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<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Gli
operai della Fiat di Termini Imerese stanno ancora aspettando la soluzione promessa
dal governo e dalla regione di Lombardo che impedisca la chiusura dello
stabilimento entro il 2011, ma non possono continuare ad aspettare all’infinito,
anche perché il tempo passa e non succede nulla. </p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Non
si sa nulla né delle proposte nazionali né del bando internazionale.</p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Se
non ci si muove presto, cioè adesso, la situazione sarà più complicata perché ammettendo
che ci sia una nuova azienda che intende rilevare lo stabilimento questo dovrà
essere chiuso almeno sei mesi prima e cioè a metà dell’anno prossimo se ci<span style=""> </span>mettiamo la chiusura estiva (con la possibile
sorpresa che la ripresa produttiva a settembre non ci sia), la prossima cassa
integrazione, non è detto che non si vada già da adesso in cassa a zero ore…</p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"> </p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Domani
21 luglio a Termini Imerese la Fiom
regionale ha organizzato una assemblea pubblica come deciso all’assemblea della
Fiom a Pomigliano del 1° luglio scorso come “<span style="color: rgb(35, 31, 32);">Iniziativa
itinerante di mobilitazione e discussione, che nel mese di luglio a partire da
Termini Imerese coinvolga ogni regione fino a giungere al presidio del
Parlamento e della Presidenza del Consiglio.”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="color: rgb(35, 31, 32);"> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="color: rgb(35, 31, 32);">La Fiom</span><span style="color: rgb(35, 31, 32);"> regionale che ha fatto suo l’appello di quella assemblea:
“Termini Imerese non può chiudere e deve continuare a produrre auto” ha deciso
che l’iniziativa di domani è contro </span>la deindustrializzazione, e per farvi
partecipare operai ha indetto quattro ore di sciopero.</p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"> </p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Sebbene ogni iniziativa che
rimetta al centro la necessità della lotta degli operai di Termini contro la
chiusura sia ben accetta crediamo, come abbiamo già detto, che proprio lo
stabilimento di Termini Imerese sia al centro della questione e della sfida
della Fiat a questi operai e non una generica, quanto reale, deindustrializzazione.</p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"> </p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Quello di Termini non è uno dei
tanti stabilimenti Fiat: non è stando sulla difensiva, non è annacquando i
termini del problema, che si può combattere la fascistizzante arroganza di
Marchionne e della Fiat.</p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"> </p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Gli
operai non possono continuare a produrre auto con “animo sereno” se sanno di
essere “a scadenza”!</p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Al
padrone bisogna dare un segnale forte… gli operai hanno bisogno di un segnale… <span style=""> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"> </p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Palermo,
20 luglio 2010</p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Comitato
di sostegno alla lotta degli operai Fiat di Termini Imerese</p>