{\rtf1\ansi\ansicpg1252\deff0\deflang1040{\fonttbl{\f0\froman\fcharset0 Times New Roman;}{\f1\fswiss\fcharset0 Arial;}} {\*\generator Msftedit 5.41.15.1515;}\viewkind4\uc1\pard\keepn\sb100\sa100\kerning36\b\f0\fs48 A SETTEMBRE IL DEPOSITO ATOMICO\par \pard\sb100\sa100\kerning0\b0\fs28 Da "IL SOLE 24 ORE" di mercoled\'ec 25 agosto 2010\par \b Entro il giorno 23 la Sogin comunicher\'e0 la lista delle localit\'e0 idonee a ospitare il sito per lo stoccaggio delle scorie A settembre deposito atomico Avanzano i progetti delle prime centrali: una sul Po e la seconda tra Lazio e Toscana \fs24\par Jacopo Giliberto \b0\par I prossimi passi saranno ilrinnovo del consiglio d`amministrazione della Sogin, in scadenza, e la nomina del vertice per l`Agenzia sulla sicurezza del nucleare.\par \'abCon ogni probabilit\'e0 saranno dibattuti dal primo consiglio dei ministri di settembre\'bb, avverte Stefano Saglia, sottosegretario allo Sviluppo economico.\par \'abII nostro obiettivo \'e8 preparare tutti gli adempimenti in modo che nei primi mesi dell`anno prossimo le aziende interessate possano farsi avanti con candidature e progetti\'bb.\par Il rinnovo del consiglio d`amministrazione della Sogin, la societ\'e0 dei rifiuti atomici creata dalla liberalizzazione elettrica riunendo competenze soprattutto dell`Enel e dell`Enea, si accompagna con la mappa dei luoghi ideali per costruire il deposito nucleare.\par Meglio: per costruire il parco tecnologico nel quale sar\'e0 ricompreso anche il deposito atomico.\par Entro un mese la Sogin dovrebbe consegnare la mappatura dei luoghi potenzialmente idonei a ospitare il parco tecnologico con deposito atomico. La mappatura conterr\'e0 un elenco delle localit\'e0 adatte in via teorica. Poi si seguir\'e0 la via gi\'e0 adottata anche all`estero.\par Invece di fare come a Scanzano Ionico (Matera), dove la scelta fu decisa dall`alto e le proteste paralizzarono il progetto, la Sogin in questo caso emaner\'e0 un bando di gara tra i comuni idonei.\par E in palio la realizzazione di un polo tecnologico e scientifico di tutto rispetto che richiamer\'e0 scienziati e ricercatori, oltre alla manodopera per i lavori, ma soprattutto richiamer\'e0 nelle casse municipali pacchi di sussidi e compensazioni. Annesso al centro ricerche, ecco il deposito per le centrali ma soprattutto per raccogliere i materiali radioattivi di provenienza diversa, e che oggi sono dispersi tra piccoli stoccaggi e tra alcune collocazioni provv\'edsorie.\par Si tratta di materiali usati dagli ospedali, di teste di parafulmine, delle radiografie industriali. A questo punto i comuni interessanti dovrebbero candidarsi a ospitare il centro ricerche, mettendosi in gara. E solamente con le candidature in mano cominceranno gli studi per scegliere tra i luoghi potenzialmente idonei quelli che sono davvero idonei. Nel frattempo arriva il piano strategico del governo sull`energia; dev`essere sottoposto ai ministeri interessati e in ottobre potrebbe avere il via libera definitivo.\par Tra gli adempimenti da completare, due delibere del Cipe, il comitato interministeriale diprogramrnazione economica. La prima riguarda la scelta delle tecnologie, che non sar\'e0 lasciata al libero mercato ma sar\'e0 invece indirizzata.\par Non sar\'e0 detto quali reattori saranno adottati, ma si daranno i criteri di fondo. Si far\'e0 ricorso a non pi\'f9 di due schemi tecnologici (Epr francese e Ap1000 statunitense) e rimarranno esclusi i reattori di altre provenienze (come il Vver della russa Rosatom).\par La seconda delibera del Cipe mirer\'e0 a delineare (sebbene in teoria non ci sia bisogno dell`intervento dello stato) i consorzi, cio\'e8 i raggruppamenti tra aziende elettriche e grandi consumatori industriali interessati all`investimento nucleare. Oggi i poli sono due, quello dell`Enel con la francese EdF (tecnologia Epr) e quello tra i francesi Gaz de France Suez con i tedeschi dell`Eon (forse con tecnologia Api1000).\par E sul fronte della mappa delle centrali? \'abNon esiste alcuna mappa\'bb, assicura il sottosegretario Saglia. Ci sono per\'f2 indicazioni di massima. \'abServono grandi masse d`acqua fresca in prossimit\'e0 di potenti linee di alta tensione. Il Po di oggi non ha pi\'f9 abbastanza portata per assicurare acque di raffreddamento a diverse centrali di grossa taglia\'bb, commenta Federico Testa, deputato della storica "area nuclearista" del Pd. Quindi potr\'e0 essere ospitato sulle rive del fiume un compatto reattore Ap1000 del secondo raggruppamento, quello franco-tedesco.\par Probabilmente sostituir\'e0 una delle vecchie centrali a Caorso (Piacenza) o Trino Vercellese. Le altre saranno sul mare. Ipotesi ancora aperta per Monfalcone (Gorizia).\par Quasi certe per ospitare due Epr affiancati, le aree costiere del demanio militare nelle maremme tra Grosseto e Viterbo, a nord della centrale di Montalto di Castro. E pare interessata la Sardegna, dove la crisi della grande industria energivora (Alcoa, Eurallumina, Ottana) potrebbe essere compensata dal ricorso all`atomo, forse tra il Sulcis e l`immenso demanio militare della zona di Teulada. Un altro polo nucleare potrebbe essere confermato nella zona del Garigliano, vicino a Sessa Aurunca (Caserta).\par Una immagine mostra la mappa dei siti divisi in "probabili", "possibili" e "ipotizzati".\par Chioggia - Porto Tolte - Trino vercellese - Puglia - Caorso - Montalto di Castro - Oristano - Garigliano - Sulcis \par La didascalia dice: La centrale nucleare di Caorso (nella foto a sinistra), in smantellamento, potr\'e0 essere sostituita da un nuovo impianto atomico di dimensioni compatte. Molto probabili anche le candidature dell`area di Montalto di Castro (Lazio) e Garigliano (Caserta).\par \pard\f1\fs20\par }