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<DIV><FONT face=Arial size=2><FONT face="Times New Roman" size=3>Il PCL sulla
contestazione a Renata Polverini<BR><BR>(25 Aprile 2010)<BR><BR>La piazza di
Roma per la manifestazione del 25 Aprile non si è lasciata<BR>abbindolare dal
clima di unità nazionale e istituzionale che i partiti<BR>borghesi dominanti
cercano di perpetrare ogni anno nell’occasione della<BR>ricorrenza della
Liberazione. Un evento storico, quello della Resistenza,<BR>una gloriosa lotta
popolare contro il fascismo e il capitalismo, che nulla<BR>ha a che vedere con
le parole di Berlusconi, Napolitano, Bersani e compari<BR>sull’unità nazionale.
Durante il teatrino istituzionale messo in scena a<BR>Porta San Paolo a Roma la
maggioranza della piazza – e non “qualche decina<BR>di violenti”, come hanno
mistificato gli organi di stampa – fatta di giovani<BR>e antifascisti, tra cui i
militanti romani del Partito Comunista dei<BR>Lavoratori, ha duramente
contestato la presidente della Regione Lazio Renata<BR>Polverini, eletta con i
voti dell’organizzazione fascista Casa Pound,<BR>autrice di recenti episodi di
violenza squadrista nella città di Roma, la<BR>cui presenza sul palco è stata
chiaramente un oltraggio al senso del 25<BR>Aprile e ai partigiani caduti nella
lotta contro il nazifascismo. Da<BR>segnalare anche la contestazione
all’esponente di un’organizzazione sionista<BR>“Associazione amici di Israele”,
che ha sfruttato il contributo dato dalla<BR>brigata ebraica alla Resistenza per
tessere le lodi dello Stato d’Israele,<BR>autore del genocidio quotidiano del
popolo palestinese; la piazza non ha<BR>accettato neanche questa provocazione,
issando bandiere palestinesi e<BR>gridando “Palestina libera”. Il Partito
Comunista dei Lavoratori, che ha<BR>partecipato attivamente alla legittima
contestazione, condanna la campagna<BR>mistificatrice volta a demonizzare la
protesta e rifiuta l’unità nazionale<BR>promossa dal PDL, dal PD e dalle
istituzioni borghesi. La lotta dei<BR>partigiani, una rivoluzione tradita in
primo luogo da Togliatti e dal PCI in<BR>funzione del compromesso con la DC e le
classi dominanti, è stata compiuta<BR>per un’altra società libera
dall’ingiustizia sociale e dalla schiavitù del<BR>capitale, in altre parole per
il socialismo. La battaglia per abbattere il<BR>capitalismo e per il governo dei
lavoratori è la giusta e legittima<BR>prosecuzione della
Resistenza.<BR><BR>Partito Comunista dei Lavoratori – Sezione di
Roma</FONT><BR><BR><BR></FONT></DIV></BODY></HTML>