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<P lang=it-IT style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"><FONT color=#000000 size=3>Appello alle
femministe, alle/agli antifasciste/i, alle/agli antirazzisti per costruire un
presidio al Tribunale di Milano l'8 giugno AL FIANCO DI JOY, HELLEN...E DI TUTTE
LE MIGRANTI E I MIGRANTI<BR></FONT><BR></P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">Il 12 febbraio le migranti nigeriane Joy, Hellen,
Priscilla, Debby, Florence di notte, sono state rilasciate dalle carceri dove
stavano scontando la condanna per aver preso parte alla rivolta di tanti
migranti scoppiata nel CIE di Corelli a Milano, la scorsa estate, per
l'estensione della permanenza nei CIE, contro una pesante condizione di
oppressione e repressione che per le donne migranti significa anche subire
molestie e violenza sessuale. </P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"><BR></P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">Durante il processo Joy ha avuto il coraggio
di denunciare il tentativo di stupro da parte dell'ispettore-capo del CIE
Addesso, evitato grazie all’aiuto della sua compagna di reclusione Hellen.</P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"><BR>Per un perverso meccanismo carcere-Cie sono
state riportate in altri Cie si è temuto e si teme fortemente il rischio che
vengano espulse dall’Italia e rimandate nel loro paese di origine.</P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"><BR>Come femministe, lavoratrici abbiamo da
subito, nella grandiosa manifestazione del 24 novembre 2007 a Roma, denunciato
l'uso strumentale che si voleva fare delle violenze contro le donne per far
passare il vergognoso pacchetto sicurezza, le politiche securitarie,
razziste e moderno fasciste del governo. </P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"><BR>NON IN NOSTRO NOME! in diverse città
quest'anno, nella giornata-simbolo della violenza contro le donne del 25
Novembre, sono state denunciate le violenze subite dalle donne migranti nei
CIE.</P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"><BR></P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">Il 12 febbraio c’è stata una forte mobilitazione
delle donne, delle femministe, dei comitati antirazzisti che si sono schierati
al fianco ed in difesa di Joy, Hellen e delle migranti in lotta per
esprimere concreta e fattiva solidarietà; la mobilitazione continua in tante
città ha contribuito a far sì che Joy, Hellen e Florence non siano ancora state
deportate anche se purtroppo diversi /e uomini e donne provenienti dalla
Nigeria sono stati/e rimpatriati dal Cie di Ponte Galeria.
</P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">Delle 5 donne condannate per i fatti di via
Corelli a tutt'oggi solo una di loro è stata liberata.</P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"><BR></P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">Stanca di subire non solo la lunga detenzione, ma
anche l'incertezza del suo futuro di recente Joy, per rompere l'isolamento, le
attese deluse (Joy ha anche denunciato i suoi sfruttatori e avrebbe diritto, per
ciò, ad un percorso di protezione) ha anche tentato il suicidio nel Centro di
identificazione di Modena in cui è attualmente detenuta.</P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">L'8 giugno si terrà l'udienza preliminare, in cui
verrà sentita Joy in merito alla sua denuncia di aver subito un tentativo di
stupro da parte dell'ispettore Adesso, durante la sua detenzione nel Cie di
Corelli. Di seguito riportiamo stralci dell'appello lanciato non appena
conosciuta la data: “..Già da oggi lanciamo la proposta di presidio per l'8
giugno davanti al Tribunale in sostegno di Joy a cui mandiamo anche in questa
occasione la solidarietà. Non possiamo non denunciare come si usino
demagogicamente due pesi e due misure: la ministra Carfagna si riempie tanto la
bocca con il suo decreto antistalking, in difesa delle donne vittima di
violenze, ma Joy che denuncia l' Ispettore di Corelli viene tenuta ancora oggi
all'interno dei Cie.<BR>Costruiamo, a partire da oggi, una manifestazione al
Tribunale per l'8 giugno: </P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">Vogliamo: Joy libera Adesso arrestato!
“<BR><BR>E’ necessario continuare la mobilitazione per fermare le
deportazioni, per richiedere a gran voce il permesso di soggiorno per Joy,
Hellen, sostenendo con forza la loro denuncia contro le violenze sessuali che
accadono dentro i CIE, e per tutte le migranti e i migranti perché le ragioni
legittime che hanno portato le migranti e i migranti alla rivolta nel CIE di Via
Corelli Milano, e non solo, sono ancora più pressanti. </P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">Ma, sopratutto, oggi bisogna sostenere Joy nel
processo per stupro: sappiamo bene già per le donne italiane quanto sia
difficile fare una denuncia per stupro, quanta riprovazione, isolamento sociale
ricevono a meno che gli stupratori non siano immigrati: immaginiamo cosa possa
significare per Joy sostenere una denuncia per tentato stupro di un ispettore,
cosa possa significare essere detenuta nel Cie. </P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"><BR></P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"><BR><BR>Permesso di soggiorno per Joy e le
altre</P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"><BR></P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm">Processo per il tentato stupro</P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm"><BR> <BR>Contrastare concretamente e sul
campo sessismo, razzismo, moderno fascismo!<BR><BR>movimento femminista
proletario rivoluzionario<BR>milano, 4 maggio 2010<BR>Per sottoscrivere, aderire
all'appello<BR><FONT color=#000080><U><A
href="">mfprmi@libero.it</A></U></FONT><BR><BR></P></FONT></DIV></BODY></HTML>