGHT: bold"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Courier New'; COLOR: red">e-mail: </SPAN><SPAN
style="COLOR: red"><A
href="mailto:circ.pro.g.landonio@tiscali.it">circ.pro.g.landonio@tiscali.it</A></SPAN></SPAN>
</FONT></P>
<P class=MsoNormal><SPAN
style="COLOR: red; FONT-WEIGHT: bold">-----------------------------------------</SPAN></P>
<P class=MsoNormal><SPAN style="COLOR: red; FONT-WEIGHT: bold"></SPAN> </P>
<P class=MsoNormal><SPAN style="COLOR: red; FONT-WEIGHT: bold"></SPAN> </P>
<P class=MsoNormal><SPAN style="COLOR: red; FONT-WEIGHT: bold"></SPAN> </P>
<TABLE style="WIDTH: 450pt" class=MsoNormalTable border=0 cellSpacing=0
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<TBODY>
<TR style="FONT-WEIGHT: bold">
<TD
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width=600>
<P>Archivio della Sinistra <SPAN> </SPAN>Comunista. La spartizione
hitlero-staliniana dell'Europa <BR></P>
<P>(il programma comunista, n. 23, 1954 e n. 1, 1955) </P></TD></TR>
<TR>
<TD
style="PADDING-BOTTOM: 0cm; PADDING-LEFT: 0cm; PADDING-RIGHT: 0cm; PADDING-TOP: 0cm">
<P>aggiornato al: 26/08/2008</P>
<P style="TEXT-ALIGN: justify; FONT-WEIGHT: bold" class=MsoNormal><SPAN
style="FONT-STYLE: italic">Partendo dalla morte nel 1954 di Viscinskj,
questo articolo degli anni cinquanta ripercorre una pagina di storia
del secolo scorso che è bene ricordare, anche perché a scuola e nelle
versioni correnti, passate per vere, questi avvenimenti sono narrati
in modo diverso.</SPAN></P>
<P style="TEXT-ALIGN: center" class=MsoNormal align=center><SPAN
style="FONT-SIZE: 14pt; FONT-WEIGHT: bold"></SPAN> </P>
<P style="TEXT-ALIGN: center" class=MsoNormal align=center><SPAN
style="FONT-SIZE: 14pt; FONT-WEIGHT: bold">La spartizione
hitlero-staliniana dell'Europa</SPAN></P>
<P style="TEXT-ALIGN: center" class=MsoNormal align=center><SPAN
style="FONT-SIZE: 14pt; FONT-WEIGHT: bold"></SPAN> </P>
<P style="TEXT-ALIGN: justify" class=MsoNormal>Noi rifuggiamo dal culto
dell'individuo che conduce egualmente alla divinizzazione e alla
demonizzazione dei capi politici. Oggi non sprecheremmo un solo rigo di
questo foglio ad occuparci della morte di Viscinskj, se il nome suo non
fosse legato alla tremenda epurazione staliniana che doveva gettare le
basi dell'odierno stato totalitario russo. Comunemente, si rapportano le
cause dello sterminio della opposizione interna contro il regime
staliniano - opposizione che non fu né unita né omogenea; nonostante la
comune etichetta di «trotzkismo» ad essa affibbiata dalla propaganda
stalinista - all'assassinio avvenuto nel dicembre 1934 di Sergio Kirov,
viceré di Stalin a Leningrado. In realtà l'eliminazione fisica degli
oppositori del regime staliniano, che si protrasse fino all'inizio della
seconda guerra mondiale - Trotzky fu assassinato dalla Ghepeu nell'agosto
1940 - va vista nel quadro generale dell'evoluzione europea del
totalitarismo: Le susseguentisi ondate di persecuzioni che costarono la
morte e la deportazione a centinaia di migliaia di persone, inquadrate nel
partito bolscevico, nell'amministrazione statale, nei sindacati,
nell'Esercito rosso, si spiegano certamente con la lotta interna delle
frazioni del regime dominante, ma non si comprenderebbe perché la lotta
precipitò per iniziativa del governo di Stalin, verso la sua soluzione di
sangue, se si ignorasse il significato degli avvenimenti svoltisi in
Europa, e fuori di essa, nel quinquennio che precedette la seconda guerra
mondiale.</P>
<P style="TEXT-ALIGN: justify" class=MsoNormal>Il 1936, il 1937, il 1938,
il 1939 furono gli anni della avanzata del totalitarismo in Europa,
l'epoca di incubazione dei blocchi imperialistici di guerra, la vigilia
della guerra. Che avveniva in Europa in questi anni, mentre in Russia, nei
processi spettacolari contro gli oppositori del regime, il procuratore
generale Viscinskj chiedeva, ed otteneva ancora prima di chiedere, la
fucilazione per gli ex capi del partito e del governo bolscevico? Avveniva
semplicemente che il fascismo conquistasse una posizione dopo l'altra
nella giungla internazionale. Sono note le tappe della sanguinosa
avventura: guerra d'Etiopia, rimilitarizzazione della Renania, Asse
Roma-Berlino, guerra di Spagna, patto anti-komintern
nippo-tedesco-italiano, conflitto nippo-cinese, annessione dell'Austria al
Terzo Reich, Monaco. I Paesi dell'Europa orientale: l'Ungheria, la
Romania, la Polonia, la Iugoslavia e, nel Mediterraneo, la Grecia, la
Spagna, l'Albania cadono sotto il tallone di ferro delle dittature
sostenute dalle maggiori potenze nazi-fasciste. Negli Stati che ancora si
oppongono all'espansionismo della Germania nazista, e la guerra dimostrerà
con quanto impegno lo facessero, il movimento totalitario ingrossa e
alleva i futuri «quislings».</P>
<P style="TEXT-ALIGN: justify" class=MsoNormal>Non fu certamente un caso
che il terrore staliniano si scatenasse proprio in questa tremenda epoca.
Lo stesso stalinismo riconosce ciò, ma in che modo lo fa?</P>
<P style="TEXT-ALIGN: justify" class=MsoNormal>Nei processi fatti
celebrare con macabra regia da Stalin contro la Sinistra (Zinoviev,
Kamenev ed altri) e la Destra (Bukharin, Rykov, Krestinsky ed altri), la
composita opposizione antistaliniana fu dipinta come una infernale
cospirazione fascista. Ancora una volta, <SPAN
style="FONT-STYLE: italic">L'Unità</SPAN> facendo l'esaltazione di
rito del defunto Viscinskj, e alludendo ai processi di Mosca, getta sulla
memoria dei condannati l'infame accusa di «agenti hitleriani», la stessa
ripetuta con sadica tenacia da Viscinskj nel corso delle udienze. Per
giustificare l'assassinio dei capi riconosciuti dell'opposizione (per i
nomi oscuri, e furono migliaia, non si badò a tanto) gli stalinisti
pretesero di dimostrare che l'opposizione lavorava in maniera cosciente e
su istruzioni del Governo di Hitler, a spianare la strada alla conquista
hitleriana della Russia. Accuse simili, gettate da Viscinskj in faccia
agli imputati, mentre fuori dei confini russi, il nazifascismo asserviva
gran parte del continente, e la restante parte minacciava continuamente di
aggressione, erano quelle che ci volevano per mandare gli imputati davanti
al plotone di esecuzione. Ma da quando fu firmato a Mosca il patto di
guerra Stalin-Hitler, chi crede più alle canagliesche invenzioni di
Viscinskj?</P>
<P style="TEXT-ALIGN: justify" class=MsoNormal>La marcia del fascismo
sull'Europa ebbe una battuta d'arresto a Monaco, anche se lo smembramento
e la soggezione della Cecoslovacchia seguì di poco, alcuni mesi, la
capitolazione della coalizione franco-inglese di fronte ad Hitler. Per
poter attuare il suo programma di conquiste, il nazismo dovette, fino a
Monaco, procurarsi con l'arma del ricatto e con minacce, l'appoggio
passivo delle democrazie occidentali. Ma dopo Monaco, allorché sulla
tabella di marcia della Wehrmacht scattò la Polonia, la Germania nazista
ebbe bisogno di un ben altro strumento. Berlino sapeva benissimo che la
Cecoslovacchia era stato il massimo sacrificio cui Francia ed Inghilterra
si erano rassegnate, e si raffigurava chiaramente che toccare la Polonia
sarebbe equivalso a provocare la guerra, come dimostrò l'evolvere degli
avvenimenti. Nella certezza di provocare l'intervento armato della Francia
e dell'Inghilterra, appena avesse posto le mani addosso alla Polonia,
Hitler mirò a procacciarsi l'amicizia di Stalin, al fine di evitare la
lotta su due fronti. Da questa necessità strategica scaturì il patto
russo-tedesco del 23 agosto 1939.</P>
<P style="TEXT-ALIGN: justify" class=MsoNormal>Il procuratore generale
Andrea Viscinskj, in una sua requisitoria contro gli antistaliniani seduti
sul banco degli accusati concludeva con la solita teatralità «benedicendo
il giorno in cui sulle tombe di quegli esecrabili traditori sarebbero
cresciute le erbacce». Ebbene le erbacce cresciute sulle tombe delle
ultime vittime della repressione staliniana, i diciotto fucilati del
cosiddetto Blocco di destra antisovietico, tra cui Bukharin, Rykov e
Krestinskj, messi a morte nella primavera del 1938, non erano ancora
completamente disseccate allorché, poco più di un anno dopo la strage, il
governo di Stalin accoglieva a braccia aperte Ribbentrop, ministro degli
esteri di Hitler, e firmava con lui nel Cremlino il patto nazi-stalinista.
Chi, dunque, era l' «agente di Hitler», chi agiva politicamente in modo da
facilitare la guerra nazista? Nulla di tangibile è emerso mai, neppure
all'epoca del processo di Norimberga contro i capi nazisti sconfitti, che
possa provare le accuse mosse alle vittime del terrorismo stalinista,
messe al muro sotto l'imputazione di alto tradimento a favore della
Germania. Nessuna prova materiale esiste della pretesa soggezione - su cui
Viscinskj lanciò le sue retoriche maledizioni - dell'opposizione interna
antistaliniana alle direttive politiche del nazismo. Al contrario,
tutta la prima fase della seconda guerra mondiale sta lì a provare che
furono le medesime forze sociali, il medesimo regime politico, le medesime
figure di politicanti, che avevano aperto il macello in Russia sotto il
pretesto di distruggere le infiltrazioni hitleriane, a spianare la strada
alla guerra nazista.</P>
<P style="TEXT-ALIGN: justify" class=MsoNormal>Gli storici su ordinazione
e i cagliostri versipelli dello stalinismo, ricostruendo la storia
«a posteriori», sono sempre pronti a raccontare il mirabile doppiogioco
che la Russia avrebbe esperito accordandosi con la Germania nazista. Del
resto, che potrebbero fare se non spacciare la ridicola panzana che il
governo di Stalin mirava, firmando il patto russo-tedesco, a ...
distruggere il nazismo? Essi non possono ovviamente guardare in faccia la
realtà. Ciò non toglie che il patto russo tedesco dell'agosto 1939 diede
il via alla seconda guerra mondiale, e costituì il presupposto diplomatico
della spartizione dell'Europa nelle zone di influenza russa e tedesca.
Sono noti gli avvenimenti che seguirono la firma del patto. Il 1 settembre
le truppe tedesche invasero la Polonia; il 3 Gran Bretagna e Francia
seguite dall'Unione Sud-Africana e dal Canada, dichiararono guerra alla
Germania; il 17, cioè otto giorni dopo l'inizio della battaglia decisiva
per Varsavia, le truppe di Stalin invadevano da est la Polonia. Presa di
fronte e alle spalle dalle armate tedesche e russe, la Polonia veniva
rapidamente sconfitta e spartita dagli invasori. Negli stessi giorni la
Russia costrinse le repubbliche baltiche (Estonia, Lettonia, Lituania) a
firmare patti che le garantivano diritti di parziale occupazione. La
Finlandia che rifiutò di sottostare ad analogo regime fu invasa dalle
truppe russe, piegata e costretta a cedere alla Russia l'istmo di Carelia
e l'uso della penisola di Hango.</P>
<P style="TEXT-ALIGN: justify" class=MsoNormal>L'anno 1940 vide i pieni
risultati dell'intesa russo-tedesca. Nella primavera, le armate hitleriane
occuparono la Danimarca e la Norvegia (aprile), l'Olanda e il Belgio
(maggio), costrinsero gli inglesi ad imbarcarsi a Dunquerque e piegarono
la Francia (giugno). Successivamente si sviluppava l'azione tedesca ad
Est: la Bulgaria fu occupata nel marzo 1941, la Romania nell'ottobre; nei
Balcani, la guerra iniziata da Mussolini contro la Grecia nell'ottobre
1940, fu condotta a termine, nel maggio dell'anno successivo, per
l'intervento dei tedeschi. La Grecia veniva interamente occupata, seguendo
di qualche settimana il destino dell'Iugoslavia, sgominata nello spazio di
una decina di giorni dai colpi micidiali della «guerra-lampo». Mentre il
fascismo hitleriano, avendo le spalle guardate dall'alleato russo, faceva
preda a Nord e a Sud, ad Est e ad Ovest, assoggettando praticamente
l'intera Europa continentale alla durissima dittatura della «Gestapo» e
delle S.S., non meno fruttuosamente la Russia staliniana rapinava a man
salva nella zona di influenza che la Germania nazista le aveva
riconosciuta. La Lituania, la Lettonia, l'Estonia furono incorporate
nell'Urss; la Bessarabia e la Bucovina settentrionale, tolte alla Romania,
costituirono la Repubblica sovietica di Moldavia. Dalla spartizione della
Polonia e delle annessioni a danno della Finlandia si è già detto. La
rottura fra Germania e Russia avvenne poi per l'impossibilità di
conciliare gli appetiti imperialisti dei due: non per altro (vedasi
l'incontro di Berlino e le richieste di Mosca).</P>
<P style="TEXT-ALIGN: justify" class=MsoNormal>La propaganda staliniana
ama diffondersi sulle gloriose imprese guerresche che la Russia condusse
dopo il fatale 22 giugno 1941, data dell'attacco di Hitler alla ex alleata
Russia. In materia la stampa aulica stalinista abbonda di omeriche
esaltazioni del valore e dell'eroismo russo. E' innegabile che Mosca reagì
in maniero furibonda al tradimento tedesco. E lo potette, perché fu
involontariamente favorita dalla politica di bestiale oppressione e di
sterminio che i nazisti condussero nei territori russi occupati,
provocando in tal modo l'odio delle popolazioni che sfociò nel
partigianismo, e permettendo al governo e al partito stalinista di
invocare l'unione nazionale contro l'invasore. Su tale capovolgimento dei
rapporti russo-tedeschi, tutte le «Unità» del mondo sono felicissime di
comporre inni. Ma su ciò che accadde prima del 22 giugno 1941, esse
preferiscono trattenersi poco, e si capisce il perché. Gli è che questa
data concluse il biennale predominio russo-tedesco, nazi-stalinista,
sull'Europa, che, qualunque interpretazione si dia al fatto, ebbe, per
l'atterramento della Francia e il temporaneo isolamento della Gran
Bretagna, due soli padroni: Hitler e Stalin.</P>
<P style="TEXT-ALIGN: justify" class=MsoNormal>E allora si comprende quale
fondamento avessero le mostruose accuse che l'ex menscevico Viscinskj
lanciava addosso ai vecchi capo bolscevichi che i traditori staliniani gli
gettavano in pasto. Agenti hitleriani furono, quelli sì, i capi dei
partiti comunisti asserviti al governo di Mosca, i quali, finchè il
nazismo e lo stalinismo rimasero attruppati e insieme si spartirono
l'Europa, si mantennero neutrali nella lotta scoppiata tra gli occupanti
nazifascisti e i partigiani dei partiti democratici antifascisti. Non che
si voglia revocare la posizione di assoluto rifiuto, e di schifo, del
cosiddetto mondo libero, della democrazia parlamentare, ma solo per
seguire per un momento lo stesso modo di ragionare degli stalinisti,
bisogna pur dire che mentre il gen De Gaulle, emigrato in Inghilterra,
organizzava, fin dall'ottobre 1940, la cosiddetta resistenza all'occupante
tedesco, Thorez esaltava la guerra russo-tedesca. Solo all'indomani dello
scoppio della guerra tra le alleate Germania e Russia, Thorez diventerà
amico e socio di De Gaulle! Prima agenti hitleriani, poi turiferari della
democrazia...</P>
<P style="TEXT-ALIGN: justify" class=MsoNormal>Ad onta dei processi e
delle fucilazioni ordinate da Stalin ed eseguite dal boia Viscinskj, la
distruzione dell'opposizione interna allo stalinismo, non fu altro che
l'aspetto russo della marcia mondiale del totalitarismo e della
preparazione del secondo massacro imperialista. L'attuale stato
totalitario russo non poteva che fondarsi sulla estirpazione di ogni
opposizione interna, specialmente in quanto essa si riferiva al movimento
rivoluzionario comunista che lo stalinismo aveva arrestato e
capovolto.</P>
<P style="TEXT-ALIGN: justify" class=MsoNormal>La nessuna credenza che
abbiamo nelle pretese capacità dei «grandi» uomini di funzionare come
motori della storia, non ci esime dal detestare, anche personalmente, i
nemici del comunismo. Viscinskj è morto com'era vissuto. Fra menzogne
convenzionali ed ipocriti formalismi si svolse il film macabro della sua
vita di funzionario dello stato sovietico, di riempitore delle fosse
comuni di Stalin; fra le fredde e protocollari cerimonie della
industrializzazione propagandistica del cadavere «illustre» si è concluso
il suo tragitto post mortale, dal marciapiede di Park Avenue, a New York,
ove ve lo inchiodava un repentino attacco cardiaco, fino alle feticistiche
mura del Cremlino, nel cui spessore hanno depositato, con barbarico rito,
le sue ceneri. Era un onorato boia messo in pensione, remunerato dei
servizi resi ai padroni con cariche diplomatiche. L'ironia della sorte ha
voluto che tirasse le cuoia proprio a New York, nel baluardo della
democrazia, per la quale aveva combattuto da menscevico. Da giovane,
contro il bolscevismo, aveva auspicato l'avvento in Russia della
democrazia parlamentare, e solo rinnegò la democrazia per la dittatura,
quando fu ben certo che non era più in piedi la dittatura del
proletariato, fondata da Lenin e dai bolscevichi, ma stava prendendo il
sopravvento la dittatura capitalista di Stalin. Di quanti Viscinskj sono
pieni i partiti comunisti odierni! Come tutti i boia, è morto spargendo
puzzo di carneficina e di sangue. Chi poteva commuoversene?</P>
<P style="TEXT-ALIGN: justify" class=MsoNormal> </P>
<P style="TEXT-ALIGN: right" class=MsoNormal align=right>il programma
comunista, n. 23, 13-30 dicembre 1954 e n. 1, 5-20 gennaio 1955
</P>
<P style="TEXT-ALIGN: center" class=MsoNormal align=center><SPAN
style="FONT-SIZE: 14pt; FONT-WEIGHT: bold"> ------------------------------------------</SPAN></P>
<P class=MsoNormal></P></TD></TR></TBODY></TABLE>
<P class=MsoNormal><O:P></O:P></P><BR><BR><BR><BR></BODY></HTML>