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<H1>Lo Slai Cobas: «Si usa la crisi <BR>per scaricarla su chi lavora»</H1>
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<LI><SPAN class=data_news>26 febbraio 2010</SPAN>
<LI>l'eco di bg <A class=section_news href="">Economia</A> </LI></UL></DIV>
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<DIV class="content_img_news_int floatleft"><!-- Foto principale -->
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title="Proteste dei lavoratori<br />"
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<H3>Lo Slai Cobas per il sindacato di classe di Bergamo ha presentato giovedì 25
febbraio un esposto, indirizzato anche al Ministero del lavoro, contro
l'utilizzo spregiudicato della cassa integrazione nelle aziende bergamasche,
mobilitandosi anche alla Direzione provinciale del lavoro di Bergamo. Ecco il
loro comunicato stampa.<BR><BR>«Dalla Technymon alla Triumph, alla Tenaris
Dalmine, passando per tante altre fabbriche della provincia, si vuole utilizzare
la crisi per scaricarla sui lavoratori, prima con la cassa ordinaria e in deroga
e ora con la cassa integrazione straordinaria e la mobilità, ossia i
licenziamenti. I dati della Cgil su Bergamo sono chiari: circa 465 mila addetti
complessivi le ore di cassa totale a gennaio 2010 sono state 4.382.864 (Cigo
2.866.378 e Cigs 1.516.486)». <BR><BR>«In pratica si utilizzano i soldi pubblici
per licenziare gli operai mentre ad esempio dopo la firma dell'accordo sugli
esuberi, nei reparti della Dalmine si è ripreso a lavorare 6 giorni alla
settimana. Le aziende usano la crisi per riorganizzare la produzione e mantenere
alti i loro guadagni sulla pelle dei lavoratori». <BR><BR>«Per questo una
delegazione di operai della Technymon ha presidiato simbolicamente la Direzione
provinciale del lavoro che rappresenta il Ministero del lavoro a Bergamo per
protestare contro gli accordi svendita nelle fabbriche, avvallati anche dai
sindacati confederali e ha consegnato un esposto dettagliato sulle irregolarità
nei rinnovi di Cig e Cigs alla Technymon, che ricordiamo ha annunciato negli
incontri sindacali che, a meno di un miracolo, ci saranno 26 operai da
licenziare». <BR><BR>«Con questa iniziativa vogliamo rilanciare la necessità per
tutti i lavoratori di unirsi in un comitato di lotta contro i licenziamenti
della provincia per contrastare questa situazione che peggiorerà nei prossimi
mesi con migliaia di licenziamenti, che per altro per i lavoratori immigrati
comporteranno la perdita del permesso di soggiorno». <BR><BR>«Come sindacato
abbiamo avviato uno sportello aperto "InformaCobas" attivo tutti i mercoledì
dalle 15 alle 18,30 nella nostra sede di via Bonomelli 9 a Bergamo, per
raccogliere e unire le varie vertenze aperte. Per dare continuità alla
mobilitazione del 1 marzo - sciopero dei lavoratori stranieri - mercoledì 3
marzo 2010 presenteremo un vademecum sul pacchetto
sicurezza».</H3></DIV></DIV></DIV></FONT></DIV></BODY></HTML>