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<BODY class=hmmessage bgColor=#ffffff>
<DIV><FONT face=Arial>costruire il cooordinamento nazionale dei
disoccupati</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial>preparare a partire dalle lotte dei disoccupati di taranto
e napoli - recentemente incontratisi</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial>una assemblea nazionale a napoli</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face=Arial>costruire dal basso l'unit¨¤ sindacale di
classe</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face=Arial>slai cobas per il sindacato di classe</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial>disoccupati organizzati taranto</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial><A
href="mailto:cobasta@fastwebnet.it">cobasta@fastwebnet.it</A></FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face=Arial></FONT><BR></DIV>
<P align=center><STRONG><FONT style="FONT-SIZE: 16pt" size=4>PER UNA RISPOSTA
UNITARIA ALLE DIFFICOLTA¡¯ DELLA VERTENZA BROS</FONT></STRONG></P> <BR><SPAN
lang=IT>Dopo svariati mesi dalla convenzione quadro stipulata tra il Ministero
del Lavoro, la Regione Campania, la Provincia di Napoli e il Comune di Napoli,
queste stesse istituzioni hanno presentato al Tavolo Interistituzionale del 24
febbraio, un piano per il prosieguo delle attivit¨¤ degli ex corsisti del
Progetto ISOLA, oggi BROS. Il piano elaborato dall¡¯ARLAS (Agenzia regionale
lavoro e scuola) ipotizza la possibilit¨¤ di attivit¨¤ lavorative a tempo
determinato (3 mesi nel 2010 e dai 3 ai 6 mesi nel 2011) per tutti gli ex
corsisti che hanno maturato la qualifica su tematiche ambientali. Infatti
secondo il monitoraggio effettuato dall¡¯ARLAS risulterebbero possibili:<BR>
<P dir=ltr align=justify></P>
<UL>
<P dir=ltr align=justify>
<LI>500 opportunit¨¤ di durata almeno trimestrale nelle societ¨¤ regionali che
si occupano di ambiente e bonifica; <BR>
<P dir=ltr align=justify></P>
<LI>2100 opportunit¨¤ di durata <U>media</U> pari a 3 mesi presso aziende che
si rivolgono alle agenzie interinali per la ricerca di personale; <BR>
<P dir=ltr align=justify></P>
<LI>250 di durata trimestrale nelle scuole della provincia di Napoli; <BR>
<P dir=ltr align=justify></P>
<LI>500 di durata trimestrale nel settore dei beni culturali. <BR></LI></UL>
<P dir=ltr align=justify></P>
<P dir=ltr align=justify>Nel 2011, le opportunit¨¤ nelle societ¨¤ regionali che si
occupano di ambiente e bonifica salirebbero a 1000 per una durata dai 3 ai 6
mesi; a questi si aggiungerebbero altre disponibilit¨¤ nelle societ¨¤
provinciali.</P>
<P dir=ltr align=justify></P>
<P dir=ltr align=justify>E¡¯ evidente che il piano presentato ha innanzitutto lo
scopo di ottenere il trasferimento di fondi dal governo alla regione Campania.
Si tratta di quei 10 milioni che il Ministero del Lavoro aveva vincolato a
proposte concrete di lavoro. Ed infatti ¨¨ bastata la presentazione di questo
piano per far si che venisse dato l¡¯ok al trasferimento delle prime 2 tranche e
garantire la continuit¨¤ del reddito fino a giugno. Anche Un impegno tutto da
verificare anche se ci rifiutiamo di cadere nella trappola di far distogliere
l'attenzione dei precari BROS dal raggiungimento dell'obiettivo del lavoro
stabile e sicuro. </P>
<P dir=ltr align=justify></P>
<P dir=ltr align=justify>Davanti a questo risultato ed alle stesse proposte, la
prima reazione di ogni disoccupato ¨¨ quella di guardarle come un altro passo
avanti in direzione dell¡¯agognata stabilizzazione lavorativa. Lo ¨¨ anche per noi
purch¨¨, ovviamente, si prenda per buono che trovino attuazione certa, che venga
veramente contrattualizzata tutta la platea BROS ed a patto di respingere, da
subito, aspetti francamente irricevibili. </P>
<P dir=ltr align=justify>Per quanto ci riguarda vediamo il rischio che, ancora
una volta, si stia facendo sulla pelle dei disoccupati l¡¯ennesima campagna
elettorale e che questo piano invece di porre le basi per un lavoro stabile sia
la continuazione dell¡¯assistenzialismo attuale. E questo perch¨¨ non si tratta n¨¦
di progetti mirati alla creazione di nuove occasioni lavorative n¨¦ tanto meno
della individuazione di vuoti in piante organiche di enti ed aziende dove
potrebbero trovare collocazione i disoccupati BROS. </P>
<P dir=ltr align=justify></P>
<P dir=ltr align=justify>Basti guardare alle 2100 opportunit¨¤ trimestrali
ottenibili attraverso le agenzie interinali. Il numero, secondo il documento
dell¡¯ARLAS presentato al Tavolo, ¨¨ stato stimato sulla base dei contratti a
tempo determinato fino a 6 mesi stipulati ogni anno dalle agenzie interinali per
quel tipo di qualifiche. In base ad un accordo con la Regione e l'ARLAS, le
agenzie interinali, in cambio di una maggiore percentuale su ogni contratto
stipulato -che verrebbe finanziata dalla regione-, segnalerebbero alle aziende
in cerca di personale i nominativi della platea BROS piuttosto che di altri
disoccupati che si sono rivolti a loro per trovare lavoro.</P>
<P dir=ltr align=justify>Invece di occasioni lavorative aggiuntive, si tratta,
quindi, di accaparrarsi quel poco che c'¨¨ in un mercato del lavoro che tende ad
espellere lavoratori e non ad assumere. Tramite questo meccanismo di caporalato
legalizzato, i corsisti sarebbero assunti per una durata media di 3 mesi. Cosa
significa? Significa che i 3 mesi non saranno necessariamente continuativi ma
cumulati nell'arco dell'anno: a seconda delle esigenze del datore di lavoro,
potremo lavorare 15 giorni una volta, per una settimana un'altra volta se non
addirittura nei fine settimana come consente la legge 30. In soldoni, al nostro
attuale reddito di 596 euro si aggiungerebbe la differenza prevista per il
contratto con cui verremo assunti. L'unica cosa certa di questa operazione ¨¨ il
regalo di una pi¨´ alta percentuale fatto alle agenzie interinali che, non a
caso, sono anche loro in crisi ed hanno visto diminuire i loro affari di oltre
il 40% in quest'ultimo anno. In questa sede non possia mo che ripetere tutte le
nostre critiche a questo sistema di intermediazione tra domanda ed offerta di
lavoro e, a differenza di altri, riteniamo che sin da adesso il ricorso a questi
nuovi caporali andrebbe eliminato a favore di un migliore utilizzo dei centri
per l¡¯impiego e degli incentivi che si vorrebbero regalare a queste societ¨¤.</P>
<P dir=ltr align=justify></P>
<P dir=ltr align=justify>Tornando alle proposte del Tavolo, dobbiamo dire che
anche il settore della scuola presenta una situazione poco chiara soprattutto se
guardiamo ai risvolti futuri. In Campania, si sono persi 8000 posti di lavoro
solo nell'ultimo anno, di cui circa 2000 sono bidelli. Nonostante l'accordo
fatto con il Ministero dell'Istruzione per il nostro collocamento con contratti
di durata media trimestrale, ci riesce difficile capire come saranno
privilegiati i corsisti BROS rispetto a tutti quei lavoratori licenziati. La
nostra perplessit¨¤ deriva dal fatto che anche a questi lavoratori si continuano
a fare promesse. Sta di fatto, per¨°, che nonostante gli impegni presi dalla
Regione Campania attraverso l'Assessorato al Lavoro, a tutt'oggi non ¨¨ ancora
partito il piano di ammortizzatori sociali (la solita formazione in cambio di
una integrazione al sussidio di disoccupazione) e di reinserimento, per la
mancata disponibilit¨¤ dei finanziamenti promessi (20 milioni dalla r egione + 10
dal governo). Insomma non vorremmo trovarci in una guerra tra poveri. </P>
<P dir=ltr align=justify>Come abbiamo detto, il piano ARLAS prevede opportunit¨¤
a tempo determinato sia nei Beni culturali che nelle societ¨¤ regionali, per il
2010, e a partire dal 2011anche nelle societ¨¤ provinciali. </P>
<P dir=ltr align=justify>Per i Beni culturali ¨¨ in via di definizione da parte
della Prefettura un accordo con il Ministero competente ed anche in questo caso
parliamo di qualifiche ambientali. In questo settore sono anni ed anni che si
procede utilizzando personale precario che chiede di essere stabilizzato. A
differenza della scuola, per¨°, noi ne rileviamo tutte le potenzialit¨¤ anche per
la platea BROS a patto, come abbiamo detto pi¨´ volte, che anche questo settore
sia inserito in una coerente politica di recupero e rilancio del territorio e
della sua vocazione turistica. </P>
<P dir=ltr align=justify></P>
<P dir=ltr align=justify>Identico discorso per le societ¨¤ regionali che si
occupano di bonifica.</P>
<P dir=ltr align=justify>Il nostro movimento ¨¨ stato il primo a rivendicare la
nostra stabilizzazione nel settore ambientale, individuando nel ciclo dei
rifiuti e nella bonifica del territorio le principali attivit¨¤ dove creare nuova
occupazione. Per questo, ad ogni incontro con le controparti, abbiamo portato
proposte in merito. Ma siamo altrettanto consapevoli che questa nuova
occupazione dipende dalla volont¨¤ politica di cambiare registro e di affrontare
la questione ambientale con una politica alternativa e con mezzi adeguati. E
cio¨¨ non soltanto eliminando gli sprechi, le collusioni ed il parassitismo che
ancora caratterizzano gli enti e le societ¨¤ operanti nel settore, in particolare
pubbliche, ma attraverso una svolta radicale che fermi la devastazione (e quindi
la fine di discariche, inceneritori e sversamenti abusivi) e riqualifichi il
territorio (e quindi, l¡¯agricoltura, le coste, il turismo). Dalle istituzioni
non emerge niente di tutto questo. Solo qualche settimana fa abbiamo denunciato
con una forte iniziativa di piazza la gara con cui ASIA ha affidato ad una
societ¨¤ temporanea di imprese, costituita dal WWF Ricerca e Progetto e dalla
cooperativa Ermeco, la campagna di comunicazione del 2010 per la raccolta
differenziata per un importo di 1.738.000 euro ed il contemporaneo avvio del
Progetto ¡°Napoli Differenzia¡± per il quale il Comune di Napoli ha bandito una
gara per ben 400.000 euro. </P>
<P dir=ltr align=justify>Uno spreco di denaro pubblico che ¨¨ indicativo della
ferma opposizione del Comune e di ASIA a qualsiasi nostro utilizzo nell¡¯ambito
della raccolta differenziata. </P>
<P dir=ltr align=justify></P>
<P dir=ltr align=justify>Con questi presupposti deve fare i conti la proposta di
una collocazione da 3 a 6 mesi nelle societ¨¤ regionali che si occupano di
bonifica. Queste societ¨¤, come ASTIR (ex RECAM) o ARPAC Multiservizi non godono
di ottima salute e, come denunciano i loro lavoratori, vivono gravi incertezze
per la continuit¨¤ lavorativa. Ci¨° nonostante, il piano ARLAS fa intravedere
possibilit¨¤ lavorative in queste societ¨¤ grazie all¡¯attivazione di
prepensionamenti incentivati ed alla riorganizzazione industriale. Una bufala
bella e buona se pensiamo che queste societ¨¤ dovranno farsi carico dei 360
lavoratori licenziati dalla Iacorossi, altra societ¨¤ per la bonifica messa sotto
inchiesta della magistratura per traffico illecito di rifiuti, e se consideriamo
che la gran parte dei lavoratori di tutte queste societ¨¤ provengono da lunghi
percorsi di lotta e sono in maggioranza poco disponibili a rinunciare ad uno
stipendio dignitoso per una pensione da fame visti i pochi an ni di contributi
che hanno maturato. Comunque non saranno certo qualche decina di
prepensionamenti a creare posti di lavoro per noi. Questo sar¨¤ possibile solo
se, a partire dai finanziamenti stanziati per le bonifiche dalla delibera
regionale di gennaio 2010 e dalle commesse che la Iacorossi trasferisce insieme
ai lavoratori (50 milioni di euro), si mette mano ad una seria organizzazione di
queste societ¨¤ mettendole in condizione di lavorare seriamente. Finora, infatti,
abbiamo visto queste societ¨¤ appaltare all¡¯esterno i lavori che per la mancanza
di mezzi e strumenti erano impossibilitate a svolgere in proprio, con uno spreco
di risorse che ha l¡¯unico risultato di mettere a rischio i posti di lavoro dei
propri dipendenti.</P>
<P dir=ltr align=justify></P>
<P dir=ltr align=justify>In conclusione le opportunit¨¤ lavorative individuate
dal piano ARLAS, ammesso che siano veramente attuate visto che l'intermediazione
delle agenzie interinali ed alcuni dei settori individuati potrebbero incontrare
ostacoli, non sono niente di pi¨´ di quello che il piano descrive: pochi mesi di
lavoro fino al 2011 e la continuit¨¤ dell'attuale sussidio. Il lavoro vero ¨¨
tutto ancora da conquistare.</P>
<P dir=ltr align=justify></P>
<P dir=ltr align=justify>Chiariamo che tutte queste considerazioni non le
facciamo per fare, come qualcuno dice, i corvi o i mestatori. Come abbiamo detto
all¡¯inizio anche noi riteniamo che queste proposte sono il risultato della
nostra lotta e segnano un piccolo passo avanti nel percorso che stiamo facendo
per avere un lavoro stabile e sicuro. Ma riteniamo altrettanto necessario che
tutta la platea BROS sia consapevole delle difficolt¨¤ che abbiamo davanti ed ¨¨
indispensabile non lasciarsi andare a false illusioni dando per scontato che
siamo gi¨¤ prossimi al traguardo. </P>
<P dir=ltr align=justify></P>
<P dir=ltr align=justify>Non lasciamo che questo nuovo percorso, che deve
portarci alla stabilizzazione, venga offuscato ancora una volta, da qualche
altro politico di turno, com¡¯¨¨ accaduto in questi nostri lunghi anni di lotta.
L¡¯autonomia dei movimenti, dei disoccupati da istituzioni, partiti e politici, ¨¨
l¡¯unica strada da percorrere, come la lotta ha sempre insegnato. Gi¨¤ abbiamo
pagato a caro prezzo, visto il lungo perdurare del nostro stato di precariet¨¤,
improprie collaborazioni tra alcune figure istituzionali e spezzoni di
movimento. I nodi stanno venendo al pettine; dove sono tutte le promesse fatte
dall¡¯assessore Gabriele? Quale disoccupato ¨¨ riuscito a trovare stabilizzazione?
Siamo ancora tutti disoccupati! E¡¯ l¡¯ora di tornare a lottare uniti e pi¨´
organizzati che mai, come nei primi anni della nostra vertenza.</P>
<P dir=ltr align=justify></P>
<P dir=ltr align=justify>Se tutti i politici, di destra e di sinistra, hanno
pensato di potersi fare la campagna elettorale sulla nostra pelle e di ottenere
la pace nella citt¨¤ dandoci il contentino di qualche mese di lavoro in due anni
si sbagliano di grosso. E¡¯ bene che sappiano che non siamo disponibili ad
accontentarci di queste proposte. Noi vogliamo la soluzione lavorativa a tempo
indeterminato per tutti i 4000 disoccupati della platea BROS. E questa soluzione
non passa attraverso le agenzie interinali n¨¦ contrapponendoci ad altri senza
lavoro, ma con un piano serio per la creazione di nuova occupazione che vede
l¡¯impegno innanzitutto di soggetti pubblici. Se solo volessero fare sul serio la
bonifica del territorio e la tutela ambientale ci sarebbe la possibilit¨¤ di far
lavorare migliaia di disoccupati. Sta a tutti noi, all¡¯unit¨¤ dei nostri sforzi,
evitando inutili contrapposizioni tra i diversi spezzoni di movimento, imporre
con la lotta la trasformazione di questo nuov o percorso nel traguardo
definitivo per cui lottiamo da anni. </P>
<P dir=ltr align=justify></P>
<P dir=ltr align=justify>¡¡</P>
<P dir=ltr align=justify>¡¡</P>
<P dir=ltr align=left>Napoli marzo '10</P>
<P dir=ltr align=justify></P>
<P dir=ltr align=justify>¡¡</P>
<P dir=ltr align=justify>¡¡</P><B><FONT size=5>
<P dir=ltr align=center>MOVIMENTI DI LOTTA PER IL LAVORO</P></FONT>
<P dir=ltr align=justify>Banchi Nuovi, MDA (B. Buozzi), MDA (ex Macello), Zona
Orientale, </P>
<P dir=ltr align=justify>Corsisti I.SO.LA. Scampia, Idea Nord.</P><FONT size=3>
<P dir=ltr align=left></P></B>
<P dir=ltr align=left>¡¡</P>
<P dir=ltr align=left>¡¡</P>
<P dir=ltr align=left>¡¡</P></FONT></SPAN><BR>
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