<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.0 Transitional//EN">
<HTML><HEAD>
<META content="text/html; charset=iso-8859-1" http-equiv=Content-Type>
<META name=GENERATOR content="MSHTML 8.00.6001.18876">
<STYLE></STYLE>
</HEAD>
<BODY bgColor=#ffffff>
<DIV>
<DIV>
<H2 class=itemtitle><A class=seo_itemtitle
href="http://controappunto.splinder.com/post/22487590/chi+l'ha+vinta+e+chi+l'ha+pers">chi
l'ha vinta e chi l'ha persa...</A></H2>
<DIV class=itemPost>
<STYLE type=text/css></STYLE>
<DIV><STRONG>Tranquilli, non voglio fare il contro canto a lor signori
snocciolando cifre e percentuali, facendo paragoni con le elezioni del 2005, del
2008 e così via.<BR>Sta di fatto che scherzando e mettendo sul blog cose serie
di altri sul NO VOTO! in effetti ho partecipato alla campagna elettorale
pure io, e quindi delle considerazioni debbo tirarle, e non posso cavarmela con
una battuta o una canzonetta.<BR>Le cose serie erano di altri, gli scherzi miei
perchè in finale io sono convinta che poi le questioni serie e reali non passano
attraverso la farsa- rito delle elezioni, ma in cose di sostanza più reale meno
di "rappresentanza": quella delle elezioni resta una rappresentazione in cui è
<BR>previsto anche il NO VOTO! ognuno fa la sua parte, anzi di più : il suo
dovere.<BR>"la gente" infatti va a votare per lo stesso motivo per cui va a
lavorare, perchè così si fa nel sistema vigente, oltre tutto specialmente alle
comunali e alle regionali, voto e lavoro sono ancora più connessi e
annessi: e <BR>uno spera sempre di sfangare qualcosa dall'assessore, dal
consigliere, dal tale o altro; in effetti se si parla poi con chi va a votare si
vede che ci vanno collo steso spirito di come fanno il gratta e vinci: mo ce
provo! in <BR>sostanza, forse mi può servire, forse, non c'è nessuna convinzione
in chi va al voto, ci vanno disincantati al massimo i più,
poi parlerò chi ancora si fa incantare...<BR>Quindi, secondo me, alla alta
percentuale degli astenuti di questa ennesima tornata, bisogna aggiungere anche
quelli che vanno al voto in maniera disincantata, che partecipano al rito come
la domenica un tempo si andava alla messa: che così usava., che il prete
per qualcosa tornava utile.<BR>La percetuale degli astenuti è stata abbastanza
notevole, dico abbastanza perchè poi 8% in meno percentuale oscillante di qua e
di là difronte alle <BR>contraddizioni reali a me pare ancora poco, e infatti
dico: il dato veramente importante è che agli astenuti si somma la massa
dei votanti stanchi.<BR>Questo vuol dire che hanno vinto gli
astensionisti?<BR>Non credo perchè "la gente" non è andata a votare perchè gli
astensionisti hanno detto NO VOTO!<BR>Seguendo il ragionamento mio per cui al
voto si va come al lavoro questo dato di astensione io lo metto in
relazione al dato di astensione di coloro che ormai non cercano più lavoro,
infatti le percentuali sul non voto sono date, ma le percentuali di quelli che
ormai sono stanchi di girare per agenzie interinali, di collocamneto tocca
cercarsele, l'istat ha dei dati che <BR>risalgono al 2007<BR>"Il tasso di
disoccupazione in Italia nel secondo trimestre 2007 è sceso al 5,7 per cento,
contro il 6,5 per cento dello stesso periodo 2006. Lo comunica l'Istat,
precisando che la riduzione è motivata "fondamentalmente dal diffuso sentimento
di scoraggiamento che comporta una rinuncia alla <BR>ricerca attiva di lavoro".
Se infatti da un lato cresce il numero delle persone in cerca di occupazione,
risultato pari a 1,412 milioni di unità, in calo del 12,9% rispetto allo stesso
periodo del 2006, cresce anche il numero <BR>degli inattivi, 260mila unità in
più, concentrato soprattutto nelle regioni meridionali.<BR>[settembre
2007]"<BR>C'è una massa di persone cosi' scoraggiata che ha deciso di non
cercare lavoro, che si è messa fuori: outsider e tra costoro sai quanti niente
voto!<BR>Certo c'è anche lo zoccolo duro di chi non va a votare per convinzione
ideologica, insomma noi testimoni di Geova del NO VOTO!<BR>Io sono comunista e
quindi parlo del voto con l'ottica da comunista. I comunisti lottarono per il
diritto al voto un tempo, mi pare logico, mi pare, visto che non avevano diritto
al voto, che le donne erano escluse, <BR>cosa non secondaria.<BR><BR>Lenin su
questo fu chiaro, parlò di USO del parlamento, di TRIBUNA, in sostanza di
sabotaggio all'interno, che non prescindeva dal lavoro reale <BR>all'esterno di
ATTACCO, di questa istituzione borghese, quella per eccellenza del comitato di
affari del Capitale una volta, ora i Comitati di <BR>Affarri sono direttamente
le multinazionalimafia; fu una scelta fatta per le condizioni reali
oggettive DEL TEMPO in cui fu fatta: mi rifaccio all'esempio di migranti
attuali, che sono il quarto stato di oggi; posso io dire che non debbono avere i
documenti, il diritto di ricongiugimento alla famiglia, il diritto che i figli
debbono andare a scuola e così via? Posso <BR>dirgli non dovette lottare per
qusete cose? e come con la storia del sindacato si devono
rivendicare certe "salvezze" con l'ottica che non sono fini a se stesse,
con l'ottica di capire e far capire che non sono la <BR>risoluzione del
problema, che servono solo per avere l'unico diritto concesso:
quello di essere sfruttato, oh quello solo ci sta finchè c'è il capitale! al
massimo si può evitare di farsi sfruttare in modo
malissimo!!!<BR>Questo era il significato del voto un tempo: di stare
all'interno del parlamneto visto solo come "cassa di risonanza"<BR>Col
parlamento, colle elezioni è successo come col sindacato, i revisionisti, i
socialdemocratici, i TRADITORI, hanno fatto scordare che quello era un
<BR>mezzo transeunte, uno strumento secondario facendolo diventare
PRIMARIO, portando così, la classe dentro il meccanismo di partecipazione e
<BR>compartecipazione allo Stato borghese: questo è il motivo per cui i
rivoluzionari sono astenzionisti.<BR>Chi la vinta chi l'ha persa...di certo i
proletari e i ceti subaltreni non l'hanno vinta, è certo che la
vittoria del proletariato non passa attraverso l'astenersi dall'abboffata
elettorale ma solo quando i proletari butteranno all'aria il tavolo del
gran bachetto del capitale lottando per la loro liberazione consapevole, totale
e mondiale.<BR><BR>Del resto non l'ha vinta e non l'ha persa nemmeno quelli che
pensano di aver vinto o perso: di fronte alle contraddizioni reali ed incombenti
sull'orlo del baratro stanno tutti costoro, contraddizioni che si innestano, tra
l'altro, colle contraddizioni globali.<BR>Questi risultati mostrano
ormai la putrescenza della borghesia e della tanto decantata democrazia
borghese.<BR>PD e casa della libertà in sostanza hanno lo stesso programma e
l'uno si nutre dell'esistenza dell'altro, e se il cavaliere sta ancora al posto
suo a fare i suoi discorsi deliranti un pò stile mussolini è solo perchè serve
<BR>agli schieramenti apparentemente contrapposti visto che è lui che li tiene
in vita: crolllato lui crollerebbo entrambi: sia quelli che: chi non salta
comunista è! sia quelli che Video crazy video crazy!<BR>La putrescenza della
borghesia e la farsa reale della democrazia si vede sopratutto dalle forze
rampanti quelle che sono accreditate come vincenti: <BR>LEGA E LISTE GRILLO: una
destra ed una sinistra che pure loro hanno lo stesso programma!<BR>La Lega
sappiamo tutti cosa è ,cosa vuole, e qui non sottovalutiamo il dato che su
queste posizioni forcaiole ci sta una notevole fetta di classe operaia del Nord,
dato veramente significativo per me che fa capire come gli operai ormai
non hanno più il ruolo di forza trainante rivoluzionaria; e le liste Grillo? per
cui tanti ex movimentisti si sono entusiasmati? VOGLIONO <BR>LE STESSE COSE CHE
VUOLE LA LEGA! se gli togliete la sverniciata verde o violacea che resta? un
movimento populista interclassista, un peronismo di <BR>bassa...Lega, un
giustizialismo forcaiolo alla Travaglio e Santoro un..in galera in galera e
basta!<BR>Del resto la strada del giustizialismo da Mani Pulite in poi è l'unica
percorsa in diverse forme, ma la sostanza sempre la stessa è!<BR>A me più delle
contraddizioni che si apriranno fra i poli collisi e colludenti, interessa
questo dato qui, di come la borghesia sia al suo grado estremo di
putrefazione ormai e con lei la sua tanto decantata democrazia, e non
credo proprio che il laboratorio VENDOLA! possa dargli una salvata, no dico
ditemi se pure questo distinto signore non è dovuto ricorrere a pulizie
di...primavera pure lui! ORDINARIA <BR>"AMMINISTRAZIONE" PER ME!<BR><BR>Se Atene
piange, Sparta non ride diceva qualcuno.<BR>E ci sono cascata! citare Atene e
Sparta per questi boiardi da basso impero, che gaffe madornale!<BR><BR>Resta per
ora, anche se segnali di rivolta si vedono, il problema del proletariato
italiano che non sa trovare in se se stesso la sua forza autonoma veramente
dirompente, in una situaizone anche in cui subirà le <BR>ricadute
della putrecente borghesia e delle sue lotte intestine, con una crisi economica
di cui sappiamo l'entità.<BR><BR>Resta impellente, incombente il: che fare? da
parte del proletariato e delle masse: bella domanda come sempre!<BR>imposssibile
rispondere se non si ritrovano le direttrici
RIVOLUZIONARIE!<BR>vittoria<BR>L'Avamposto degli Incompatibili </STRONG></DIV>
<DIV><A
href="http://controappunto.splinder.com/"><STRONG>http://controappunto.splinder.com/</STRONG></A><BR><FONT
size=2 face=Arial>pag doc.politici</FONT></DIV>
<DIV> </DIV></DIV></DIV></DIV></BODY></HTML>