<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.0 Transitional//EN">
<HTML><HEAD>
<META content="text/html; charset=utf-8" http-equiv=Content-Type>
<META name=GENERATOR content="MSHTML 8.00.6001.18904">
<STYLE></STYLE>
</HEAD>
<BODY bgColor=#ffffff>
<DIV><FONT size=2 face=Arial></FONT><BR></DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV><BR></DIV>
<P>PROCESSO ETERNIT: UDIENZA DEL 26 APRILE</P>
<P>La udienza odierna si apre alle ore 9:30, davanti ad un folto pubblico
formato dagli immancabili tre autobus da Casale Monferrato; c'è però una gradita
sorpresa: oltre alle telecamere della Rai, sono presenti anche gli inviati della
televisione della svizzera tedesca.</P>
<P>In apertura si assiste al solito show della difesa che muove eccezioni su
tutto lo scibile del processo con lo intento di perdere il maggior tempo
possibile; il giudice Giuseppe Casalbore si altera visibilmente, soprattutto
quando la eccezione tocca la ordinanza della Corte letta la scorsa udienza, e
precisa che le ordinanze - in quanto tali - vanno rispettate e non eccepite.</P>
<P>Dopo circa quaranta minuti di schermaglia, viene chiamato a completare la
propria deposizione il signor Pondrano: la difesa tenta di screditarlo in tutti
i modi, ma fa una ben magra figura.</P>
<P>A seguire depone il signor Bruno Pesce - lo storico coordinatore della
Associazione familiari vittime dell'amianto di Casale Monferrato - segretario
della locale Camera del Lavoro dal 1979 al 1994; la sua testimonianza si
incentra principalmente sul rapporto tra la azienda e la popolazione.</P>
<P>Nei primi mesi della sua attività sindacale, iniziata ad Alessandria nel
1964, la Eternit ridicolizzava chi poneva il problema della nocività
dell'amianto, arrivando addirittura a chiamare la cittadinanza a visitare
la azienda per dimostrare che non sussisteva alcun rischio; successivamente,
quando la stessa non ha più trovato nessuno disposto a mentire spudoratamente
sulla vera natura del cemento-amianto, ha cambiato strategia affermando che
"prima" era pericoloso, ma con le nuove tecniche non lo era più.</P>
<P>Tra i vari passaggi della sua testimonianza, vogliamo segnalarne due: il
primo riguarda la causa contro lo Inail - risalente al 1993 - che ha portato al
riconoscimento del rischio amianto in ogni parte dello stabilimento; il secondo
la questione dello smaltimento dello amianto presente in azienda dopo la
dichiarazione di fallimento.</P>
<P>Il primo è stato sicuramente il passaggio più toccante della giornata, con il
racconto della testimonianza di un operaio malato di asbestosi al 100 per cento
- il signor De Michelis - il quale, pur essendo malato terminale (sarebbe morto
di lì a pochi giorni), volle recarsi in tribunale per raccontare, con un filo di
voce tanto che il giudice dovette avvicinarsi per ascoltare la sua
deposizione resa da sdraiato su una barella, le condizioni nelle quali si
lavorava in fabbrica.</P>
<P>Il secondo passaggio rende bene la idea di quanto i padroni assassini
avessero a cuore la salute della popolazione: dopo il fallimento (voluto da lei
stessa, per gettare il più lontano possibile il limone ormai spremuto fino in
fondo) la azienda fuggì abbandonando nel sito tonnellate di amianto che
vennero bonificate soltanto tra il 2000 ed il 2004, naturalmente a spese del
Comune.</P>
<P>Lo ultimo testimone della giornata è il signor Buffa - dipendente Eternit dal
1954 al 1978 affetto da asbestosi al 76 per cento (gli fu diagnosticata nel
1970, e gli venne immediatamente riconosciuto il 21 per cento di invalidità):
questi conferma quanto dichiarato dai testimoni che lo hanno preceduto,
aggiungendo che gli scarti della lavorazione venivano regolarmente svuotati nel
fiume Po, mentre il finissaggio dei manufatti veniva effettuato dalle donne
dipendenti con l'ausilio di lime e cartavetro.</P>
<P>Alle ore 15:00, terminata la ultima deposizione, la Corte aggiorna la seduta
a lunedì 3 maggio.</P>
<P>Torino, 26 aprile 2010</P>
<P> </P>
<P>Stefano Ghio - Rete sicurezza Torino</P><!-- SPAMfighter Signature --><br><hr>Sto utilizzando la versione gratuita di <a href="http://www.spamfighter.com/lit">SPAMfighter</a>!<br /> 3984 messaggi contenenti spam sono stati bloccati con successo.<br />Ottimizzate il vostro <a href="http://www.spamfighter.com/SLOW-PCfighter/Lang_IT/?cid=sigit">PC lento</a>. Scansione gratuita!</BODY></HTML>