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<DIV><FONT size=2 face=Arial><FONT size=3 face="Times New Roman"> </FONT>
<P align=center><FONT color=#000000><FONT size=3 face="Arial, sans-serif"><SPAN
lang=it-IT>Napoli 21 maggio </SPAN></FONT></FONT><FONT color=#000000><FONT
face="Arial, sans-serif"><FONT size=3><SPAN lang=it-IT>ore 16 aula T3 facoltà
Giurisprudenza (Via Mezzocannone).</SPAN></FONT></FONT></FONT></P>
<P lang=it-IT align=center><FONT color=#000000><FONT
face="Arial, sans-serif"><FONT size=3>assemblea nazionale disoccupati, precari,
licenziati, immigrati </FONT></FONT></FONT></P>
<P lang=it-IT align=center><FONT color=#000000><FONT
face="Arial, sans-serif"><FONT size=3>per il lavoro, per il salario
garantito</FONT></FONT></FONT></P>
<P lang=it-IT align=justify><BR><BR></P>
<P lang=it-IT align=justify><FONT color=#000000><FONT
face="Arial, sans-serif"><FONT size=2>La crisi economica mondiale è ancora
lontana da una prossima fine.</FONT></FONT></FONT></P>
<P lang=it-IT align=justify><FONT color=#000000><FONT
face="Arial, sans-serif"><FONT size=2>Governi, padroni e banche ne scaricano i
costi sui lavoratori, sui disoccupati, sui precari, sulle masse
popolari.</FONT></FONT></FONT></P>
<P lang=it-IT align=justify><FONT color=#000000><FONT
face="Arial, sans-serif"><FONT size=2>Mentre migliaia di miliardi vengono
stanziati per salvare le banche e puntellare le grandi multinazionali, per i
proletari si è aperto un sempre più nero periodo di lacrime e sangue.
Licenziamenti, abbassamento dei salari, aumento della precarietà e
disoccupazione, difficoltà a farsi o mantenersi una famiglia, mettere su una
casa, taglio alle spese sociali, dalla scuola alla sanità, sono diventati una
dura realtà per milioni di proletari, strangolati anche da tasse, mutui multe e
bollette. </FONT></FONT></FONT></P>
<P lang=it-IT align=justify><FONT color=#000000><FONT
face="Arial, sans-serif"><FONT size=2>L’OCSE e l’ONU ci fanno sapere che nel
corso di quest’anno avremo 40 milioni di nuovi disoccupati nel mondo e centinaia
di milioni saranno quelli ridotti alla fame.</FONT></FONT></FONT></P>
<P lang=it-IT align=justify><FONT color=#000000><FONT
face="Arial, sans-serif"><FONT size=2>In questo quadro, la situazione italiana
è, checché ne dicano i Berlusca-Bossi-Tremonti ecc.ed i loro giornali-tv, tra le
peggiori. La cassa integrazione ha toccato i suoi massimi dall’inizio della
crisi. Secondo l’INPS la cassa integrazione ordinaria è cresciuta del 123,49%
rispetto allo scorso anno: ad oggi siamo già a 179.617.307 ore. Per la cassa
integrazione straordinaria va anche peggio: a febbraio è aumentata del 28,07%
rispetto a gennaio. A soli tre mesi dall’inizio dell’anno, complessivamente sono
un milione e duecento mila i lavoratori in cassa integrazione e per la metà di
questi non c’è futuro. Sono destinati a fare la stessa fine dei 380.000
licenziati nel solo 2009 e ad incrementare i numeri della disoccupazione che
continua a crescere senza sosta. Secondo l’ISTAT siamo ormai all’8,6%, che
guardando ai giovani arriva al 26,8%. Dati sottostimati (la stessa Bankitalia
calcola il 10% di disoccupazione che per il Sud si triplica) se si considera che
sono 3 milioni gli scoraggiati a trovare il lavoro e milioni le donne che non ci
provano neppure. </FONT></FONT></FONT></P>
<P lang=it-IT align=justify><FONT color=#000000><FONT
face="Arial, sans-serif"><FONT size=2>A pagare un prezzo molto alto sono i
precari, quella marea di giovani con contratti a tempo determinato, di
collaborazione (co.co.co.), a progetto, a chiamata, e tutte la altre forme
atipiche introdotte prima dal pacchetto Treu -voluto dal governo di sinistra- e
poi dalla legge 30 Biagi del governo Berlusconi. Una manodopera usa e getta, con
un salario che è un sogno quando arriva agli 800- 900 euro, e che una volta
buttata fuori non gode nemmeno degli ammortizzatori sociali. Sono decine di
migliaia ora quei precari licenziati e la strage maggiore è opera dello stato
con veri e propri licenziamenti di massa nella scuola insegnanti, personale ATA,
ditte di pulizia e nel resto del pubblico impiego statale e degli enti
locali.</FONT></FONT></FONT></P>
<P lang=it-IT align=justify><FONT color=#000000><FONT
face="Arial, sans-serif"><FONT size=2>Per chi un lavoro stabile ancora ce l'ha,
aumenta il ricatto dei padroni-alimentato anche dalla minaccia di chiusura e/o
di trasferimento delle produzioni all'estero- iper imporre tagli al salario e
l'aumento dello sfruttamento mentre nel settore pubblico le varie riforme di
Brunetta e soci stanno peggiorando condizioni di lavoro con ulteriori riduzioni
salariali.</FONT></FONT></FONT></P>
<P align=justify><FONT color=#000000><FONT face="Arial, sans-serif"><FONT
size=2><SPAN lang=it-IT>Padroni e governo, inoltre, usano la crisi come una
clava contro i diritti dei lavoratori. Con la recente approvazione del decreto
legge 1167-collegato lavoro- si smantellano tutte le barriere allo strapotere
dei datori di lavoro. L'articolo 18 dello statuto dei lavoratori, in difesa del
quale erano scesi in piazza 3 milioni di lavoratori, viene ridotto a carta
straccia grazie alla imposizione dell'arbitrato come risoluzione delle
controversie di lavoro. In buona sostanza, questo cosiddetto “collegato al
lavoro” trasforma in legge la deroga ai contratti nazionali attraverso la
legittimazione dei contratti individuali contenenti clausole peggiorative e
l'impossibilità per i lavoratori di rivolgersi al giudice per tutelare i loro
diritti ed impugnare i licenziamenti. Prevede inoltre un alleggerimento delle
sanzioni per il lavoro nero e le infrazioni sull'orario di lavoro, estende i
soggetti autorizzati all'intermediazione di manodopera (il nuovo caporalato) e
permette l'apprendistato a 15 anni come assolvimento dell'obbligo scolastico.
Secondo il Ministro Sacconi questo è solo il 10 per cento di quanto hanno
intenzione di fare per riformare il mercato del lavoro.
</SPAN></FONT></FONT></FONT><FONT color=#000000><FONT
face="Arial, sans-serif"><FONT size=2><SPAN
lang=it-IT>“</SPAN></FONT></FONT></FONT><FONT color=#000000><FONT
face="Arial, sans-serif"><FONT size=2><SPAN lang=it-IT><I>Il nostro
obiettivo</I></SPAN></FONT></FONT></FONT><FONT color=#000000><FONT
face="Arial, sans-serif"><FONT size=2><SPAN lang=it-IT> -ha detto-
</SPAN></FONT></FONT></FONT><FONT color=#000000><FONT
face="Arial, sans-serif"><FONT size=2><SPAN lang=it-IT><I>è il contratto a tempo
determinato per tutti”. </I></SPAN></FONT></FONT></FONT><FONT
color=#000000><FONT face="Arial, sans-serif"><FONT size=2><SPAN lang=it-IT>In
altre parole, la precarietà deve diventare la norma e i diritti pari a zero. Il
loro obiettivo è lo smantellamento dello Statuto dei
lavoratori.</SPAN></FONT></FONT></FONT></P>
<P lang=it-IT align=justify><FONT color=#000000><FONT
face="Arial, sans-serif"><FONT size=2>Tutto questo avviene nel silenzio, di chi
dovrebbe essere controparte di padroni e governo, anzi per ampia parte del
sindacato confederale e dei partiti della cosiddetta 'sinistra' questo silenzio
diventa assenso. Lo smantellamento delle conquiste operato da tutti i governi
dei padroni anche quelli considerati amici e la politica dei sacrifici, della
compatibilità-concertazione con gli interessi delle aziende e della cosiddetta
'economia nazionale', portate avanti in tutti questi anni dai sindacati
confederali, hanno determinato un arretramento non solo nelle condizioni
salariali e di lavoro ma soprattutto sul piano dell'unità e della tenuta di
tutta la classe operaia e le masse proletarie. </FONT></FONT></FONT></P>
<P lang=it-IT align=justify><FONT color=#000000><FONT
face="Arial, sans-serif"><FONT size=2>Le lotte dei disoccupati, dei precari e le
lotte operaie in difesa del posto di lavoro non riescono a
</FONT></FONT></FONT></P>
<P lang=it-IT align=justify><FONT color=#000000><FONT
face="Arial, sans-serif"><FONT size=2>diventare ancora lotta unitaria e
generale, scontro frontale con padroni e governo.</FONT></FONT></FONT></P>
<P lang=it-IT align=justify><FONT color=#000000><FONT
face="Arial, sans-serif"><FONT size=2>Cisl-Uil si oppongono sempre più a queste
lotte e la Cgil si limita a chiedere qualche ammortizzatore sociale in più o
qualche illusorio e poco credibile piano aziendale alternativo, magari
all'insegna del “verde” e della difesa dell’italianità della produzioni, senza
disturbare troppo il manovratore. I tetti e le gru, fino in qualche caso al
pacifico “sequestro” di qualche dirigente, sembrano essere l'unica chance
lasciata ai lavoratori, precari e non, per attirare l'attenzione di una mano
salvifica istituzionale. AI disoccupati e gli immigrati, da sempre utilizzati
come arma di ricatto e di pressione nei confronti dei lavoratori ancora stabili,
si chiede di arrangiarsi ed aspettare tempi migliori.</FONT></FONT></FONT></P>
<P lang=it-IT align=justify><FONT color=#000000><FONT
face="Arial, sans-serif"><FONT size=2>E’ ora di dire basta! Noi la crisi non la
vogliamo pagare! </FONT></FONT></FONT></P>
<P lang=it-IT align=justify><FONT color=#000000><FONT
face="Arial, sans-serif"><FONT size=2>Noi vogliamo, lavoro, la fine della
precarietà, il blocco dei licenziamenti, salari decenti, salute e sicurezza,
servizi sociali scuola sanità gratuita, raccolta differenziata porta a porta,
ambiente sano</FONT></FONT></FONT></P>
<P lang=it-IT align=justify><FONT color=#000000><FONT
face="Arial, sans-serif"><FONT size=2>Come disoccupati organizzati Banchi Nuovi
di Napoli e Disoccupati Organizzati Slai cobas per il sindacato di classe
Taranto stiamo lottando per questo e vogliamo contribuire allo sviluppo di un
percorso unitario. </FONT></FONT></FONT></P>
<P lang=it-IT align=justify><FONT color=#000000><FONT
face="Arial, sans-serif"><FONT size=2>La disoccupazione, il lavoro nero, la
precarietà sono le conseguenze di un sistema, quello capitalista, basato sul
profitto. Non si esce dalla disoccupazione e dalla precarietà, se non si lavora
per mettere fine allo sfruttamento ed a una vita di fatica combattendo e
rovesciando questo sistema. Lavoratori, precari, disoccupati hanno in comune gli
stessi nemici, gli stessi interessi di fondo, e l’unica prospettiva : quella di
lottare insieme. </FONT></FONT></FONT></P>
<P lang=it-IT align=justify><FONT color=#000000><FONT
face="Arial, sans-serif"><FONT size=2>Come realtà autorganizzate siamo
impegnati,sui nostri territori nella lotta per ottenere uno sbocco lavorativo o
comunque un reddito. Le nostre mobilitazioni, hanno ottenuto risultati positivi
sia sul piano del riconoscimento politico-sociale che su quello specifico delle
vertenze, per quanto ancora siamo lontani dagli obiettivi che ci poniamo: Il
nostro risultato maggiore è aver costruito una struttura organizzata e una
soggettività non addomesticabile e con una attitudine unitaria rispetto alle
altre lotte, legando le nostre vertenze per lo sbocco lavorativo, alle
mobilitazioni per l'ambiente e la salute, contro il caro vita ed il taglio alle
spese sociali, contro le spese militari e le guerre, contro il razzismo ed a
fianco dei migranti. Anche per questo su di noi - come sugli altri movimenti dei
disoccupati organizzati - si abbatte, una repressione sempre più forte.
Preoccupano le controparti la determinazione, l’autonomia dei nostri movimenti e
la volontà ad andare ben oltre le nostre vertenze locali puntando alla
generalizzazione della lotta. </FONT></FONT></FONT></P>
<P align=justify><FONT color=#000000><FONT face="Arial, sans-serif"><FONT
size=2><SPAN lang=it-IT>O</SPAN></FONT></FONT></FONT><FONT color=#000000><FONT
face="Arial, sans-serif"><FONT size=2><SPAN lang=it-IT>ggi più che mai siamo
convinti che l'intensificazione e l'allargamento della lotta autorganizzzata,
l’unificazione di tutti i soggetti colpiti dalla crisi, sono non solo necessari
ma l’unica via per fronteggiare gli attacchi di padroni e governo.
</SPAN></FONT></FONT></FONT></P>
<P lang=it-IT align=justify><FONT color=#000000><FONT
face="Arial, sans-serif"><FONT size=2>Per questo proponiamo un assemblea
nazionale per avanzare lungo un percorso unitario con parole d’ordini
unificanti. </FONT></FONT></FONT></P>
<P lang=it-IT align=justify><FONT color=#000000><FONT
face="Arial, sans-serif"><FONT size=2>Ci rivolgiamo in modo particolare a tutte
le realtà di disoccupati in lotta, che, come noi, hanno in atto vertenze
territoriali nella consapevolezza che, di fronte alle centinaia di migliaia di
posti di lavoro già persi e che si perderanno nel corso di quest'anno, le
vertenze locali non bastano e rischiano di restare isolate e anche diventare
preda di speculazioni clientelari e quindi di essere portate a
insuccessi</FONT></FONT></FONT></P>
<P lang=it-IT align=justify><FONT color=#000000><FONT
face="Arial, sans-serif"><FONT size=2>Dobbiamo contrastare insieme campagne di
criminalizzazione delle lotte dei disoccupati che ancora più di prima sono,
infatti, utilizzate per creare contrapposizioni, concorrenza e divisioni non
solo con gli altri disoccupati, ma con i nuovi settori di senza
lavoro.</FONT></FONT></FONT></P>
<P lang=it-IT align=justify><FONT color=#000000><FONT
face="Arial, sans-serif"><FONT size=2>E', quindi, indispensabile che proprio
dalle realtà organizzate, nel mentre continuano a portare avanti i percorsi
avviati per ottenere risposte ai bisogni immediati dei disoccupati da essi
organizzati, vengano proposte unificanti con tutti i senza
lavoro.</FONT></FONT></FONT></P>
<P lang=it-IT align=justify><FONT color=#000000><FONT
face="Arial, sans-serif"><FONT size=2>Tra queste va rilanciata la lotta per ill
Salario Garantito per tutti. Una parola d'ordine non nuova per i movimenti di
disoccupati ma che fino ad ora non ha visto il coagularsi di forze capaci di
imporla sul piano nazionale. Le diverse proposte di legge per il reddito sociale
presentate negli anni passati non hanno approdato a nulla per l'assenza di un
forte movimento generale sul piano nazionale capace di imporre questo
obiettivo,</FONT></FONT></FONT></P>
<P lang=it-IT align=justify><FONT color=#000000><FONT
face="Arial, sans-serif"><FONT size=2>Organizziamo una assemblea nazionale per
costruire insieme come disoccupati, precari, licenziati, cassintegrati, altri
settori sociali in lotta studenti ,movimenti territoriali ecc questo movimento.
</FONT></FONT></FONT></P>
<P lang=it-IT align=justify><FONT color=#000000><FONT
face="Arial, sans-serif"><FONT size=2>Tutti insieme alziamo la testa e farciamo
pagare la crisi a coloro che ne sono gli unici
responsabili.</FONT></FONT></FONT></P>
<P align=justify><FONT color=#000000><FONT face="Arial, sans-serif"><FONT
size=2><SPAN lang=it-IT>....</SPAN></FONT></FONT></FONT><FONT
color=#000000><FONT face="Arial, sans-serif"><FONT size=3><SPAN lang=it-IT>Per
adesioni </SPAN></FONT></FONT></FONT><FONT color=#000080><U><FONT
face="Arial, sans-serif"><FONT size=3><SPAN lang=it-IT><A
href="">banchinuovi@hotmail.it</A><A href=""> </A><A
href="">cobasta@libero.it</A></SPAN></FONT></FONT></U></FONT></P>
<P lang=it-IT align=justify><BR><BR></P>
<P lang=it-IT align=justify><BR><BR></P>
<P lang=it-IT align=justify><BR><BR></P>
<P lang=it-IT align=justify><BR><BR></P>
<P lang=it-IT align=justify><BR><BR></P>
<P lang=it-IT align=justify><BR><BR></P>
<P lang=it-IT align=justify><BR><BR></P>
<P lang=it-IT align=justify><BR><BR></P>
<P lang=it-IT align=justify><BR><BR></P>
<P style="MARGIN-BOTTOM: 0cm" lang=it-IT><BR></P></FONT></DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial">----- Original Message -----
<DIV style="BACKGROUND: #e4e4e4; font-color: black"><B>From:</B> <A
title=cobasta@libero.it href="mailto:cobasta@libero.it">cobasta</A> </DIV>
<DIV><B>To:</B> <A title=usiait1@virgilio.it
href="mailto:usiait1@virgilio.it">usiait1@virgilio.it</A> </DIV>
<DIV><B>Sent:</B> Thursday, May 06, 2010 5:33 PM</DIV>
<DIV><B>Subject:</B> APPELLO E APPUNTAMENTO VEN 7 MAGGIO ORE 18.30 VIA ORERO 18
CASALBERTONE</DIV></DIV>
<DIV><BR></DIV>
<DIV><FONT size=2 face=Arial>cari compagni </FONT></DIV>
<DIV><FONT size=2 face=Arial>speriamo nella vostra adesione e partecipazione
alla'assemblea nazionale disoccupati-precari di napoli</FONT></DIV>
<DIV><FONT size=2 face=Arial>promossa dai disoccupati di napoli e
taranto</FONT></DIV>
<DIV><FONT size=2 face=Arial>e naturalmente consideriamo l'appello lanciato come
complementare al nostro che vi rilanciamo</FONT></DIV>
<DIV><FONT size=2 face=Arial></FONT> </DIV>
<DIV><FONT size=2 face=Arial>disoccupati banchi nuovi napoli</FONT></DIV>
<DIV><FONT size=2 face=Arial>disoccupatiorganizzati-slai cobas sind class
ta</FONT></DIV>
<DIV><FONT size=2 face=Arial></FONT> </DIV>
<BLOCKQUOTE
style="BORDER-LEFT: #000000 2px solid; PADDING-LEFT: 5px; PADDING-RIGHT: 0px; MARGIN-LEFT: 5px; MARGIN-RIGHT: 0px">
<DIV style="FONT: 10pt arial">----- Original Message ----- </DIV>
<DIV
style="FONT: 10pt arial; BACKGROUND: #e4e4e4; font-color: black"><B>From:</B>
<A title=usiait1@virgilio.it
href="mailto:usiait1@virgilio.it">usiait1@virgilio.it</A> </DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>To:</B> <A title=pop@inventati.org
href="mailto:pop@inventati.org">pop@inventati.org</A> ; <A
title=precari_roma@inventati.org
href="mailto:precari_roma@inventati.org">precari_roma@inventati.org</A> </DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Cc:</B> <A title=redditolavoro@lists.ecn.org
href="mailto:redditolavoro@lists.ecn.org">redditolavoro@lists.ecn.org</A>
</DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Sent:</B> Thursday, May 06, 2010 11:23
AM</DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Subject:</B> [Redditolavoro] APPELLO E
APPUNTAMENTO VEN 7 MAGGIO ORE 18.30 VIA ORERO 18 CASALBERTONE</DIV>
<DIV><BR></DIV>Si avvisa che venerdi 7 ore 18.30 si riunisce il
coordinamento<BR>autoconvocato RSU/RSA a casal bertone presso i magazzini
popolari in<BR>via B.Orero 18.Si discuterà
dell'appello.<BR><BR><BR><BR><BR><BR>
<P>
<HR>
<P></P>_______________________________________________<BR>Redditolavoro
mailing list<BR><A
href="mailto:Redditolavoro@lists.ecn.org">Redditolavoro@lists.ecn.org</A><BR><A
href="http://lists.ecn.org/mailman/listinfo/redditolavoro">http://lists.ecn.org/mailman/listinfo/redditolavoro</A><BR><BR><BR><BR>__________
Informazione NOD32 5089 (20100505) __________<BR><BR>Questo messaggio h
stato controllato dal Sistema Antivirus NOD32<BR><A
href="http://www.nod32.it">http://www.nod32.it</A><BR></BLOCKQUOTE><!-- SPAMfighter Signature --><br><hr>Sto utilizzando la versione gratuita di <a href="http://www.spamfighter.com/lit">SPAMfighter</a>!<br /> 4039 messaggi contenenti spam sono stati bloccati con successo.<br />Ottimizzate il vostro <a href="http://www.spamfighter.com/SLOW-PCfighter/Lang_IT/?cid=sigit">PC lento</a>. Scansione gratuita!</BODY></HTML>