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<DIV><FONT size=2 face=Arial><FONT size=3 face="Times New Roman">«Noi non
abbiamo mai chiuso le trattative». Così il presidente di Brembo, <B>Alberto
Bombassei</B>, è intervenuto dopo la prima giornata di sciopero indetta dai
sindacati per protestare contro il mancato incremento dei salari. E ha anche
aggiunto: «Trovo di cattivo gusto e fuori luogo fare scioperi adesso: certi
sindacati dovrebbero chiedersi perché poi le aziende delocalizzano».
<BR><BR>L'astensione dal lavoro è stata indetta dalle tre sigle sindacali Fiom,
Fim e Uilm, che hanno programmato tre giorni di sciopero, il primo venerdì 28
maggio. Bombassei si difende dall'accusa sottolineando che «noi abbiamo alzato
in modo abbastanza generoso i salari, ma il dissenso tra la Fiom e le altre due
organizzazioni sindacali, Fim e Uilm, ha fatto sì che l'accordo non si
firmasse». <BR><BR>«Trovo curioso - ha poi aggiunto - che in un momento del
genere la Fiom sia riuscita a convincere le altre due sigle sindacali». Per
Bombassei «oggi è il primo giorno di sciopero dei tre previsti per una cosa che
è veramente ridicola, soprattutto in un momento come questo in cui gran parte
dei lavoratori italiani vede i loro salari
ridursi».</FONT><BR></FONT></DIV></BODY></HTML>